Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Apocalisse 21


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Poi vidi un cielo nuovo e una terra nuova. Infatti, il cielo e la terra di prima erano scomparsi; neppure il mare c'era più.1 E vidi un nuovo cielo, e una nuova terra. Imperocché il primo cielo, e la prima terra passò, e il mare già più non è.
2 E vidi la Città santa, la nuova Gerusalemme, discendere dal cielo da presso Dio, preparata come una sposa adorna per il suo sposo.2 Ed io Giovanni vidi la città santa, la nuova Gerusalemme scendere da Dio dal cielo, messa in ordine, come una sposa, che si è abbigliata per il suo sposo.
3 E udii dal trono una voce possente che disse: "Ecco la dimora di Dio con gli uomini e dimorerà con loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il "Dio-con-loro".3 E udii una gran voce dal trono, che diceva: ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini, e abiterà con essi. Ed essi saran suo popolo, e lo stesso Dio sarà con essi Dio loro:
4 E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi; non vi sarà più morte né lutto e grida e dolore. Sì, le cose di prima sono passate".4 E asciugherà Dio dagli occhi loro tutte le lagrime: e non saravvi più morte, né lutto, né strida, nè dolore vi sarà più, perché le prime cose sono passate.
5 E Colui che sedeva sul trono disse: "Ecco: faccio nuove tutte le cose". E aggiunse: "Scrivi: fedeli e veraci sono queste parole".5 E quegli, che sedeva sul trono, disse: ecco, che io rinnovello le cose tutte. E disse a me: scrivi: imperocché queste parole sono degnissime di fede, e veraci.
6 E ancora: "E' compiuto! Io sono l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò da bere dalla sorgente dell'acqua viva, gratuitamente.6 E disse a me: è fatto: io sono l'alfa, e l'omega: principio, e fine. Io a chi ha sete darò gratuitamente della fontana di acqua di vita.
7 Solo chi sarà vittorioso avrà in retaggio queste cose. Io sarò per lui Dio ed egli sarà per me figlio.7 Chi sarà vincitore, sarà padrone di queste cose, e io sarogli Dio, ed ei sarammi figliuolo.
8 Ma quanto ai codardi, infedeli, depravati e omicidi, impudichi, venefici e idolatri, a quanti son pieni d'ogni sorta di menzogna, la loro sorte è nello stagno, quello che brucia con fuoco e con zolfo. E' questa la morte seconda".8 Poi paurosi poi, e per gli increduli, gli esecrandi, e gli omicidi, e fornicatori, e venefici, e idolatri, e per tutti i bugiardi, la loro porzione sarà nello stagno ardente di fuoco, e di zolfo: che è la seconda morte.
9 Poi uno dei sette angeli dalle sette coppe piene dei sette estremi flagelli si avvicinò a me e mi disse: "Orsù, voglio mostrarti la fidanzata, la sposa dell'Agnello".9 E venne uno de' sette Angeli, che aveano le ampolle piene delle sette ultime piaghe, e parlò meco, e' mi disse: vieni, e ti farò vedere la sposa, consorte dell'Agnello.
10 E mi trasportò su un monte altissimo, dove mi mostrò la Città santa, Gerusalemme, discesa dal cielo da presso Dio,10 E portommi in ispirito sopra un monte grande, e sublime, e mi fece vedere la città santa, Gerusalemme, che scendea dal cielo da Dio,
11 circonfusa della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di pietre preziosissime, come di diaspro cristallino.11 La quale avea la chiarezza di Dio: e la luce di lei era simile ad una pietra preziosa, come a pietra di diaspro, come il cristallo.
12 Ha un muro di cinta grande e alto, con dodici porte sormontate da dodici angeli e recanti i nomi scritti delle dodici tribù dei figli d'Israele:12 Ed aveva una muraglia grande, ed alta, che avea dodici porte: e alle porte dodici Angeli, e scritti sopra i nomi, che sono i nomi delle dodici tribù d'Israele.
