SCRUTATIO

Saturday, 21 June 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Iudici 21


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1 Giurarono eziandio i figliuoli d' Israel in Masfa, e dissono: niuno di noi darà ai figliuoli di Beniamin moglie delle sue figliuole.1 Giurarono eziandio i figliuoli d'Israele in Maspha, e dissero: Nissuno di noi darà veruna delle nostre figliuole per moglie a' figliuoli di Beniamin.
2 E vennero tutti quanti alla casa di Dio in Silo, e istando dinanzi da lui e sedendo d'insino al vespro, levarono alta voce, e con grande strido cominciarono a piangere, dicendo:2 E andaron tutti alla casa di Dio in Silo, e assisi al cospetto di lui fino alla sera, alzarono le loro voci, e principiarono a dar grandi urla, e a piagnere dicendo.
3 Perchè, Signore d' Israel, è fatto questo male nel popolo tuo, che una ischiatta sia oggi (ispenta e) levata di noi?3 Perchè mai, o Signore Dio d'Israele, è avvenuto male sì grande al tuo popolo, che oggi una delle nostre tribù ci sia stata tolta?
4 Ma l'altro dì, levandosi in sul dì, sì fecero l'altare; e quivi sì offersono (i sacrifizii e) gli olocausti e ostie di pace, e dissero :4 E il giorno seguente, alzatisi alla punta del dì, eressero un altare, e ivi offersero olocausti, e vittime pacifiche, e dissero:
5 Chi non venne nell' oste di Dio Signore di tutta la universitade della schiatta (de' figliuoli) d' Israel? Imperciò che s'erano legati fortemente con giuramento, quando erano (rimasi) in Masfa, d' uccidere coloro che non vi fossero istati.5 Chi di tutte le tribù d'Israele non è tenuto coll’esercito del Signore? Perocché con gran giuramento si erano obbligati, essendo in Maspha, a uccidere quelli che avesser mancato.
6 E tornati a penitenza i figliuoli d' Israel sopra il fratello loro Beniamin, cominciarono a dire: tolta (e levata) è una schiatta d' Israel.6 E pentiti i figliuoli d'Israele di quelli che avean fatto a Beniamin loro fratello, cominciarono a dire: Una tribù è stata tolta da Israele.
7 Donde torranno le mogli? Tutti quanti giurammo (insieme e) di comune concordia, di non dare a costoro le nostre figliuole (per moglie).7 Donde ponderann’ eglino delle mogli? Imperocché tutti d'accordo abbiam giurato di non dare ad essi le nostre figliuole.
8 E però dissero: chi è di tutta la universitade de' figliuoli d' Israel, i quali non vennero a Dio in Masfa? Ed ecco che furono trovati gli abitatori di Iabes di Galaad, che non erano istati in quello oste.8 Per questo dissero: Chi sono quelli di tutte le tribù d'Israele, che non son venuti dinanzi al Signore in Maspha? E si trovò che gli abitanti di Jabes Galaad non erano stati in quell'esercito.
9 Onde in quello tempo, essendo loro in Silo, niuno di loro vi fu trovato.9 E anche in quel tempo che gl’Israeliti erano a Silo, non vi si trovò alcun di loro.
10 E mandarono X milia (uomini combattitori e) robustissimi uomini, e sì comandarono loro: andate e uccidete gli uomini di Iabes di Galaad; tutti gli mettete alle coltella, (così gli uomini come) le femine loro, e ancora tutti i loro figliuoli (grandi e) piccoli.10 Mandarono adunque dieci mila uomini i più valorosi, e ordinarono loro: Andate, e uccidete gli abitanti di Jabes Galaad, e sì le mogli e sì i loro bambini.
11 E questo sarà quello che dovete osservare: tutti quanti quelli che sono maschii, e le femine che sono usate cogli uomini (ed hanno avuto a fare con loro) uccidete; e le vergini riservate.11 E abbiate attenzione a questo: che uccidendo tutti i maschi e le donne maritate, salverete le vergini.
12 E (così fecero com' era loro comandato, e) furono trovate CCCC vergini, le quali non conosceano usanza di uomo; e sì le menarono all' oste in Silo nella terra di Canaan.12 E si contarono in Jabes Galaad quattrocento vergini, che non avean conosciuto uomo, e quelli le condussero al campo in Silo nella terra di Chanaan.
13 E furo mandati poi i messi ai figliuoli di Beniamin, i quali erano nella pietra di Remmon; e comandarono loro, che gli ricevessero pacificamente.13 E spedirono ambasciadori a’ figliuoli di Beniamin, ch'erano sul masso di Remmon, e dieder loro commissione di dare a quelli la pace.
