Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Giosuè 7


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 MA i figliuoli d’Israele commisero misfatto intorno all’interdetto; perciocchè Acan, figliuolo di Carmi, figliuolo di Zabdi, figliuolo di Zera, della tribù di Giuda, prese dell’interdetto; laonde l’ira del Signore si accese contro a’ figliuoli d’Israele.1 Ma i figliuoli d' Israel sì trapassarono il comandamento di Dio, e tolsono (e nascosono) di quello ch' era vietato. Acar figliuolo di Carmi, [figliuolo] di Zabdi figliuolo di Zare, della tribù di Iuda tolse alcuna cosa di quello ch' era vietato; e però (turbossi e) adirossi Iddio contro ai figliuoli d' Israel.
2 E Giosuè mandò degli uomini da Gerico in Ai, che è vicino di Bet-aven, dal lato Orientale di Betel, e disse loro: Salite e spiate il paese. Ed essi salirono, e spiarono Ai.2 E mandando poi Iosuè di Gerico uomini contro Ai, la quale istà presso a Betaven dalla parte dell' oriente (dove si leva il sole) del castello di Betel, sì disse loro: andate giuso, e sappiate come sta la terra. I quali (servando e) mettendo in esecuzione il comandamento ch' era loro dato, andarono (a provvedere e) a spiare la cittade di Ai.
3 Poi tornarono a Giosuè, e gli dissero: Tutto il popolo non salga; salgano solo intorno a due o tremila uomini, e percoteranno Ai; non istancar tutto il popolo, facendolo andar là; perciocchè in Ai son poca gente.3 E tornati si dissero a Iosuè: non vada giuso tutto il popolo, ma vadanci due milia o tre milia uomini, e sì disfacciano questa cittade: perchè si debbe tutto quanto il popolo affaticare indarno contro a pochi inimici?
4 Così salirono là intorno a tremila uomini del popolo, i quali fuggirono davanti alla gente d’Ai.4 E andarono a questa cittade tre milia combattitori; i quali incontamente volseno le spalle,
5 E la gente d’Ai ne percosse intorno a trentasei uomini, e li perseguirono d’appresso alla porta fino in Sebarim, e li percossero nella scesa; laonde il cuor del popolo si strusse, e divenne come acqua5 e furono isconfitti dagli uomini della cittade di Ai; e furono morti di loro XXXVI uomini, e sì gli perseguitarono i loro (nemici e) avversarii dalla porta (della città) insino a Sabarim; e sì caddero (e furono isconfitti) fuggendo per li piani; e isbigottissi il cuore del popolo, e diventò liquido come l'acqua.
6 E Giosuè si stracciò i vestimenti, e cadde in su la sua faccia in terra davanti all’Arca del Signore, e stette così infino alla sera, egli, e gli Anziani d’Israele; e si gittarono della polvere in sul capo.6 E Iosuè si stracciò la vestimenta, e cadde chinato in terra, dinanzi dell' arca di Dio, insino al vespro, così egli come tutti quanti gli antichi d' Israel; e puosono la polvere sopra il capo loro.
7 E Giosuè disse: Ahi! Signore Iddio, perchè hai pur fatto passare il Giordano a questo popolo, per darci nelle mani degli Amorrei, acciocchè ci distruggano? oh! ci fossimo noi pur contentati di star di là dal Giordano!7 E disse Iosuè: guai, guai a noi, Signore Iddio; perchè volesti passare questo popolo il fiume Giordano, acciò che ci mettessi (e dessi) nelle mani degli uomini, sì che si spegni e uccidasi? Iddio il volesse, che come incominciammo, fossimo stati di là dal (fiume) Giordano.
8 Ahi! Signore, che dirò io, poichè Israele ha voltate le spalle davanti a’ suoi nemici?8 Signore mio Iddio, che dirò io, veggendo Israel voltare le spalle alli suoi nemici?
9 I Cananei, e tutti gli abitanti del paese, l’udiranno, e si rauneranno d’ogn’intorno contro a noi, e distruggeranno il nostro nome d’in su la terra: e che farai tu del tuo gran Nome?9 E udirannolo li Cananei e tutti gli abitatori della terra; e insieme raunati sì ci attornieranno, e ispegneranno il nome nostro della terra. E che potrai mostrare al tuo grande nome?
