Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Sapienza 11


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 Diresse bene le loro imprese per mano di un santo profeta.1 Essa fece riuscire le loro imprese
per mezzo di un santo profeta:
2 Traversaron deserti disabitati, e in luoghi impraticabili drizzaron le tende.2 attraversarono un deserto inospitale,
fissarono le tende in terreni impraticabili,
3 Tennero testa ai nemici e fecer vendetta degli avversari.3 resistettero agli avversari, respinsero i nemici.

4 Assetati t‘invocarono, ed ebber acqua da una rupe scoscesa e ristoro alla sete da duro macigno.4 Quando ebbero sete, ti invocarono
e fu data loro acqua da una rupe scoscesa,
rimedio contro la sete da una dura roccia.
5 Con ciò stesso con cui furon puniti i loro nemici, rimasti senza acque da bere, mentre godevano i figliuoli di Israele della loro abbondanza,5 Ciò che era servito a punire i loro nemici,
nel bisogno fu per loro un beneficio.
6 con ciò, essendo essi nel bisogno, furon beneficati.6 Invece della corrente di un fiume perenne,
sconvolto da putrido sangue
7 Invece infatti d’una fonte di fiume perenne, umano sangue tu desti agl'ingiusti;7 in punizione di un decreto infanticida,
tu desti loro inaspettatamente acqua abbondante,
8 e mentre soffrivan costoro in pena degli uccisi bambini, tu desti a quelli acqua abbondante contro ogni speranza;8 mostrando per la sete di allora,
come avevi punito i loro avversari.
9 mostrando, con la sete d'allora, come tu esaltavi i tuoi e punivi i loro avversari.9 Difatti, messi alla prova, sebbene puniti con misericordia,
compresero quali tormenti avevan sofferto gli empi,
giudicati nella collera,
10 Durante tal prova, invero, benché castigati con misericordia, poterono intendere qual fosse stato il tormento degli empi, giudicati con ira.10 perché tu provasti gli uni come un padre che corregge,
mentre vagliasti gli altri come un re severo che condanna.
11 Gli uni tu provasti come un padre che ammonisce; gli altri, come un re severo che tortura, li condannasti.11 Lontani o vicini erano ugualmente tribolati,
12 Assenti invero e presenti essi furono ugualmente tormentati.12 perché un duplice dolore li colse
e un pianto per i ricordi del passato.
13 Perchè una doppia tristezza li colse, e un gemito al ricordo del passato.13 Quando infatti seppero che dal loro castigo
quegli altri ricevevano benefici,
sentirono la presenza del Signore;
14 Quando infatti appresero che dai loro tormenti traevan beneficio quegli [altri], riconobbero il Signore, meravigliati dell'esito degli avvenimenti.14 poiché colui che avevano una volta esposto
e quindi respinto con scherni,
lo ammiravano alla fine degli eventi,
dopo aver patito una sete ben diversa da quella dei giusti.

15 E colui che, esposto [già] barbaramente e buttato in [acqua], avevan schernito l'ammirarono alla fine degli eventi, quand’ebbero a soffrire una sete ben diversa da quella de' giusti.15 Per i ragionamenti insensati della loro ingiustizia,
da essi ingannati, venerarono
rettili senza ragione e vili bestiole.
Tu inviasti loro in castigo
una massa di animali senza ragione,
16 In pena poi degli Insipienti pensieri della loro iniquità, per cui ingannati adoravano rettili irragionevoli e vili bestie, mandasti loro una moltitudine di bruti animali per punirli,16 perché capissero che con quelle stesse cose
per cui uno pecca, con esse è poi castigato.
17 perchè imparassero come son le cose stesse, con cui uno pecca, con quelle è tormentato.17 Certo, non aveva difficoltà la tua mano onnipotente,
che aveva creato il mondo da una materia senza forma,
a mandare loro una moltitudine di orsi e leoni feroci
18 Non mancava modo, invero, alla onnipotente tua mano, che ha creato il mondo da informe materia, di mandar contro loro un branco di orsi o de' feroci leoni,18 o belve ignote, create apposta, piene di furore,
o sbuffanti un alito infuocato
o esalanti vapori pestiferi
o folgoranti con le terribili scintille degli occhi,
19 o sconosciute fiere dì nuova creazione, piene di furore, o spiranti alito infocato, o esalanti lezzo di fumo, o lanelanti dagli occhi tremende scintille,19 bestie di cui non solo l'assalto poteva sterminarli,
ma annientarli anche l'aspetto terrificante.
20 e tali, che non solo il loro morso poteva stritolarli, ma la stessa vista farli morir di spavento.20 Anche senza questo potevan soccombere con un soffio,
perseguitati dalla giustizia
e dispersi dallo spirito della tua potenza.
Ma tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso.

21 E anche senza di questo, potevan stramazzare per un soffio solo, perseguitati dalle lor proprie azioni, e dispersi dal soffio della tua potenza; ma tutto tu disponesti in misura, numero e peso.21 Prevalere con la forza ti è sempre possibile;
chi potrà opporsi al potere del tuo braccio?
22 Perchè grandeggiar di potenza è sempre in tua mano, e alla forza del tuo braccio chi potrebbe resistere?22 Tutto il mondo davanti a te, come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
23 Come un peso che fa traboccar la bilancia è il mondo tutto dinanzi a te, e come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra!23 Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi,
non guardi ai peccati degli uomini,
in vista del pentimento.
24 Ma di tutti tu hai compassione, [appunto] perchè tutto puoi: e dissimuli i peccati degli uomini in attesa di penitenza.24 Poiché tu ami tutte le cose esistenti
e nulla disprezzi di quanto hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata.
25 Ami invero gli esseri tutti, e nulla abomini di quanto hai fatto. Perchè, se avessi odiato una cosa, non l’avresti prodotta nè fatta.25 Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi?
O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza?
26 E come potrebbe sussistere alcunché se tu non l’avessi voluto? o conservarsi ciò che non fu da te chiamato [all’esistenza] ?26 Tu risparmi tutte le cose,
perché tutte son tue, Signore, amante della vita,
27 Ma tutti gli esseri tu risparmi, perchè son tuoi, o Signore, amico de’ viventi.