Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Apocalisse 16


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 Udii poi dal tempio una gran voce dire ai sette angeli: "Andate e versate sulla terra le sette coppe del furore di Dio".1 E sentii uscire dal santuario una gran voce che diceva ai sette Angeli: Andate e versate sulla terra i sette calici dell'ira di Dio.
2 Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra; una piaga maligna e perniciosa si produsse sugli uomini che portavano il marchio della bestia e ne adoravano l'immagine.2 Il primo Angelo andò e versò il suo calice sulla terra, e ne venne un'ulcera crudele e maligna agli uomini che avevan l'impronta della bestia, e a quelli che avevano adorata l'imagine di ossia.
3 Il secondo versò la sua coppa sul mare; esso diventò sangue come di un morto, per cui tutti gli esseri viventi che si trovavano nel mare morirono.3 Il secondo Angelo versò il suo calice nel mare, che divenne come sangue d'un morto, e perì ogni essere vivente che si trovava nel mare.
4 Il terzo versò la sua coppa sui fiumi e sulle sorgenti di acqua: diventarono sangue.4 E il terzo Angelo versò il suo calice nei fiumi e nelle fonti d'acqua, e diventarne sangue.
5 Allora udii l'angelo delle acque che diceva: "Giusto sei, tu che sei e che eri, o Santo, se hai inflitto tali castighi!5 E sentii l'Angolo delle acque che diceva: Giusto sei, o Signore, che sei e che eri santo, perchè hai così giudicato;
6 Poiché versarono il sangue di santi e profeti, sangue anche tu desti loro da bere. Ne sono ben meritevoli!".6 avendo essi sparso il sangue dei Santi e dei profeti, hai dato loro a bere del sangue, e l'han ben meritato!
7 Udii quindi una voce dall'altare che diceva: "Sì, o Signore, Dio Onnipotente, giusti e veraci sono i tuoi giudizi".7 E ne sentii un altro che dall'altare diceva: Davvero, o Signore, Dio Onnipotente, son veri e giusti i tuoi giudizi.
8 Il quarto versò la sua coppa sul sole, affinché avvampasse gli uomini col fuoco;8 E il quarto Angelo versò il suo calice nel sole, e gli fu dato di affligger gli uomini col calore e col fuoco;
9 e questi, tormentati da un calore insopportabile, si misero a lanciare bestemmie contro il nome di Dio, dal quale provenivano questi flagelli; ma non si piegarono a rendergli gloria.9 e gli uomini, bollendo pel gran calore, bestemmiarono il nome di Dio, che ha potere su queste piaghe, ma non fecero penitenza da dargli gloria.
10 Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia; il suo regno s'offuscò, gli uomini si mordevano la lingua dal dolore;10 E il quinto Angelo versò il calice sul trono della bestia, e il regno della bestia fu immerso nelle tenebre, e gli uomini pel dolore si mordevano la lingua,
11 bestemmiavano contro il Dio del cielo a causa dei dolori provocati dalle loro ulcere; ma non si ravvidero dalla loro condotta.11 e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori ed ulcere; ma non si convertirono dalle loro opere.
12 Il sesto versò la sua coppa sul grande fiume Eufrate. La sua acqua s'essiccò, in modo da lasciar via libera ai re dell'Oriente.12 E il sesto Angelo versò il calice nel gran fiume Eufrate, e lo fe' seccare, perchè fosse preparata la via ai re dell'Oriente.
13 Quindi vidi uscire dalla bocca del dragone, della bestia e del falso profeta tre spiriti impuri, che somigliavano a rane.13 Poi vidi uscire dalla bocca del dragone e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi simili a delle rane;
14 Sono, infatti, spiriti demoniaci che, muniti di poteri taumaturgici, hanno il compito di chiamare a raccolta i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio, l'Onnipotente.14 perchè sono spiriti di demoni che, fa­cendo prodigi, se ne vanno ai re di tutta la terra, per adu­narli a battaglia nel gran gior­no di Dio Onnipotente.
15 Ecco: io verrò come un ladro; beato colui che è vigilante e conserva le sue vesti; così non camminerà ignudo e non lascerà scorgere la sua vergogna!15 Ecco, io vengo come un ladro. Bea­to chi veglia e serba le sue ve­sti, per non andar nudo a far vedere le sue vergogne.
16 E radunarono i re nel luogo chiamato in ebraico Armaghedòn.16 E li radunerà nel luogo chiamato in ebraico Armagedon.
17 Infine, il settimo versò la sua coppa nell'aria; dal tempio, dalla parte del trono, uscì una voce che disse: "E' compiuto".17 E il settimo Angelo versò il suo calice nell'aria; e dal tempio e dal trono uscì una gran voce che disse: E' fatto.
18 Vi furono allora lampi, voci e tuoni e un terremoto talmente grande, che mai è avvenuto un terremoto così veemente da quando l'umanità è apparsa sulla terra,18 E ne seguiron folgori e grida e tuoni e gran terremoto, sì rovinoso che da quando l'uomo è sulla terra non vi fu mai un terremoto così grande.
19 per cui la grande città si scisse in tre parti e le città delle nazioni crollarono. E fu fatta menzione davanti a Dio della grande Babilonia, affinché le fosse dato da bere il calice del vino della sua ira furente.19 E la gran città fu squarciata in tre parti, e le città delle Genti crollarono. E fu ricordata dinanzi a Dio la grande Babilonia, perchè fosse dato a lei il calice del vino della sua ardente indignazione.
20 Tutte le isole fuggirono e i monti scomparvero;20 Tutte le isole fuggirono, i monti scomparvero
21 e dal cielo cadde sugli uomini una grandine così grossa da apparire una pioggia di talenti; e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, perché oltremodo grande era un tale flagello.21 e grandine grossa come un talento cadde dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a cagion della piaga della grandine, perchè era oltremodo grande.