Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Geremia 26


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 All'inizio del regno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, ci fu questa parola da parte del Signore, in questi termini:1 Al principio del regno di Joachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, il Signore parlò a me, dicendo:
2 "Così dice il Signore: Mettiti nell'atrio della casa del Signore e annuncia a tutte le città di Giuda, che vengono a prostrarsi nella casa del Signore, tutte le parole che io ti avrò ordinato di dire a loro: non omettere alcunché.2 Queste cose dice il Signore: Sta nell'atrio della casa del Signore, e a tutte le città di Giuda, delle quali i cittadini vengono a far adorazione nella casa del Signore, dirai tutto quello, ch'io ti ho ordinato di dir loro: Non ne levare una parola,
3 Forse ti ascolteranno e ritorneranno dalla propria strada malvagia e mi pentirò della sventura che io sto meditando di recare a loro a causa della malvagità delle loro azioni.3 Se a sorte ascoltassero, e si convertissero dalla mala lor vita, ond'io mi ripenta del male, che penso di far loro a motivo della malvagità de' loro affetti.
4 Dirai loro: Così dice il Signore: Se non mi darete ascolto, camminando nella mia legge che ho posto dinanzi a voi,4 E tu dirai loro: Queste cose dice il Signore: Se voi non mi ascolterete, camminando nella mia legge, ch'io diedi a voi,
5 ubbidendo alle parole dei miei servi, i profeti, che io mando a voi con tempestività e sollecitudine, se non li ascolterete,5 E fede prestando alle parole de' servi miei, de profeti, i quali io sollecitamente mandai, e indirizzai a voi, a' quali non avete prestato fede,
6 allora renderò questa casa come Silo e renderò questa città una maledizione fra tutte le nazioni della terra".6 Io farò a questa casa come a Silo, e questa città la farò l'esecrazione di tutte le nazioni della terra.
7 Quando i sacerdoti e i profeti e tutto il popolo ebbero ascoltato Geremia che proferiva queste parole nella casa del Signore,7 E i sacerdoti, e i profeti, e il popol tutto udirono Geremia che dicea tali cose nella casa del Signore.
8 avvenne che, avendo terminato Geremia di dire quanto gli aveva ordinato il Signore di riferire a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti e tutto il popolo lo arrestarono dicendo: "Devi morire!8 E quando Geremia ebbe finito di dire tutto quello, che il Signore gli avea comandato di far sapere a tutto il popolo, gli miser le mani addosso i sacerdoti, e i profeti, e tutto il popolo, dicendo: Sia messo a morte.
9 Perché profetizzi nel nome del Signore dicendo: "Come Silo sarà questa casa"? e "Questa città sarà distrutta e senza abitanti"?". Tutto il popolo si radunò attorno a Geremia nella casa del Signore.9 Perchè ha egli profetizzato nel nome del Signore, dicendo: Questa casa sarà come Silo, e questa città sarà smantellata, talmente che non vi rimanga abitatore? E si raunò tutto il popolo contro Geremia, nella casa del Signore.
10 Quando i prìncipi di Giuda udirono queste parole, dalla casa del re ascesero alla casa del Signore e si sedettero all'ingresso della Porta Nuova della casa del Signore.10 E udirono queste cose i principi di Giuda, e andarono dalla casa del re alla casa del Signore, e si posero a sedere all'ingresso della porta nuova della casa del Signore.
11 Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai prìncipi e a tutto il popolo: "Sentenza di morte merita quest'uomo, perché ha profetizzato contro questa città, come voi avete sentito con i vostri orecchi".11 E i sacerdoti, e i profeti dissero a' principi, e a tutto il popolo: Costui è reo di morte, perchè ha profetizzato contro questa città conforme avete udito colle vostre orecchie.
12 Geremia rispose a tutti i prìncipi e a tutto il popolo, così: "Il Signore mi ha inviato a profetizzare contro questa casa e contro questa città tutto ciò che avete ascoltato.12 E Geremia disse a tutti i principi, e a tutto il popolo: Il Signore mi ha mandato a profetizzare a questa casa, e a questa città tutto quello, che avete udito.
13 Ma ora migliorate le vostre vie e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore, Dio vostro, e il Signore si pentirà della sventura che ha pronunciato contro di voi.13 Or adunque ammendate le vostre vie, e le inclinazioni vostre; e ascoltate la voce del Signore Dio vostro; e il Signore si ripentirà del male, che ha a voi minacciato.
