Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Tobia 4


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 In quel giorno Tobi si ricordò del denaro che aveva depositato presso Gàbael in Rage di Media1 Dunque pensando Tobia, che la orazione sua fosse esaudita acciò ch' egli potesse morire, chiamò a sè Tobia il suo figliuolo.
2 e pensò tra sé: "Ho invocato la morte. Perché non chiamare mio figlio Tobia e informarlo, prima di morire, di questa somma di denaro?".2 E disse a lui: figliuolo mio, odi le mie parole, e òrdinale nel tuo cuore, quasi come fondamenti.
3 Chiamò dunque il figlio Tobia e quando questi si presentò, gli disse: "Quando sarò morto, dammi una onorevole sepoltura; onora tua madre e non abbandonarla finché vive; fa' ciò che è di suo gradimento e non contristare il suo cuore per nessun motivo.3 Quando Iddio riceverà l' anima mia, seppellirai il corpo mio; e farai onore alla tua madre tutti i tempi della sua vita.
4 Ricordati, figlio, dei tanti pericoli che corse per te, quando eri nel suo seno. Quando morirà, dàlle sepoltura vicino a me in una medesima tomba.4 Certo ti dee ricordare, quanti e quali pericoli ella hae sofferti per te nel suo ventre.
5 Figlio, ricordati del Signore tutti i giorni della tua vita; non voler peccare né trasgredire i suoi precetti. Compi opere buone durante tutta la tua vita e non metterti nel cammino dell'ingiustizia.5 E quando ella averae compiuto il tempo della sua vita, tu la seppellirai a lato a me.
6 Se fai il bene, riusciranno le tue imprese,6 E in tutti i dì della vita tua fa che abbi Dio nella mente tua, e guàrdati di non consentire alli peccati, e che tu abbandoni i comandamenti del tuo Iddio.
7 come per tutti quelli che praticano la giustizia. Fa' l'elemosina di ciò che possiedi. Il tuo occhio non sia sprezzante nel fare l'elemosina. Non distogliere lo sguardo dal povero e Dio non distoglierà il suo sguardo da te.7 E del tuo avere fanne limosina, e non volger la faccia tua da alcuno povero; però che così sarà che Iddio non volgerà da te la sua faccia.
8 Fa' l'elemosina in proporzione di ciò che possiedi; se hai poco, non temere di dare elemosina secondo quel poco:8 Come tu potrai, così sarai misericordioso.
9 così ti metti in serbo un buon tesoro per il giorno in cui sarai nella strettezza,9 Se tu averai assae, largamente darai; e se tu averai poco, eziandio (darai, e) di quello poco ti studia volontieri farne caritade.
10 poiché l'elemosina libera dalla morte e impedisce di cadere nelle tenebre.10 Imperciò che tu acquisterai a te grande premio nel tempo della necessità.
11 Per tutti quelli che la compiono, l'elemosina è una bella offerta agli occhi dell'Altissimo.11 Imperciò che la limosina libera altrui da ogni feccato e dalla morte, e non sostiene che l'anima ne vada nelle tenebre.
12 Guardati, o figlio, da ogni fornicazione e prima di tutto prendi moglie dalla stirpe dei tuoi antenati; non prendere una moglie straniera che non sia della tribù di tuo padre, perché noi siamo figli di profeti. Ricordati, figlio, che già dai tempi antichi i nostri antenati Noè, Abramo, Isacco e Giacobbe, tutti presero moglie fra i loro parenti e furono benedetti nei loro figli e la loro discendenza avrà in eredità la terra.12 La limosina fatta sarà grande sigurtade dinanzi al sommo Iddio a tutti quelli che la fanno (con buono cuore).
13 Ora, figlio, ama i tuoi parenti e non crederti da più di essi, figli e figlie del tuo popolo, disdegnando di prendere moglie tra di essi; perché l'orgoglio è causa di rovina e di grande inquietudine; l'incuria porta all'indigenza ed alla miseria, perché l'ignavia è madre della fame.13 Figliuolo mio, fa che tu ti astenga da ogni vizio carnale, e non sostenere di voler sapere quello che è vizioso peccato, se non colla tua moglie.
14 Non ritenere presso di te la mercede di nessun operaio, ma consegnagliela subito; se servi Dio, egli ti ricompenserà. Sta' attento, figlio, a tutto ciò che fai e sii ben educato in ogni tuo comportamento.14 E giammai non lasciare signoreggiare la superbia nel tuo senno o nelle tue parole; perciò che in lei sì è inizio di ogni perdizione.
15 Non fare a nessuno ciò che non piace a te. Non bere vino fino ad ubriacarti; che l'ubriachezza non ti accompagni nel tuo cammino.15 E incontanente renderai il suo merito a qualunque ti farà alcuno lavorìo; e al tutto la mercede del mercenario non rimanga teco.
16 Da' il tuo pane a chi ha fame e fa' parte dei tuoi vestiti agl'ignudi. Da' in elemosina quanto ti sopravanza; che il tuo sguardo non sia malevolo quando fai l'elemosina.16 E non farai ad altrui quello che tu non vuogli che sia fatto a te.
17 Offri il tuo pane e versa il tuo vino sulla tomba dei giusti e non darlo ai peccatori.17 E mangia il tuo pane con gli affamati e con gli bisognosi, e ricopri i poveri colle tue vestimenta.
18 Prendi consiglio da ogni persona assennata e non disprezzare nessun consiglio utile.18 E ordina il tuo pane e il tuo vino sopra la sepoltura del giusto, e non mangiare nè bere di quello colli peccatori.
19 In ogni circostanza benedici il Signore Dio e chiedigli di appianare le tue vie e che giungano a buon fine tutti i tuoi passi ed i tuoi progetti, poiché nessun popolo possiede la saggezza, ma è il Signore che concede ogni bene secondo il suo volere o umilia fino al profondo dell'abisso. Dunque, figlio, ricordati di queste norme e non si cancellino dalla tua memoria.19 E sempre addimanda il (tuo) consiglio dal savio.
20 Ora, figlio, ti faccio sapere che ho depositato dieci talenti d'argento presso Gàbael, figlio di Gabri, in Rage di Media.20 In ogni tempo benedici Iddio, e pregalo acciò ch' egli dirizzi le tue vie; e tutti gli tuoi consigli fa che persistino in lui.
21 Non temere, o figlio, se siamo poveri; avrai grandi ricchezze, se temerai Dio, se fuggirai da ogni peccato e farai ciò che è gradito al Signore tuo Dio".21 Ancora ti manifesto, figliuolo mio, ch' io diedi, quando tu eri fanciullo, X talenti d'ariento a Gabelo in Rages città de' Medi, e io n' hoe la scrittura di sua mano.
22 E però, figliuolo, ingègnati come tu possi andare a lui, e ricevere il sopra nominato peso d'ariento; e rendigli la scrittura sua.
23 Non ti sbigottire, figliuolo mio; certo noi facciamo povera vita, ma noi averemo molti beni, se noi temeremo Iddio, e se ci partiremo da ogni peccato e faremo bene.