1 OR Saulo, sbuffando ancora minacce ed uccisione contro a’ discepoli del Signore, venne al sommo sacerdote; | 1 E lo predetto Saulo (il quale fu a uccidere Stefano) spirando ancora (cioè tutto animoso e furioso) di minacciare e di percuotere e di uccidere li cristiani, andò al principe delli sacerdoti. |
2 e gli chiese lettere alle sinagoghe in Damasco, acciocchè, se pur ne trovava alcuni di questa setta, uomini, o donne, li menasse legati in Gerusalemme. | 2 E addomandogli, gli dèsse lettere (e autorità e comandamento) alla sinagoga de' giudei ch' erano in Damasco, che li dessono aiuto a prendere e incarcerare, e menare in Ierusalem legati, tutti li cristiani, maschi e femine, ch' elli trovasse in quelle contrade. |
3 Ora, mentre era in cammino, avvenne che, avvicinandosi a Damasco, di subito una luce dal cielo gli folgorò d’intorno. | 3 E andando (con la predetta autorità, e con certi compagni) avvenne che s' appressò a Damasco, e subitamente il circonfulse (e attorniò) una luce dal cielo. |
4 Ed essendo caduto in terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? | 4 Per la quale abbagliato cadde in terra, e udì una voce che disse: Saulo, Saulo, perchè mi persèguiti? |
5 Ed egli disse: Chi sei, Signore? E il Signore disse: Io son Gesù, il qual tu perseguiti; egli ti è duro di ricalcitrar contro agli stimoli. | 5 Ed elli disse: chi se' tu, Signore (che mi parli)? E la voce disse: io son Iesù Nazareno, il quale tu persèguiti; ma (sappi che) dura cosa è calcitrare contra il stimolo. |
6 Ed egli, tutto tremante, e spaventato, disse: Signore, che vuoi tu ch’io faccia? E il Signore gli disse: Levati, ed entra nella città, e ti sarà detto ciò che ti convien fare. | 6 Allora Saulo, tremando e tutto stupefatto, disse: Signore, che vuoi ch' io faccia? |
7 Or gli uomini che facevano il viaggio con lui ristettero attoniti, udendo ben la voce, ma non veggendo alcuno. | 7 Il Signore disse: sta sù, ed entra nella città, e quivi ti sarà detto quello che tu debbi fare. Le quali cose udendo e vedendo, quelli suoi compagni che con lui erano, stupirono; però che non vedevano alcuno, e pure la voce udivano. |
8 E Saulo si levò da terra; ed aprendo gli occhi, non vedeva alcuno; e coloro, menandolo per la mano, lo condussero in Damasco. | 8 Allora Saulo (si rilevò e) rizzossi di terra; e ben che avesse gli occhi aperti, non vedeva niente. Onde li compagni il presero a mano, e menaronlo nella città di Damasco. |
9 E fu tre giorni senza vedere, ne’ quali non mangiò, e non bevve | 9 E quivi stette tre dì, che non vide lume, e non mangiò e non bevè. |
10 Or in Damasco v’era un certo discepolo, chiamato per nome Anania, al quale il Signore disse in visione: Anania. Ed egli disse: Eccomi, Signore. | 10 E in Damasco era uno discepolo (cristiano), che aveva nome Anania; al quale il Signore apparve in visione, e disse: Anania. Ed elli rispose: eccomi, Signore. |
11 E il Signore gli disse: Levati, e vattene nella strada detta Diritta; e cerca, in casa di Giuda, un uomo chiamato per nome Saulo, da Tarso; perciocchè, ecco, egli fa orazione. | 11 Il Signore li disse: sta su, e va in quello luogo che si chiama RETTO, e (domanda) in casa di (uno che si domanda) Iuda, (e) richiedi Saulo di Tarso; tu il troverai, che sta in orazione. |
12 Or egli avea veduto in visione un uomo, chiamato per nome Anania, entrare, ed imporgli la mano, acciocchè ricoverasse la vista. | 12 E gli ho mostrato in visione, come uno che ha nome Anania entra a lui, e pone le mani sue sopra lui per alluminarlo. |
13 Ed Anania rispose: Signore, io ho udito da molti di quest’uomo, quanti mali egli ha fatti a’ tuoi santi in Gerusalemme. | 13 Allora rispose Anania (al Signore e disse): Signore, ho udito da molti, che questo uomo ha fatto molti mali alli santi tuoi in Ierusalem. |
14 E qui eziandio ha podestà da’ principali sacerdoti di far prigioni tutti coloro che invocano il tuo nome. | 14 E ha potestà dal principe delli sacerdoti (di pigliare e) di legare tutti quegli che invocano il nome tuo, (e questo è venuto qua). |
15 Ma il Signore gli disse: Va’, perciocchè costui mi è un vaso eletto, da portare il mio nome davanti alle genti, ed ai re, ed a’ figliuoli d’Israele. | 15 Allora il Signore li disse: va securamente, però ch' (egli è mutato, e) io l'ho fatto vaso d'elezione, di portare il nome mio dinanzi alle genti e alli re e alli figliuoli d'Israel. |
