Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Siracide 4


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
1 Figliuolo, non defrauderai la limosina del povero, e gli occhi tuoi non srtavolgerai dal povero.
2 Non rattristare un affamato,
non esasperare un uomo già in difficoltà.
2 E non dispregerai l' anima affamata, e non crucciarai [il povero nel] la necessitade sua.
3 Non turbare un cuore esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
3 Non affliggerai il cuore del bisognoso (tuo), e non indugerai quello che devi dare allo affaticato.
4 Non respingere la supplica di un povero,
non distogliere lo sguardo dall'indigente.
4 Non cacciare da te colui che prega con tribulazione; e non stravolgere la faccia tua dal mendico.
5 Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti,
5 E non volgere in altra parte gli occhi tuoi dal bisognoso, per ira che tu abbi; e non lasciare addietro coloro che ti cercano offendere.
6 perché se uno ti maledice con amarezza,
il suo creatore esaudirà la sua preghiera.
6 Colui che è in amaritudine della sua anima ti maladirae, fia esaudita la sua priega; colui il quale il fece, lo esaudirae.
7 Fatti amare dalla comunità,
davanti a un grande abbassa il capo.
Porgi l'orecchio al povero
e rispondigli al saluto con affabilità.
7 Rendera'ti (benigno e) affabile alla congregazione de' poveri, e umilia l'anima tua al prete, e umilia il capo tuo al grande uomo.
8 .8 Inchina le orecchie tue al povero sanza tristizia, e rendili il debito che tu dèi, e rispondili pacificamente in mansuetudine.
9 Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore,
non esser pusillanime quando giudichi.
9 Libera delle mani del superbo colui che patisce la ingiuria; e non sostenere fastidiosamente nell'anima tua (la ingiuria da colui).
10 Sii come un padre per gli orfani
e come un marito per la loro madre
e sarai come un figlio dell'Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.

10 Nel giudicare sarai, come padre, misericordioso alli pupilli, e alla loro madre sarai in luogo di marito.
11 La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
11 Sarai tu, sì come figliuolo dello Altissimo, ubbidiente; ed elli averà, più che madre, misericordia di te.
12 Chi la ama ama la vita,
quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia.
12 La sapienza vivifica li suoi figliuoli, e riceve (gloriosamente) coloro che la cercano, e va innanzi dalla via della giustizia.
13 Chi la possiede erediterà la gloria,
qualunque cosa intraprenda, il Signore lo benedice.
13 E chi lei ama, vita ama; e coloro che veglieranno lei, abbracceranno colui che la fa soave.
14 Coloro che la venerano rendono culto al Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
14 Coloro che terranno quella, saranno eredi della vita; e dov' ella entrerà, fia benedetto Iddio.
15 Chi l'ascolta giudica con equità;
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
15 Coloro che lei servono, faranno servigio al santo; Iddio ama coloro che amano lei.
16 Chi confida in lei la otterrà in eredità;
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
16 Colui che ode lei, giudicherà le genti; e colui che la guata, confidandosi perdurerae.
17 Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui,
e lo abbia provato con i suoi decreti;
17 Se gli crederà, averà il suo ereditaggio; e saranno nella confermazione i figliuoli di quelli.
18 ma poi lo ricondurrà sulla retta via
e gli manifesterà i propri segreti.
18 Però ch' ella va nelle tentazioni con colui, ed elegge lui nelli primi.
19 Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e l'abbandonerà in balìa del suo destino.

19 Timore e paura e approvagione inducerae sopra colui; e affligerae lui nella tribulazione della dottrina sua, infino ch' ella il tenti nelli pensieri suoi, e ch' ella creda all' anima di colui.
20 Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male
così non ti vergognerai di te stesso.
20 E fermerà colui, e recheragli diritta via, e rallegrerallo.
21 C'è una vergogna che porta al peccato
e c'è una vergogna che è onore e grazia.
21 E manifesteragli i suoi segreti, e tesaurizzerae sopra lui scienza e intelletto di giustizia.
22 Non usare riguardi a tuo danno
e non vergognarti a tua rovina.
22 Ma se egli errerae, ella abbandonerae lui, e darallo nelle mani dello nimico suo.
23 Non astenerti dal parlare nel momento opportuno,
non nascondere la tua sapienza.
23 Figliuolo, guarda il tempo, e schifa il male.
24 Difatti dalla parola si riconosce la sapienza
e l'istruzione dai detti della lingua.
24 Per l'anima tua non ti vergognare di dire il vero.
25 Non contraddire alla verità,
ma vergògnati della tua ignoranza.
25 Egli è una vergogna che adduce peccato, e un' altra che adduce gloria e grazia.
26 Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
non opporti alla corrente di un fiume.
26 Non tòrre faccia contro la faccia tua, e bugia contro all' anima tua.
27 Non sottometterti a un uomo stolto,
e non essere parziale a favore di un potente.
27 Non ti schifare di servire il prossimo tuo nello pericolo suo.
28 Lotta sino alla morte per la verità
e il Signore Dio combatterà per te.
28 E non riterrai la parola (tua) nel tempo della salute. Non asconderai la sapienza tua in onore di colui.
29 Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente invece nelle opere.
29 Nella lingua si conosce la sapienza; il senno e la scienza e la dottrina nella parola savia, e la stabilitade si conosce nelle opere della giustizia.
30 Non essere come un leone in casa tua,
sospettoso con i tuoi dipendenti.
30 In nullo modo contradirae alla parola della veritade; e confondera'ti della bugia della tua inerudizione.
31 La tua mano non sia tesa per prendere
e chiusa invece nel restituire.
31 E non ti vergognare di confessare i tuoi peccati, e non ti sottomettere ad alcuno per peccato.
32 Non resistere contro alla faccia del potente; e non ti sforzerai contro all' impeto (e lo sforzo) del fiume.
33 Combatterai per giustizia per l'anima tua; e intino alla morte pugna per la giustizia; e Iddio sconfiggerà per te li nimici tuoi.
34 Non essere parlante nella lingua tua, e disutile e molle nell' opere tue.
35 Non essere sì come leone in casa tua, pericolando la tua famiglia, e opprimendo li soggetti tuoi.
36 Non sia distesa la mano tua a tòrre, e raccolta a rendere.