Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Siracide 23


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 Signore, Padre e signore della mia vita, non m'abbandonare al loro capriccio, e non permetter ch'io cada per via di loro.1 Signore, padre e padrone della mia vita, non mi abbandonare alle suggestioni delle mie labbra, non permettere che io cada a motivo di esse.
2 Chi applicherà la sferza ai miei pensieri, e al mio cuore la correzione della sapienza, perchè non mi si risparmi nelle loro mancanze, e non si lascin correre i loro misfatti?2 Chi farà sentire ai miei pensieri il flagello ed al mio cuore la disciplina della sapienza; affinchè mi sian risparmiate le loro follie e non spuntino fuori i loro peccati?
3 affinchè non si accrescano i miei falli, e non si moltiplichino i miei delitti e abbondino i miei peccati, e io cada al cospetto de' miei avversari, e goda di me il mio nemico?3 Affinchè non crescan le mie ignoranze, non si moltiplichino le mie colpe, non trabocchin dalla misura i miei peccati, e io non cada in faccia ai miei avversari, e di me non rida il mio nemico?
4 Signore, Padre e Dio della mia vita, non mi abbandonare al loro capriccio,4 O Signore, padre e , Dio della vita mia, non mi abbandonare al loro capriccio,
5 non mi dare eccitazione d'occhi, e ogni concupiscenza tien lontana da me.5 non permettere nei miei occhi l'alterigia, allontana da me ogni concupiscenza,
6 Togli da me gli appetiti della carne, e la libidine non s'impossessi di me, e a uno spirito imprudente e stolto non m'abbandonare,6 toglimi l'intemperanza del ventre, non mi lasciare in potere delle impure passioni, non mi abbandonare ad un'anima senza pudore e senza ritegno.
7 La disciplina della bocca ascoltate, o figliuoli, e chi l'osserverà, non si perderà a cagion dèlie labbra, nè sdrucciolerà in opere malvage.7 Figlioli, ascoltate la disciplina della bocca. Chi la osserverà non cadrà a causa delle labbra, e non inciamperà in opere malvage.
8 [Per via delle labbra] resterà preso il peccatore nella sua vanità, e il superbioso e il maledico sdruccioleranno per via d'esse.8 Il peccatore resta accalappiato nella sua stoltezza, e il superbo e il maldicente vi tro­vano occasione di caduta.
9 Al giuramento non abituar la tua bocca, molte invero son le cadute per causa di esso,9 Non avvezzare la tua bocca al giuramento, perchè da esso vengono molte cadute.
10 e il nome di Dio non sia del continuo sulla tua bocca; nè t'immischiare coi nomi de' santi, perchè non ne andrai impunito.10 Il nome di Dio non sia troppo spesso sulla tua bocca, e non mescolare (al discorso) il nome dei santi, perchè non ne andrai impunito.
11 Come uno schiavo messo continuamente alla tortura, non manca di lividure; cosi chi giura e pronunzia [ogni momento] il Nome [del Signore], non sarà puro da peccato.11 Infatti, come lo schiavo messo spesso alla tortura non sarà esente da lividure, così chi giura e nomina Dio continuamente non sarà del tutto libero dal peccato.
12 L'uomo che molto giurò, si rimpinza d'iniquità, e non s'allontanerà dalla sua casa il flagello.12 L'uomo che giura molto si empirà di peccati, e il flagello non partirà dalla sua casa.
13 Se mancherà [al giuramento], il suo peccato graverà su lui, e se ci passa sopra, pecca doppiamente.13 E se non adempie (il giuramento) il suo delitto sarà sopra di lui, e se non ne farà conto il suo peccato sarà doppio,
14 Se falsamente giura, non sarà giustificato; perchè sarà ricolma di castighi la casa di lui.14 e se ha giurato invano, non sarà giustificato e la sua casa sarà piena di castighi.
15 C'è anche un altro parlare che ha di fronte la morte: non si ritrovi nell'eredità di Giacobbe!15 C'è anche un altro linguaggio che sta davanti alla morte: che esso non si trovi nell'eredità di Giacobbe.
16 Dagli uomini pii invero stan lungi tutte queste cose: non si ravvoltolano essi ne' peccati!16 Tutte queste cose staran lungi dai misericordiosi, ed essi non sommergeranno nei delitti.
17 Al turpiloquio non s'avvezzi la tua bocca, perchè v'ha in esso parole di peccato.17 Non si avvezzi la tua bocca allo sfrenato parlare, perchè in esso v'è la parola del peccato.
18 Ricordati di tuo padre e di tua madre, quando siedi in mezzo ai grandi;18 Ricordati di tuo padre e di tua madre quando stai in mezzo ai grandi,
19 affinchè non si dimentichi Iddio alla lor presenza, e, infatuato per la tua famigliarità [con essi], tu non subisca una mortificazione; sicché tu abbia a preferire di non esser nato, e maledica il giorno della tua nascita.19 affinchè Dio non si scordi di te in loro presenza, e tu, infatuato per la familiarità con essi, non abbia improperi da desiderar di non esser mai nato, da maledire il giorno della tua nascita.
