Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 19


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Acab annunziò a Jezabel tutto ciò che aveva fatto Elia e come avesse passato a fil di spada tutti i profeti.1 E Acab nunciò a Iezabel tutto quello che Elia avea fatto, e come tutti i profeti avea morti di coltello.
2 Jezabel mandò allora un messo ad Elia per dirgli: «Gli dèi mi facciano questo e mi aggiungano quello, se domani a quest'ora io non farò della tua vita quel che tu hai fatto della vita di ognuno di essi».2 E Iezabel mandò dicendo per uno messaggio ad Elia: questo mi facciano gli dii, e questo aggiungano, se domane a quest' ora non farò all' anima tua quello è stato fatto all' anima d' uno di loro.
3 Temette pertanto Elia e levatosi se ne andò dove volle e giunse in Bersabee di Giuda, dove lasciò il suo servo.3 Ed Elia temè, e andavasene là dovunque la volontà lo portava; e vènnesene in Bersabee di Giuda, e lasciò ivi il suo fante.
4 Egli s'inoltrò poi nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro e desiderò di morire, dicendo: «Basta, o Signore: prendi l'anima mia; poichè io non sono migliore dei padri miei».4 E andossene nel deserto, per ispazio d' uno die; ed essendo venuto, sedendo sotto uno ginevro, domandò all' anima sua di morire; e disse: Signore, e' mi basta, togli l'anima mia; non sono io migliore che i padri miei.
5 Poi si sdraiò e dormì all'ombra del ginepro. Ed ecco l'angelo del Signore toccarlo e dirgli: «Levati e mangia».5 E gittossi in terra, e addormentossi all' ombra del ginevro; ed ecco l'angelo di Dio il toccò, e disse: istà su, e mangia (e bei).
6 Guardò e vide presso il suo capo un pane cotto sotto la cenere e un vaso d'acqua. Mangiò allora e bevve e di nuovo si addormentò.6 E guardandosi al capo, vidde uno pane fatto sotto la cenere, e uno vaso d'acqua; e mangiò e bevè, e anco si raddormentò.
7 Per la seconda volta tornò l'angelo del Signore a toccarlo e a dirgli: «Levati e mangia, poichè ti resta una strada lunga da fare».7 E ritornò l'angelo di Dio la seconda volta, e toccollo e disse: istà su, e mangia (e bevi), per ciò che tu hai a fare grande via.
8 Essendosi allora levato, mangiò e bevve e fortificato da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, Oreb.8 Il quale, levandosi, mangiò e bevè, e andò in fortezza di quello cibo XL dì e XL notti, insino al monte di Dio Oreb.
9 Arrivato colà si pose in una spelonca ed ecco la parola di Dio rivolta a lui per dirgli: «Che cosa fai qui, Elia?».9 E venuto ivi, stette in una spelonca: ed ecco la parola di Dio a lui, e dissegli: che fai tu quiritta, Elia?
10 Ed egli rispose: «Ho spiegato tutto il mio zelo per il Signore Dio degli eserciti, poichè i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e hanno ucciso a colpi di spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo e cercano di togliermi la vita».10 Ed egli rispose e disse: io hoe zelato di zelo per lo Signore Iddio degli eserciti, però che hanno rotto il patto del Signore i figliuoli d' Israel; i tuoi altari hanno guasto, i tuoi profeti hanno morti, e sono rimaso io solo, e vanno cercando l'anima mia per torla via.
11 Gli disse il Signore: «Vieni fuori e tienti sulla montagna dinanzi al Signore; ed ecco il Signore passa». E vi fu un gran vento così forte da scuotere i monti e da polverizzare le pietre dinanzi al Signore; ma il Signore non era col vento. E dopo il vento, un terremoto; ma il Signore non era col terremoto.11 E disse (l'angelo di Dio) a lui: esci fuori, e istà nel monte dinanzi a Dio; ed ecco che il Signore passerà, e uno spirito grande e forte, il quale sì convertirà i monti, e romperà le pietre dinanzi al Signore; e non è nello spirito il Signore, e dopo lo spirito commozione; e non è nella commozione il Signore;
12 E dopo il terremoto, un fuoco; ma il Signore non era col fuoco; e dopo il fuoco, un sussurro di un'aura leggera.12 e dopo la commozione fuoco; e non è nel fuoco il Signore; e dopo il fuoco il sibilo d'uno vento sottile.