14 Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me quel che è meglio agli occhi vostri e più giusto.14 Quanto a me, ecco ch'io sono nelle vostre mani, fate di me quello, che vi piacerà, e parrà:
15 Soltanto sappiate fermamente che se voi mi fate morire, un sangue innocente voi ponete sopra voi stessi, sopra questa città e sopra i suoi abitanti, poiché veramente il Signore mi ha inviato contro di voi a proferire ai vostri orecchi tutte queste parole".15 Sappiate però, e tenete per fermo, che se mi ucciderete porrete il sangue innocente sopra di voi, e sopra questa città, e sopra i suoi abitanti: perocché in verità mi ha mandato a voi il Signore, perchè alle orecchie vostre intimassi tutte queste cose.
16 Allora i prìncipi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: "Non c'è per quest'uomo sentenza di morte, perché ha parlato a noi nel nome del Signore, Dio nostro".16 E i principi, e tutto il popolo dissero a' sacerdoti, e ai profeti: quest'uomo non è reo di morte; perocché ha parlato a noi nel nome del Signore Dio nostro.
17 Ora, si erano alzati alcuni degli anziani del paese e dissero a tutta l'assemblea del popolo così:17 Si alzarono allora alcuni de' seniori del paese, e parlarono a tutto il popolo dicendo:
18 "Michea il morastita stava profetizzando ai giorni di Ezechia, re di Giuda, e disse a tutto il popolo di Giuda: "Così dice il Signore degli eserciti: Sion come campo sarà arata e Gerusalemme diverrà rovine e il monte del tempio un'altura boscosa!".18 Michea di Morasthi fu profeta a tempo di Ezechia re di Giuda, e disse a tutto il popolo di Giuda: Queste cose dice il Signore degli eserciti: Sionne sarà arata come un campo: e Gerusalemme sarà un monte di pietre: e il monte della casa del Signore sarà una gran boscaglia.
19 Lo fece forse condannare a morte Ezechia, re di Giuda, insieme a tutto Giuda? Forse che non temette il Signore e placò il volto del Signore e il Signore si pentì della sventura che aveva preannunciato contro di loro? Noi, invece, stiamo facendo un male grande contro noi stessi".19 Condannollo forse a morte Ezechia re di Giuda, e tutto Giuda? E non temeron essi il Signore, e implorarono la bontà del Signore, e il Signore si ripentì del male, ch'ei loro aveva minacciato? Noi pertanto faremmo un male grande in danno delle anime nostre?
20 Ci fu ancora un uomo che profetizzava nel nome del Signore, Uria, figlio di Semaià, da Kiriat-Iearim; egli profetizzò contro questa città e contro questo paese, perfettamente come Geremia.20 Vi fu ancora un uomo, che profetava nel nome del Signore, Uria figliuolo di Semei di Cariathiarim, e profetizzò contro questa città, e contro questo paese tutto quello, che ha detto Geremia.
21 Il re Ioiakìm ascoltò, insieme a tutti i suoi ufficiali e tutti i prìncipi, le sue parole e cercò di metterlo a morte, ma Uria lo seppe ed ebbe timore; quindi fuggì ed entrò in Egitto.21 E il re Joachim, e tutti i magnati, e tutti i principi udiron le sue parole, e il re cerco di farlo morire. E Uria n'ebbe vento, e temè, e fuggì, e andò in Egitto.
22 Allora il re Ioiakìm inviò degli uomini in Egitto, Elnatàn, figlio di Acbor e altri con lui.22 E il re Joachim mandò gente in Egitto, Elnathan figliuolo di Achobor, e altri con esso in Egitto.
23 Costoro fecero uscire Uria dall'Egitto e lo ricondussero al re Ioiakìm che lo fece uccidere di spada e poi gettò il suo cadavere fra le tombe dei figli del popolo.23 E trasser fuora dall'Egitto Uria, e lo condussero al re Joachim, che lo fece morir di spada, e gettò il suo cadavere nella sepoltura del volgo ignobile.
24 Allora la mano di Achikàm, figlio di Safàn, fu a favore di Geremia, affinché non lo consegnassero in potere del popolo per farlo morire.24 L'aiuto adunque di Ahicam figliuolo di Saphan giovò a Geremia, perchè non fosse dato in poter del popolo, e noll'uccidessero.