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Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Esodo 9


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 2008
1 Il Signore disse a Mosè: "Va' dal faraone e digli: "Così ha detto il Signore, Dio degli Ebrei: manda via il mio popolo perché mi serva:1 Allora il Signore disse a Mosè: «Va’ a riferire al faraone: “Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire!
2 che, se tu rifiuti di mandarlo via e li trattieni ancora,2 Se tu rifiuti di lasciarlo partire e lo trattieni ancora,
3 ecco, la mano del Signore sarà sul bestiame che tu possiedi in campagna, su cavalli, asini, cammelli, sulle mandrie e il gregge: una peste molto pesante.3 ecco, la mano del Signore verrà sopra il tuo bestiame che è nella campagna, sopra i cavalli, gli asini, i cammelli, sopra gli armenti e le greggi, con una peste gravissima!
4 Il Signore farà una distinzione tra il bestiame che possiede Israele e il bestiame degli Egiziani: niente morirà di quanto appartiene ai figli d'Israele".4 Ma il Signore farà distinzione tra il bestiame d’Israele e quello degli Egiziani, così che niente muoia di quanto appartiene agli Israeliti”».
5 Il Signore fissò il tempo, dicendo: "Domani il Signore farà questo nel paese".5 Il Signore fissò la data, dicendo: «Domani il Signore compirà questa cosa nel paese!».
6 E il Signore fece questo il giorno seguente: tutto il bestiame posseduto dagli Egiziani morì, mentre delle bestie dei figli d'Israele non ne morì una.6 Appunto il giorno dopo, il Signore compì tale cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani, ma del bestiame degli Israeliti non morì neppure un capo.
7 Il faraone mandò a vedere: ed ecco, del bestiame d'Israele non era morto neppure un capo. Ma il cuore del faraone si indurì e non mandò via il popolo.7 Il faraone mandò a vedere, ed ecco, neppure un capo del bestiame d’Israele era morto. Ma il cuore del faraone rimase ostinato e non lasciò partire il popolo.
8 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: "Prendete per voi a piene mani della fuliggine di fornace, e Mosè la getti verso il cielo agli occhi del faraone:8 Il Signore si rivolse a Mosè e ad Aronne: «Procuratevi una manciata di fuliggine di fornace: Mosè la sparga verso il cielo sotto gli occhi del faraone.
9 diventerà polvere su tutto il paese d'Egitto, e produrrà sugli uomini e sugli animali delle ulcere con eruzioni di pustole in tutto il paese d'Egitto".9 Essa diventerà un pulviscolo che, diffondendosi su tutta la terra d’Egitto, produrrà, sugli uomini e sulle bestie, ulcere degeneranti in pustole, in tutta la terra d’Egitto».
10 Presero dunque della fuliggine di fornace, si tennero davanti al faraone: Mosè la gettò verso il cielo e diventò ulcera pustolosa con eruzione su uomini e animali.10 Presero dunque fuliggine di fornace e si posero alla presenza del faraone. Mosè la sparse verso il cielo ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie.
11 I maghi non poterono stare davanti al faraone per le ulcere: perché c'erano ulcere sui maghi e su tutti gli Egiziani.11 I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani.
12 Ma il Signore indurì il cuore del faraone e non li ascoltò, come il Signore aveva detto a Mosè.12 Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non diede loro ascolto, come il Signore aveva detto a Mosè.
13 Il Signore disse a Mosè: "Alzati di buon mattino e mettiti davanti al faraone e digli: "Così ha detto il Signore, Dio degli Ebrei: manda via il mio popolo perché mi serva.13 Il Signore disse a Mosè: «Àlzati di buon mattino, presèntati al faraone e annunciagli: “Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire!
14 Poiché questa volta io manderò tutti i miei flagelli contro di te, i tuoi servi, il tuo popolo, perché tu sappia che non c'è un altro come me in tutta la terra:14 Perché questa volta io mando tutti i miei flagelli contro il tuo cuore, contro i tuoi ministri e contro il tuo popolo, perché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra.
15 che, se ti avessi steso la mia mano e avessi colpito te e il tuo popolo con la peste, saresti stato cancellato dalla terra;15 Se fin da principio io avessi steso la mano per colpire te e il tuo popolo con la peste, tu ormai saresti stato cancellato dalla terra;
16 e invece, proprio per questo, ti ho tenuto in piedi, per mostrarti la mia forza e perché si parli del mio nome su tutta la terra.16 invece per questo ti ho lasciato sussistere, per dimostrarti la mia potenza e per divulgare il mio nome in tutta la terra.
17 E ancora tu ti ergi contro il mio popolo per non mandarlo via:17 Ancora ti opponi al mio popolo e non lo lasci partire!
18 ecco, domani a quest'ora farò cadere della grandine molto pesante, quale non ci fu mai in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad ora.18 Ecco, io farò cadere domani, a questa stessa ora, una grandine violentissima, come non ci fu mai in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad oggi.
