Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Geremia 22


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DIODATIEINHEITSUBERSETZUNG BIBEL
1 COSÌ ha detto il Signore: Scendi nella casa del re di Giuda, e pronunzia quivi questa parola, e di’:1 So hat der Herr gesprochen: Geh hinab in den Palast des Königs von Juda und rede dort folgende Worte!
2 Ascolta la parola del Signore o re di Giuda, che siedi sopra il trono di Davide; tu, e i tuoi servitori, e il tuo popolo ch’entrate per queste porte.2 Du sollst sagen: König von Juda, der du auf dem Thron Davids sitzt, höre das Wort des Herrn, du selbst, deine Diener und deine Leute, die durch diese Tore kommen.
3 Così ha detto il Signore: Fate giudicio e giustizia; e riscotete di man dell’oppressore colui a cui è tolto il suo: e non fate torto al forestiere, nè all’orfano, nè alla vedova; non fate violenza, e non ispandete sangue innocente in questo luogo.3 So spricht der Herr: Sorgt für Recht und Gerechtigkeit und rettet den Ausgeplünderten aus der Hand des Gewalttäters! Fremde, Waisen und Witwen bedrängt und misshandelt nicht; vergießt kein unschuldiges Blut an diesem Ort!
4 Perciocchè, se pur mettete ad affetto questa parola, i re del legnaggio di Davide, che seggono sopra il suo trono, entreranno per le porte di questa Casa, montati sopra carri, e sopra cavalli, essi, ed i lor servitori, ed il lor popolo.4 Wenn ihr wirklich dieses Wort erfüllt, dann werden durch die Tore dieses Palastes Könige einziehen, die auf dem Thron Davids sitzen; mit Wagen und Rossen werden sie fahren, sie selbst, ihre Beamten und ihre Leute.
5 Ma se voi non ascoltate queste parole, io giuro per me stesso, dice il Signore, che questa Casa sarà messa in desolazione.5 Hört ihr aber nicht auf diese Worte, so schwöre ich bei mir selbst - Spruch des Herrn: Zum Trümmerhaufen wird dieser Palast.
6 Perciocchè, così ha detto il Signore intorno alla casa del re di Giuda: Tu mi sei stata come Galaad, come la sommità del Libano; se io non ti riduco in deserto, in città disabitate.6 Ja, so spricht der Herr gegen den Palast des Königs von Juda: Giltst du mir auch so viel wie Gilead, wie der Gipfel des Libanon, fürwahr, ich mache dich zur Wüste, zur unbewohnten Stadt.
7 Io ordinerò contro a te de’ guastatori, che avranno ciascuno le sue armi; e taglieranno la scelta de’ tuoi cedri, e li gitteranno nel fuoco.7 Ich biete Verwüster gegen dich auf, die mit ihren Äxten kommen, deine auserlesenen Zedern umhauen und ins Feuer werfen.
8 E molte genti passeranno presso di questa città, e diranno l’uno all’altro: Perchè ha il Signore fatto così a cotesta gran città?8 Wenn dann Leute aus vielen Völkern an dieser Stadt vorbeikommen und einander fragen: Warum hat der Herr so an dieser großen Stadt gehandelt?,
9 E si dirà: Perciocchè hanno lasciato il patto del Signore Iddio loro, ed hanno adorati altri dii, ed hanno lor servito9 wird man erwidern: Weil sie den Bund mit dem Herrn, ihrem Gott, aufgegeben, andere Götter angebetet und ihnen gedient haben.
10 Non piangete per lo morto, e non ve ne condolete; piangete pur per quel che se ne va via; perciocchè egli non ritornerà più, e non vedrà più il suo natio paese.10 Weint nicht um den Toten und beklagt ihn nicht! Weint vielmehr um den, der fortmusste; denn er kehrt nie wieder zurück, nie mehr sieht er sein Heimatland.
