Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Geremia 35


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore ai giorni di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, in questi termini:1 - La parola che il Signore comunicò a Geremia ai giorni di Joachim, figlio di Josia, re di Giuda dicendogli:
2 "Va' alla casa dei Recabiti, parla loro, conducili alla casa del Signore, in una delle camere e da' loro da bere vino".2 «Va' da quei del casato dei Recabiti e parla a loro, e conducili nella casa del Signore, in una sala delle sale del tesoro, e presenterai loro del vino a bere».
3 Presi allora Iazanià, figlio di Geremia, figlio di Cabassinià, e suo fratello con tutti i suoi figli e tutta la casa dei Recabiti.3 E allora presi Jezonia, figlio di Geremia, figlio di Absania e i suoi fratelli e tutti i suoi figli e tutto il casato dei Recabiti
4 Io li condussi alla casa del Signore nella camera dei figli di Canàn figlio di Iegdalìa, uomo di Dio, la quale è a fianco alla camera dei prìncipi, situata al di sopra della camera di Maasià, figlio di Sallùm, custode della soglia.4 e li condussi nella casa del Signore, nella sala del tesoro dei figli di Anan, figlio di Jegedelia, uomo di Dio, che era contigua alla sala del tesoro dei principi, sopra la tesoreria di Maasia, figlio di Sellum, che era custode del vestibolo.
5 Posi dinanzi ai figli della casa dei Recabiti dei boccali pieni di vino e delle coppe; poi dissi loro: "Bevete vino!".5 E feci presentare davanti ai figli del casato dei Recabiti coppe piene di vino, e calici e dissi: «Ecco del vino, bevete!».
6 Ma essi risposero: "Non beviamo vino, perché Ionadàb, figlio di Recàb, nostro padre, ci ha comandato così: "Non berrete vino voi e i vostri figli in eterno!6 «No», risposero «noi non beviamo vino, perchè Jonadab, figlio di Recab, nostro progenitore, ci fece un comandamento dicendo: - non berrete vino nè voi nè i vostri figli in perpetuo,
7 Non costruirete case, né seminerete semenza, né pianterete vigne e neppure ne possederete, ma abiterete nelle tende tutti i vostri giorni affinché possiate vivere molti giorni sulla superficie della terra dove voi andrete peregrinando".7 e non vi fabbricherete case e non avrete campi seminativi e non pianterete vigne e non ne possederete, ma abiterete sotto le tende durante tutti i vostri giorni sulla faccia di quella terra per la quale andate peregrinando.-
8 Noi abbiamo dato ascolto alla voce di Ionadàb, figlio di Recàb, nostro padre, in tutto ciò che ci ha ordinato, cosicché non beviamo vino per tutti i nostri giorni, noi, le nostre donne, i nostri figli e le nostre figlie;8 E noi siamo stati obbedienti alla voce di Jonadab, figlio di Recab, nostro progenitore, in tutto quello che ci aveva comandato, in guisa che non abbiamo bevuto vino durante tutti i nostri giorni, nè noi, nè le nostre donne, nè i nostri figliuoli e le nostre figliuole;
9 né costruiamo case per nostre abitazioni e non possediamo vigna né campo né seminato,9 non fabbricato case per abitarvi e vigne e campi e seminati non ne abbiam avuti,
10 e abitiamo nelle tende. Obbediamo, così, e facciamo in conformità a quanto ci ha ordinato Ionadàb nostro padre.10 ma abbiamo abitato sotto le tende e siamo rimasti obbedienti, facendo in tutto come ci aveva comandato il nostro padre Jonadab.
11 Ma è accaduto che quando Nabucodònosor, re di Babilonia, è salito verso il paese, allora abbiamo detto: "Venite e andiamo a Gerusalemme per sfuggire all'esercito dei Caldei e all'esercito di Aram. Per questo abitiamo a Gerusalemme".11 E quando Nabucodonosor re di Babilonia arrivò nel nostro paese, abbiamo detto: - Venite, ritiriamoci in Gerusalemme davanti all'esercito dei Caldei e davanti all'esercito della Siria; - e così siamo rimasti in Gerusalemme».
