Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 14


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La cospirazione dei Sacerdoti

1- Alla festa di Pasqua e ai giorni degli azzimi mancavano due giorni; e i principi dei Sacerdoti e gli Scribi cercavano il modo di pigliare a tradimento Gesù e ucciderlo,2poichè dicevano : «Non facciamolo in giorno di festa, perchè non ci sia qualche tumulto di popolo».3Mentre si trovava in Betania, in casa di Simone il lebbroso, e stava a tavola, entrò una donna con un vasetto alabastrino di unguento di nardo schietto, molto costoso; e, rotto l'alabastro, glielo versò sul capo.4Alcuni se ne indignarono e cominciarono a dire: «Perchè s'è fatto questo sciupio di unguento?5Si sarebbe potuto vendere per più di trecento danari a pro dei poveri!». E fremevano contro di lei.6Ma Gesù disse: «Lasciatela fare; perchè le date pena? Ella ha compiuto una buona azione.7Infatti i poveri li avete sempre con voi, e potete far loro del bene quando volete; mentre non avete sempre me.8Essa ha fatto ciò che ha potuto; ha voluto anticipatamente ungere il mio corpo per la sepoltura.9In verità vi dico, che dovunque sarà predicato questo Vangelo, sarà pur contato a sua memoria quant'ella ha fatto».

Il patto di Giuda

10Allora Giuda Iscariote, uno dei Dodici, andò dai principi dei Sacerdoti per darlo proditoriamente in loro potere.11Essi uditolo, ne furono contenti e promisero di dargli denaro; mentre egli cercava il modo opportuno di tradirlo.

Istituzione dell'Eucaristia

12Nel primo giorno degli azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli chiesero: «Dove vuoi che andiamo a preparare quanto è necessario per mangiare la Pasqua?».13Ed egli mandò due discepoli, dicendo: «Andate in città; vi verrà incontro un uomo carico di un'anfora d'acqua; seguitelo14e dovunque entri dite al padrone della casa: - Il Maestro dice: "Dov'è la mia sala, dove mangiare la Pasqua co' miei discepoli?" -15Egli vi mostrerà una gran sala pronta; quivi fate i preparativi per noi».16I discepoli andarono e, giunti in città, trovarono come egli aveva detto e prepararono la Pasqua.17Calata la sera, Gesù venne coi Dodici.18E mentre erano a tavola e mangiavano, esclamò: «In verità vi dico che uno di voi che mangia con me mi tradirà».19Essi cominciarono a contristarsi e domandargli un dopo l'altro: «Son forse io?».20Ma egli rispose loro: «Uno dei Dodici, che mette con me la mano nel piatto.21Il Figliuol dell'uomo se ne va, com'è scritto di lui; ma guai a colui per mezzo del quale il Figliuol dell'uomo è tradito! Era meglio per lui se non fosse mai nato!».22Mentre mangiavano, Gesù prese il pane, e, dopo averlo benedetto, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».23Poi prese un calice e, rese grazie, lo diede loro, e tutti bevvero24e disse loro: «Questo è il mio sangue del nuovo testamento che sarà sparso per molti.25Io vi dico in verità che non berrò più del succo della vite, fino a quel giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio».

Gesù predice l'abbandono dei discepoli

26Poi cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.27e Gesù disse loro: «Io sarò per voi, questa notte, un'occasione di scandalo, perchè è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse".28Ma, dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea».29Ma Pietro gli dichiarò: «Ancorchè tutti si scandalizzassero per tua cagione; non sarà così di me».30Gesù gli rispose: «In verità ti dico che tu oggi, questa stessa notte, prima che il gallo abbia cantato la seconda volta mi rinnegherai tre volte».31Ma egli più fermamente insisteva: «Quand'anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». E lo stesso dicevan tutti gli altri.

L'agonia nel Getsemani

32Arrivati a un podere, detto Getsemani, Gesù disse a' suoi discepoli: «Sedete qui finchè io abbia pregato».33E presi con sè Pietro, Giacomo e Giovanni, cominciò a tremare e ad essere in preda ad angoscia.34E disse loro: «L'anima mia è triste fino alla morte; rimanete qui e vegliate».35Inoltratosi si prostrò a terra e cominciò a pregare che quell'ora, se fosse possibile, passasse via da lui36ed esclamava: «Abba, Padre, tutto ti è possibile. Allontana da me questo calice; tuttavia non quello che voglio io ma quello che vuoi tu».37Poi tornò e li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei stato capace di vegliare un'ora sola?38Vegliate e pregate per non cadere in tentazione. Lo spirito, sì, è pronto, ma la carne è debole».39Andò di nuovo a pregare, dicendo le stesse parole.40E ritornato, li trovò un'altra volta addormentati, perchè cadevan dal sonno e non sapevano che rispondergli.41Ritornò una terza volta e disse loro: «Dormite pure e riposate! Basta così! L'ora è giunta; ecco il Figliuol dell'uomo è dato in mano ai peccatori.42Alzatevi, andiamo; ecco: chi mi tradisce è ormai vicino».