10 E il Signore rispose a Giosuè: Levati: perchè sei tu così prostrato sopra la tua faccia?10 E disse Iddio a Iosuè: lièvati suso; perchè stai tu chinato in terra?
11 Israele ha peccato, e anche hanno trasgredito il mio patto, che io avea loro comandato, e anche hanno preso dell’interdetto, e anche hanno rubato, e anche hanno mentito, e anche l’hanno posto fra i loro arnesi.11 Il popolo d' Israel sì ha peccato, e sì ha trapassato il patto mio; e sì hanno tolto di quello ch' era (vietato ed) iscomunicato, e sì hanno involato e mentito; e trovasi siccome hanno nascoso loro le cose furate.
12 Perciò i figliuoli d’Israele non potranno stare a fronte a’ lor nemici, e volteranno le spalle davanti a loro; perchè son divenuti interdetto. Io non sarò più con voi, se non distruggete d’infra voi l’interdetto.12 Onde non potrà Israel istare innanzi a' suoi nemici, ma fuggirà dinanzi a loro; imperciò che è insozzato (e fatto immondo) di peccato della escomunicazione; ma io non sarò più con esso voi, insino a tanto che non atterrerete (e ucciderete) colui il quale è colpevole di questa cosa iscellerata (e di questo peccato).
13 Levati, santifica il popolo, e digli: Santificatevi per domani; perciocchè così ha detto il Signore Iddio d’Israele: O Israele, ei v’è fra te dell’interdetto; tu non potrai stare a fronte a’ tuoi nemici, finchè non abbiate tolto l’interdetto del mezzo di voi.13 Lièvati suso, (e va); santifica il popolo, e di' loro: questo dice Iddio, Signore d' Israel: vide che in mezzo di te si è commesso peccato (cioè di quello ch' era vietato ed iscomunicato) o Israel; tu non potrai istare dinanzi dalla faccia de' tuoi nemici, insino a tanto che quegli, che l' ha fatto, morto non sia (e iscacciato e ispento a terra del mezzo di voi), però ch' egli hae commesso così cosa iscellerata (e così grande peccato).
14 Poi domattina vi accosterete, a tribù a tribù; e la tribù che il Signore avrà presa si accosterà a nazione a nazione; e la nazione che il Signore avrà presa si accosterà a famiglia a famiglia; e la famiglia che il Signore avrà presa si accosterà a uomo a uomo.14 Voi sì anderete domattina tutti quanti, cadauno ordinato per la ischiatta sua; e sopra a qualunque ischiatta verrà la sorte, sì venga poi quella schiatta, e per parentado si divida, e poi per case e per uomo.
15 E colui che sarà colto nell’interdetto sarà arso col fuoco, egli, e tutto ciò che è suo; perciocchè egli ha trasgredito il patto del Signore, e ha commessa scelleratezza in Israele15 E (per quella ischiatta) [colui] lo quale sarà compreso che abbia commesso questo peccato, sì sia arso con tutta la sua sostanza: imperò che esso sì ha trapassato il comandamento di Dio, e hae commesso cosa sozza in Israel.
16 Giosuè adunque si levò la mattina a buon’ora, e fece accostare Israele a tribù a tribù; e la tribù di Giuda fu presa.16 E levandosi Iosuè la mattina, sì ordinò tutto il popolo secondo le loro ischiatte; e fu trovato (e messe le sorti) che la ischiatta di Giuda sì era colpevole.
17 E, fatta accostar la tribù di Giuda, il Signore prese la nazione degli Zariti; poi, fatta accostar la nazione degli Zariti, a uomo a uomo, Zabdi fu preso.17 La quale esaminata, fu trovato ch' era colpevole la famiglia di Zare; la quale esaminata, fu trovata la casa di Zabdi.
18 Poi, fatta accostar la famiglia di esso, a uomo a uomo, fu preso Acan, figliuolo di Carmi, figliuolo di Zabdi, figliuolo di Zera, della tribù di Giuda.18 E poi cercata a uomo, fu trovato Acan figliuolo di Carmi, che fu figliuolo di Zabdi figliuolo di Zare, della schiatta di Giuda.
