Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 9


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 - Non sono io libero? non sono apostolo? non ho io veduto Gesù Cristo Signor nostro? ma non siete voi nel Signore?1 Non sum liber? Non sum apo stolus? Nonne Iesum Dominum nostrum vidi? Nonopus meum vos estis in Domino?
2 se non sono apostolo per gli altri, lo sono per voi; il sigillo del mio apostolato siete voi del Signore.2 Si aliis non sum apostolus, sed tamen vobissum; nam signaculum apostolatus mei vos estis in Domino.
3 Questa è la mia difesa contro quelli che fanno delle inchieste sul conto mio.3 Mea defensio apudeos, qui me interrogant, haec est.
4 Forse non abbiamo la podestà di mangiare e di bere?4 Numquid non habemus potestatem manducandiet bibendi?
5 O non abbiamo facoltà di condurre attorno una donna, sorella, come donna, come gli altri apostoli e fratelli del Signore e Cefa?5 Numquid non habemus potestatem sororem mulierem circumducendi,sicut et ceteri apostoli et fratres Domini et Cephas?
6 Forse solo io e Barnaba non abbiamo il diritto di far questo?6 Aut solus ego etBarnabas non habemus potestatem non operandi?
7 Chi mai va alla guerra a sue spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto? O chi pascola un gregge e non si nutre del latte di quel gregge?7 Quis militat suis stipendiis umquam? Quis plantat vineam et fructum eius nonedit? Aut quis pascit gregem et de lacte gregis non manducat?
8 E questo lo dico forse in senso umano? non lo dice anche la legge?8 Numquid secundumhominem haec dico? An et lex haec non dicit?
9 Nelle leggi di Mosè sta scritto: " Non mettere la musoliera al bue che trebbia il grano ". Forse che Dio si dà pensiero de' buoi?9 Scriptum est enim in Lege Moysis:“ Non alligabis os bovi trituranti ”. Numquid de bobus cura est Deo?
10 o non parla in tutto per noi? poichè per noi fu scritto, che deve chi ara arare per la speranza, e chi trebbia trebbiare per la speranza di raccogliere il frutto.10 Anpropter nos utique dicit? Nam propter nos scripta sunt, quoniam debet in spe,qui arat, arare; et, qui triturat, in spe fructus percipiendi.
11 Se noi abbiam seminato a voi le cose spirituali, sarà un gran chè se noi mieteremo le cose vostre materiali?11 Si nos vobisspiritalia seminavimus, magnum est, si nos carnalia vestra metamus?
12 Se altri godono di questo diritto su voi, perchè non noi piuttosto? ebbene, noi non ci siamo valsi di questo diritto, ma sopportiamo ogni cosa, pur di non creare alcun ostacolo al Vangelo di Cristo.12 Si aliipotestatis vestrae participes sunt, non potius nos? Sed non usi sumus hacpotestate, sed omnia sustinemus, ne quod offendiculum demus evangelio Christi.
13 Non sapete che quei che attendono alle cose sacre vivon dei proventi del santuario, e quei che servono all'altare hanno parte all'altare?13 Nescitis quoniam, qui sacra operantur, quae de sacrario sunt, edunt; quialtari deserviunt, cum altari participantur?
14 Così il Signore ha ordinato a quelli che annunziano il Vangelo, di vivere del Vangelo.14 Ita et Dominus ordinavit his,qui evangelium annuntiant, de evangelio vivere.
15 Ma io non mi son valso di nessuna di queste cose. E non scrivo mica ora tutto questo perchè così si faccia nel caso mio; preferirei morire anzi che qualcuno rendesse vano il mio vanto.15 Ego autem nullo horum usus sum. Non scripsi autem haec, ut ita fiant in me;bonum est enim mihi magis mori quam ut gloriam meam quis evacuet.
16 Se io predico il Vangelo, non ne ho gloria, è per me una necessità il farlo; perchè guai a me se non predicassi!16 Nam sievangelizavero, non est mihi gloria; necessitas enim mihi incumbit. Vae enimmihi est, si non evangelizavero!
17 Solo se lo facessi di mia volontà, meriterei una mercede. E se lo fo senza voler mio, gli è che me ne è stato affidato l'incarico.17 Si enim volens hoc ago, mercedem habeo; siautem invitus, dispensatio mihi credita est.
18 Quale è dunque la mia mercede? questa che annunziando il Vangelo, io lo faccio senza spesa alcuna, senza valermi dei diritti che il Vangelo mi darebbe.18 Quae est ergo merces mea? Utevangelium praedicans sine sumptu ponam evangelium, ut non abutar potestate meain evangelio.
19 Pur essendo libero da tutti, a tutti mi son fatto schiavo per guadagnarne il maggior numero;19 Nam cum liber essem ex omnibus, omnium me servum feci, ut plures lucrifacerem.
20 e mi son fatto coi Giudei Giudeo,20 Et factus sum Iudaeis tamquam Iudaeus, ut Iudaeos lucrarer; his, quisub lege sunt, quasi sub lege essem, cum ipse non essem sub lege, ut eos, quisub lege erant, lucri facerem;
21 con quelli sottoposti alla Legge come se fossi sotto la Legge mentre non lo sono, e ciò per guadagnare quelli che son sottoposti alla Legge: e con quelli senza Legge mi son fatto quasi senza legge, non essendo affatto senza la legge di Dio, ma anzi nella legge di Cristo, e ciò per guadagnare quelli che son senza legge.21 his, qui sine lege erant, tamquam sine legeessem, cum sine lege Dei non essem, sed in lege essem Christi, ut lucri faceremeos, qui sine lege erant;
22 Mi son fatto debole coi deboli, per guadagnare i deboli; mi faccio ogni cosa a tutti perchè tutti io salvi.22 factus sum infirmis infirmus, ut infirmos lucrifacerem; omnibus omnia factus sum, ut aliquos utique facerem salvos.
23 E tutto faccio per il Vangelo, affine di aver parte ad esso.23 Omniaautem facio propter evangelium, ut comparticeps eius efficiar.
24 Non sapete che quei che nello stadio corrono, corrono tutti, ma uno solo riceve il premio? Correte anche voi così da riceverlo.24 Nescitis quod hi, qui in stadio currunt, omnes quidem currunt, sed unusaccipit bravium? Sic currite, ut comprehendatis.
25 Ed ogni lottatore fa in ogni cosa delle astinenze; quelli dunque per ottenere una corona corruttibile, noi incorruttibile.25 Omnis autem, qui in agonecontendit, ab omnibus se abstinet; et illi quidem, ut corruptibilem coronamaccipiant, nos autem incorruptam.
26 Anch'io dunque corro allo stadio, ma non come alla ventura; fo del pugilato, ma non dando colpi all'aria;26 Ego igitur sic curro non quasi in incertum,sic pugno non quasi aerem verberans;
27 ma maltratto il mio corpo e lo rendo schiavo, perchè non avvenga che dopo aver predicato agli altri, rimanga io disapprovato.27 sed castigo corpus meum et in servitutemredigo, ne forte, cum aliis praedicaverim, ipse reprobus efficiar.