Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Tobia 10


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Ora, indugiando Tobia a tornare a causa delle nozze, il padre suo Tobia stava in pena, e diceva: «Come mai il figliuolo mio ritarda, e qual motivo lo trattiene laggiù?1 E conciò sia cosa che Tobia dimorasse per cagione delle nozze, il suo padre Tobia era sollecito, e dicea: or perchè dimora il mio figliuolo? or perchè stà egli tanto?
2 Forse Gabelo è morto, e nessuno gli può rendere il denaro? ».2 Deh! or sarebbe egli morto Gabelo, e niuno gli renderebbe la pecunia?
3 Cominciò dunque ad esser grandemente contristato, egli e la moglie sua Anna con lui; ed insieme ambedue dettero in pianto, perchè al giorno stabilito il loro figliuolo non era punto tornato.3 E così s' incominciò a contristare insieme con Anna sua moglie; e cominciarono amendue a piagnere; perciò che al die ordinato il loro figliuolo non tornava a loro.
4 Piangeva dunque la madre di lui con lacrime inconsolabili, e diceva: «Ahimè, ahimè, figlio mio! Perchè ti abbiamo mandato così lontano, lume degli occhi nostri, bastone della nostra vecchiaia, consolazione della nostra vita, speranza della nostra posterità?4 E piagnea la madre sua con smisurate lacrime, e dicea: oimè, oimè, figliuolo mio, perchè ti mandammo noi a pellegrinare, o lume de' nostri occhii, bastone della nostra vecchiezza, sollazzo della nostra vita, speranza di venturo tempo?
5 Poiché in te solo possedevamo ogni cosa, non dovevamo mandarti lontano da noi ».5 Tutte le nostre cose in te uno abbiamo; e però non ti dovevamo partire da noi.
6 E Tobia le diceva: «Taci, e non ti turbare; il nostro figliuolo sta bene; troppo è fidato quell'uomo col quale l'abbiamo mandato ».6 Alla quale dicea Tobia: taci, e non ti turbare, però che il figliuolo nostro è (salvo e) sano; imperciò che è molto fedele quello uomo, con cui il mandammo.
7 Essa però in nessun modo si poteva consolare, ma ogni giorno usciva a guardare attorno ed a percorrere tutte le strade per le quali v'era speranza ch'ei potesse tornare, per vederlo, se era possibile, da lontano, quando tornasse.7 Ma ella per niuno modo si potea consolare; ma ogni di usciva fuori, e guardava dintorno, e aggirava tutte le vie dintorno, per le quali avea speranza del tornare, acciò ch' ella il vedesse da lungi tornare, se potess' essere.
8 Frattanto Raguele diceva al suo genero: «Rimani qui, ed io manderò avviso di tua buona salute a Tobia tuo padre ».8 Ma Raguel dicea al genero suo: deh! statti qui, e io manderò uno messo della salute tua al tuo padre.
9 Ma Tobia rispose: « Io so bene che il padre e la madre mia già contano i giorni, e stanno dentro di sè in angustie ».9 Al quale rispose Tobia: io so che ora il mio padre e la mia madre annùmerano i dì, e i loro spiriti si tormentano in loro.
10 Raguele pertanto, dopo che con molte parole ebbe pregato Tobia, e che questi in nessun modo si lasciò persuadere, gli dette Sara, e metà di tutt' i suoi averi, di servi, serve, armenti, cammelli, vacche, e danaro molto; e salvo e lieto lo rimandò,10 Ma da poi che Raguel l' ebbe molto pregato per diversi modi, egli non volendolo intendere per niuna ragione, sì gli diede Sara, e la metà di tutto il suo avere in servi e in serve, e in pecore e in cammelli e in vacche e in molta pecunia; e lasciollo andare sano e allegro,
11 dicendogli: «L'angelo santo del Signore vi accompagni nel vostro viaggio, e vi faccia giungere incolumi; possiate voi trovar tutto in buono stato attorno ai vostri genitori, e possano gli occhi miei veder i vostri figliuoli prima che io muoia ».11 dicendo: il santo angiolo di Dio sia nel vostro cammino, e ritornate sani e salvi, sì che voi troviate tutte le cose prospere intorno a' vostri maggiori, e gli occhii miei veggiano i vostri figliuoli innanzi ch' io muoia.
12 Ed abbracciata la loro figlia Sara, i genitori la baciarono e la fecero partire,12 Allora il padre e la madre abbracciarono e basciarono la loro figliuola, e lasciaronla andare,
13 ammonendola d'onorare i suoceri, d'amare il marito, di tener a dovere la servitù, di governar la casa, e di mantenersi irreprensibile.13 ammaestrandola ch' ella dovesse onorare il suocero suo e la sua suocera, e amare il marito, e reggere la famiglia, e governare la casa, e fare sì e in tal modo ch' ella non potesse essere ripresa.