Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Apocalisse 14


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - E vidi [una visione], ed ecco l'agnello stava sul monte Sion, e con esso centoquarantaquattromila [persone], che avevano il nome di lui e del Padre suo scritto sulle loro fronti.1 POI vidi, ed ecco l’Agnello, che stava in piè in sul monte di Sion; e con lui erano cenquarantaquattromila persone, che aveano il suo nome, e il nome di suo Padre, scritto in su le lor fronti.
2 E udii una voce dal cielo come voce di molte acque e come voce di gran tuono; e la voce che udii [era] come di citaredi che sonavano sulle lor cetre.2 Ed io udii una voce dal cielo, a guisa d’un suono di molte acque, ed a guisa d’un rumore di gran tuono; e la voce che io udii era come di ceteratori, che sonavano in su le lor cetere.
3 E cantavano come un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro animali e ai vecchi; e nessuno poteva imparare il cantico, se non i centoquarantaquattromila, comprati di sulla terra.3 E cantavano un cantico nuovo, davanti al trono, e davanti a’ quattro animali, e davanti a’ vecchi; e niuno poteva imparare il cantico, se non quei cenquarantaquattromila, i quali sono stati comperati dalla terra.
4 Questi son quelli che non si contaminaron con donne, giacchè son vergini; questi, quelli che accompagnan l'agnello dovunque vada; questi furon comprati di tra gli uomini [quali] primizie a Dio e all'agnello.4 Costoro son quelli che non si sono contaminati con donne; perciocchè son vergini; costoro son quelli che seguono l’Agnello, dovunque egli va; costoro sono stati da Gesù comperati d’infra gli uomini, per esser primizie a Dio, ed all’Agnello.
5 E sulla lor bocca non fu trovata menzogna: sono infatti senza macchia dinanzi al trono di Dio.5 E nella bocca loro non è stata trovata menzogna; poichè sono irreprensibili davanti al trono di Dio
6 E vidi un altro angelo volar nel mezzo del cielo, che aveva un vangelo eterno da evangelizzare a quanti han sede sulla terra e a ogni nazione e tribù e lingua e popolo, il quale diceva a gran voce:6 POI vidi un altro angelo volante per lo mezzo del cielo, avendo l’evangelo eterno, per evangelizzare agli abitanti della terra, e ad ogni nazione, e tribù, e lingua, e popolo, dicendo con gran voce:
7 «Temete Dio e dategli gloria, perch'è venuta l'ora del suo giudizio, e adorate colui che fece il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque».7 Temete Iddio, e dategli gloria; perciocchè l’ora del suo giudicio è venuta; e adorate colui che ha fatto il cielo, e la terra, e il mare, e le fonti delle acque.
8 E un altro angelo seguì, dicendo: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, quella che col vino del furore [di Dio, ch'è l'effetto] della sua prostituzione, ha abbeverato tutte le genti».8 Poi seguì un altro angelo, dicendo: Caduta, caduta, è Babilonia, la gran città; perciocchè ella ha dato a bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione.
9 E un terzo angelo tenne lor dietro, dicendo a gran voce: «Se alcuno adora la bestia e la sua effigie e riceve il marchio sulla sua fronte e sulla sua mano;9 E dopo quelli, seguitò un terzo angelo, dicendo con gran voce: Se alcuno adora la bestia, e la sua immagine, e prende il suo carattere in su la sua fronte, o in su la sua mano;
10 egli berrà altresì del vino del furore di Dio, preparato schietto nel bicchiere dell'ira sua, e sarà tormentato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e al cospetto dell'agnello.10 anch’egli berrà del vino dell’ira di Dio, mesciuto tutto puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco, e zolfo, nel cospetto de’ santi angeli, e dell’Agnello.
11 E il fumo del loro tormento salirà per i secoli de' secoli; nè han requie giorno e notte gli adoratori della bestia e della sua effigie e chi riceve il marchio del suo nome.11 E il fumo del tormento loro salirà ne’ secoli de’ secoli; e non avranno requie, nè giorno, nè notte, coloro che adoran la bestia, e la sua immagine, e chiunque prende il marchio del suo nome.
12 Qui sta la costanza dei santi, che onoreranno i comandamenti di Dio e la fede di Gesù».12 Qui è la pazienza de’ santi; qui son coloro che osservano i comandamenti di Dio, e la fede di Gesù
13 E udii una voce dal cielo che mi diceva: «Scrivi: "Beati i morti che muoiono d'ora innanzi nel Signore"!». «Sì», dice lo Spirito «[poichè muoiono] per riposarsi dalle loro fatiche; le loro opere infatti tengono loro dietro».13 Poi io udii dal cielo una voce che mi diceva: Scrivi: Beati i morti, che per l’innanzi muoiono nel Signore; sì certo, dice lo Spirito; acciocchè si riposino delle lor fatiche; e le loro opere li seguitano.
14 E vidi [una visione], ed ecco una nuvola bianca, e seduto sulla nuvola [uno] simile a figliuolo d'uomo, che aveva sul suo capo una corona d'oro e nella sua mano una falce affilata.14 ED io vidi, ed ecco una nuvola bianca, e in su la nuvola era a sedere uno, simile a un figliuol d’uomo, il quale avea in sul capo una corona d’oro, e nella mano una falce tagliente.
15 E un altro angelo uscì dal tempio gridando a gran voce a colui che sedeva sulla nuvola: «Mena la tua falce e mieti, ch'è venuta l'ora di mietere, perchè il raccolto della terra è [già] secco».15 Ed un altro angelo uscì fuor del tempio, gridando con gran voce a colui che sedeva in su la nuvola: Metti dentro la tua falce, e mieti; perciocchè l’ora del mietere è venuta; poichè la ricolta della terra è secca.
16 E colui che sedeva sulla nuvola menò la sua falce sulla terra e fu mietuta la terra.16 E colui che sedeva in su la nuvola mise la sua falce nella terra, e la terra fu mietuta.
17 E un altro angelo uscì dal tempio, ch'è nel cielo, avendo anch'egli una falce affilata.17 Ed un altro angelo uscì del tempio, che è nel cielo, avendo anch’egli un pennato tagliente.
18 E un altro angelo uscì dall'altare, il quale aveva la soprintendenza sul fuoco, e gridò con gran voce a quello che aveva la falce affilata, dicendo: «Mena la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perchè le sue uve son mature».18 Ed un altro angelo uscì fuor dell’altare, il quale avea podestà sopra il fuoco; e gridò con gran grido a quello che avea il pennato tagliente, dicendo: Metti dentro il tuo pennato tagliente, e vendemmia i grappoli della vigna della terra; poichè le sue uve sono mature.
19 E lanciò l'angelo la sua falce affilata sulla terra, e vendemmiò la vigna della terra, e gettò [le uve] nel gran tino del furor di Dio.19 E l’angelo mise il suo pennato nella terra, e vendemmiò la vigna della terra, e gettò le uve nel gran tino dell’ira di Dio.
20 E fu calcato il tino fuori della città, e uscì sangue dal tino [e salì, salì] sino alle briglie de' cavalli, per mille e seicento stadi.20 E il tino fu calcato fuori della città; e del tino uscì sangue, che giungeva sino a’ freni de’ cavalli, per mille seicento stadi