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Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Isaia 24


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 ECCO, il Signore vuota il paese, e lo deserta; e ne guasta la faccia, e ne disperge gli abitatori.1 Ecco che il Signore devasta la terra,
la squarcia e ne sconvolge la superficie
e ne disperde gli abitanti.
2 E il sacerdote sarà come il popolo, il padrone come il servo, la padrona come la serva, chi compera come chi vende, chi presta come chi prende in presto, chi dà ad usura come chi prende ad usura.2 Avverrà lo stesso al popolo come al sacerdote,
allo schiavo come al suo padrone,
alla schiava come alla sua padrona,
al compratore come al venditore,
a chi riceve come a chi dà in prestito,
al creditore come al debitore.
3 Il paese sarà del tutto vuotato, e del tutto predato; perciocchè il Signore ha pronunziata questa parola.3 Sarà tutta devastata la terra,
sarà tutta saccheggiata,
perché il Signore ha pronunciato questa parola.
4 La terra fa cordoglio, ed è scaduta; il mondo langue, ed è scaduto; i più eccelsi del popolo del paese languiscono.4 È in lutto, languisce la terra;
è squallido, languisce il mondo,
sono desolati il cielo e gli abitanti della terra.
5 E la terra è stata contaminata sotto i suoi abitatori; perciocchè hanno trasgredite le leggi, hanno mutati gli statuti, hanno rotto il patto eterno.5 La terra è stata profanata dai suoi abitanti,
perché hanno trasgredito le leggi,
hanno disobbedito al decreto,
hanno infranto l’alleanza eterna.
6 Perciò, l’esecrazione ha divorato il paese, e gli abitanti di esso sono stati desolati; perciò, sono stati arsi gli abitanti del paese, e pochi uomini ne son rimasti.6 Per questo la maledizione divora la terra,
i suoi abitanti ne scontano la pena;
per questo si consumano gli abitanti della terra
e sono rimasti solo pochi uomini.
7 Il mosto fa cordoglio, la vigna langue; tutti quelli ch’erano di cuore allegro gemono.7 Lugubre è il mosto, la vigna languisce,
gemono tutti i cuori festanti.
8 L’allegrezza de’ tamburi è cessata, lo strepito de’ festeggianti è venuto meno, la letizia della cetera è restata.8 È cessata la gioia dei tamburelli,
è finito il chiasso dei gaudenti,
è cessata la gioia della cetra.
9 Ei non si berrà più vino con canti, la cervogia sarà amara a quelli che la berranno.9 Non si beve più il vino tra i canti,
la bevanda inebriante è amara per chi la beve.
10 La città è ruinata e ridotta in solitudine; ogni casa è serrata, sì che non vi si entra più.10 È distrutta la città del nulla,
è chiuso l’ingresso di ogni casa.
11 Vi è grido per le piazze, per mancamento del vino; ogni allegrezza è scurata, la gioia del paese è andata in cattività.11 Per le strade si lamentano, perché non c’è vino;
ogni gioia è scomparsa,
se ne è andata la letizia dalla terra.
12 Nella città non è rimasto altro che la desolazione; e le porte sono rotte e ruinate12 Nella città è rimasta la desolazione;
la porta è stata abbattuta a pezzi.
13 Perciocchè avverrà in mezzo del paese, fra i popoli, come quando si scuotono gli ulivi; come, finita la vendemmia, si racimola.13 Perché così accadrà nel centro della terra,
in mezzo ai popoli,
come quando si bacchiano le olive,
come quando si racimola, finita la vendemmia.
14 Quelli che saran così rimasti alzeranno la lor voce, e canteranno di allegrezza; e strilleranno fin dal mare, per l’altezza del Signore.14 Quelli alzeranno la voce,
canteranno alla maestà del Signore.
Acclameranno gioiosamente dal mare:
15 Perciò, glorificate il Signore nel paese degli Urei, il Nome del Signore Iddio d’Israele nelle isole del mare15 «Voi in oriente, glorificate il Signore,
nelle isole del mare, il nome del Signore, Dio d’Israele».
16 Noi abbiamo uditi cantici dall’estremità della terra, che dicevano: Gloria al giusto. Ed io ho detto: Ahi lasso me! ahi lasso me! guai a me! i disleali procedono dislealmente; anzi procedono dislealmente, della dislealtà de’ più disleali.16 Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto:
«Gloria al giusto».
Ma io dico: «Guai a me!
Guai a me! Ohimè!».
I perfidi agiscono perfidamente,
i perfidi operano con perfidia.
17 Lo spavento, la fossa, e il laccio, ti soprastano, o abitante del paese.17 Terrore, fossa e laccio
ti sovrastano, o abitante della terra.
18 Ed avverrà, che chi fuggirà per lo grido dello spavento caderà nella fossa; e chi salirà fuor di mezzo della fossa sarà preso col laccio; perciocchè le cateratte da alto saranno aperte, e i fondamenti della terra tremeranno.18 Avverrà che chi fugge al grido di terrore
cadrà nella fossa,
chi risale dalla fossa
sarà preso nel laccio,
poiché cateratte dall’alto si aprono
e si scuotono le fondamenta della terra.
19 La terra si schianterà tutta, la terra si disfarà tutta, la terra tremerà tutta.19 A pezzi andrà la terra,
in frantumi si ridurrà la terra,
rovinosamente crollerà la terra.
20 La terra vacillerà tutta come un ebbro, e sarà mossa dal suo luogo come una capanna; e il suo misfatto si aggraverà sopra lei; ed ella caderà, e non risorgerà più.20 La terra barcollerà come un ubriaco,
vacillerà come una tenda;
peserà su di essa la sua iniquità,
cadrà e non si rialzerà.
21 E in quel giorno avverrà, che il Signore farà, ne’ luoghi sovrani, punizione sopra l’esercito de’ luoghi sovrani; e sopra la terra, punizione dei re della terra.21 Avverrà che in quel giorno il Signore punirà
in alto l’esercito di lassù
e in terra i re della terra.
22 E saranno adunati insieme, come si adunano i prigioni in una fossa; e saranno rinchiusi in un serraglio; e dopo un lungo tempo, saranno visitati.22 Saranno senza scampo incarcerati,
come un prigioniero in una prigione sotterranea,
saranno rinchiusi in un carcere
e dopo lungo tempo saranno puniti.
23 E la luna si vergognerà, e il sole sarà confuso, quando il Signor degli eserciti regnerà nel monte di Sion, e in Gerusalemme; e vi sarà gloria davanti agli anziani di essa23 Arrossirà la luna,
impallidirà il sole,
perché il Signore degli eserciti regna
sul monte Sion e a Gerusalemme,
e davanti ai suoi anziani risplende la sua gloria.