Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Genesi 26


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LA SACRA BIBBIANOVA VULGATA
1 Or ci fu una carestia nel paese, oltre la carestia precedente, che era avvenuta ai tempi di Abramo, onde Isacco andò da Abimèlech, re dei Filistei, a Gerar.1 Orta autem fame super terram post eam sterilitatem, quae acciderat in diebus Abraham, abiit Isaac ad Abimelech regem Philisthim in Gerara.
2 Gli apparve allora il Signore e gli disse: "Non scendere in Egitto: accampati nella regione che io ti dirò.2 Apparuitque ei Dominus et ait: “Ne descendas in Aegyptum, sed habita in terra, quam dixero tibi,
3 Sii ospite in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché a te e alla tua discendenza io darò tutti questi paesi e farò così sussistere il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre.3 et peregrinare in ea; eroque tecum et benedicam tibi. Tibi enim et semini tuo dabo universas regiones has complens iuramentum, quod spopondi Abraham patri tuo,
4 Moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e darò alla tua discendenza tutti questi paesi e tutte le nazioni della terra si diranno benedette per la tua discendenza;4 et multiplicabo semen tuum sicut stellas caeli daboque posteris tuis universas regiones has; et benedicentur in semine tuo omnes gentes terrae,
5 in ricompensa del fatto che Abramo ubbidì alla mia voce e osservò ciò che io gli avevo dato da osservare: i miei comandamenti, le mie istituzioni e le mie leggi".5 eo quod oboedierit Abraham voci meae et custodierit praecepta et mandata mea et iustificationes legesque servaverit”.
6 Così Isacco dimorò a Gerar.6 Mansit itaque Isaac in Geraris.
7 Gli uomini del luogo lo interrogarono intorno a sua moglie ed egli disse: "E' mia sorella!", infatti aveva timore di dire "mia moglie", pensando che gli uomini del luogo lo uccidessero, per causa di Rebecca, perché essa era avvenente di aspetto.7 Qui, cum interrogaretur a viris loci illius super uxore sua, respondit: “Soror mea est”. Timuerat enim confiteri quod sibi esset sociata coniugio, reputans ne forte interficerent eum propter illius pulchritudinem.
8 Quando erano già passati lunghi giorni colà, Abimèlech, re dei Filistei, si affacciò alla finestra e vide che Isacco stava accarezzando la propria moglie Rebecca.8 Cumque pertransissent dies plurimi et ibidem moraretur, prospiciens Abimelech rex Philisthim per fenestram vidit eum iocantem cum Rebecca uxore sua.
9 Allora Abimèlech chiamò Isacco e disse: "Non c'è dubbio che costei sia tua moglie; e come mai tu hai detto: "E' mia sorella"?". Gli rispose Isacco: "Perché mi son detto: "Che non abbia a morire per causa di lei!".9 Et, accersito eo, ait: “Perspicuum est quod uxor tua sit; cur mentitus es eam sororem tuam esse?”. Respondit: “Timui, ne morerer propter eam”.
10 Riprese Abimèlech: "Che cosa mai è questo che tu hai fatto? Poco ci mancava che qualcuno del popolo giacesse con tua moglie e tu attirassi così su di noi una colpa!".10 Dixitque Abimelech: “Quare hoc fecisti nobis? Potuit coire quispiam de populo cum uxore tua, et induxeras super nos grande peccatum”. Praecepitque omni populo dicens:
11 Allora Abimèlech diede ordine a tutto il popolo in questi termini: "Colui che tocca quest'uomo o la sua moglie sarà senz'altro messo a morte!".11 “Qui tetigerit hominem hunc et uxorem eius, morte morietur”.
12 Poi Isacco fece una semina in quel paese, e raccolse quell'anno una misura centuplicata. Il Signore lo benedisse tanto,12 Sevit autem Isaac in terra illa et invenit in ipso anno centuplum; benedixitque ei Dominus.
13 che quest'uomo diventò grande e continuò a crescere finché fu grande assai,13 Et locupletatus est homo et ibat proficiens atque succrescens, donec magnus vehementer effectus est;
14 e venne a possedere greggi di pecore e armenti di buoi e numerosa servitù, onde i Filistei cominciarono a invidiarlo.14 habuitque possessionem ovium et armentorum et familiae plurimum.
Ob haec invidentes ei Philisthim
15 Intanto tutti i pozzi che avevano scavato i servi di suo padre, ai tempi di Abramo, suo padre, i Filistei li avevano turati e li avevano riempiti di terra.15 omnes puteos, quos foderant servi patris illius in diebus Abraham, obstruxerunt implentes humo,
16 Allora Abimèlech disse ad Isacco: "Vattene via da noi, perché tu sei troppo più potente di noi!".16 in tantum ut ipse Abimelech diceret ad Isaac: “ Recede a nobis, quoniam potentior nostri factus es valde ”.
17 Isacco andò via di là, si accampò nel torrente di Gerar e vi si stabilì.17 Et ille discedens tentoria fixit ad torrentem Gerarae habitavitque ibi.
