Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Numeri 11


font
DIODATIBIBBIA MARTINI
1 OR il popolo mostrò di lamentarsi agli orecchi del Signore, come per disagio sofferto. E il Signore l’udì, e l’ira sua si accese, e il fuoco del Signore si apprese fra esso, e consumò una della estremità del campo.1 Frattanto si levò un mormorio nel popolo, quasi si dolessero del Signore per ragione dellefatiche. La qual cosa avendo udita il Signore, si mosse a sdegno. E il fuoco del Signoreacceso contro di essi consumò l'ultima parte degli alloggiamenti.
2 E il popolo sclamò a Mosè. E Mosè pregò il Signore, e il fuoco fu ammorzato.2 E avendo il popolo alzate le strida a Mosè, Mosè fece orazione al Signore, e il fuocorientrò sotto terra.
3 E fu posto nome a quel luogo Tabera; perciocchè il fuoco del Signore si apprese quivi in essi3 E Mosè pose a quel luogo il nome d'Incendio: perché ivi si accese il fuoco del Signorecontro di loro.
4 OR la turba della gente accogliticcia ch’era fra il popolo, si mosse a concupiscenza; e i figliuoli d’Israele anch’essi tornarono a piagnere, e dissero: Chi ci darà a mangiar della carne?4 Imperocché la plebaglia, che era venuta con essi, arse d'ingorda brama, e stando assisa, epiangendo, unitisi a lei de' figliuoli d'Israele, diceva: Chi ci darà carni da mangiare?
5 E’ ci ricorda nel pesce che noi mangiavamo in Egitto per nulla, de’ cocomeri, de’ poponi, de’ porri, delle cipolle, e degli agli.5 Ci ricordiamo dei pesci, che mangiavamo a ufo in Egitto: tornano in mente a noi i cocomeri,i poponi, i porri, e le cipolle, e gli agli.
6 Laddove ora l’anima nostra è arida; e non abbiam nulla; noi non possiamo volger gli occhi sopra altro che sopra la Manna.6 L'anima nostra è languente: gli occhi nostri non veggono altro, che manna.
7 Or la Manna era simile al seme di coriandolo; e il suo colore simile al color delle perle.7 Or la manna era simile al seme di coriandoli, del colore del bdellio:
8 E il popolo si spandeva, e la raccoglieva; poi la macinava con le macine, o la pestava nel mortaio; e la coceva in pentole, o ne facea delle focaccie; e il sapore di essa era come il sapor di pastello oliato.8 E il popolo andava intorno a raccoglierla, e la riduceva in farina sotto le macine, ovver lapestava nel mortaio, e la cuoceva nella pignatta, e ne faceva delle stiacciate di un saporequasi di pane fatto coll'olio.
9 E, quando cadeva la rugiada in sul campo di notte, sopra essa cadea ancora la Manna.9 E caduta che era la notte la rugiada negli accampamenti, cadeva eziandio la manna.
10 E Mosè intese che il popolo piagneva per le sue famiglie, ciascuno all’entrata del suo padiglione. E l’ira del Signore si accese gravemente. Ciò dispiacque eziandio a Mosè.10 Udì adunque Mosè, come il popolo se ne stava piangendo, ognun colla sua famiglia, e sullaporta della sua tenda. E il Signore si accese di furore: e allo stesso Mosè parve cosaintollerabile.
11 Ed egli disse al Signore: Perchè hai tu fatto questo male al tuo servitore? e perchè non ho io trovata grazia appo te, che tu mi abbi posto addosso il carico di tutto questo popolo?11 E disse al Signore: Per qual motivo hai tu afflitto il tuo servo? per qual motivo non trovoio grazia dinanzi a te? e perché mi hai tu posto sopra le spalle il peso di tutto questopopolo?
12 Ho io conceputo tutto questo popolo? l’ho io generato, perchè tu mi dica che io lo porti in seno, come il balio porta il fanciullo che poppa, nel paese che tu hai giurato a’ padri loro?12 Ho io concepito, o generato tutta questa turba, onde tu abbia a dirmi: Portali sul tuo seno,come suole la nutrice portare un bambinello, e conducili nella terra promessa da me congiuramento a' padri loro?
