Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Genesi 42


font
LA SACRA BIBBIANOVA VULGATA
1 Or Giacobbe seppe che in Egitto vi era del grano; perciò disse ai suoi figli: "Perché rimanete a guardarvi l'un l'altro?".1 Audiens autem Iacob quod alimenta venderentur in Ae gypto, dixit filiis suis: “ Quare aspicitis vos invicem?
2 E continuò: "Ecco: ho sentito dire che vi è grano in Egitto. Andate laggiù e comperate di là grano, affinché noi si possa vivere e non si debba morire".2 Audivi quod triticum venumdetur in Aegypto; descendite et emite nobis necessaria, ut possimus vivere et non consumamur inopia ”.
3 Allora i dieci fratelli di Giuseppe scesero in Egitto per comperare grano.3 Descenderunt igitur fratres Ioseph decem, ut emerent frumenta in Aegypto,
4 Ma quanto a Beniamino, fratello di Giuseppe, Giacobbe non lo mandò con i fratelli, perché diceva: "Che non gli succeda qualche disgrazia!".4 Beniamin fratre Ioseph domi retento a Iacob, qui dixerat fratribus eius: “ Ne forte in itinere quidquam patiatur mali ”.
5 Arrivarono dunque i figli di Israele per comperare il grano, in mezzo agli altri arrivati, perché nella terra di Canaan vi era la carestia.5 Et ingressi sunt filii Israel terram Aegypti cum aliis, qui pergebant ad emendum. Erat autem fames in terra Chanaan.
6 Or Giuseppe era il governatore del paese ed era lui che vendeva il grano a tutto il popolo del paese. Perciò i fratelli di Giuseppe vennero da lui e si prostrarono davanti a lui con la faccia per terra.6 Et Ioseph erat princeps in terra Aegypti, atque ad eius nutum frumenta populis vendebantur. Cumque venissent et adorassent eum fratres sui proni in terram,
7 Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece lo straniero con loro, anzi disse loro parole dure. Domandò loro: "Da dove siete venuti?". Risposero: "Dalla terra di Canaan, per comperare viveri".7 et agnovisset eos, quasi ad alienos durius loquebatur interrogans eos: “ Unde venistis? ”. Qui responderunt: “ De terra Chanaan, ut emamus victui necessaria ”.
8 Giuseppe riconobbe dunque i suoi fratelli, mentre essi non lo riconobbero.8 Et tamen fratres ipse cognoscens non est cognitus ab eis.
9 Allora Giuseppe ricordò i sogni che aveva avuto a loro riguardo e disse loro: "Voi siete spie! Siete venuti per vedere i punti deboli del paese".9 Recordatusque somniorum, quae aliquando viderat, ait ad eos: “ Exploratores estis; ut videatis infirmiora terrae, venistis! ”.
10 Gli risposero: "No, signore; ma i tuoi servi sono venuti per comperar viveri.10 Qui dixerunt: “ Non est ita, domine; sed servi tui venerunt, ut emerent cibos.
11 Noi siamo tutti figli di un unico uomo. Noi siamo sinceri. I tuoi servi non sono spie!".11 Omnes filii unius viri sumus; sinceri sumus, nec quidquam famuli tui machinantur mali ”.
12 Ma egli disse loro: "No; sono i punti deboli del paese che siete venuti a vedere!".12 Quibus ille respondit: “ Aliter est; immunita terrae huius considerare venistis! ”.
13 Allora essi dissero: "Dodici sono i tuoi servi, siamo fratelli, figli di un unico uomo, nella terra di Canaan; ecco, il più piccolo è adesso presso nostro padre, e uno non c'è più!".13 At illi: “ Duodecim, inquiunt, servi tui fratres sumus filii viri unius in terra Chanaan; minimus cum patre nostro est, alius non est super ”.
14 Giuseppe disse loro: "La cosa sta come vi ho detto: voi siete spie.14 “ Hoc est, ait, quod locutus sum: exploratores estis!
15 Perciò sarete messi alla prova: com'è vero che vive il faraone, non uscirete di qui se non quando sarà venuto qui il vostro fratello più piccolo.15 Iam nunc experimentum vestri capiam: per salutem pharaonis, non egrediemini hinc, donec veniat frater vester minimus!
16 Mandate uno di voi a prendere vostro fratello; quanto a voi, rimarrete prigionieri. Siano così messe alla prova le vostre parole, se la verità è dalla vostra parte. Se no, com'è vero che vive il faraone, voi siete spie!".16 Mittite ex vobis unum, et adducat eum; vos autem eritis in vinculis, donec probentur, quae dixistis, utrum vera an falsa sint. Alioquin, per salutem pharaonis, exploratores estis! ”.
17 Poi li mise tutti insieme in residenza forzata per tre giorni.17 Tradidit ergo illos custodiae tribus diebus.
18 Al terzo giorno Giuseppe disse loro: "Fate così, e sarete salvi: anch'io temo Dio!18 Die autem tertio eductis de carcere, ait: “ Facite, quae dixi, et vivetis; Deum enim timeo.
19 Se voi siete sinceri, uno di voi fratelli resti prigioniero nella vostra residenza forzata e voialtri andate a portare il grano necessario alle vostre case.19 Si sinceri estis, frater vester unus ligetur in carcere; vos autem abite et ferte frumenta, quae emistis, in domos vestras,
20 Poi mi condurrete qui il vostro fratello più piccolo, affinché le vostre parole siano verificate e non moriate". Essi fecero così.20 et fratrem vestrum minimum ad me adducite, ut possim vestros probare sermones, et non moriamini ”.
