Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Giosuè 5


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 Ora, come tutti re degli Amorrei che erano di qua dal Giordano, verso Ponente, e tutti i re de’ Cananei, ch’erano presso al mare, udirono che il Signore avea seccate le acque del Giordano davanti a’ figliuoli d’Israele, finchè fossero passati; il cuor loro divenne tutto fiacco, e non restò loro più alcun animo, per tema de’ figliuoli d’Israele.1 - Ora come tutti i re degli Amorrei, che abitavano al di là del Giordano ad occidente, e tutti i re di Canaan, che possedevano le località vicine al Gran Mare intesero che il Signore aveva asciugato il letto del Giordano dinanzi a' figli d'Israele, finchè non furon passati, si perdettero d'animo e non ebbero più coraggio per paura dell'entrata dei figli d'Israele.
2 IN quel tempo il Signore disse a Giosuè: Fatti de’ coltelli taglienti, e torna di nuovo a circoncidere i figliuoli d’Israele.2 In quel tempo disse il Signore a Giosuè: «Preparati de' coltelli di pietra e circoncidi una seconda volta i figli d'Israele».
3 Giosuè adunque si fece dei coltelli taglienti, e circoncise i figliuoli d’Israele al colle de’ prepuzi.3 Fece egli quanto gli aveva ordinato il Signore e circoncise i figli d'Israele sul colle della circoncisione.
4 Or questa fu la cagione per la quale Giosuè li circoncise: tutti i maschi del popolo, ch’era uscito di Egitto, cioè, tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto per lo cammino, dopo essere usciti di Egitto.4 Questo è il motivo della seconda circoncisione: tutti i maschi del popolo uscito dall'Egitto, tutti i combattenti eran morti nel deserto durante la lunghissima peregrinazione.
5 E, benchè tutto il popolo che uscì d’Egitto fosse circonciso, non però aveano circonciso tutto il popolo ch’era nato nel deserto per lo cammino, dopo che furono usciti d’Egitto.5 Tutti costoro eran circoncisi; mentre tutto il popolo nato nel deserto,
6 Perciocchè, dopo che i figliuoli d’Israele furono camminati quarant’anni per lo deserto, finchè fosse consumata la gente degli uomini di guerra ch’erano usciti di Egitto, i quali non aveano ubbidito alla voce del Signore, onde il Signore avea lor giurato, che non farebbe lor vedere il paese, del quale avea giurato a’ lor padri, che ce lo darebbe; paese stillante latte e miele;6 durante i quarant'anni di vita errabonda in quella vastissima solitudine, non era stato circonciso, fino a tanto che non furon morti quelli che non avevano ascoltato la voce del Signore e contro i quali era stato giurato che non sarebbe stata mostrata ad essi la terra dove scorre latte e miele.
7 il Signore fece sorgere, in luogo loro, i lor figliuoli, e quelli circoncise Giosuè; perciocchè erano incirconcisi, conciossiachè non fossero stati circoncisi per lo cammino.7 A costoro eran succeduti i loro figli e questi vennero circoncisi da Giosuè, perchè erano ancora come quando nacquero nè erano stati circoncisi da alcuno durante il viaggio.
8 E, dopo che si fu finito di circoncidere tutta la gente, dimorarono fermi nel campo, finchè fossero guariti.8 Ricevuta la circoncisione, rimasero accampati nello stesso luogo fino a guarigione completa.
9 E il Signore disse a Giosuè: Oggi io vi ho tolto d’addosso il vituperio di Egitto. Ed egli pose nome a quel luogo, Ghilgal, il quale dura fino a questo giorno9 Il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho tolto da voi l'obbrobrio dell'Egitto». E quel luogo venne chiamato "Galgala", nome che dura fino a questi giorni.
10 E i figliuoli d’Israele, accampati in Ghilgal, celebrarono la Pasqua nel quartodecimo giorno di quel mese, in su la sera nelle campagne di Gerico.10 I figli d'Israele si fermarono in Galgala e vi fecero la Pasqua nel decimoquarto giorno del mese, verso sera, nella pianura di Gerico
11 E il giorno seguente la Pasqua, in quello stesso giorno, mangiarono del grano del paese, in pani azzimi, e del grano arrostito.11 e nel giorno seguente mangiarono dei prodotti del suolo, pani azzimi e grano tostato raccolto in quello stesso anno.
12 E il giorno appresso ch’ebber mangiato del grano del paese, la manna cessò; e i figliuoli d’Israele non ebbero più manna; anzi quell’anno mangiarono del frutto della terra di Canaan12 E la manna venne a mancare, dopo che ebbero mangiato dei prodotti del suolo e i figli d'Israele non ebbero più manna da mangiare, ma si nutrirono coi prodotti dell'anno in corso raccolti nella terra di Canaan.
13 Or avvenne che, mentre Giosuè era presso a Gerico, egli alzò gli occhi, e riguardò, ed ecco, un uomo stava ritto davanti a lui, il quale avea la sua spada tratta in mano. E Giosuè andò a lui, e gli disse: Sei tu de’ nostri, ovvero dei nostri nemici?13 Mentre Giosuè si trovava nel territorio della città di Gerico, alzò gli occhi e si vide dinanzi un uomo con in mano la spada sguainata. Mossogli incontro, gli domandò: «Sei tu dei nostri o dei nemici?».
14 Ed egli disse: No; anzi io sono il Capo dell’esercito del Signore; pur ora son venuto. E Giosuè cadde sopra la sua faccia in terra, e adorò; e gli disse: Che vuol dire il mio Signore al suo servitore?14 Ed avendo egli risposto: «No, ma sono un principe dell'esercito del Signore e arrivo in questo momento»;
15 E il Capo dell’esercito del Signore disse a Giosuè: Tratti le scarpe da’ piedi; perciocchè il luogo, sopra il quale tu stai, è santo. E Giosuè fece così15 Giosuè cadde con la faccia a terra e l'adorò, dicendo: «Che cosa comanda il mio Signore al suo servo?».
16 «Slegati» gli rispose «i calzari dei piedi, perchè il luogo dove stai è santo». Giosuè fece quanto gli era stato imposto.