13 Onde avrei io della carne, per darne a tutto questo popolo? conciossiachè egli mi pianga appresso, dicendo: Dacci a mangiar della carne.13 Donde trarrò io le carni da dare a si gran turba? Piangono contro di me, e dicono: Da' a noidelle carni da mangiare.
14 Io solo non posso regger tutto questo popolo; perciocchè è troppo grave peso per me.14 Non posso io solo sostenere tutto questo popolo, il quale mi pesa.
15 E se pur tu mi vuoi fare in cotesta maniera, uccidimi ti prego, se ho trovata grazia appo te; e non fare che io vegga il mio male15 Che se a te pare altrimenti, pregoti di uccidermi, e ch'io trovi grazia negli occhi tuoi,onde non mi resti bersaglio di tanti mali.
16 E il Signore disse a Mosè: Adunami settant’uomini degli Anziani d’Israele, i quali tu conosci, essendo essi Anziani del popolo, e suoi rettori; e menali al Tabernacolo della convenenza; e compariscano quivi teco.16 E il Signore disse a Mosè: Radunami settanta uomini de' vecchioni d'Israele, conosciuti date come anziani, e maestri del popolo: e li condurrai alla porta del tabernacolodell'alleanza, e farai che si fermino ivi con te,
17 E io scenderò, e parlerò quivi teco, e metterò da parte dello Spirito che è sopra te, e lo metterò sopra loro; ed essi porteranno teco il carico del popolo, e tu non lo porterai solo.17 E io scenderò, e ti parlerò: e prenderò del tuo spirito, e lo darò a quegli, affinché tecosostengano il peso del popolo, e non sii tu solo aggravato.
18 Or di’ al popolo: Santificatevi per domani, e voi mangerete della carne; conciossiachè voi abbiate pianto agli orecchi del Signore, dicendo: Chi ci darà a mangiar della carne? certo noi stavamo bene in Egitto. Il Signore adunque vi darà della carne, e voi ne mangerete.18 Al popolo parimente dirai: Purificatevi; domane mangerete delle carni, perocché io hosentito, che dicevate: Chi darà a noi delle carni da nudrirci? Noi stavamo pur bene inEgitto. Onde il Signore darà a voi delle carni, affinché ne mangiate:
19 Voi non ne mangerete sol un giorno, nè due, nè cinque, nè dieci, nè venti;19 Non per un giorno, né per due, né per cinque, o dieci, e nemmeno per venti,
20 ma fino a un mese intiero, finchè vi esca per le nari, e che l’abbiate in abbominio; poichè voi avete sprezzato il Signore che è nel mezzo di voi, e avete pianto davanti a lui, dicendo: Perchè siamo usciti di Egitto?20 Ma per un mese intero, fino a tanto che vi escano per le narici, e vi muovano nausea:perocché voi avete rigettato il Signore, che è in mezzo a voi, e avete pianto al cospetto dilui dicendo: Per qual motivo siam noi usciti dall'Egitto?
21 E Mosè disse: Questo popolo, fra il quale io sono, è di seicentomila uomini a piè; e tu hai detto: Io darò loro della carne, ed essi ne mangeranno un mese intiero.21 E Mosè disse: Vi sono secento mila fanti di questo popolo, e tu dici: Io darò loro dellecarni da mangiare per un intero mese.
22 Scanneransi loro pecore e buoi, tantochè ne abbiano a sufficienza? rauneransi loro tutti i pesci del mare, tantochè ne abbiano quanto basti loro?22 Si dovrà egli uccidere una moltitudine di pecore, e di bovi, che bastar possa a cibarli?ovvero si rauneranno insieme tutti i pesci del mare per satollarli?
23 E il Signore disse a Mosè: È forse la mano del Signore raccorciata? ora vedrai se la mia parola ti avverrà o no23 Rispose a lui il Signore: È ella forse spossata la mano del Signore? Tu vedrai or ora, se laparola mia sarà messa ad effetto.
24 E Mosè se ne uscì fuori, e rapportò al popolo le parole del Signore; e adunò settant’uomini degli Anziani del popolo, i quali fece stare in piè intorno al Tabernacolo.24 Andò adunque Mosè, e raunati i settanta uomini degli anziani d'Israele (i quali fece starepresso al tabernacolo) riferì al popolo le parole del Signore.