14 E vennero in quello tempo i figliuoli di Beniamin; e furono date loro le mogli delle figliuole di Iabes di Galaad; altre non trovarono, che simigliantemente potessero dare loro.14 E i figliuoli di Beniamin allora andarono, e furon date loro per mogli le fanciulle di Jabes Galaad; ma non ne trovarono altre da poter dar loro allo stesso modo.
15 E tutta quanta la università de' figliuoli d' Israel molto se ne dolseno, e feceno penitenza sopra la (morte e) uccisione d' una schiatta de' figliuoli d' Israel.15 E tutto Israele ebbe dolore, e fece penitenza per la strage di una tribù d'Israele.
16 E dissono li maggiori di nazione (e più nobili): che faremo noi a quelli che sono rimasti e non hanno tolto moglie? Tutte quante le femine di Beniamin sono state morte.16 E i seniori dissero: Che farem noi per gli altri che non hanno avute le mogli? Tutte le femmine di Beniamin sono state uccise:
17 E a noi s' appartiene, con grande guardia e con grande sollecitudine sia provveduto, che una schiatta non si spenga (nè venga meno) d' Israel.17 E con gran cura e sollecitudine dobbiam provvedere, che non perisca una tribù d'Israele.
18 Le nostre figliuole non possiamo dare loro, legati per giuramento e pella maledizione, che dicemmo: maledetto sia colui il quale darà delle sue figliuole per moglie ai figliuoli di Beniamin.18 Perocché non possiamo dar loro le nostre figliuole, legati come siamo dal giuramento, e dalla imprecazione pronunziata da noi dicendo: Maledetto chi darà una sua figliuola in moglie al Beniamita.
19 Ed ebbono il consiglio, e dissono: ecco che è tosto la solennità di Cristo in Silo, cioè l'anniversario (che si dee fare); ed è posto dalla parte di settentrione della città di Betel, e dalla parte dell' oriente della via la quale è di Betel e vanne alla città di Sichima, e dal mezzodi del castello di Lebona.19 E preser questo partito, e dissero: Ecco viene la solennità anniversaria del Signore in Silo, la quale è posta a settentrione della città di Bethel, e all’oriente della strada, che mena da Bethel a Sichem, e a mezzodì della città di Lebona.
20 E comandarono ai figliuoli di Beniamin, e dissono andate e nascondetevi nelle vigne.20 Dissero adunque a' figliuoli di Beniamin: Andate a nascondervi nelle vigne.
21 E quando vederete le giovani di Silo menare la ridda e balli, sì come sogliono, uscite subitamente delle vigne, e pigliate ciascuno la sua moglie, e sì ve ne andate nella terra di Beniamin.21 E quando vedrete le fanciulle di Silo, che usciranno fuora per ballare secondo il costume, voi a un tratto saltate fuora delle vigne, e prendetene una per uno in moglie, e andatevene nella terra di Beniamin.
22 E vegnendo (contro a voi) li padri loro e fratelli a cominciarsi a lamentare contro a voi e gridare, noi diremo loro: abbiate misericordia di loro, imperciò che non le hanno tolte per ragione di battaglia e di vincitori; ma pregando che le potessono torre per moglie, non [le] deste loro; onde dalla parte vostra si è (l' offesa e) il peccato.22 E quando verranno i padri loro, e i fratelli a lamentarsi di voi, e menar rumore, noi direm loro: Abbiate compassione di essi; perocché non le hanno rapite per diritto di guerra, nè come vincitori: ma avendole domandate le avete ad essi negate, ed è vostra la colpa.
23 E feciono li figliuoli di Beniamin sì come era stato loro comandato; secondo il numero loro sì pigliarono, di coloro che menavano la ridda e ballo, ciascuno la sua moglie; e sì n' andarono alla loro possessione, reedificando loro le cittadi, e abitandovi entro.23 E i figliuoli di Beniamin fecero come era stato lor comandato: e secondo il loro numero rapirono delle fanciulle che ballavano una per ciascheduno: e se n'andarono al loro paese, e riedificaron le città, e le abitarono.
24 E ancora i figliuoli d' Israel sì si tornarono ciascuno per schiatta. In quelli dì non era re in Israel; ma ciascuno quello che gli parea ben fatto sì facea.24 Parimente i figliuoli d'Israele se ne tornarono tribù per tribù, famiglia per famiglia alle loro tende. In quel tempo non eravi re in Israele, ma ognuno faceva quello che pareagli ben fatto.