Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Sapienza 12


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.1 Quanto è benigno, e sovave, o Signore, il tuo spirito in tutte le cose!
2 Per questo castighi a poco a poco quelli che cadono e li correggi, ricordando loro le cose nelle quali peccano, perché, liberati dalla malizia, credano in te, Signore.2 Onde tu gli erranti appoco appoco correggi, e de' loro falli gli ammonisci, e parli loro, affinchè messa da parte la malizia credano in te, o Signore.
3 Anche gli antichi abitanti della tua terra santa,3 Imperocché tu avevi in abbominazione quelli abitatori antichi della tua terra santa,
4 che tu odiavi per le cose abominevoli che compivano, le pratiche di magia e le iniziazioni sacrileghe4 Perché orrende cose facevano contro di te co' lor veneficj, e sagrifizj scelerati,
5 crudeli uccisori di figli, divoratori di visceri in banchetti di carne umana e di sangue, iniziati a orge abominevoli,5 Che uccidevano senza pietà i propri figliuoli, e divoravano le viscere degli uomini, e beveano il sangue in mezzo alla sacrata tua terra.
6 genitori omicidi di vite indifese, tu hai voluto distruggere per mano dei nostri padri,6 Questi genitori, autori della strage di quelle creature abbandonate, tu volesti distruggerli per le mani de' padri nostri,
7 perché ricevesse una degna colonia di figli di Dio la terra che più di tutte ti è cara.7 Affinchè la terra cara a te più, che tutte le altre, accogliesse la degna colonia de' figliuoli di Dio.
8 Ma anche questi, perché uomini, trattasti con moderazione, e inviasti le vespe, come precursori del tuo esercito, perché solo a poco a poco li sterminassero.8 Ma anche a questi come uomini avesti riguardo, e mandasti quai battitori del tuo esercito le vespe, le quali appoco appoco gli sterminassero.
9 Non ti era impossibile in battaglia dare gli empi in potere dei giusti, o sterminarli in un attimo con bestie feroci o con una parola dura;9 Non perché tu non potessi soggettare a mano armata gli empj ai giusti, o tutti sterminarli per mezzo di bestie feroci, o con una dura parola:
10 ma punendo a poco a poco, davi luogo alla conversione, non ignorando che malvagia è la loro stirpe, innata la loro malizia e che certamente non sarebbe mutato in eterno il loro modo di pensare,10 Ma gradatamente punendoli lascia vi luogo alla penitenza, benché non ignorassi tu come quella nazione era scellerata, e connaturale a quelli era la malizia, e come non potevan cangiarsi i loro pensieri giammai.
11 perché era un seme maledetto fin da principio. Non è per timore di qualcuno che lasciavi impuniti quelli che peccavano.11 Perocché eran quelli una progenie maledetta fin da principio; e tu risparmiando i loro peccati non facevi per timore di alcuno.
12 Chi infatti potrebbe dire: Che cosa hai fatto? O chi oserebbe opporsi alla tua sentenza? Chi potrebbe accusarti di far perire le genti che hai fatto? O chi potrebbe presentarsi contro di te, difensore di uomini ingiusti?12 Imperocché chi dirà a te: Che è quello, che tu hai fatto? O chi si opporrà a' tuoi giudizj? o chi verrà a te davanti in difesa di uomini iniqui? o chi a te imputerà lo sterminio delle nazioni create da te?
13 Non c'è Dio fuori di te, a cui tutto stia a cuore, perché tu debba dimostrare che non hai giudicato ingiustamente,13 Perocché altro Dio non havvi fuori di te, che hai cura di tutti, onde dai a conoscere, come tu ingiustamente non giudichi.
14 né c'è re o tiranno che possa resisterti in difesa di quelli che hai punito.14 Né re alcuno, né principe domanderà conto davanti a te di quelli, che avrai fatto perire.
15 Ma essendo giusto, reggi ogni cosa con giustizia, consideri cosa incompatibile con la tua onnipotenza condannare chi non deve essere punito.15 Ma essendo tu giusto con giustizia ordini tutte le cose, e il condannare colui, che non debbe essere punito, il giudichi tu cosa aliena da tua possanza.
