Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Seconda Epistola di San Pietro Apostolo 1


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1 Simon Pietro, apostolo di Iesù Cristo, a quelli che con noi hanno ricevuta la fede nella giustizia dell' Iddio nostro e del Salvatore Iesù Cristo.1 - Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo hanno ottenuto una fede pari alla nostra:
2 Grazia sia in voi, e adempiasi la pace nel cognoscimento del nostro Iddio [e del nostro] Signore Iesù Cristo;2 grazia e pace vi siano accresciute mediante la cognizione di Dio e di Gesù Cristo Signor nostro.
3 sì come le cose della sua divina virtù son date a noi, le quali son a vita e a pietà, per il cognoscimento di colui il quale ci chiamò nella sua gloria e virtù;3 Poichè la divina potenza di Lui ci ha donato tutto quello che riguarda la vita e la pietà, facendoci conoscere Colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù,
4 per il quale grandi e preziose promissioni diede a noi (Iddio), acciò che per queste cose siate fatti consorti della divina natura, fuggendo la corruzione di quello desiderio ch' è nel mondo.4 donando a noi grandissime e preziose promesse, affinchè per mezzo di queste diventiate partecipi della natura divina; fuggendo la corruzione, che è nel mondo [e che proviene] dalla concupiscenza.
5 Ma voi sopportando ogni rancura, dimostrate nella vostra fede virtù, e nella virtù scienza,5 Ora voi, adoperandovi con ogni sforzo, unite alla fede vostra la virtù, alla virtù la scienza,
6 e nella scienza astinenza, e nella astinenza sofferenza, e nella sofferenza pietà,6 alla scienza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà,
7 e nella pietà amor di fraternità, e nell' amore di fraternità carità.7 alla pietà l'amor fraterno e all'amor fraterno la carità.
8 Però che se tutte queste cose son (al presente) con voi, e soperchiano, non vi lasceranno vacui, nè senza frutto, nel cognoscimento del nostro Signore Iesù Cristo.8 Poichè se queste [virtù] si trovano in voi e aumentano, esse non vi lasceranno vuoti e sterili nella conoscenza del Signor nostro Gesù Cristo.
9 Però che a cui non son presenti queste cose, è cieco e palpa con mano, ricevendo dimenticamento di purgamento de' suoi vecchi peccati.9 Invece chi non ha tali [virtù] è cieco e va a tastoni, e si dimentica di essere stato mondato dai suoi antichi peccati.
10 Per la qual cosa, fratelli, maggiormente vi sforzate, che per buone opere facciate certo il chiamamento e la elezione vostra; e queste cose facendo, non peccarete mai.10 Perciò, fratelli miei, studiatevi sempre più di rendere certa la vostra vocazione ed elezione per mezzo delle buone opere; perchè così facendo, non peccherete giammai.
11 Chè così abbondevolmente sarà apparecchiata a voi l'entrata nel regno eternale del nostro Signore e (del nostro) Salvatore Iesù Cristo.11 Così infatti vi sarà largamente assicurato l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.
12 Per la qual cosa incomincerò sempre (insieme) ad ammonire voi di queste cose, avvegna che (fermamente) voi sapienti e confermati nella presente verità.12 Per la qual cosa io avrò cura di ricordarvi sempre queste cose: benchè le conosciate e siate confermati nella presente verità.
13 Ma io penso che sia giusta cosa, mentre che io son in questo corpo, di sollecitare voi in ammonimento.13 Ora io ritengo giusto che, fin che vivo in questo tabernacolo, vi debba risvegliare con le ammonizioni;
14 Certo so, che prestamente egli è la fine del mio corpo, secondo che il nostro Signore Iesù Cristo significò a me.14 certo come sono che ben presto deporrò il mio tabernacolo, secondo quello che mi ha dato a conoscere il Signor nostro Gesù Cristo.
15 Ma io darò opera, e spessamente, d' aver voi dopo la mia fine, acciò che facciate ricordanza di queste cose.15 Ma io farò in modo che ancor dopo la mia morte voi abbiate a far sovente commemorazione di queste cose.
16 Però che noi, non seguitando le vane favole, facciamo manifesta a voi la virtù, e il sapimento dinanzi, del nostro Signore Iesù Cristo; ma fatti siete guardatori della sua grandezza,16 Poichè non col dar retta ad argute favole, vi abbiamo esposta la virtù e la venuta del Signor nostro Gesù Cristo; ma per essere stati spettatori della grandezza di Lui.
17 ricevendo da Iddio padre gloria e onore con la voce mandata a lui dalla grande gloria', di questa guisa questo è il mio Figliuolo diletto, nel quale mi son compiaciuto; udite lui.17 Egli infatti ebbe da Dio Padre onore e gloria, quando dalla maestosa gloria discese su di Lui quella voce: «Questo è il Figliuol mio diletto, nel qual mi sono compiaciuto: ascoltatelo!».
18 E questa voce noi udimmo portata dal cielo, quando eravamo con lui nel santo monte.18 E questa voce che veniva dal cielo, l'udimmo noi, mentre eravamo con Lui sul monte santo.
19 E avemo più fermo sermone di profezia; al quale voi fate bene attendendo, come a lucerna lucente nel luogo tenebroso, insino a tanto che il die cominci a lucere, e il portatore della luce nasca nei vostri cuori;19 Inoltre abbiamo la parola più ferma profetica, alla quale fate bene a prestare attenzione come ad una lucerna che risplenda in luogo oscuro, fino a che non spunti il giorno e la stella del mattino non sorga nei vostri cuori.
20 questo primamente intendendo, che ogni profezia di Scrittura non è fatta di sua disposizione.20 E bisogna por mente prima di tutto a questo, che nessuna profezia della Scrittura si fa per privata interpretazione.
21 Però che non fu, di qui a dietro, apportata la profezia per volontà dell' uomo; ma dal Santo Spirito inspirati parlarono li santi uomini di Dio.21 Perchè la profezia non venne pronunciata una volta per umano volere; ma ispirati dallo Spirito Santo hanno parlato i santi uomini di Dio.