Tradimento di Giuda e cattura di Gesù

43Mentre ancora parlava, arrivò Giuda Iscariote, uno dei Dodici, accompagnato da una gran turba, armata di spade e bastoni, mandata dai principi dei sacerdoti, dagli Scribi e dai seniori,44alla quale il traditore aveva dato questo segnale: «Quello che bacerò, è lui; pigliatelo e menatelo via, assicurandovene bene».45Appena arrivato, subito accostandosi a lui, gli disse: «Salute, Rabbi!». E lo baciò.46Quelli, poste le mani addosso a Gesù, lo arrestarono.47Uno dei presenti, sfoderata la spada, ferì un servo del sommo sacerdote e gli portò via di netto un orecchio.48Gesù rivoltosi a loro, disse: «Siete venuti con spade e con bastoni per prendermi come se fossi un ladrone.49Ogni giorno me ne stavo tra voi nel tempio a insegnare e non mi avete preso; ma si compiano le Scritture».50Allora tutti i suoi discepoli lo abbandonarono e fuggirono.51Lo seguiva però un giovanetto coperto con un lenzuolo sul nudo; e lo presero.52Ma quello, lasciato il lenzuolo, se ne fuggì nudo.

Gesù davanti al Sinedrio

53Condussero Gesù dal sommo sacerdote, presso il quale si radunarono tutti i Sacerdoti, gli Scribi e i seniori.54Pietro lo seguì da lungi fin dentro al cortile del sommo sacerdote e seduto coi servitori si scaldava al fuoco.55Intanto i Sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano testimonianze contro Gesù per farlo morire e non ne trovavano,56perchè molti deponevano il falso contro di lui, ma le testimonianze loro non concordavano.57E alcuni, alzatisi, attestarono il falso contro di lui dicendo:58«Lo abbiamo sentito dire:- Io distruggerò questo tempio, fatto da mano di uomo e in tre giorni ne fabbricherò un altro, che non sarà fatto da mano d'uomo-».59Ma neppure su ciò le loro testimonianze erano concordi.60Allora il sommo sacerdote, alzatosi nel mezzo, domandò a Gesù: «Non rispondi nulla a quanto dicono contro di te?».61Ma egli taceva e non rispose nulla. Lo interrogò di nuovo il sommo sacerdote e gli chiese: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?».62Gesù rispose: «Sì, lo sono, e vedrete il Figliuol dell'uomo, seduto alla destra della potenza di Dio venire sulle nubi del cielo».63Il sommo sacerdote stracciandosi allora le vesti, esclamò: «Che bisogno abbiamo di testimoni?64Voi stessi avete udito la bestemmia: che ve ne pare?». Tutti lo condannarono come reo di morte.65E cominciarono alcuni a sputargli addosso, e velargli il volto e a colpirlo con pugni, dicendogli: «Indovina». E le guardie lo schiaffeggiavano.

Le negazioni di Pietro

66Mentre Pietro se ne stava giù nel cortile, venne una delle serve del sommo sacerdote67e, visto Pietro riscaldarsi, lo guardò bene in viso, poi gli disse: «Anche tu eri con Gesù Nazzareno».68Ma egli negò, dicendo : «Nè lo conosco, nè comprendo quello che tu vuoi dire». E uscì fuori nel vestibolo; e un gallo cantò.69La serva, vedutolo di nuovo, cominciò a dire agli astanti: «Costui è di quelli».70Ma egli negò nuovamente. E di lì a poco gli astanti dissero a Pietro: «Tu di sicuro devi essere di quelli; giacchè sei Galileo».71Egli però cominciò ad imprecare e a giurare: «Non conosco l'uomo, del quale parlate».72E subito il gallo cantò per la seconda volta. E Pietro si ricordò della parola dettagli da Gesù: «Prima che il gallo canti per la seconda volta, mi rinnegherai tre volte», e si mise a piangere.