25 E il Signore scese nella nuvola, e parlò a lui, e mise da parte dello Spirito, ch’era sopra lui, e lo mise sopra que’ settant’uomini Anziani; e avvenne che, quando lo Spirito si fu posato sopra loro, profetizzarono, e da indi innanzi non restarono.25 E il Signore discese nella nuvola, e gli parlò, e prese dello spirito, che era in Mosè, e lodiede a' settanta. Ed entrato che fu in essi lo spirito, profetarono, e non finirono maipiù.
26 Or due di quegli uomini erano rimasti nel campo; e il nome dell’uno era Eldad, e il nome dell’altro Medad; e lo Spirito si posò sopra loro. Or essi erano d’infra quelli ch’erano stati rassegnati; ma non erano usciti, per andare al Tabernacolo. E profetizzarono dentro al campo.26 Or due di questi erano rimasi negli alloggiamenti, de' quali uno chiamavasi Eldad, e l'altroMedad, e lo spirito si posò sopra di loro: perché anch'essi erano stati messi nel ruolo, manon erano andati al tabernacolo.
27 E un giovane corse, e rapportò la cosa a Mosè, dicendo: Eldad, e Medad, profetizzano dentro al campo.27 E mentre essi profetavano nel campo, corse un ragazzo, e ne recò la nuova a Mosè, dicendo:Eldad e Medad profetano negli alloggiamenti.
28 Allora Giosuè, figliuolo di Nun, che avea servito a Mosè fin dalla sua giovanezza, fece motto a Mosè, e gli disse: Signore mio Mosè, divietali.28 Subitamente Giosuè figliuolo di Nun, ministro di Mosè, eletto tra molti, disse: Signor mioMosè, non permetter loro tal cosa.
29 Ma Mosè gli disse: Sei tu geloso per me? anzi, fosse pur tutto il popolo del Signore profeta: e avesse pure il Signore messo il suo Spirito sopra loro. Poi Mosè si ricolse nel campo insieme con gli Anziani d’Israele.29 Ma questi disse: Per qual motivo ti prendi tu gelosia per amor mio? Chi mi darà, che profetitutto il popolo, e che il Signore dia a lui il suo spirito?
30 Mosè si ricolse nel campo insieme con gli Anziani d’Israele30 E Mosè, e i seniori d'Israele tornarono agli alloggiamenti.
31 E un vento si levò, mosso dal Signore, e trasportò delle quaglie di verso il mare, e le gittò in sul campo, d’intorno a una giornata di cammino di qua, e una giornata di cammino di là, intorno al campo; e n’era l’altezza presso che di due cubiti in su la faccia della terra.31 E un vento mandato dal Signore trasportò seco di là dal mare delle quaglie, e le fe' cadereverso gli alloggiamenti da ogni parte intorno al campo, per lo spazio d'una giornata dicammino, e svolazzavan per l'aria all'altezza di due cubiti sopra la terra.
32 E il popolo si levò, e tutto quel giorno, e tutta quella notte, e tutto il dì seguente, raccolse delle quaglie; chi ne raccolse il meno, ne raccolse dieci omer; poi se le distesero al largo intorno al campo.32 Si mosse allora il popolo, e per tutto quel giorno, e la notte, e il dì seguente raunaronoquelli che n'ebbero il meno, dieci cori di quaglie: e le seccarono intorno aglialloggiamenti.
33 Essi aveano ancora la carne fra’ denti, e non era ancora mancata, quando l’ira del Signore si accese contro al popolo; e il Signore percosse il popolo d’una piaga grandissima.33 Egli no avean tuttora tra' denti le carni, e non era venuto meno quel cibo, ed ecco chel'ira del Signore accesa contro del popolo, lo percosse con flagello stragrande.
34 E fu posto nome a quel luogo: Chibrot-taava; perciocchè quivi furono seppelliti que’ del popolo che si erano mossi a concupiscenza.34 Donde fu chiamato quel luogo i Sepolcri della concupiscenza: perché qui vi seppellirò lagente d'ingorda brama. Partiti di poi da' sepolcri della concupiscenza, giunsero ad Haserot,e ivi fermaronsi.
35 Da Chibrot-taava il popolo partì, traendo in Haserot, e si fermò in Haserot