Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Corinti 13


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1(E dicovi che) se io parlassi in lingua d' uomini e d' angeli, e io non avessi carità, sì son fatto secondo che metallo o cembalo che suona.2E se io averò profezia, e cognoscerò tutte le cose secrete di Dio, e ogni sapere, e averò tanta fede che trapasserò li monti, e carità non averò, non son alcuna cosa.3E se io distribuirò tutte le mie possessioni in mangiare de' poveri, e il mio corpo ad ardere, e carità non averò, niuno prode mi fa tutto quello.4Chè la carità sì è paziente e benigna; la carità non ha invidia, non fa cose perverse, non enfia;5non è ambiziosa, non domanda quelle cose che son sue; non si adira e non pensa male;6non si allegra (del male e) della iniquità, ma della verità si allegra;7tutte le cose sopporta, tutte le cose crede, tutte le cose spera, tutte le cose sostiene.8La carità da niuno tempo cade (e non viene a meno), se gli parlari degli profeti s' evacueranno, ovver se tutte le lingue cesseranno, [ovver] se le scienze saranno distrutte.9E questo in parte il conosciamo, e in parte il profetiamo.10Ma quando verrà quella cosa ch' è perfetta (e compiuta), verrà meno quella che è di parte (e non compiuta).11Quando io era fanciullo, sì parlava come fanciullo, sapea come fanciullo, pensava come fanciullo; ma quando fui fatto uomo, cacciai via quelle cose ch' erano di fanciullo.12Vedemo ora per ispecchio e per figura; ma allora vederemo a faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò secondo che io son conosciuto.13E permangono tre cose, la fede, la speranza e la carità e la maggiore di queste è la carità.