Scrutatio

Martedi, 13 maggio 2025 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Epistola di San Iacobo Apostolo 4


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Onde le battaglie e le contenzioni son in voi? or non dalli vostri desiderii, che cavalcano nelle membra vostre?1 Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra?
2 Voi desiderate e non avete; uccidete e invidiate, e non potete acquistare; litigate e fate battaglia, e non ricevete, perchè non addimandate.2 Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete;
3 Chiedete, e non ricevete; però che male addimandate, acciò che ne' vostri desiderii vi consumiate.3 chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni.
4 Adulteri, non sapete voi che la amicizia di questo mondo è inimica di Dio? Ma qualunque vorrà essere amico di questo secolo, inimico di Dio sarà ordinato.4 Gente infedele! Non sapete che l’amore per il mondo è nemico di Dio?
Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
5 Or pensate che la Scrittura parli invano: ha invidia il spirito il quale abita in voi?5 O forse pensate che invano la Scrittura dichiari: «Fino alla gelosia ci ama lo Spirito, che egli ha fatto abitare in noi»?
6 Ma maggiormente dà grazia; per la qual cosa dice: Iddio contrasta alli superbi, ma alli umili dà grazia.6 Anzi, ci concede la grazia più grande; per questo dice:
Dio resiste ai superbi,
agli umili invece dà la sua grazia.
7 Adunque state sottoposti a Iddio; e contrastate al diavolo, ed egli fuggirà da voi.7 Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi.
8 Approssimatevi a Iddio, ed egli s' approssimarà a voi; emundate le vostre mani, peccatori; e purificate i vostri cuori, voi che siete de' doppi animi.8 Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Peccatori, purificate le vostre mani; uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori.
9 Miseri state e piangete; chè il riso vostro tornerà in pianto, e la vostra allegrezza in tristizia.9 Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza.
10 Umiliatevi (dunque) nel conspetto del Signore, ed egli esalterà voi (nel tempo della tribulazione).10 Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.
11 Non vogliate, fratelli miei, detraere l'uno l'altro di voi; che quelli che fa strazio al fratello, e quelli che giudica il fratello suo, fa strazio alla legge, e giudica la legge. Ma se tu giudichi la legge, non se' fattore della legge, ma giudice.11 Non dite male gli uni degli altri, fratelli. Chi dice male del fratello, o giudica il suo fratello, parla contro la Legge e giudica la Legge. E se tu giudichi la Legge, non sei uno che osserva la Legge, ma uno che la giudica.
12 Però ch' egli è uno il portatore e il giudice della legge, il qual puote (l' anime) perdere e salvare.12 Uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e mandare in rovina; ma chi sei tu, che giudichi il tuo prossimo?
13 Ma tu [chi se'] che giudichi il prossimo tuo? Ecco ora voi che dite: oggi o domani anderemo in quella città, e faremovi l'anno, e mercanteremo;13 E ora a voi, che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni»,
14 li quali non sapete, che cosa sarà (a voi) domani.14 mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare.
15 Però che la vita vostra, che è? un fumo apparendo; e da quindi inanzi sarà sterminata. Per quello e voi dite: se il Signore vorrà, e: se viveremo, faremo questo o quello.15 Dovreste dire invece: «Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello».
16 Ma ora voi v' allegrate nelle vostre superbie. Ogni cotale allegrezza è maligna.16 Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo.
17 Dunque quelli che sa fare il bene, e nol fa, peccato è a lui.17 Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.