Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Levitico 27


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Il Signore disse a Mosè:1 Parlò Iddio a Moisè, e dissegli:
2 "Parla ai figli d'Israele e di' loro: Se un uomo vuole sciogliere un voto del valore di una vita davanti il Signore,2 Parla ai figliuoli d'Israel, e di' loro: l'uomo che farà alcuno voto a Dio, e prometterà a Dio l'anima sua, darà lo prezzo secondo la estimazione.
3 il valore di un maschio sarà: dai trent'anni ai sessant'anni, cinquanta sicli d'argento, calcolato secondo il siclo del santuario;3 (E colui che promette,) se sarà maschio e avrà da xx anni insino a Lx anni, darà cinquanta sicli d'argento secondo la misura del santuario;
4 se si tratta di una donna, il valore sarà di trenta sicli;4 se femina, trenta.
5 se si tratta di una persona dai cinque ai trent'anni, il valore del maschio sarà di venti sicli e della femmina di dieci sicli;5 E dallo quinto anno insino allo xx, lo ma scolo darà xx sicli; e se sarà femina, darà x.
6 se si tratta di un bambino da un mese a cinque anni, il valore del maschio sarà di cinque sicli d'argento e della femmina di tre sicli d'argento;6 E da uno mese insino a cinque anni, per uno maschio darai cinque sicli, e per la femina tre.
7 se si tratta di persona da sessant'anni in su, se è maschio il suo valore sarà di quindici sicli, e per la donna sarà di dieci sicli.7 Se sarà sessagenario o più, maschio darà xv sicli; e la femina x.
8 Se colui che ha fatto il voto non arriva a pagare il valore stabilito, presenti la persona al sacerdote; il sacerdote la valuta secondo le possibilità di colui che ha fatto il voto. Bestiame.8 E se fosse povero, e secondo la estimazione non potesse pagare, starà innanzi al sacerdote; e quanto parrà a lui che possa pagare, tanto darà.
9 Se si tratta di bestiame che si può offrire al Signore, ogni animale offerto al Signore sarà sacro.9 La bestia che si può sacrificare a Dio, se per voto sarà promessa a Dio, sarà santa.
10 Non si potrà cambiarlo o permutarne uno buono con uno cattivo, o uno cattivo con uno buono. Se si permuta un animale con un altro, l'animale e il suo sostituto saranno considerati sacri.10 E non la potrà mutare nè in più nè in meno, (se tanto è che gli sia potente di poterlo fare). E se mutasse, quello che è mutato, e quello in lo quale è mutato, sarà consacrato a Dio.
11 Se si tratta di animale impuro, che non si può offrire al Signore, colui che ha fatto il voto presenti l'animale al sacerdote;11 L'animale che fosse immondo, che non si possa offrire a Dio, chiunque lo votasse, portilo dinnanzi al sacerdote.
12 il sacerdote lo valuti; buona o cattiva che sia, la valutazione del sacerdote sia accettata.12 Ed egli la giudicherà (secondo ch' ella vale), o buona o ria che sia, e porrà lo prezzo.
13 Se l'animale viene riscattato, si aggiunga un quinto alla valutazione. Case.13 E colui che la offerrà, ove la voglia pur dare, aggiungerà a quello che è stimata la quinta parte piu.
14 Quando un uomo consacra al Signore la sua casa, il sacerdote la valuti; buona o cattiva che sia la valutazione, si starà alla valutazione del sacerdote.14 E l'uomo che votasse (a Dio) la casa sua, e santificassela a Dio, lo sacerdote la considererà, se ell' è buona o ria; e secondo il prezzo che per lui sarà ordinato, così si venda.
15 Se il consacrante vuole riscattare la sua casa, aggiunga un quinto della somma valutata e la casa sia sua. Campi.15 E se colui di cui è la voglia ricomperare, darà al sacerdote la quinta parte più che il sacerdote non la stimerà; e allora gli sia data.
16 Se un uomo consacra al Signore una parte dei campi del suo patrimonio, la valutazione sarà secondo quanto vi è stato seminato; la semente contenuta in un comer d'orzo è valutata cinquanta sicli d'argento.16 E se offerisse (a Dio la sua possessione del campo, e sia consecrata a Dio, sarà istimato lo prezzo secondo che rende; e se rendesse XXX moggia d'orzo, venderassi cinquanta sicli d'ariento.
17 Se egli consacra il suo campo a partire dall'anno giubilare, la valutazione resta la stessa;17 E se nello cominciamento dell' anno del giubileo votasse (a Dio) lo campo, sia stimato quello che vale.
18 ma se consacra il suo campo dopo il giubileo, il sacerdote gli calcoli la somma in base agli anni che restano fino all'anno giubilare, diminuendo la valutazione.18 E se fosse uno poco di lungi (dal giubileo), immaginerassi lo sacerdote quanto tempo puote essere insino al giubileo; e secondo che vi sarà, così trarrà del prezzo.