16 La tua forza infatti è principio di giustizia e il tuo dominio universale ti fa trattare tutti con clemenza.16 Conciossiaché la tua possanza è principio di giustizia, e perché tu se' il Signore di tutti, con tutti ti fai indulgente.
17 Certamente mostri la forza contro chi non crede nella perfezione della tua potenza e confondi la temerarietà di coloro che la conoscono.17 Ma la tua possanza tu dai a conoscere quando non se' creduto perfettamente potente, e gastighi la contumacia di quelli, che non ti riconoscono.
18 Ma tu, che sei padrone della forza, giudichi con moderazione e ci governi con grande clemenza, perché il potere, quando vuoi, è sempre a tua disposizione.18 Ma tu dominatore potente giudichi senza passione, e con gran moderazione ci governi; perché pronto hai il potere quando hai il volere.
19 Con queste opere hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve essere mite e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che concedi la conversione per i peccati.19 Per tali maniere tu hai insegnato al tuo popolo come fa di mestieri, che il giusto sia ancora benigno, e i tuoi figliuoli hai avvezzati a bene operare, per ché quando li giudichi pe' lor peccati, lasci luogo alla penitenza.
20 Infatti, se i nemici dei tuoi servi, pur degni di morte, li hai puniti con tanto riguardo e indulgenza, dando tempo e modo per liberarsi dalla malizia,20 Imperocché se i nemici de' servi tuoi già rei di morte gastigasti con tanto riguardo, dando loro tempo, e comodità, perché potessero rinunziare alla malizia,
21 con quanta maggior precauzione hai giudicato i tuoi figli, ai cui padri hai dato giuramenti e patti di così buone promesse?21 Con quanta cautela hai tu giudicati li tuoi figliuoli, a' padri de' quali facesti le buone promesse pattuite, e giurate?
22 Pertanto se noi correggi, mille volte di più hai percosso i nostri nemici, perché quando giudichiamo, pensiamo alla tua bontà, e quando siamo giudicati, con fiducia attendiamo misericordia.22 Quando adunque noi tu correggi, molto più tu flagelli i nostri nemici, affinchè noi ripensiamo, e siamo attenti alla tua bontà, e quando si fa giudizio di noi, nella tua misericordia speriamo.
23 Perciò quanti vissero ingiustamente nella stoltezza della vita, li hai tormentati con le loro stesse abominazioni.23 Per la qual cosa eziandìi a quelli, che nella loro vita si diportarono da insensati, ed ingiusti, desti tu sommi tormenti per mezzo di quelle cose, che aveano adorate.
24 Veramente essi deviarono tanto sulla via dell'errore, fino a ritenere dèi anche i più vili tra gli animali disprezzati, ingannati come bambini senza intelligenza.24 Perocché eglino per lungo tempo camminarono traviati per la via dell'errore, credendo dei que', che sono i più vili tragli animali, e vivendo da ragazzi senza ragione.
25 Per questo, come a fanciulli senza ragione, mandasti un castigo per derisione.25 Per questo come a ragazzi insensati tu desti loro gastigo di scherno:
26 Ma quanti non si sono lasciati riprendere con punizioni puerili, dovranno sperimentare un castigo degno di Dio.26 Ma quelli, che agli scherni, e alle grida non si emendarono, provaron gastigo degno di Dio:
27 Indignati per le sofferenze causate loro da quelle cose, che essi avevano ritenuto dèi, e vedendo che erano usate per loro castigo, riconobbero come vero Dio colui che una volta si erano rifiutati di conoscere. Per questo venne su di loro l'estrema condanna.27 Imperocché da quello stesso, che con indignazione soffrivano per mezzo di quelle cose, ch'ei credevano dei, da questo nel tempo, che erano straziati, si accorsero, e riconobbero vero Dio esser quello, che una volta negavano di conoscere; per la qual cosa piombò sopra di loro la finale condannagione.