12 Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia in questi termini:12 E il Signore comunicò la sua parola a Geremia, dicendogli:
13 "Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Va' e di' agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Non volete forse accettare la lezione ascoltando le mie parole?, oracolo del Signore.13 «Così dice il Signore degli eserciti il Dio d'Israele: - Va', e dirai agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: "Non prenderete voi da questi lezione per obbedire alle mie parole" dice il Signore? -
14 Sono state messe in pratica le parole di Ionadàb, figlio di Recàb, il quale aveva ordinato ai suoi figli di non bere vino -- e non lo bevono fino a questo giorno perché hanno ascoltato l'ordine del loro padre -- mentre io ho parlato a voi, premurosamente e insistentemente, e voi non avete ascoltato.14 Le parole di Jonadab figlio di Recab, sì che hanno avuto effetto; ordinò ai suoi figli di non bere mai vino e sino ad oggi non ne hanno mai bevuto, obbedienti sempre all'ordine del loro padre: io invece ho parlato a voi, facendomi premura ogni giorno e parlando, e non mi avete ascoltato.
15 Vi ho anche inviato tutti i miei servi, i profeti, premurosamente e insistentemente, dicendo: Si ritragga ciascuno dalla sua via malvagia e migliorate le vostre azioni e non andate dietro divinità straniere per servirle; allora potrete abitare nella terra che io ho dato a voi e ai vostri padri; ma non avete piegato le vostre orecchie e non mi avete ascoltato.15 Ho mandato a voi tutti quei miei servi, i profeti, facendomi premura per tempo e mandando e dicendo: - Ravvedetevi dalla vostra pessima via e ritornate a migliori sentimenti e non andate dietro agli dèi stranieri e non li adorate, e abiterete quella terra che ho dato a voi e ai padri vostri; ma voi non mi avete prestato orecchio, nè dato ascolto.
16 Tuttavia i figli di Ionadàb, figlio di Recàb, hanno praticato l'ordine che il loro padre aveva loro imposto; questo popolo invece non mi ha ascoltato.16 I figli di Jonadab, figlio di Recab, hanno bene mantenuto il comandamento del loro padre, ad essi dato, e cotesto popolo a me non ha dato ascolto.-
17 Perciò così dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio d'Israele: Eccomi, sto per far piombare su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme ogni sventura che ho pronunciato contro di loro, perché ho parlato loro, ma non hanno ascoltato; ho gridato a loro, ma non hanno risposto".17 Perciò, così dice il Signore degli eserciti il Dio d'Israele: - Ecco che io farò piombare sopra Giuda e sopra tutti gli abitanti di Gerusalemme tutte le sciagure che ho pronunciate contro di loro, perchè ho rivolto la mia parola ad essi e non mi hanno dato ascolto, li ho chiamati e non mi hanno risposto -».
18 Alla casa dei Recabiti Geremia disse: "Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Poiché avete ascoltato l'ordine di Ionadàb, vostro padre, ed avete custodito ogni suo precetto e l'avete praticato conformemente a quanto vi aveva ordinato,18 Ma al casato dei Recabiti, Geremia disse: «Così dice il Signore degli eserciti il Dio d'Israele: - Perchè avete obbedito all'ordine di Jonadab vostro padre e avete fatto tesoro di tutte le sue raccomandazioni e avete messo in pratica tutto quello che vi aveva comandato,
19 per questo così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Non mancherà mai a Ionadàb, figlio di Recàb, chi stia dinanzi a me tutti i giorni".19 perciò, così dice il Signore degli eserciti il Dio d'Israele: "Mai verrà a mancare dalla stirpe di Jonadab, figlio di Recab, uomo che stia nel mio cospetto in perpetuo"-».