Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Giobbe 32


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Quando Giobbe ebbe finito di parlare, quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto.1 Lasciarono adunque questi tre uomini di rispondere a Iob, perciò che parea loro che fosse giusto.
2 Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché pretendeva d'aver ragione di fronte a Dio;2 E adirato e indegnato è Eliu figliuolo di Barachel Buzite, dello parentado di Ram; ed è adirato contro a Iob, perciò ch' elli diceva ch' era giusto innanzi al Signore.
3 si accese di sdegno anche contro i suoi tre amici, perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene avessero dichiarato Giobbe colpevole.3 E al tutto contro alli amici suoi indignato è, imperciò che non aveano trovata responsione ragionevole, ma solamente condannavano Iob.
4 Però Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età.4 Adunque Eliu aspettava Iob favellante; perciò ch' erano più vecchi di lui coloro che favellavano.
5 Quando dunque vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno.
5 E conciosia cosa che lui avesse udito che non potessono respondere, adiratosi è fortemente.
6 Presa dunque la parola, Eliu, figlio di Barachele il Buzita, disse:

Giovane io sono di anni
e voi siete già canuti;
per questo ho esitato per rispetto
a manifestare a voi il mio sapere.
6 E rispose Eliu figliuolo di Barachel Buzite, e disse più giovane di tempo sono, e voi più antichi; dunque (qui è) chinato lo capo, mi son vergognato di dimostrare a voi la mia sentenza.
7 Pensavo: Parlerà l'età
e i canuti insegneranno la sapienza.
7 In verità io sperai che la età più lunga favellasse, e la moltitudine degli anni insegnasse la sapienza.
8 Ma certo essa è un soffio nell'uomo;
l'ispirazione dell'Onnipotente lo fa intelligente.
8 Ma, secondo ch' io vidi, lo spirito è nelli uomini, e la inspirazione Odell' nnipotente dà la intelligenza.
9 Non sono i molti anni a dar la sapienza,
né sempre i vecchi distinguono ciò che è giusto.
9 Non sono di lungo tempo li savii, nè li vecchi intendono lo giudicio.
10 Per questo io oso dire: Ascoltatemi;
anch'io esporrò il mio sapere.
10 E però dirò: attendete me, e anche io mostrerò a voi la mia scienza.
11 Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l'orecchio ai vostri argomenti.
Finché andavate in cerca di argomenti
11 Certo io aspettai le vostre parole; udi' la vostra prudenza, infino che voi disputavate colle vostre parole.
12 su di voi fissai l'attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto convincere Giobbe,
nessuno tra di voi risponde ai suoi detti.
12 E insino ch' io pensava che voi diceste alcuna cosa, considerava; ma, secondo ch' io veggio, non è chi possa riprendere Iob (di voi), e rispondere di voi alle parole sue.
13 Non dite: Noi abbiamo trovato la sapienza,
ma lo confuti Dio, non l'uomo!
13 Acciò che forse voi non diciate: noi abbiamo trovata la sapienza, Iddio gittoe lui, ma non l'uomo.
14 Egli non mi ha rivolto parole,
e io non gli risponderò con le vostre parole.
14 Niuna cosa favellò a me; e io risponderò a lui, non secondo le vostre parole.
15 Sono vinti, non rispondono più,
mancano loro le parole.
15 Temettono coloro, e non risposero più, e partironsi da loro li favellari.
16 Ho atteso, ma poiché non parlano più,
poiché stanno lì senza risposta,
16 Adunque, perciò ch' io aspettai, e non favellorono; stettero e non risposero più;
17 voglio anch'io dire la mia parte,
anch'io esporrò il mio parere;
17 e io risponderò la mia parte, e mostrerò la mia scienza.
18 mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è dentro di me.
18 Certo io sono pieno di parole, e constrigne me lo spirito del ventre mio.
19 Ecco, dentro di me c'è come vino senza sfogo,
come vino che squarcia gli otri nuovi.
19 Però che lo ventre mio è quasi mosto sanza spiraglio, e dirompe li nuovi vaselli.
20 Parlerò e mi sfogherò,
aprirò le labbra e risponderò.
20 E favellerò, e ispirerò uno poco; aprirò le mie labbra, e risponderoe.
21 Non guarderò in faccia ad alcuno,
non adulerò nessuno,
21 Non torroe la persona dell' uomo, e Iddio all' uomo non assomigliarò.
22 perché io non so adulare:
altrimenti il mio creatore in breve mi eliminerebbe.
22 Certo io non soe quanto basteroe, e se dopo uno pochettino torrae me lo mio fattore.