19 E adesso manda al sicuro il bestiame che possiedi e tutto ciò che hai nella campagna: su tutti gli uomini e le bestie che si troveranno nella campagna e non saranno stati raccolti in casa, cadrà la grandine e moriranno".19 Manda dunque fin d’ora a mettere al riparo il tuo bestiame e quanto hai in campagna. Su tutti gli uomini e su tutti gli animali che si troveranno in campagna e che non saranno stati ricondotti in casa, si abbatterà la grandine e moriranno”».
20 Chi tra i servi del faraone temeva la parola del Signore fece scampare in gran fretta nelle case i propri servi e il proprio bestiame;20 Chi tra i ministri del faraone temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e il suo bestiame;
21 chi non diede retta alla parola del Signore lasciò nella campagna i propri servi e il proprio bestiame.21 chi invece non diede retta alla parola del Signore lasciò schiavi e bestiame in campagna.
22 Il Signore disse a Mosè: "Stendi la tua mano verso il cielo: ci sarà grandine in tutto il paese d'Egitto, sugli uomini, sugli animali e su tutta l'erba della campagna nel paese d'Egitto".22 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: vi sia grandine in tutta la terra d’Egitto, sugli uomini, sulle bestie e su tutta la vegetazione dei campi nella terra d’Egitto!».
23 Mosè stese il suo bastone verso il cielo e il Signore diede tuoni e grandine, con fuoco che guizzò sulla terra, e il Signore fece cadere grandine sul paese d'Egitto.23 Mosè stese il bastone verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine; sul suolo si abbatté fuoco e il Signore fece cadere grandine su tutta la terra d’Egitto.
24 Vi furono grandine e lampi tra la grandine molto pesante, quale non c'era stata in tutto il paese d'Egitto da quando era diventato nazione.24 Ci furono grandine e fuoco in mezzo alla grandine: non vi era mai stata in tutta la terra d’Egitto una grandinata così violenta, dal tempo in cui era diventata nazione!
25 La grandine colpì in tutto il paese d'Egitto tutto quello che c'era nella campagna, dall'uomo all'animale; la grandine colpì tutta l'erba del campo e spezzò tutti gli alberi della campagna.25 La grandine colpì, in tutta la terra d’Egitto, quanto era nella campagna, dagli uomini alle bestie; la grandine flagellò anche tutta la vegetazione dei campi e schiantò tutti gli alberi della campagna.
26 Solo nella terra di Gosen, dove c'erano i figli d'Israele, non ci fu grandine.26 Soltanto nella regione di Gosen, dove stavano gli Israeliti, non vi fu grandine.
27 Il faraone mandò a chiamare Mosè ed Aronne e disse loro: "Questa volta ho peccato: il Signore è giusto, io e il mio popolo siamo colpevoli.27 Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro: «Questa volta ho peccato: il Signore è il giusto; io e il mio popolo siamo colpevoli.
28 Pregate il Signore, ci sono stati troppi tuoni di Dio e grandine! Vi manderò via e non resterete più".28 Pregate il Signore: ci sono stati troppi tuoni violenti e grandine! Vi lascerò partire e non dovrete più restare qui».
29 Gli disse Mosè: "Quando uscirò dalla città, stenderò la mia mano verso il Signore: i tuoni cesseranno e non ci sarà più grandine, perché sappia che del Signore è la terra.29 Mosè gli rispose: «Non appena sarò uscito dalla città, stenderò le mani verso il Signore: i tuoni cesseranno e non grandinerà più, perché tu sappia che la terra appartiene al Signore.
30 Ma io so che tu e i tuoi servi non temerete ancora il Signore Dio".30 Ma quanto a te e ai tuoi ministri, io so che ancora non temerete il Signore Dio».
31 Il lino e l'orzo furono colpiti perché l'orzo aveva la spiga e il lino era in fiore;31 Ora il lino e l’orzo erano stati colpiti, perché l’orzo era in spiga e il lino in fiore;
32 il grano e la spelta non furono colpiti perché sono tardivi.32 ma il grano e la spelta non erano stati colpiti, perché tardivi.
33 Mosè uscì dal faraone e dalla città, stese le sue palme verso il Signore, e cessarono i tuoni e la grandine e la pioggia non cadde più sulla terra.33 Mosè si allontanò dal faraone e dalla città; stese le mani verso il Signore: i tuoni e la grandine cessarono e la pioggia non si rovesciò più sulla terra.
34 Il faraone vide che era cessata la pioggia, la grandine e i tuoni, e continuò a peccare: indurì il suo cuore, lui e i suoi servi.34 Quando il faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, continuò a peccare e si ostinò, insieme con i suoi ministri.
35 Il cuore del faraone si indurì e non mandò via i figli d'Israele, come il Signore aveva detto per mezzo di Mosè.35 Il cuore del faraone si ostinò e non lasciò partire gli Israeliti, come aveva detto il Signore per mezzo di Mosè.