Yermĭyahu ( ירמיהו) - Geremia 30
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STUTTGARTENSIA-DELITZSCH | BIBBIA CEI 2008 |
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1 דִּבְרֵי ׀ אָגוּר בִּן־יָקֶה הַמַּשָּׂא נְאֻם הַגֶּבֶר לְאִיתִיאֵל לְאִיתִיאֵל וְאֻכָל | 1 Detti di Agur, figlio di Iakè, da Massa. Dice quest’uomo: Sono stanco, o Dio, sono stanco, o Dio, e vengo meno, |
2 כִּי בַעַר אָנֹכִי מֵאִישׁ וְלֹא־בִינַת אָדָם לִי | 2 perché io sono il più stupido degli uomini e non ho intelligenza umana; |
3 וְלֹא־לָמַדְתִּי חָכְמָה וְדַעַת קְדֹשִׁים אֵדָע | 3 non ho imparato la sapienza e la scienza del Santo non l’ho conosciuta. |
4 מִי עָלָה־שָׁמַיִם ׀ וַיֵּרַד מִי אָסַף־רוּחַ ׀ בְּחָפְנָיו מִי צָרַר־מַיִם ׀ בַּשִּׂמְלָה מִי הֵקִים כָּל־אַפְסֵי־אָרֶץ מַה־שְּׁמֹו וּמַה־שֶּׁם־בְּנֹו כִּי תֵדָע | 4 Chi è salito al cielo e ne è sceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello? Chi ha fissato tutti i confini della terra? Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai? |
5 כָּל־אִמְרַת אֱלֹוהַּ צְרוּפָה מָגֵן הוּא לַחֹסִים בֹּו | 5 Ogni parola di Dio è purificata nel fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. |
6 אַל־תֹּוסְףְּ עַל־דְּבָרָיו פֶּן־יֹוכִיחַ בְּךָ וְנִכְזָבְתָּ׃ פ | 6 Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. |
7 תַּיִם שָׁאַלְתִּי מֵאִתָּךְ אַל־תִּמְנַע מִמֶּנִּי בְּטֶרֶם אָמוּת | 7 Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: |
8 שָׁוְא ׀ וּדְבַר־כָּזָב הַרְחֵק מִמֶּנִּי רֵאשׁ וָעֹשֶׁר אַל־תִּתֶּן־לִי הַטְרִיפֵנִי לֶחֶם חֻקִּי | 8 tieni lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il mio pezzo di pane, |
9 פֶּן אֶשְׂבַּע ׀ וְכִחַשְׁתִּי וְאָמַרְתִּי מִי יְהוָה וּפֶן־אִוָּרֵשׁ וְגָנַבְתִּי וְתָפַשְׂתִּי שֵׁם אֱלֹהָי׃ פ | 9 perché, una volta sazio, io non ti rinneghi e dica: «Chi è il Signore?», oppure, ridotto all’indigenza, non rubi e abusi del nome del mio Dio. |
10 אַל־תַּלְשֵׁן עֶבֶד אֶל־ [אֲדֹנֹו כ] (אֲדֹנָיו ק) פֶּן־יְקַלֶּלְךָ וְאָשָׁמְתָּ | 10 Non calunniare lo schiavo presso il padrone, perché egli non ti maledica e tu non venga punito. |
11 דֹּור אָבִיו יְקַלֵּל וְאֶת־אִמֹּו לֹא יְבָרֵךְ | 11 C’è gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. |
12 דֹּור טָהֹור בְּעֵינָיו וּמִצֹּאָתֹו לֹא רֻחָץ | 12 C’è gente che si crede pura, ma non si è lavata della sua lordura. |
13 דֹּור מָה־רָמוּ עֵינָיו וְעַפְעַפָּיו יִנָּשֵׂאוּ | 13 C’è gente dagli occhi così alteri e dalle ciglia così altezzose! |
14 דֹּור ׀ חֲרָבֹות שִׁנָּיו וּמַאֲכָלֹות מְתַלְּעֹתָיו לֶאֱכֹל עֲנִיִּים מֵאֶרֶץ וְאֶבְיֹונִים מֵאָדָם׃ פ | 14 C’è gente i cui denti sono spade e le cui mascelle sono coltelli, per divorare gli umili eliminandoli dalla terra e togliere i poveri di mezzo agli uomini. |
15 לַעֲלוּקָה ׀ שְׁתֵּי בָנֹות הַב ׀ הַב שָׁלֹושׁ הֵנָּה לֹא תִשְׂבַּעְנָה אַרְבַּע לֹא־אָמְרוּ הֹון | 15 La sanguisuga ha due figlie: «Dammi! Dammi!». Tre cose non si saziano mai, anzi quattro non dicono mai: «Basta!»: |
