Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Seconda lettera di Pietro 2


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 OR vi furono ancora de’ falsi profeti fra il popolo, come altresì vi saranno fra voi de’ falsi dottori, i quali sottintrodurranno eresie di perdizione, e rinnegheranno il Signore che li ha comperati, traendosi addosso subita perdizione.1 Ci furono dei falsi profeti nel popolo: ugualmente anche tra voi ci saranno falsi maestri, i quali introdurranno divisioni perniciose e, rinnegando il loro padrone che li riscattò, attireranno su se stessi una rovina veloce.
2 E molti seguiteranno le lor lascivie; per i quali la via della verità sarà bestemmiata2 Molti seguiranno le loro lascivie e per causa loro la via della verità sarà denigrata.
3 E per avarizia faranno mercatanzia di voi con parole finte; sopra i quali già da lungo tempo il giudicio non tarda, e la perdizione loro non dorme.3 Nella loro cupidigia cercheranno di comprarvi con discorsi artefatti: ma il loro giudizio di condanna già da tempo è in azione e la loro perdizione non ritarda.
4 Perciocchè, se Iddio non ha risparmiati gli angeli che hanno peccato; anzi, avendoli abissati, li ha messi in catene di caligine, per esser guardati al giudicio;4 Dio infatti non perdonò agli angeli che avevano peccato, ma, condannandoli al tartaro, li confinò nelle fosse tenebrose perché vi fossero trattenuti fino al giudizio.
5 e non risparmiò il mondo antico; ma salvò Noè, predicator di giustizia, sol con otto persone, avendo addotto il diluvio sopra il mondo degli empi;5 Non perdonò al mondo antico, ma quando scatenò il diluvio sul mondo degli empi, custodì Noè come ottavo in quanto annunciatore di giustizia;
6 e condannò a sovversione le città di Sodoma, e di Gomorra, avendole ridotte in cenere, e poste per esempio a coloro che per l’avvenire viverebbero empiamente;6 condannò le città di Sodoma e Gomorra, incenerendole, dando un esempio agli empi di quanto accadrà nei tempi futuri;
7 e scampò il giusto Lot, travagliato per la lussuriosa condotta degli scellerati7 salvò il giusto Lot, tormentato dalla condotta sfrenata di gente senza legge.
8 poichè quel giusto, abitando fra loro, per ciò ch’egli vedeva, ed udiva, tormentava ogni dì l’anima sua giusta per le scellerate loro opere;8 Infatti abitando, lui giusto, in mezzo a loro, sentiva la sua anima retta tormentata giorno per giorno da ciò che vedeva e udiva in opere inique:
9 il Signore sa trarre di tentazione i pii, e riserbar gli empi ad esser puniti nel giorno del giudicio;9 il Signore seppe salvare i buoni dalla prova e conservare i cattivi fino al giorno del giudizio per punirli,
10 massimamente coloro che vanno dietro alla carne, in concupiscenza d’immondizia; e che sprezzano le signorie: che sono audaci, di lor senno, e non hanno orrore di dir male delle dignità.10 specialmente coloro che seguivano la carne nella bramosia di turpitudini e disprezzavano la dignità del Signore. Incoscienti ed egoisti, non tremano davanti alle manifestazioni della gloria, bestemmiando,
11 Mentre gli angeli, benchè sieno maggiori di forza e di potenza, non dànno contro ad esse dinanzi al Signore giudicio di maldicenza.11 mentre gli angeli, pur essendo in potenza e forza superiori, non reggono al giudizio di condanna pronunciato presso il Signore su di loro.
12 Ma costoro, come animali senza ragione, andando dietro all’impeto della natura, nati ad esser presi, ed a perire bestemmiando nelle cose che ignorano, periranno del tutto nella lor corruzione, ricevendo il pagamento dell’iniquità.12 Questi invece, come bestie irragionevoli, nate proprio per essere catturate e per morire, bestemmiano ciò che non conoscono e periranno della morte loro,
13 Essi, che reputano tutto il lor piacere consistere nelle delizie della giornata; che son macchie, e vituperii, godendo de’ loro inganni, mentre mangiano con voi ne’ vostri conviti.13 subendo a loro danno il contraccambio della malvagità; ritengono delizia il piacere di un giorno; macchiati e luridi, si immergono nel piacere, facendo a voi buon viso con seduzioni ingannevoli.
14 Avendo gli occhi pieni d’adulterio, e che non restano giammai di peccare; adescando le anime instabili; avendo il cuore esercitato ad avarizia, figliuoli di maledizione.14 Hanno gli occhi pieni di passione per l'adultera, non cessano di saziarsi di peccato, adescano le persone deboli, hanno il cuore assuefatto alla cupidigia, sono figli di maledizione;
15 I quali, lasciata la diritta strada, si sono sviati, seguitando la via di Balaam, figliuolo di Bosor, il quale amò il salario d’iniquità.15 abbandonando la via retta si sono smarriti, hanno seguito la via di Balaam, di Bosor, che amò la ricompensa di ingiustizia
16 Ma egli ebbe la riprensione della sua prevaricazione; un’asina mutola, avendo parlato in voce umana, represse la follia del profeta.16 ed ebbe una lezione per la sua iniquità: un giumento muto, esprimendosi in voce umana, frenò l'idiozia del profeta.
17 Questi son fonti senz’acqua, nuvole sospinte dal turbo, a’ quali è riserbata la caligine delle tenebre.17 Costoro sono sorgenti senz'acqua, nubi in preda al vento della tempesta: è riservato loro il buio delle tenebre.
18 Perciocchè, parlando cose vane sopra modo gonfie, adescano per concupiscenze della carne, e per lascivie, coloro che erano un poco fuggiti da quelli che conversano in errore.18 Mediante parole tronfie e vanitose adescano, sollecitando gl'istinti lascivi della carne, coloro che non si distaccano del tutto da quanti stanno vivendo nell'errore.
19 Promettendo loro libertà, là dove eglino stessi son servi della corruzione; poichè ancora, se altri è vinto da alcuno, diviene suo servo.19 Promettono loro la libertà, mentre sono, essi stessi, schiavi della corruzione: ciascuno infatti rimane schiavo di ciò che lo vince.
20 Perciocchè, quelli che son fuggiti dalle contaminazioni del mondo, per la conoscenza del Signore e Salvator Gesù Cristo, se di nuovo essendo in quelle avviluppati, sono vinti, l’ultima condizione è loro peggiore della primiera.20 Se infatti dopo aver fuggito le brutture del mondo mediante la conoscenza approfondita del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo, impigliandovisi di nuovo, sono vinti, la loro situazione ultima diventa peggiore di quella iniziale.
21 Imperocchè meglio era per loro non aver conosciuta la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, rivolgersi indietro dal santo comandamento che era loro stato dato.21 Sarebbe stato infatti meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, tornare indietro dai comandamenti santi loro dati.
22 Ma egli è avvenuto loro ciò che si dice per vero proverbio: Il cane è tornato al suo vomito, e la porca lavata è tornata a voltolarsi nel fango22 A loro è accaduto quanto dice un proverbio vero: Il cane si rivolge verso ciò che ha vomitato e "la scrofa, lavata, ritorna a sguazzare nel fango".