Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Qoelet 5


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DIODATIJERUSALEM
1 GUARDA il tuo piè, quando tu andrai nella Casa di Dio; ed appressati per ascoltare, anzi che per dar quello che dànno gli stolti, cioè, sacrificio; perciocchè essi, facendo male, non però se ne avveggono.1 Ne hâte pas tes lèvres, que ton coeur ne se presse pas de proférer une parole devant Dieu, carDieu est au ciel et toi sur la terre; aussi, que tes paroles soient peu nombreuses.
2 Non esser precipitoso nel tuo parlare, e il tuo cuore non si affretti a proferire alcuna parola nel cospetto di Dio; perciocchè Iddio, è nel cielo, e tu sei in terra; però sieno le tue parole poche;2 Car du nombre des tracas vient le songe, du nombre des paroles, le ton de l'insensé.
3 perciocchè dalla moltitudine delle occupazioni procede il sogno, e dalla moltitudine delle parole procede la voce stolta3 Si tu fais un voeu à Dieu, ne tarde pas à l'accomplir, car Dieu n'aime pas les insensés. Ton voeu,accomplis-le.
4 Quando avrai votato a Dio alcun voto, non indugiare di adempierlo; perciocchè gli stolti non gli son punto grati; adempi ciò che avrai votato.4 Et mieux vaut ne pas faire de voeu que d'en faire un sans l'accomplir.
5 Meglio è che tu non voti, che se tu voti, e non adempi.5 Ne laisse pas ta bouche faire de toi un pécheur. Et ne va pas dire au Messager que c'était parinadvertance: pourquoi donner à Dieu l'occasion de s'irriter contre toi et de ruiner l'oeuvre de tes mains?
6 Non recar la tua bocca a far peccar la tua persona; e non dire davanti all’Angelo, che è stato errore; perchè si adirerebbe Iddio per la tua voce, e dissiperebbe l’opera delle tue mani?6 Car du nombre des songes viennent les vanités et les paroles multipliées. Ainsi crains Dieu.
7 Certo, in moltitudine di sogni vi sono ancora delle vanità assai; così ancora ve ne son molte in molte parole; ma tu, temi Iddio.7 Si tu vois dans une province le pauvre opprimé, la justice et le droit bafoués, n'en sois passurpris; car au-dessus d'une autorité veille une plus haute autorité, et de plus hautes au-dessus d'elles.
8 Se tu vedi nella provincia l’oppression del povero, e la ruberia del giudicio e della giustizia, non maravigliarti di questa cosa; perciocchè vi è uno Eccelso di sopra all’eccelso, che vi prende guardia; anzi, vi sono degli eccelsi sopra essi tutti8 Mais le profit qu'on tire d'une terre est à tous, un roi est servi par les champs.
9 Ora la terra è la più profittevole di tutte l’altre cose; il re stesso è sottoposto al campo.9 Qui aime l'argent ne se rassasie pas d'argent, qui aime l'abondance n'a pas de revenu, cela aussiest vanité.
10 CHI ama l’argento non è saziato con l’argento; e chi ama i gran tesori è senza rendita. Anche questo è vanità.10 Où abonde le bien, abondent ceux qui le mangent, quel avantage pour le propriétaire, sinon unspectacle pour les yeux?
11 Dove son molti beni, sono anche molti mangiatori di essi; e che pro ne torna al padrone di essi, salvo la vista degli occhi?11 Le sommeil du travailleur est doux, qu'il ait mangé peu ou beaucoup; mais la satiété du riche nele laisse pas dormir.
12 Il sonno del lavoratore è dolce, poco o assai ch’egli mangi; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire.12 Il est un tort criant que je vois sous le soleil: la richesse gardée par son possesseur à son propredétriment.
13 Vi è una mala doglia, la quale io ho veduta sotto il sole, cioè: che vi son delle ricchezze, conservate a’ lor padroni per lor male.13 Il perd cette richesse dans une mauvaise affaire, il met au monde un fils, il n'a plus rien enmain.
14 Ed esse ricchezze periscono per mal affare, sì che, se il padrone di esse ha generato un figliuolo, non gliene riman nulla in mano.14 Comme il était sorti du sein de sa mère, tout nu, il s'en retournera, comme il était venu. De sontravail il n'a rien retiré qui lui reste en main.
15 Un tale se ne torna ignudo, come è uscito del seno di sua madre, andandosene come è venuto; e non prende nulla della sua fatica, ch’egli se ne porti via nella mano.15 Cela aussi est un tort criant qu'il s'en aille comme il était venu: Quel profit retire-t-il d'avoirtravaillé pour le vent?
16 Anche questo è una mala doglia; conciossiachè egli se ne vada come egli è venuto; e che profitto ha egli di essersi affaticato per del vento?16 Et puis tous ses jours se passent dans l'obscurité, le deuil, les chagrins nombreux, la maladie etl'irritation.
17 Ed anche tutti i giorni della sua vita egli avrà mangiato in tenebre, con molta tristezza, e doglia, e cruccio17 Voici ce que j'ai vu: le bonheur qui convient à l'homme, c'est de manger et de boire, et detrouver le bonheur dans tout le travail qu'il accomplit sous le soleil, tout au long des jours de la vie que Dieu luidonne, car c'est là sa part.
18 Ecco ciò che io ho veduto: ch’egli è una buona e bella cosa che l’uomo mangi, e beva, e goda del bene con tutta la sua fatica ch’egli dura sotto il sole, tutti i giorni della sua vita, i quali Iddio gli ha dati; perchè questo è la sua parte.18 Et tout homme à qui Dieu donne richesses et ressources, qu'il laisse maître de s'en nourrir, d'enrecevoir sa part et de jouir de son travail, cela est un don de Dieu.
19 Ed anche quando Iddio, avendo date a chi che sia ricchezze e facoltà, gli dà ancora il potere di mangiarne, e di prenderne la sua parte, e di rallegrarsi della sua fatica: ciò è un dono di Dio.19 Car il ne se souvient guère des jours de sa vie tant que Dieu occupe son coeur à la joie.
20 Perciocchè un tale non si ricorderà molto dei giorni della sua vita; conciossiachè Iddio gli risponda per l’allegrezza del suo cuore