19 E Giosuè disse ad Acan: Deh! figliuol mio, da’ gloria al Signore Iddio d’Israele, e fagli confessione, e dichiarami ora ciò che tu hai fatto; non celarmelo.19 E disse [Iosuè] ad Acan: figliuolo mio, dà (lode e grazia e) gloria a Dio Signore d' Israel, e confessa e dimmi quello che tu hae fatto, e non me 'l celare (nè nascondere).
20 E Acan rispose a Giosuè, e gli disse: Certo, io ho peccato contro al Signore Iddio d’Israele, e ho fatto così e così.20 E rispuose Acan a Iosuè, e sì gli disse; veramente ch' io ho peccato in Dio Signore d' Israel, e ho fatto così e così.
21 Avendo veduta fra le spoglie una bella mantellina Babilonica, e dugento sicli d’argento, e un regol d’oro di peso di cinquanta sicli, io m’invaghii di queste cose, e le presi; ed ecco, sono nascoste in terra in mezzo del mio padiglione, e l’argento è sotto la mantellina.21 Imperciò ch' io vidi tra la preda (e la roba) uno mantello rosso molto buono e dugento denari d'ariento (di due soldi e mezzo l' uno) e uno regolo d'oro il quale valea cinquanta denari; e vegnendomene voglia, si tolsi queste cose, e nascosi dirimpetto al mezzo del mio tabernacolo (dove io abito); e l'argento misi in una fossa, e coprì'lo colla terra.
22 Allora Giosuè mandò de’ messi, i quali corsero a quel padiglione; ed ecco, la mantellina era nascosta nel padiglione, e sotto essa era l’argento.22 E mandò Iosuè i sergenti lae; i quali correndo al tabernacolo di costui, trovarono ogni cosa nascosa in quello medesimo luogo, insieme coll' argento.
23 Essi adunque presero quelle cose di mezzo del padiglione, e le portarono a Giosuè, e a tutti i figliuoli d’Israele, e le gettarono davanti al Signore.23 E togliendolo del tabernacolo, sì portarono ogni cosa a Iosuè e a tutti i figliuoli d' Israel; e sì gli gittarono dinanzi di Dio.
24 E Giosuè, e tutto Israele con lui, presero Acan, figliuolo di Zera, e l’argento, e la mantellina, e il regol d’oro, e i figliuoli e le figliuole di esso, e i suoi buoi, e i suoi asini, e le sue pecore, e il suo padiglione, e tutto ciò ch’era suo, e li menarono nella valle di Acor.24 E togliendo Iosuè Acan figliuolo di Zare, e l'argento e il mantello e il regolo dell' oro, e i suoi figliuoli e le sue figliuole, e i buoi e gli asini e le pecore, e il suo tabernacolo e tutta quanta la sua massarizia, e tutti i figliuoli d' Israel con esso lui, sì lo menarono nella valle d' Acor.
25 E Giosuè disse ad Acan: Perchè ci hai tu conturbati? il Signore ti conturbi in questo giorno. E tutto Israele lo lapidò con pietre; e, dopo aver lapidati gli altri con pietre, li bruciarono tutti col fuoco.25 Dove disse Iosuè: imperciò che tu ci hai turbati tutti quanti, Iddio sì ti sturbi in questo dì d'oggi. E sì lo lapidarono tutti i figliuoli d'Israel; e tutte le cose che a lui s'apparteneano, sì furono (arse e) consumate col fuoco.
26 Poi alzarono sopra lui un gran monte di pietre, il qual dura infino a questo giorno. E il Signore s’acquetò della sua ardente ira: per ciò quel luogo è stato nominato: Valle di Acor, fino al dì d’oggi26 E si gli raunarono e feciono adosso uno grande monte di pietre, il quale vi sta insino al dì d'oggi. E partissi (l'ira e) il furore di Dio, il quale avea contro a loro; e fue chiamato il nome di quello luogo LA VALLE D' ACOR, insino al dì d' oggi.