19 Se chi ha consacrato il campo lo vuole riscattare, aggiunga un quinto della somma valutata e il campo vada a lui.19 E se colui di chi è stata la voglia ricomperare, darà la quinta parte più, secondo ch' è la stimazione della pecunia; e allora sì la possederà.
20 Se non riscatta il suo campo e lo vende a un altro uomo, non potrà riscattarlo più;20 E se egli non la volesse ricomperare, e sarà venduta a ciascuno altro, eccetto colui che l'ha votata, non si potrà redimere.
21 e quando, al giubileo, dovrà essere lasciato dal compratore, il campo sarà sacro al Signore come un campo votato con anatema; sarà possesso del sacerdote.21 Però che quando verrà il dì del giubileo, sarà santificata al Signore; e la possessione conse crata pertenerà alla ragione del sacerdote.
22 Se consacra al Signore un campo che ha acquistato e non un campo del suo patrimonio,22 S'è il campo comperato, e non sarà stato delli suoi predecessori, e sarà santificato al Signore,
23 il sacerdote calcoli la somma del valore fino all'anno del giubileo ed egli versi il valore il giorno stesso come cosa sacra al Signore.23 computerà il sacerdote, secondo il numero degli anni insino all'anno del giubileo, lo prezzo; e darà colui che l'ha votato a Dio.
24 Nell'anno giubilare il campo ritorni in possesso della persona da cui l'ha comprato, a cui appartiene la terra.24 E nel giubileo tornerà la possessione a colui di cui fu prima, e avralla avuta nella sorte della sua possessione.
25 Ogni valutazione sia fatta in sicli del santuario, ogni siclo venti ghera.25 Ogni estimazione sarà ponderata con lo siclo dello santuario. Lo siclo contiene XX oboli.
26 Nessuno consacri un primogenito di animali, che, in quanto tale, appartiene già al Signore; sia bestiame grosso che minuto, appartiene al Signore.26 Tutti i primigeniti che appartengono a Dio, niuno li potrà santificare e votare (per oblazione); o bue o pecora che sia (però che di ragione), sono di Dio.
27 Nel caso di bestiame impuro, lo si può riscattare al suo valore, aggiungendovi un quinto; e se non è riscattato sarà venduto al prezzo di stima.27 E se l'animale fosse immondo, lo potrà re dimere colui che l'avrà offerto, secondo la sua estimazione, e aggiungerà la quinta parte del prezzo; e se non lo volesse ricomperare, vendasi a chiunque lo vuole comperare, fatta la estimazione.
28 Ogni cosa di cui un uomo ha fatto voto con anatema al Signore fra quanto gli appartiene, persone o animali o campi del suo patrimonio, non sia venduta e non sia riscattata; ogni cosa votata con anatema sia considerata sacra al Signore.28 Ogni cosa che fosse consecrata a Dio, uomo, bestia o possessione che sia, non si potrà vendere nè ricomprare. Chi sarà una volia consacrato a Dio, sarà SANCTA SANCTORUM.
29 Nessuna persona votata con anatema può essere riscattata; sia messa a morte.29 E ogni cosa che sarà consecrata dall'uomo, niuno la potrà ricomperare; ma debba essere morta.
30 Ogni decima della terra, sia dei prodotti del suolo che dei frutti delle piante, appartiene al Signore; è sacra al Signore.30 E ogni decima, o di biada (o di vino) o di pomi, sono di Dio; e a lui saranno consacrati.
31 Se un uomo riscatta una parte delle sue decime, vi aggiunga un quinto.31 E se fosse alcuno che volesse ricomperare le decime sue, aggiunga la quinta parte d'ogni cosa.
32 Ogni decima del bestiame grosso o minuto, e cioè il decimo capo di quanto passa sotto la verga del pastore, sia considerato sacro al Signore.32 Di pecore e di buoi e di capre e d'ogni altra cosa, quel che per decima viene si santificherà a Dio.
33 Non si scelga tra il buono e il cattivo, non si facciano permute; se una permuta sarà stata fatta, l'animale e il suo sostituto saranno ritenuti sacri; non potranno essere riscattati".33 Ne non si eleggerà nè buono nè rio, nè si potrà trasmutare in altro. E se alcuno lo mutasse, e quello che mutato, e quello per che è mutato, si santificherà a Dio, e non si potrà ricomperare.
34 Queste sono le norme che il Signore comandò a Mosè per i figli d'Israele sul monte Sinai.34 E questi sono li comandamenti, li quali fece Iddio ai figliuoli d'Israel per (le mani di) Moisè nel monte Sinai.