20 L'uomo avvezzo al parlare oltraggioso, non acquisterà mal educazione in tutti i giorni della sua vita.20 L'uomo avvezzo alle parole oltraggiose non si correggerà in tutto il tempo della sua vita.
21 Due classi [di persone] moltiplicano i peccati, e la terza s'attira lo sdegno e la perdizione.21 Due sorta di persone fanno molti peccati, e la terza si attira l'ira e la perdizione:
22 L'animo acceso [da passione] è come un fuoco ardente; non si spengerà finché non abbia divorato qualcosa.22 L'anima che brucia come ardente fiamma, e non si spegnerà prima d'aver divorato qualche cosa;
23 E l'uomo ch' è malvagio di fronte alla sua carne, non cesserà finché non abbia fatto divampare il fuoco.23 l'uomo che pecca colla propria carne, e non cesserà finché non farà divampare il fuoco;
24 Al lussurioso ogni pane è gustoso, e non si stancherà di peccare sino alla morte.24 per l'uomo dedito alla fornicazione ogni pane è saporito, non cesserà di peccare sino alla fine.
25 Ogni uomo, che diserta dal proprio talamo, sprezza l'anima sua e dice: «Chi mi vede?25 Ogni uomo che profana il suo letto (coniugale), che disprezza la sua anima e dice: « Chi mi vede?
26 Le tenebre mi circondano e le pareti mi coprono e nessuno mi vede: chi ho da temere? De' miei misfatti non si ricorderà l'Altissimo!».26 Le tenebre mi circondano, le pareti mi nascondono, nessuno mi vede; di che temere? L'Altissimo non si ricorderà dei miei delitti »,
27 E non intende che l'occhio del Signore vede ogni cosa, perchè il timore di siffatto uomo caccia via da sè il timor di Dio, e [solo] gli occhi degli uomini sono il suo timore.27 e non riflette che l'occhio di Dio vede tutto. Perchè tal timore dell'uomo caccia da lui il timore di Dio, i suoi occhi han soltanto il timore degli uomini,
28 E non sa che gli occhi del Signore sono assai più lucenti del sole, e rimirano tutti i passi degli uomini e l'abisso profondo, e scrutano i cuori degli uomini ne' [più] segreti recessi.28 e non pensa che gli occhi del Signore son molto più luminosi del sole, osservano ogni passo dell'uomo, il profondo dell'abisso, e vedono i cuori umani nelle parti più nascoste;
29 Prima d'esser create, tutte le cose eran note al Signore Iddio, e così pure, dopo compiute, egli rimira ogni cosa!29 perchè il Signore Dio conosceva tutte le cose prima che fossero create, e dopo averle fatte le mira tutte.
30 Quest'[adultero] nelle vie della città sarà punito, e qual puledro equino sarà messo in fuga, e dove meno s'aspettava, sarà acchiappato.30 Un tal uomo sarà punito sulla piazza della città, sarà messo in fuga come puledro, e sarà agguantato dove non se l'aspetta,
31 E sarà un'ignominia per tutti, perchè non conobbe il timor di Dio.31 e sarà disonorato davanti a tutti, perchè non conobbe il timore del Signore.
32 Così parimenti ogni donna che lascia il proprio marito, e apparecchia un erede da estraneo coniugio.32 Così pure sarà d'ogni donna che lascia il suo marito e gli dà come erede il nato da un altro.
33 Primieramente infatti ella fu ribelle alla legge dell'Altissimo, poi peccò contro il suo marito, in terzo luogo fornicò nell'adulterio, e da un altro uomo si procacciò figliuoli.33 Prima di tutto essa non ha creduto alla legge dell'Altissimo, in secondo luogo ha peccato contro il proprio marito, in terzo luogo si contamina coll'adulterio e si fa dei figlioli da un altro uomo.
34 Costei sarà portata davanti l'adunanza, e sui suoi figliuoli ricadrà il castigo.34 Questa donna sarà condotta nell'assemblea e sarà interrogata riguardo ai suoi figlioli.
35 Non metteran radice i suoi figliuoli, e i rami di lei non porteranno frutto.35 I figli di lei non metteranno radici, i suoi rami non daran frutto:
36 Lascerà in maledizione la sua memoria, e la sua infamia non sarà cancellata.36 Lascerà una memoria maledetta, e il suo disonore non sarà mai cancellato.
37 E conosceranno quei che sopravvivono, come nulla v'ha di meglio del timor del Signore, e nulla di più dolce che osservare i comandamenti del Signore»37 E i superstiti riconosceranno che non c'è di meglio del timor di Dio, e che nulla è più dolce che osservare i comandamenti del Signore.
38 Grande gloria è seguire il Signore, e lunghezza di giorni si riceverà da lui.38 E' grande gloria seguire il Signore: è da lui che si riceverà la lunga vita.