16 Perciocchè io gli mostrerò quante cose gli convien patire per lo mio nome. | 16 E io li mostrerò bene, quante cose e pene li converrà patire (e portare) per il nome mio. |
17 Anania adunque se ne andò, ed entrò in quella casa; ed avendogli imposte le mani, disse: Fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparito per lo cammino, per lo qual tu venivi, mi ha mandato, acciocchè tu ricoveri la vista, e sii ripieno dello Spirito Santo. | 17 Allora andò Anania, ed entrò nella casa (del detto Iuda); e trovandolo, sì li pose la mano in capo (e salutollo) e disse: fratello mio Saulo, (il Signore, cioè) Iesù il quale t'apparve nella via, quando venivi qua, sì mi manda a te, acciò ch' .io ti renda il vedere, e si pieno di Spirito Santo. |
18 E in quello stante gli cadder dagli occhi come delle scaglie; e subito ricoverò la vista; poi si levò, e fu battezzato. | 18 E incontanente cadettero dagli occhi di Saulo quelle scaglie, e vidde; e poi ricevette il battesimo. |
19 Ed avendo preso cibo, si riconfortò. E SAULO stette alcuni giorni co’ discepoli ch’erano in Damasco. | 19 E prendendo cibo, fu confortato; ed egli stette con i discepoli, ch' erano in Damasco, alquanti dì. |
20 E subito si mise a predicar Cristo nelle sinagoghe, insegnando ch’egli è il Figliuol di Dio. | 20 Entrando per le sinagoghe, predicava Iesù, (affermando e) mostrando ch' elli era (Cristo, cioè il Messia promesso, e nella legge) Figliuolo di Dio. |
21 E tutti coloro che l’udivano, stupivano, e dicevano: Non è costui quel che ha distrutti in Gerusalemme quelli che invocano questo nome? e per questo è egli eziandio venuto qua, per menarli prigioni a’ principali sacerdoti. | 21 Della quale cosa si meravigliavano molti giudei che l'udivano, e dicevano: or non è questo quello il quale perseguitava in Ierusalem tutti quelli che invocavano (e ricordavano) questo nome? e però venne qua, per menarli presi in Ierusalem? |
22 Ma Saulo vie più si rinforzava, e confondeva i Giudei che abitavano in Damasco, dimostrando che questo Gesù è il Cristo | 22 Ma pur Saulo arditamente predicava, e confondeva li giudei li quali abitavano in Damasco, affermando (e dicendo) che Iesù era Cristo (Figliuolo di Dio). |
23 Ora, passati molti giorni, i Giudei presero insieme consiglio di ucciderlo. | 23 E sopravenendo la pasca della pentecoste, li giudei fecero consiglio d' ucciderlo. |
24 Ma le loro insidie vennero a notizia a Saulo. Or essi facevan la guardia alle porte, giorno e notte, acciocchè lo potessero uccidere. | 24 E diligentemente guardavano le porte di dì e di notte, sì che non uscisse; la qual cosa essendo revelata a Saulo, |
25 Ma i discepoli, presolo di notte, lo calarono a basso per il muro in una sporta. | 25 li discepoli sì lo calorono di notte in una sporta, fuori dalle mura (di Damasco). |
26 E Saulo, quando fu giunto in Gerusalemme, tentava d’aggiungersi co’ discepoli; ma tutti lo temevano, non potendo credere ch’egli fosse discepolo. | 26 E pervenendo Saulo in Ierusalem, e volendosi congiungere agli altri cristiani, tutti il fuggivano, e non potevano credere ch' elli fusse per verità diventato discepolo (di Cristo, e fosse battezzato). |
27 Ma Barnaba lo prese, e lo menò agli apostoli, e raccontò loro come per cammino egli avea veduto il Signore, e come egli gli avea parlato, e come in Damasco avea francamente parlato nel nome di Gesù. | 27 Allora Barnaba il prese, e menollo agli apostoli, e narrò loro (il modo per ordine della sua conversione, cioè) come andando in Damasco (a perseguitare li cristiani) aveva veduto il Signore nella via, e quello che aveva da lui udito, e come in Damasco aveva predicato Cristo publicamente. |
28 Ed egli fu con loro in Gerusalemme, andando, e venendo, e parlando francamente nel nome del Signor Gesù. | 28 E allora gli apostoli il ricevettero, ed era con loro. |
29 Egli parlava eziandio, e disputava coi Greci; ed essi cercavano d’ucciderlo. | 29 E parlava e disputava con giudei e con greci; per la quale cosa quelli procuravano d' ucciderlo. |