Fecerunt, ut dixerat,
21 Allora si dissero l'un l'altro: "Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché noi che vedemmo l'angoscia dell'anima sua quando ci supplicava, non lo ascoltammo. E' per questo che ci è venuta addosso quest'angoscia".21 et locuti sunt ad invicem: “ Merito haec patimur, quia peccavimus in fratrem nostrum videntes angustiam animae illius, cum deprecaretur nos, et non audivimus. Idcirco venit super nos ista tribulatio ”.
22 Ruben prese a dir loro: "Non ve lo dissi io: non peccate contro il ragazzo? Ma non mi deste ascolto. Ed ecco che ora ci si domanda conto del suo sangue".22 Et Ruben ait: “ Numquid non dixi vobis: Nolite peccare in puerum? Et non audistis me. En sanguis eius exquiritur ”.
23 Essi non sapevano che Giuseppe li capiva, perché tra lui e loro vi era l'interprete.23 Nesciebant autem quod intellegeret Ioseph, eo quod per interpretem loquebatur ad eos.
24 Allora egli si allontanò da loro e pianse. Poi tornò presso di loro e riprese a parlare con loro. Scelse tra loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi.24 Avertitque se parumper et flevit; et reversus locutus est ad eos.
25 Poi Giuseppe comandò di riempire di grano i loro sacchi e di rimettere i pezzi d'argento di ognuno nel proprio sacco e di dare loro provvigioni per il viaggio. E così venne fatto.25 Tollensque Simeon et ligans, illis praesentibus, iussit ministris, ut implerent eorum saccos tritico et reponerent pecunias singulorum in sacculis suis, datis supra cibariis in viam. Qui fecerunt ita.
26 Essi caricarono il loro grano sui propri asini e partirono di là.26 At illi portantes frumenta in asinis suis profecti sunt.
27 Ora, nell'albergo, uno di loro aprì il suo sacco per dare del foraggio al suo asino, e vide il proprio denaro che stava alla bocca del sacco.27 Apertoque unus sacco, ut daret iumento pabulum in deversorio, contemplatus pecuniam in ore sacculi
28 E disse ai suoi fratelli: "Mi è stato restituito il mio danaro: eccolo qui nel mio sacco!". Allora si sentirono mancare il cuore e tremarono, dicendosi l'un l'altro: "Che è mai questo che Dio ci ha fatto?".28 dixit fratribus suis: “ Reddita est mihi pecunia: en habetur in sacco! ”. Et obstupefacti turbatique mutuo dixerunt: “ Quidnam est hoc, quod fecit nobis Deus? ”.
29 Poi arrivarono da Giacobbe, loro padre, nella terra di Canaan e gli riferirono tutto quello ch'era loro capitato:29 Veneruntque ad Iacob patrem suum in terram Chanaan; et narraverunt ei omnia, quae accidissent sibi, dicentes:
30 "Quell'uomo che è signore dell'Egitto ci ha detto parole dure e ci ha trattato come spie del paese.30 “ Locutus est nobis dominus terrae dure et putavit nos exploratores esse provinciae ”.
31 Allora gli dicemmo: "Noi siamo sinceri; non siamo spie!31 Cui respondimus: “ Sinceri sumus, nec ullas molimur insidias;
32 Noi siamo in dodici fratelli, figli di nostro padre: uno non c'è più e il più piccolo è adesso presso nostro padre nella terra di Canaan".32 duodecim fratres uno patre geniti sumus, unus non est super, minimus cum patre nostro est in terra Chanaan.
33 Ma l'uomo, signore del paese, ci disse: "E' così che io conoscerò se voi siete sinceri: lasciate qui con me uno di voi fratelli, prendete il grano per le vostre case e andate.33 Et dixit nobis vir, dominus terrae: "Sic probabo quod sinceri sitis: fratrem vestrum unum dimittite apud me et cibaria domibus vestris necessaria sumite et abite;
34 Poi conducetemi il vostro fratello più piccolo, affinché sappia che non siete spie, ma che siete sinceri; io vi renderò vostro fratello e voi potrete percorrere il paese in lungo e in largo".34 fratremque vestrum minimum adducite ad me, ut sciam quod non sitis exploratores et istum, qui tenetur in vinculis, recipere possitis ac deinceps peragrandi terram habeatis licentiam" ”.
35 Or mentre vuotavano i loro sacchi, ecco che la borsa del denaro di ciascuno stava nel proprio sacco. Quando videro, essi e il loro padre, le loro borse di denaro, furono presi dal timore.35 His dictis, cum frumenta effunderent, singuli reppererunt in ore saccorum ligatas pecunias; exterritisque simul omnibus,
36 E il loro padre Giacobbe disse loro: "Voi mi avete privato dei figli! Giuseppe non c'è più; Simeone non c'è più e Beniamino me lo volete prendere. E' su di me che tutto questo ricade!".36 dixit pater Iacob: “ Absque liberis me esse fecistis: Ioseph non est super, Simeon tenetur in vinculis, et Beniamin auferetis. In me haec omnia mala reciderunt ”.
37 Allora Ruben disse a suo padre: "Tu potrai far morire i miei due figli, se non te lo ricondurrò. Affidalo a me, e io te lo restituirò".37 Cui respondit Ruben: “ Duos filios meos interfice, si non reduxero illum tibi; trade illum in manu mea, et ego eum tibi restituam ”.
38 Ma egli rispose: "Il mio figliolo non scenderà laggiù con voi, perché il suo fratello è morto ed egli è rimasto solo. Se gli capitasse una disgrazia durante il viaggio che volete fare, voi fareste discendere i miei bianchi capelli con cordoglio nell'oltretomba".38 At ille: “ Non descendet, inquit, filius meus vobiscum. Frater mortuus est, et ipse solus remansit; si quid ei adversi acciderit in via, deducetis canos meos cum dolore ad inferos ”.