13 Come Elia l'ebbe udito, si coprì il volto col mantello e uscito, stette alla porta della spelonca ed ecco una voce giungere fino a lui e dirgli: «Che fai qui, Elia?». Ed egli rispose:13 La quale cosa udita, Elia coperse il volto suo col mantello, e uscendo istette nell' uscio della spelonca; ed ecco a lui una voce, e disse: che fai tu qui Elia?
14 «Ho spiegato tutto il mio zelo per il Signore Dio degli eserciti; poichè i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e hanno ucciso a colpi di spada tutti i profeti e sono rimasto io solo e cercano di togliermi la vita».14 E quegli respuose: ho zelato di zelo per il Signore Iddio degli eserciti, però che i figliuoli d'Israel hanno rotto il suo patto; egli hanno disfatto il tuo altare, e hanno morti i tuoi profeti di coltello; e sono lasciato io solo, e cercano dell' anima mia per torla via.
15 Il Signore allora gli disse: «Va' e riprendi la tua via per il deserto fino a Damasco; quando sarai arrivato colà, ungerai re sopra la Siria Azael,15 E il Signore disse a lui: va, e ritorna per la tua via per il deserto in Damasco; e tornato che tu sarai là, ugnerai Azael re sopra Siria.
16 e sopra Israele ungerai re Jeu figlio di Namsi. Eliseo poi figlio di Safat di Abelmeula ungerai profeta in vece tua;16 E leu figliuolo di Namsi ugnerai re sopra Israel; Eliseo figliuolo di Safat, il quale è di Abelmeula, ugnerai profeta per te.
17 e accadrà che chiunque fuggirà la spada di Azael sarà ucciso da Jeu e chiunque sfuggirà alla spada di Jeu sarà ucciso da Eliseo.17 E sarà, chiunque fuggirà il coltello di Azael, ucciderallo Ieu; e chiunque fuggirà il coltello di Ieu, ucciderallo Eliseo.
18 Io poi mi riserberò in Israele settemila uomini, i cui ginocchi non si sono piegati dinanzi a Baal, e ogni bocca che non l'ha adorato baciando la mano».18 E lascerò per me in Israel sette milia uomini, le ginocchia de' quali non s'inchinarono a Baal, e ogni bocca che non l'avrà adorato basciando la mano.
19 Elia adunque partì di là e trovò Eliseo figliuolo di Safat, mentre arava con dodici coppie di buoi, ed egli stesso era uno di quelli che aravano con le dodici coppie di buoi. Venuto Elia da lui, gli gettò addosso il suo mantello;19 E partendosi indi, [Elia] trovò Eliseo figliuolo di Safat, che arava in XII iugi di buoi; ed egli era uno de' dodici aratori. E venuto Elia a lui, distese il suo mantello sopra di lui.
20 ed egli abbandonati subito i buoi, corse dietro ad Elia e disse: «Lasciami, te ne prego, baciare mio padre e mia madre e poi ti seguirò». Ed egli gli disse: «Va' e torna, poichè quello che toccava a me io l'ho fatto».20 Il quale incontanente, lasciati i buoi, corse dopo Elia, e disse: io ti priego ch' io basci il mio padre e la mia madre, e seguiterò te. Ed egli disse: va e ritorna, però che quella cosa ch' era mia, fatta a te.
21 Dopo essersi allontanato da Elia, se ne ritornò a prendere un paio di buoi e li scannò e con l'aratro dei buoi fece cuocere le carni e le diede al popolo che ne mangiò; poi si levò, andò e si mise a seguire Elia e a servirlo.21 E partissi da lui, e tolse uno paio di buoi, e uccisegli, e con l' aratro de' buoi cosse la carne e diedela al popolo, e mangiarono; e levandosi, si partì e seguitò Elia, e ministrava a lui.