Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Esodo 15


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:

"Voglio cantare in onore del Signore:
perché ha mirabilmente trionfato,
ha gettato in mare cavallo e cavaliere.
1 E allora Moisè cantò, e li figliuoli d'Israel, questo cantico al Signore, e dissero: cantiamo al Signore, però che gloriosamente egli hae fatte le cose grandi; lo cavallo (d'Egitto) e lo suo ascensore gittò in mare.
2 Mia forza e mio canto è il Signore,
egli mi ha salvato.
È il mio Dio e lo voglio lodare,
è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!
2 Lo Signore è stato la mia fortezza e la mia laude, e hammi fatto salvo. Questo è lo mio Iddio, e glorificato sia; questo Iddio del padre mio, e l'esalterò.
3 Il Signore è prode in guerra,
si chiama Signore.
3 Lo Signore quasi uomo combattitore; onni potente lo nome suo.
4 I carri del faraone e il suo esercito
ha gettato nel mare
e i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mare Rosso.
4 Lo carro di Faraone e lo esercito suo gitto nel mare; e gli eletti principi suoi affogati sono nel mare rubro.
5 Gli abissi li ricoprirono,
sprofondarono come pietra.

5 Gli abissi coprirono loro; e disceseno nel profondo, come pietra.
6 La tua destra, Signore,
terribile per la potenza,
la tua destra, Signore,
annienta il nemico;
6 La mano tua dritta, Signore, è magnificata; la tua mano dritta percosse lo inimico.
7 con sublime grandezza
abbatti i tuoi avversari,
scateni il tuo furore
che li divora come paglia.
7 E nella moltitudine della gloria tua deponesti li avversarii miei; mandasti l'ira tua, la quale divorò loro siccome paglia.
8 Al soffio della tua ira
si accumularono le acque,
si alzarono le onde come un argine,
si rappresero gli abissi
in fondo al mare.
8 E nello spirito del furore tuo raunate sono l'acque, e istette l'onda scorrente; raunati sono gli abissi nel mezzo del mare.
9 Il nemico aveva detto:
Inseguirò, raggiungerò,
spartirò il bottino,
se ne sazierà la mia brama;
sfodererò la spada,
li conquisterà la mia mano!
9 E disse lo inimico: perseguiterò e piglierò, e dividerò le robbe che piglierò; riempierassi l'anima mia; isguainerò lo coltello mio, e ucciderà loro la mano mia.
10 Soffiasti con il tuo alito:
il mare li coprì,
sprofondarono come piombo
in acque profonde.
10 Soffiò lo spirito tuo, e coprì loro il mare; iti sono a fondo, quasi come piombo, nell'acque grandissime.
11 Chi è come te fra gli dèi, Signore?
Chi è come te, maestoso in santità,
tremendo nelle imprese,
operatore di prodigi?
11 Chi è simile a te nelle forze, Signore? Chi è simile a te, grandissimo nella santitade, ispaventevole e laudabile, e faciente le maravigliose cose?
12 Stendesti la destra:
la terra li inghiottì.
12 Tu estendesti la mano tua, e divorò [ loro ] la terra.
13 Guidasti con il tuo favore
questo popolo che hai riscattato,
lo conducesti con forza
alla tua santa dimora.

13 Duca fosti nella misericordia tua al popolo che tu ricomperasti; portasti loro, nella fortezza tua, all'abitacolo santo tuo.
14 Hanno udito i popoli e tremano;
dolore incolse gli abitanti della Filistea.
14 Salirono li popoli, e adirati sono; li dolori compresono li abitatori de' Filistei.
15 Già si spaventano i capi di Edom,
i potenti di Moab li prende il timore;
tremano tutti gli abitanti di Canaan.
15 Allora conturbati sono li principi d'Edom; gli forti di Moab oppresse la paura; ispaventarono tutti li abitatori di Chanaan.
16 Piombano sopra di loro
la paura e il terrore;
per la potenza del tuo braccio
restano immobili come pietra,
finché sia passato il tuo popolo, Signore,
finché sia passato questo tuo popolo
che ti sei acquistato.