30 Ma i fratelli, avendolo saputo, lo condussero in Cesarea, e di là lo mandarono in Tarso. | 30 La quale cosa conoscendo gli apostoli, il mandorono a Cesarea, e quindi a Tarso. |
31 Così la chiesa, per tutta la Giudea, Galilea, e Samaria, avea pace, essendo edificata; e, camminando nel timor del Signore, e nella consolazion dello Spirito Santo, moltiplicava | 31 E (per quelli tempi) la Chiesa per tutta la Iudea e Galilea e Samaria avea pace, e cresceva in buona edificazione e timore di Dio, e Dio la riempiva. della consolazione del suo Santo Spirito. |
32 Or avvenne che Pietro, andando attorno da tutti, venne eziandio a’ santi, che abitavano in Lidda. | 32 Or avvenne che passando Pietro per le predette contrade, pervenne a quelli santi cristiani, che abitavano nelle contrade di Lidda. |
33 E quivi trovò un uomo, chiamato per nome Enea, il qual già da otto anni giacea in un letticello, essendo paralitico. | 33 Trovò lì uno uomo, che avea nome Enea, il quale era stato paralitico per bene VIII anni, e giaceva in su uno letticciuolo. |
34 E Pietro gli disse: Enea, Gesù, che è il Cristo, ti sana; levati, e rifatti il letticello. Ed egli in quello stante si levò. | 34 Al quale Pietro (avendo compassione, sì lo chiamò, e) disse: Enea, io prego il nostro Signore Iesù Cristo, che ti sani; (e poi disse:) sta su, e sii guarito. E incontanente si levò (su sano e libero). |
35 E tutti gli abitanti di Lidda, e di Saron, lo videro, e si convertirono al Signore | 35 E ciò vedendo, molti li quali abitavano nella predetta terra di Lidda e di Sarona, si convertirono alla fede di Cristo. |
36 Or in Ioppe v’era una certa discepola, chiamata Tabita; il qual nome, interpretato, vuol dire Cavriuola; costei era piena di buone opere, e di limosine, le quali ella faceva. | 36 E nella terra di Ioppe fu una (devota) discepola (di Pietro e degli altri apostoli), la quale avea nome Tabita, che in altra lingua viene a dire Dorcas. Questa era piena di (molte) buone opere, e molte elemosine faceva (a' poveri cristiani). |
37 Ed in que’ giorni avvenne ch’ella infermò, e morì. E dopo che fu stata lavata, fu posta in una sala. | 37 Or avvenne, che in quelli dì (che Pietro era in Lidda) ella infermossi e morì; e poi che il corpo suo fu lavato, sì il puosono in uno certo cenaculo. |
38 E, perciocchè Lidda era vicin di Ioppe, i discepoli, udito che Pietro vi era, gli mandarono due uomini, per pregarlo che senza indugio venisse fino a loro. | 38 E per che Ioppe era molto appresso a Lidda, parve alli discepoli a farlo sapere a Pietro, (come Tabita era morta, inanzi ch' ella si sepellisse); e mandoronli due giovani (per li quali il mandarono) pregando che non indugiasse di venire a loro. |
39 Pietro adunque si levò, e se ne venne con loro. E, come egli fu giunto, lo menarono nella sala; e tutte le vedove si presentarono a lui, piangendo, e mostrandogli tutte le robe, e le veste, che la Cavriuola faceva, mentre era con loro. | 39 Onde Pietro si mosse, e venne con loro. E poi che fu pervenuto in Ioppe nel predetto cenacolo (nel quale Tabita giaceva morta, e) molte vedove l' attorniorono piangendo, e mostrando le toniche e gonnelle le quali la predetta Tabita faceva (e dava) loro (per elemosina). |
40 E Pietro, messi tutti fuori, si pose inginocchioni, e fece orazione. Poi, ricoltosi al corpo, disse: Tabita, levati. Ed ella aperse gli occhi; e, veduto Pietro, si levò a sedere. | 40 Allora Pietro mandandoli tutti fuori, (rimasto solo), si pose in ginocchione (nel predetto cenacolo) e orò; e poi si rivolse al corpo della morta, e (con grande fiducia) disse: Tabita, sta su. Allora quella (incontinente) aperse gli occhi, e vedendo Pietro si drizzò a sedere. |
41 Ed egli le diè la mano, e la sollevò; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita. | 41 E allora Pietro la prese per la mano, e drizzolla in piedi; e chiamando quelli cristiani che 'erano, sì la rassegnò loro viva. |
42 E ciò fu saputo per tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore. | 42 (La quale virtù e) il quale miracolo pubblicandosi per le contrade di Ioppe, molti si convertirono alla fede di Cristo. |
43 E Pietro dimorò molti giorni in Ioppe, in casa d’un certo Simone coiaio | 43 E dopo molti dì, che Pietro stette nel predetto luogo di Ioppe, appresso uno coriario che aveva nome Simone, |