SCRUTATIO

Sunday, 29 June 2025 - Santi Pietro e Paolo ( Letture di oggi)

Apocalissi 14


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1 E vidi; ed ecco, l' agnello stava sopra il monte Sion, e con quello cento quarantaquattro milia, che avevano il nome suo il nome del Padre suo, scritto nel fronte suo.1 Ed ecco che io vidi l'Agnello, che stava sul monte di Sion, e con esso cento quarantaquattro mila persone, le quali avevano scritto sulle loro fronti il nome di lui, e il nome del Padre di lui.
2 E udii una voce dal cielo, come voce di molte acque, e come voce grande di tuoni; e la voce ch' io udii, come di molti citaredi che citarizzavano nelle citare sue.2 E udii una voce dal cielo, come romore di molte acque, e come romore di gran tuono: e la voce, che udii, quasi di citaristi, che suonavano le loro cetere.
3 E cantavano quasi uno cantico nuovo dinanzi la sede, e dinanzi i quattro animali e li antiqui; e niuno poteva dire il cantico (nuovo), salvo quelli cento quarantaquattro milia, li quali sono comperati della terra.3 E cantavano come un nuovo cantico dinanzi al trono, e dinanzi ai quattro animali, e seniori; e nissuno poteva imparare quel cantico, se non que' cento quarantaquattro mila, i quali furono comperati di sopra la terra.
4 Questi sono quelli li quali con le femine non sono imbrattati, ma sono vergini. Questi sèguitano l'agnello, là dove elli va. Questi sono comperati di tutte primizie a Iddio e all' Agnello.4 Questi son quelli, che non si sono macchiati con donne: perché sono vergini. Questi seguon l'Agnello, dovunque vada. Questi furon comperati di tra gli uomini primizie a Dio, e all'Agnello,
5 E nella bocca sua non è trovata bugia; senza macula sono avanti il trono di Dio.5 Nè si è trovata menzogna nella lor bocca: imperocché sono scevri di macchia dinanzi al trono di Dio.
6 E vidi un altro angelo, volante per mezzo il cielo, che aveva l' evangelio eterno, acciò che lui evangelizzasse alli sedenti sopra la terra, e sopra ogni gente e tribù, e lingua e popolo;6 E vidi un altr'Angelo, che volava per mezzo il cielo, che aveva l'evangelio eterno, affin d'evangelizzare gli abitatori della terra, e qualunque nazione, e tribù, e lingua, e popolo:
7 dicendo con grande voce: temete Dio, e date a lui onore, per che vegnirà l'ora del giudicio suo; e adorate quello il quale fece il cielo e la terra, e il mare (e quelle cose che sono in quello) e le fontane delle acque.7 E diceva ad alta voce: temete Dio, e onoratelo, perché è giunto il tempo del suo giudizio: e adorate lui, che fece il cielo, e la terra, e il mare, e le fonti dell'acque.
8 E uno altro angelo seguitò quello, dicendo: egli è cascata Babilonia, città grande, la quale dal vino dell' ira della fornicazione sua ha fatto bevere tutte le genti.8 E un altr' Angelo seguitò, e disse: è caduta, è caduta quella gran Babilonia, la quale col vino d'ira di sua fornicazione ha abbeverato tutte le genti.
9 E il terzo angelo seguitò quelli, con voce grande dicendo: se alcuno adorerà la bestia e la imagine sua, e riceverà il carattere nel fronte suo, ovver nella mano sua;9 E un terzo Angelo venne dopo di quelli, dicendo ad alta voce: chi avrà adorato la bestia, e la sua immagine, e avranne ricevuto il carattere nella sua fronte, o nella sua mano:
10 colui beverà del vino dell' ira di Dio, il quale è messedato nel calice dell' ira di Dio, e sarà cruciato con il fuoco e sulfore, nel conspetto de' angeli santi, e dinanzi al cospetto dell' agnello.10 Anche questi beverà del vino dell'ira di Dio, mescolato col vino schietto nel calice dell'ira di lui, e sarà tormentato con fuoco, e zolfo nel cospetto de' santi Angeli, e nel cospetto dell'Agnello:
11 E il fumo de' tormenti suoi ascenderà in secula seculorum; e non hanno riposo nè dì nè notte chi adorarono la bestia e la imagine sua, e chi riceverà il carattere del nome suo.11 E il fumo de' loro tormenti si alzerà ne' secoli de' secoli: e non hanno riposo né dì, né notte quei, che adoraron la bestia, e la sua immagine, e chi avrà ricevuto il carattere del nome di essa.
12 Qui è pazienza de' santi li quali servano li comandamenti di Dio e la fede di Iesù.12 Qui sta la pazienza de' santi, i quali osservano i precetti di Dio, e la fede di Gesù.
13 E udii una voce del cielo, la quale a me disse scrivi: beati i morti, li quali muoiono nel Signore. Da qui avanti disse il Spirito acciò che riposinsi dalle sue fatiche; le sue opere sèguitano loro.13 E udii voce dal cielo, che dissemi: scrivi: beati i morti, che muoiono nel Signore. D'ora in poi già dice lo Spirito, che riposino dalle loro fatiche: attesoché van dietro ad essi le opere loro.
14 E vidi; ed ecco, una nebula bianca, e sopra la nebula sedente uno simile al Figliuolo dell' uomo, il quale aveva nel suo capo una corona d'oro, nella sua mano una falce aguzza.14 E mirai: ed ecco una candida nuvola, e sopra la nuvola sedeva uno simile al figliuolo dell'uomo, che aveva sulla sua testa una corona d'oro, e nella sua mano una falce acuta.
15 E uno altro angelo usciva del tempio, gridando con voce grande a colui che sedeva sopra la nebula: manda la falce tua, e mieti, per che viene l'ora da mietere, conciosia che è seccata la messe della terra.15 E un altr' Angelo uscì dal tempio, gridando ad alta voce a colui, che sedea sopra la nuvola: gira la tua falce, e mieti, perché è giunta l'ora di mietere, mentre la messe della terra è secca.
16 E colui che sedeva sopra la nebula mandò la falce sua in terra, e mietette quella.16 E quegli, che sedea sulla nuvola, menò in giro la sua falce sulla terra, e fu mietuta la terra.
17 E un altro angelo uscì del tempio, il quale è in cielo, che aveva ancora lui una falce aguzza.17 E un altr' Angelo uscì dal tempio, che è nel cielo, che avea anch' egli una acuta falce.
18 E uno altro angelo uscì dell' altare, il quale aveva potenza sopra il fuoco; e gridava con voce grande a quello il quale aveva la falce aguzza, dicendo: manda la tua falce, e vendemmia li grappi di uva della vigna della terra, conciosia che le uve sono mature.18 E un altr' Angelo uscì dall'altare, che aveva balìa sopra il fuoco: e gridò ad alta voce a quello, che aveva la falce acuta, dicendo: mena l'acuta tua falce, e vendemmia i grappoli della vigna della terra: perché le uve di lei son mature.
19 E mandò l'angelo la falce sua aguzza in terra, e vendemmiò la vigna della terra, e mandò nel lago grande dell' ira di Dio.19 E menò l'Angelo l'acuta sua falce sopra la terra, e vendemmiò la vigna della terra, e (la vendemmia) gettò nel lago grande dell'ira di Dio:
20 E fu calcato il lago fuora della città, e uscì fuori sangue del lago insino alli freni de' cavalli per stadii mille seicento.20 E il lago fu pigiato fuora della citta, e uscì sangue dal lago fino alla briglia de' cavalli per mille secento stadi.