18 Isacco riscavò i pozzi d'acqua che avevano scavato ai giorni di Abramo suo padre, e che i Filistei avevano turato dopo la morte di Abramo, e li denominò con gli stessi nomi con cui li aveva chiamati suo padre.18 Rursum fodit puteos, quos foderant in diebus patris sui Abraham et quos, illo mortuo, obstruxerant Philisthim. Appellavitque eos eisdem nominibus, quibus ante pater vocaverat.
19 I servi di Isacco scavarono poi nella valle e vi trovarono un pozzo di acqua viva.19 Foderunt servi Isaac in torrente et reppererunt ibi puteum aquae vivae.
20 Ma i pastori di Gerar vennero a contesa con i pastori di Isacco, dicendo: "L'acqua è nostra!". Ond'egli chiamò il pozzo Esech, perché quelli avevano litigato con lui.20 Sed et ibi iurgium fuit pastorum Gerarae adversus pastores Isaac dicentium: “ Nostra est aqua! ”. Quam ob rem nomen putei vocavit Esec (id est Iurgium), quia iurgati sunt cum eo.
21 Scavarono un altro pozzo, ma quelli vennero a contesa anche per questo, ond'egli lo chiamò Sitna.21 Foderunt autem et alium puteum, et pro illo quoque rixati sunt; appellavitque eum Sitna (id est Inimicitias).
22 Allora si mosse di là e scavò un altro pozzo, per il quale non vennero a contesa, ond'egli lo chiamò Recobot e disse: "Ormai il Signore ci ha dato spazio libero, sicché noi possiamo prosperare nel paese".22 Profectus inde fodit alium puteum, pro quo non contenderunt; itaque vocavit nomen eius Rehoboth (id est Latitudinem) dicens: “ Nunc dilatavit nos Dominus, et crescemus in terra ”.
23 Poi di là egli salì a Bersabea,23 Ascendit autem ex illo loco in Bersabee,
24 e durante quella notte gli apparve il Signore e disse: "Io sono il Dio di Abramo, di tuo padre: non temere, perché io sono con te. Ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza in grazia di Abramo, mio servo".24 ubi apparuit ei Dominus in ipsa nocte dicens:
“ Ego sum Deus Abraham patris tui.
Noli timere, quia tecum sum;
benedicam tibi
et multiplicabo semen tuum
propter servum meum Abraham ”.
25 Allora egli costruì colà un altare e invocò il nome del Signore. Ivi rizzò la sua tenda, mentre i suoi servi stavano scavando un pozzo.25 Itaque aedificavit ibi altare et, invocato nomine Domini, extendit tabernaculum, et servi Isaac foderunt ibi puteum.
26 Nel frattempo Abimèlech da Gerar era andato da lui, insieme con Acuzzat, suo amico, e Picol, capo del suo esercito.26 Abimelech autem venit ad eum de Geraris et Ochozath amicus illius et Phicol dux militum,
27 Isacco disse loro: "Come mai siete venuti da me, mentre voi mi odiate e mi avete cacciato da voi?".27 et locutus est eis Isaac: “ Quid venistis ad me hominem, quem odistis et expulistis a vobis? ”.
28 Gli risposero: "Abbiamo proprio visto che il Signore è con te e abbiamo detto: Vi sia un giuramento tra di noi: tra noi da una parte e te dall'altra parte, e lascia che concludiamo un patto con te;28 Qui responderunt: “ Vidimus tecum esse Dominum et idcirco diximus: Sit iuramentum inter nos et te, et ineamus tecum foedus,
29 che tu non ci farai del male, a quel modo che noi non ti abbiamo toccato e a quel modo che noi non ti abbiamo fatto se non il bene e ti abbiamo mandato via in pace. Tu ora sei un uomo benedetto dal Signore".29 ut non facias nobis quidquam mali, sicut et nos non attigimus te et nihil fecimus tibi nisi bonum et cum pace dimisimus te. Tu es enim benedictus Domini ”.
30 Egli fece allora un convito per loro e mangiarono e bevvero.30 Fecit ergo eis convivium, et comederunt et biberunt.
31 Alzatisi alla mattina presto fecero giuramento l'uno all'altro, poi Isacco li licenziò e quelli partirono da lui in pace.31 Surgentesque mane iuraverunt sibi mutuo. Dimisitque eos Isaac, et profecti sunt ab eo cum pace.
32 Or proprio quel giorno arrivarono i servi di Isacco e l'informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: "Abbiamo trovato l'acqua!".32 Ecce autem venerunt in ipso die servi Isaac annuntiantes ei de puteo, quem foderant, atque dicentes: “ Invenimus aquam ”.
33 Allora egli lo chiamò Sibea. Per questo il nome della città fu Bersabea, fino al giorno d'oggi.33 Unde appellavit eum Sabee (quod significat Abundantiam); et nomen urbi impositum est Bersabee usque in praesentem diem.
34 Quando Esaù ebbe quarant'anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri l'hittita, e Basemat, figlia di Elon l'hittita.34 Esau vero quadragenarius duxit uxores Iudith filiam Beeri Hetthaei et Basemath filiam Elon Hetthaei.
35 Esse divennero l'intimo rammarico per Isacco e per Rebecca.35 Quae ambae offenderant animum Isaac et Rebeccae.