Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 7


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 Allora Eliseo disse: Ascoltate la parola del Signore: Così ha detto il Signore: Domani a quest’ora lo staio del fior di farina si avrà per un siclo, e le due staia dell’orzo altresì per un siclo, alla porta di Samaria.1 Ed Eliseo disse: intendete la parola di Dio : questo dice il Signore: domane in questo tempo il moggio della simila si ritroverà nella porta di Samaria per uno statere, e due moggi d' orzo per uno statere.
2 Ma il capitano, sopra la cui mano il re si appoggiava, rispose all’uomo di Dio, e disse: Ecco, avvegnachè il Signore facesse delle cateratte nel cielo, questo però potrebbe egli avvenire? Ed Eliseo gli disse: Ecco, tu il vedrai con gli occhi, ma non ne mangerai2 E respondendo uno de' capitani, nelle mani del quale il (fatto del) re stava, disse all' uomo di Dio: come potrà essere quello che tu di', eziandio se il Signore aprisse le cateratte nel cielo? Al quale Eliseo respuose: tu il vederai con gli tuoi occhi, e non mangerai di quello.
3 Or all’entrata della porta vi erano quattro uomini lebbrosi; ed essi dissero l’uno all’altro: Perchè ce ne stiamo qui finchè siamo morti?3 E appresso all' entrata della porta erano quattro uomini leprosi; i quali disseno insieme: che vogliamo noi istare quiritta, tanto che noi ci moriamo?
4 Se diciamo di entrare nella città, la fame vi è, e noi vi morremo; se stiamo qui, morremo altresì; ora dunque venite, e andiamoci ad arrendere al campo de’ Siri; se ci lasciano in vita, viveremo; e se pur ci fanno morire, morremo.4 E se noi vorremo entrare nella città, di fame morremo; e se noi istaremo quiritta, pur morire ci conviene; adunque venite, e fuggiamo al campo de' Sirii; e s' eglino ci vorranno perdonare, viveremo; e s' eglino ci vorranno uccidere, non meno però morire ci conviene.
5 Così si levarono al vespro, per entrare nel campo de’ Siri; e venuti fino allo stremo del campo, ecco, non vi era alcuno.5 E levaronsi in sul vespro, e andàronsene al campo di Siria; e venuti al principio del campo di Siria, non trovarono ivi persona.
6 Perciocchè il Signore avea fatto risonar nel campo de’ Siri un romore di carri, e di cavalli, e di un grande esercito; laonde aveano detto l’uno all’altro: Ecco, il re d’Israele ha soldati contro a noi i re degli Hittei, e i re degli Egizj, per venire incontro a noi.6 Però che il Signore avea fatto udire uno suono, nel campo di Siria, di cavalli e di carra e di grande esercito; e dissono insieme: ecco che il re d'Israel ha condotto a soldo i re degli Etei e degli Egizii contro a noi, e sono venuti sopra noi.
7 E si erano levati, ed erano fuggiti in sul vespro, e aveano lasciati i lor padiglioni, e i lor cavalli, e i loro asini, e il campo, nello stato ch’egli era; ed erano fuggiti chi qua chi là, secondo il volere di ciascuno.7 Onde si levaro, e fuggirono la notte, e lasciarono i loro paviglioni, e i cavalli e gli asini (e' muli) nel campo, e fuggirono desiderando di scampare pure la vita.
8 Que’ lebbrosi adunque, venuti fino allo stremo del campo, entrarono in una tenda, e mangiarono, e bevvero, e tolsero di là argento, ed oro, e vestimenti, e andarono, e nascosero quelle cose; poi tornarono, ed entrarono in un’altra tenda, e tolsero ancora di là di quelle stesse cose, e andarono, e le nascosero.8 Or venuti quelli leprosi al cominciamento del campo, entrarono ivi in una tenda, e mangiarono, e bevèno; e tolsero indi ariento e oro e vestimenta, e andarono e nascosero; e dopo questo tornorono, e andarono a un'altra tenda, e feceno come alla prima, e tolseno e nascosero.
9 Ma poi dissero l’uno all’altro: Noi non facciamo bene; questo giorno è un giorno di buone novelle, e noi tacciamo! Se aspettiamo fino allo schiarir del dì, noi riceveremo la pena del nostro fallo; ora dunque venite, e andiamo a rapportar la cosa alla casa del re.9 E dissero insieme: noi non facciamo dirittamente; questo è uno dì di buone novelle; se noi vorremo tacere, e non dirne nulla di qui a domattina, noi saremo represi di peccato; venite dunque, e diciamo questo in corte del re.
