Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Seconda lettera di Pietro 1


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 SIMON PIETRO, servitore ed apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuta fede di pari prezzo che noi, nella giustizia dell’Iddio e Salvator nostro, Gesù Cristo;1 Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro ai quali il nostro Dio e salvatore Gesù Cristo, nella sua giustizia, ha dato il medesimo e prezioso dono della fede:
2 grazia e pace vi sia moltiplicata nella conoscenza di Dio, e di Gesù, nostro Signore.2 grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza mediante la conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro.
3 SICCOME la sua potenza divina ci ha donate tutte le cose, che appartengono alla vita ed alla pietà, per la conoscenza di colui che ci ha chiamati per la sua gloria e virtù;3 La sua potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria.
4 per le quali ci son donate le preziose e grandissime promesse; acciocchè per esse voi siate fatti partecipi della natura divina, essendo fuggiti dalla corruzione in concupiscenza, che è nel mondo;4 Con questo egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione, che è nel mondo a causa della concupiscenza.
5 voi ancora simigliantemente, recando a questo stesso ogni studio, sopraggiungete alla fede vostra la virtù, e alla virtù la conoscenza;5 Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza,
6 e alla conoscenza la continenza, e alla continenza la sofferenza, e alla sofferenza la pietà;6 alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà,
7 e alla pietà l’amor fraterno, e all’amor fraterno la carità.7 alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità.
8 Perciocchè, se queste cose sono ed abbondano in voi, non vi renderanno oziosi, nè sterili nella conoscenza del Signor nostro Gesù Cristo.8 Questi doni, presenti in voi e fatti crescere, non vi lasceranno inoperosi e senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo.
9 Poichè colui nel quale queste cose non sono, è cieco, di corta vista, avendo dimenticato il purgamento de’ suoi vecchi peccati.9 Chi invece non li possiede è cieco, incapace di vedere e di ricordare che è stato purificato dai suoi antichi peccati.
10 Perciò, fratelli, vie più studiatevi di render ferma la vostra vocazione ed elezione; perciocchè, facendo queste cose, non v’intopperete giammai.10 Quindi, fratelli, cercate di rendere sempre più salda la vostra chiamata e la scelta che Dio ha fatto di voi. Se farete questo non cadrete mai.
11 Imperocchè così vi sarà copiosamente porta l’entrata all’eterno regno del Signor nostro Gesù Cristo11 Così infatti vi sarà ampiamente aperto l’ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.
12 Perciò io non trascurerò di rammemorarvi del continuo queste cose; benchè siate già intendenti, e confermati nella presente verità.12 Penso perciò di rammentarvi sempre queste cose, benché le sappiate e siate stabili nella verità che possedete.
13 Or io stimo esser cosa ragionevole, che, mentre io sono in questa tenda, io vi risvegli per ricordo;13 Io credo giusto, finché vivo in questa tenda, di tenervi desti con le mie esortazioni,
14 sapendo che fra poco la mia tenda ha da essere posta giù; siccome ancora il Signor nostro Gesù Cristo me l’ha dichiarato.14 sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo.
15 Ma io mi studierò che ancora, dopo la mia partenza, abbiate il modo di rammemorarvi frequentemente queste cose15 E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose.
16 Poichè non vi abbiamo data a conoscer la potenza e l’avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo, andando dietro a favole artificiosamente composte; ma essendo stati spettatori della maestà di esso.16 Infatti, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.
17 Perciocchè egli ricevette da Dio Padre onore e gloria, essendogli recata una cotal voce dalla magnifica gloria: Questi è il mio diletto Figliuolo, nel quale io ho preso il mio compiacimento.17 Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l’amato, nel quale ho posto il mio compiacimento».
18 E noi udimmo questa voce recata dal cielo, essendo con lui sul monte santo18 Questa voce noi l’abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.
19 Noi abbiamo ancora la parola profetica più ferma, alla quale fate bene di attendere, come ad una lampana rilucente in un luogo scuro, finchè schiarisca il giorno, e che la stella mattutina sorga ne’ cuori vostri;19 E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.
20 sapendo questo imprima, che alcuna profezia della scrittura non è di particolare interpretazione.20 Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione,
21 Perciocchè la profezia non fu già recata per volontà umana; ma i santi uomini di Dio hanno parlato, essendo sospinti dallo Spirito Santo21 poiché non da volontà umana è mai venuta una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono alcuni uomini da parte di Dio.