13 a oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte, a occidente tre porte.13 A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte, e ad occidente tre porte.
14 Le mura della città poggiano su dodici basamenti, su cui sono scritti i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello.14 E la muraglia della città avea dodici fondamenti, ed in essi i dodici nomi de' dodici Apostoli dell'Agnello.
15 Ora colui che parlava con me aveva una canna graduata, d'oro, per misurare la città, le porte e le mura.15 E quegli, che meco parlava, aveva una canna d'oro da misurare, per prendere le misure della città, e delle porte, e della muraglia:
16 La città è quadrangolare: la sua lunghezza è quanto la larghezza. Misurò con la canna la città: dodicimila stadi. La lunghezza, la larghezza e l'altezza sono uguali.16 E la città è quadrangolare, e la sua lunghezza è uguale alla larghezza: misurò la città colla canna d'oro in dodici mila stadi: e sono eguali la lunghezza, e l'altezza, e la larghezza di lei.
17 Misurò le mura: centoquarantaquattro cubiti; misura d'uomo, cioè di angelo.17 E misurò la muraglia di essa in cento quarantaquattro cubiti, a misura d'uomo, qual è quella dell'Angelo.
18 Le mura sono costruite di diaspro e la città è d'oro finissimo, simile a vetro limpido.18 E la sua muraglia era costruttadi pietra iaspide: la città stessa poi oro puro simile al vetro puro.
19 I basamenti delle mura della città sono ornati d'ogni specie di pietre preziose: il primo basamento, diaspro; il secondo, zaffiro; il terzo, calcedonio; il quarto, smeraldo;19 E i fondamenti delle mura della città ornati di ogni sorta di pietre preziose. Il primo fondamento, l'iaspide: il secondo lo zaffiro: il terzo il calcedonio: il quarto, lo smeraldo:
20 il quinto, sardonico; il sesto, corniola; il settimo, crisolito; l'ottavo, berillo; il nono, topazio; il decimo, crisopazio; l'undecimo, giacinto; il dodicesimo, ametista.20 Il quinto, il sardoniche: il sesto, il sardio: il settimo, il crisolito: l'ottavo, il berillo: il nono, il topazio: il decimo, il crisopraso: l'undecimo, il giacinto: il duodecimo, l'ametisto.
21 Le dodici porte sono dodici perle: per ciascuna delle porte v'era una perla. Infine, la piazza della città è d'oro finissimo, come vetro trasparente.21 E le dodici porte sono dodici perle: e ciascuna porta era d'una perla: e la piazza della città, oro puro, trasparente come il cristallo.
22 Ma tempio non vidi in essa: il Signore Dio, l'Onnipotente, insieme all'Agnello, è il suo tempio.22 Né in essa vidi tempio. Imperocché suo tempio è il Signore Dio onnipotente, e l'Agnello.
23 E la città non ha bisogno della luce del sole o della luna: la gloria di Dio, infatti, la illumina, e l'Agnello ne è la lampada.23 E la città non ha bisogno di sole, né di luna, che la illuminino: conciossiaché lo splendore di Dio la illumina, e sua lampana è l'Agnello.
24 E cammineranno le genti alla sua luce e i re della terra a lei porteranno la loro gloria.24 E le genti cammineranno dietro alla luce di essa: e i Re della terra porteranno a lei la lor gloria, e l'onore.
25 Le sue porte non si chiuderanno di giorno poiché non vi sarà più notte,25 E le sue porte non si chiuderanno nel giorno: perché notte ivi non sarà.
26 e porteranno a lei la gloria e il fasto delle genti.26 E a lei sarà portata la gloria, e l'onore delle genti.
27 Ma nulla d'impuro in essa entrerà; né chiunque commette empietà e menzogna. Entrerà soltanto chi sta scritto nel libro della vita dell'Agnello.27 Non entrerà in essa nulla di immondo, o chi commette abominazione, e la menzogna, ma bensì quelli, che son descritti nel libro della vita dell'Agnello.