16 Cada sopra loro la paura e lo spavento nella grandezza del braccio tuo; facciansi immobili, quasi come pietre, tanto che passi il popolo tuo, Signore; tanto che passi questo popolo che tu hae posseduto.
17 Lo fai entrare e lo pianti
sul monte della tua eredità,
luogo che per tua sede,
Signore, hai preparato,
santuario che le tue mani,
Signore, hanno fondato.
17 Menerai loro dentro, e pianterai nel monte della eredità tua, con fermissimo abitacolo tuo, il quale tu hai preparato, o Signore; lo santuario tuo, Signore, il quale fermarono le mani tue.
18 Il Signore regna in eterno e per sempre!".

18 Lo Signore regnerà in eterno e più oltre.
19 Quando infatti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri furono entrati nel mare, il Signore fece tornare sopra di essi le acque del mare, mentre gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare.19 Venuto è certo a cavallo Faraone con carri suoi e cavalli nel mare; e ridusse sopra loro le acque del mare lo Signore; ma li figliuoli d'Israel andarono per lo secco nel mezzo del mare.
20 Allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un timpano: dietro a lei uscirono le donne con i timpani, formando cori di danze.20 Tolse adunque Maria profetessa, sorella di Aaron, lo timpano (cioè il tamburo) nella mano sua; e venute sono tutte le femine dopo lei colli timpani (cioè colli cimbali) e cori.
21 Maria fece loro cantare il ritornello:

"Cantate al Signore
perché ha mirabilmente trionfato:
ha gettato in mare
cavallo e cavaliere!".

21 Colli quali cantavano, dicendo: cantiamo al Signore, però che gloriosamente è in verità onorificato, e il cavallo (e il cavalcatore) e l'ascensore suo gittò nel mare.
22 Mosè fece levare l'accampamento di Israele dal Mare Rosso ed essi avanzarono verso il deserto di Sur. Camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua.22 Menò adunque Moisè Israel del mare rosso; e venuti sono nel deserto di Sur, e andarono tre dì per la solitudine, e non trovarono acqua.
23 Arrivarono a Mara, ma non potevano bere le acque di Mara, perché erano amare. Per questo erano state chiamate Mara.23 E vennero in Mara, nè non poteano bevere l'acque di Mara, perciò ch' elle erano amare; donde al luogo ragunato nome pose, chiamando quello MARA, cioè amaritudine.
24 Allora il popolo mormorò contro Mosè: "Che berremo?".24 Mormorò il popolo contro Moisè, dicendo: che beveremo?
25 Egli invocò il Signore, il quale gli indicò un legno. Lo gettò nell'acqua e l'acqua divenne dolce. In quel luogo il Signore impose al popolo una legge e un diritto; in quel luogo lo mise alla prova.25 Ma quelli chiamò al Signore; il quale mostrò a lui lo legno (il quale) quando lo mise nell'acqua, in dolcezza sono tornate l'acque; e quivi ordinò a lui li comandamenti e li giudicii, e quivi tentò lui lo Signore,
26 Disse: "Se tu ascolterai la voce del Signore tuo Dio e farai ciò che è retto ai suoi occhi, se tu presterai orecchio ai suoi ordini e osserverai tutte le sue leggi, io non t'infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!".26 dicendo: se tu udirai la voce del Signore Iddio tuo, e quello che diritto è innanzi a lui tu farai, e obbedirai li comandamenti suoi, e guarderai ogni comandamento suo, tutto lo languore che tu ponesti in Egitto non inducerò sopra te. Io certa mente sono Signore e sanatore tuo.
27 Poi arrivarono a Elim, dove sono dodici sorgenti di acqua e settanta palme. Qui si accamparono presso l'acqua.27 E vennero li figliuoli d'Israel in Elim, dove erano dodici fonti d'acque e LXX palme; ed accamparonsi appresso l'acque.