16 שְׁאֹול וְעֹצֶר רָחַם אֶרֶץ לֹא־שָׂבְעָה מַּיִם וְאֵשׁ לֹא־אָמְרָה הֹון | 16 il regno dei morti, il grembo sterile, la terra mai sazia d’acqua e il fuoco che mai dice: «Basta!». |
17 עַיִן ׀ תִּלְעַג לְאָב וְתָבוּז לִיקֲּהַת־אֵם יִקְּרוּהָ עֹרְבֵי־נַחַל וְיֹאכְלוּהָ בְנֵי־נָשֶׁר׃ פ | 17 L’occhio che guarda con scherno il padre e si rifiuta di ubbidire alla madre sia cavato dai corvi della valle e divorato dagli aquilotti. |
18 שְׁלֹשָׁה הֵמָּה נִפְלְאוּ מִמֶּנִּי [וְאַרְבָּע כ] (וְאַרְבָּעָה ק) לֹא יְדַעְתִּים | 18 Tre cose sono troppo ardue per me, anzi quattro, che non comprendo affatto: |
19 דֶּרֶךְ הַנֶּשֶׁר ׀ בַּשָּׁמַיִם דֶּרֶךְ נָחָשׁ עֲלֵי צוּר דֶּרֶךְ־אֳנִיָּה בְלֶב־יָם וְדֶרֶךְ גֶּבֶר בְּעַלְמָה | 19 la via dell’aquila nel cielo, la via del serpente sulla roccia, la via della nave in alto mare, la via dell’uomo in una giovane donna. |
20 כֵּן ׀ דֶּרֶךְ אִשָּׁה מְנָאָפֶת אָכְלָה וּמָחֲתָה פִיהָ וְאָמְרָה לֹא־פָעַלְתִּי אָוֶן׃ פ | 20 Così si comporta la donna adultera: mangia e si pulisce la bocca e dice: «Non ho fatto nulla di male!». |
21 תַּחַת לֹושׁ רָגְזָה אֶרֶץ וְתַחַת אַרְבַּע לֹא־תוּכַל שְׂאֵת | 21 Per tre cose freme la terra, anzi quattro non può sopportare: |
22 תַּחַת־עֶבֶד כִּי יִמְלֹוךְ וְנָבָל כִּי יִשְׂבַּע־לָחֶם | 22 uno schiavo che diventa re e uno stolto che si sazia di pane, |
23 תַּחַת נוּאָה כִּי תִבָּעֵל וְשִׁפְחָה כִּי־תִירַשׁ גְּבִרְתָּהּ׃ פ | 23 una donna già trascurata da tutti che trova marito e una schiava che prende il posto della padrona. |
24 אַרְבָּעָה הֵם קְטַנֵּי־אָרֶץ וְהֵמָּה חֲכָמִים מְחֻכָּמִים | 24 Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra, eppure sono più saggi dei saggi: |
25 הַנְּמָלִים עַם לֹא־עָז וַיָּכִינוּ בַקַּיִץ לַחְמָם | 25 le formiche sono un popolo senza forza, eppure si provvedono il cibo durante l’estate; |
26 פַנִּים עַם לֹא־עָצוּם וַיָּשִׂימוּ בַסֶּלַע בֵּיתָם | 26 gli iràci sono un popolo imbelle, eppure hanno la tana sulle rupi; |
27 מֶלֶךְ אֵין לָאַרְבֶּה וַיֵּצֵא חֹצֵץ כֻּלֹּו | 27 le cavallette non hanno un re, eppure marciano tutte ben schierate; |
28 מָמִית בְּיָדַיִם תְּתַפֵּשׂ וְהִיא בְּהֵיכְלֵי מֶלֶךְ׃ פ | 28 la lucertola si può prendere con le mani, eppure penetra anche nei palazzi dei re. |
29 שְׁלֹשָׁה הֵמָּה מֵיטִיבֵי צָעַד וְאַרְבָּעָה מֵיטִבֵי לָכֶת | 29 Tre cose hanno un portamento magnifico, anzi quattro hanno un’andatura maestosa: |
30 לַיִשׁ גִּבֹּור בַּבְּהֵמָה וְלֹא־יָשׁוּב מִפְּנֵי־כֹל | 30 il leone, il più forte degli animali, che non indietreggia davanti a nessuno; |
31 זַרְזִיר מָתְנַיִם אֹו־תָיִשׁ וּמֶלֶךְ אַלְקוּם עִמֹּו | 31 il gallo pettoruto e il caprone e un re alla testa del suo popolo. |
32 אִם־נָבַלְתָּ בְהִתְנַשֵּׂא וְאִם־זַמֹּותָ יָד לְפֶה | 32 Se stoltamente ti sei esaltato e se poi hai riflettuto, mettiti una mano sulla bocca, |
33 כִּי מִיץ חָלָב יֹוצִיא חֶמְאָה וּמִיץ־אַף יֹוצִיא דָם וּמִיץ אַפַּיִם יֹוצִיא רִיב׃ פ | 33 poiché, sbattendo il latte ne esce la panna, premendo il naso ne esce il sangue e spremendo la collera ne esce la lite. |