10 Così vennero, e gridarono alle guardie della porta della città, e fecero loro assapere la cosa, dicendo: Noi siamo entrati nel campo dei Siri, ed ecco, non vi è alcuno, nè voce alcuna d’uomo; ma sol vi sono i cavalli, e gli asini legati, e i padiglioni, come erano prima.10 E vegnendo eglino alla porta della città, narrarono dicendo: noi siamo andati al campo di Siria, e non vi abbiamo trovato persona, se non i cavalli e gli asini legati, e i paviglioni tutti diritti.
11 Allora le guardie della porta gridarono, e fecero assapere la cosa nella casa del re11 Onde che i portieri andarono, e annunciarono questo nel palagio del re dentro.
12 E il re si levò di notte, e disse a’ suoi servitori: Ora io vi dichiarerò quello che i Siri ci hanno fatto; hanno saputo che noi siamo affamati, e per ciò sono usciti del campo, per nascondersi per la campagna, dicendo: Quando saranno usciti della città, noi li prenderemo vivi, ed entreremo nella città.12 Il quale si levò la notte, e disse a' suoi servi: io vi dico quello che i Siri ci hanno fatto; egli sanno che noi abbiamo grande fame, però sono usciti del campo, e sono nascosi per li campi, dicono: quando egli usciranno della città, noi gli piglieremo vivi, e allora potremo entrare nella città.
13 Ma uno de’ servitori del re rispose, e disse: Deh! prendansi cinque di que’ cavalli che son rimasti nella città ecco, sono come tutta la moltitudine d’Israele ch’è rimasta in esso; come tutta la moltitudine d’Israele ch’è perita; e mandiamo a vedere che cosa è.13 E uno de' suoi servi respuose: togliamo cinque cavalli, i quali ci sono rimasi nella città; perchè questi solamente sono in tutta la moltitudine d' Israel, però che tutti gli altri sono consumati; e mandandogli, potremo ispiare.
14 Presero adunque due coppie di cavalli; e il re mandò degli uomini sopra quelli, dietro al campo de’ Siri, dicendo: Andate, e vedete.14 E menarono due cavalli, e mandò fil re] al campo di Siria, e disse: andate e vedete.
15 E coloro andarono dietro a’ Siri, fino al Giordano; ed ecco, tutta la via era piena di vestimenti e d’arnesi, che i Siri aveano gittati via, affrettandosi di fuggire. E que’ messi ritornarono, e rapportarono il fatto al re.15 I quali andarono dopo loro insino al Giordano; e tutta la via era piena di vestimenta e di vasa, le quali i Siri aveano gettato via per paura; e ritornati i messaggi nunciarono al re.
16 Allora il popolo uscì, e predò il campo de’ Siri; e lo staio del fior di farina si ebbe per un siclo, e le due staia dell’orzo altresì per un siclo, secondo la parola del Signore.16 E uscito il popolo rubarono il campo de' Siri; e fu trovato il moggio della semola per uno statere, e due moggia di orzo per uno statere, secondo la parola di Dio.
17 E il re costituì alla guardia della porta il capitano, sopra la cui mano egli si appoggiava; e il popolo lo calpestò nella porta, onde egli morì, secondo che l’uomo di Dio avea detto, quando parlò al re, allora ch’egli scese a lui.17 E il re ordinò che questo capitano, in cui mano istava (il fatto del re), istesse alla porta; il quale fu conculcato dal popolo all' entrare della porta, e fu morto, sì come avea detto l'uomo di Dio, quando il re era andato a lui.
18 Perciocchè, quando l’uomo di Dio parlò al re, dicendo: Domani, a quest’ora, lo staio del fior di farina si avrà alla porta di Samaria per un siclo, e le due staia dell’orzo altresì per un siclo,18 Onde secondo la parola dell' uomo di Dio intervenne, la quale disse al re: uno moggio di semola si troverà per uno statere, e due moggia di orzo per uno statere, domane in questo medesimo tempo nella porta di Samaria.
19 quel capitano avea risposto all’uomo di Dio, ed avea detto: Ecco, avvegnachè il Signore facesse delle cateratte nel cielo, questo potrebbe egli però avvenire? Ed egli gli avea detto: Ecco, tu il vedrai con gli occhi tuoi, ma tu non ne mangerai.19 E questo capitano avea resposto all' uomo di Dio, e avea detto: eziandio se il Signore aprisse in cielo cateratte, come potrebbe essere quello che tu di'? E disse a lui: tu il vederai con gli occhi tuoi, e non mangerai di quelle cose.
20 E così gli avvenne; perciocchè il popolo lo calpestò nella porta, ed egli morì20 E intervennegli sì come gli era istato predetto; e conculcollo il popolo nella porta (di Samaria), e fu morto.