11 Perciocchè il Signore ha detto così di Sallum, figliuolo di Giosia, re di Giuda, che ha regnato in luogo di Giosia, suo padre, ed è uscito di questo luogo: Egli non vi ritornerà più;11 Denn so spricht der Herr über Schallum, den Sohn Joschijas, den König von Juda, der seinem Vater Joschija in der Regierung gefolgt war und wegziehen musste von diesem Ort: Nie mehr kommt er hierher zurück.
12 anzi morrà nel luogo dove è stato menato in cattività, e non vedrà più questo paese.12 An dem Ort, wohin man ihn verschleppt hat, dort wird er sterben und dieses Land nie wieder sehen.
13 Guai a colui ch’edifica la sua casa, e non con giustizia; e le sue sale, e non con dirittura; che si serve del suo prossimo per nulla, e non gli dà il pagamento dell’opera sua; che dice:13 Weh dem, der seinen Palast mit Ungerechtigkeit baut,
seine Gemächer mit Unrecht,der seinen Nächsten ohne Entgelt arbeiten lässt
und ihm seinen Lohn nicht gibt,
14 Io mi edificherò una casa grande, e delle sale spaziose; e taglia a quelle delle finestre larghe, e la fa tavolata di cedri, e la dipinge di minio!14 der sagt: Ich baue mir einen stattlichen Palast
und weite Gemächer. Er setzt ihm hohe Fenster ein,
täfelt ihn mit Zedernholz
und bemalt ihn mit Mennigrot.
15 Regnerai tu perchè cerchi d’eccellere co’ cedri? non mangiò, e non bevve tuo padre, facendo ciò ch’è diritto, e giusto? ed allora bene gli avvenne.15 Bist du König geworden,
um mit Zedern zu prunken? Hat dein Vater nicht auch gegessen und getrunken,
dabei aber für Recht und Gerechtigkeit gesorgt?
Und es ging ihm gut.
16 Egli fece ragione al povero ed al bisognoso: ed allora bene gli avvenne; non è ciò conoscermi? dice il Signore.16 Dem Schwachen und Armen verhalf er zum Recht. Heißt nicht das, mich wirklich erkennen?
- Spruch des Herrn.
17 Ma tu non hai gli occhi, nè il cuore, se non alla tua avarizia, ed a spandere il sangue innocente, e ad oppressione, ed a storsione, per farla.17 Doch deine Augen und dein Herz
sind nur auf deinen Vorteil gerichtet, auf das Blut des Unschuldigen, das du vergießt,
auf Bedrückung und Erpressung, die du verübst.
18 Perciò, il Signore ha detto così di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda: Ei non se ne farà cordoglio, dicendo: Ahi fratel mio! Ahi sorella! Ei non se ne farà altresì cordoglio, dicendo: Ahi Signore! e: Ahi sua maestà!18 Darum - so spricht der Herr über Jojakim,
den Sohn Joschijas, den König von Juda: Man wird für ihn nicht die Totenklage halten:
«Ach, mein Bruder! Ach, Schwester!» Man wird für ihn nicht die Totenklage halten:
«Ach, der Herrscher! Ach, seine Majestät!»
19 Egli sarà seppellito della sepoltura di un asino, essendo strascinato, e gettato via lungi dalle porte di Gerusalemme19 Ein Eselsbegräbnis wird er bekommen.
Man schleift ihn weg und wirft ihn hin,
draußen vor den Toren Jerusalems.
20 Sali pure in sul Libano, e grida; e da’ fuori la tua voce in Basan, e grida a quelli che sono di là; perciocchè tutti i tuoi amanti sono stati rotti.20 (Jerusalem,) steig auf den Libanon und schrei,
im Baschan erheb deine Stimme, schrei vom Abarimgebirge herab,
dass alle deine Freunde zerschmettert sind.
21 Io ti ho parlato nelle tue prosperità; ma tu hai detto: Io non ascolterò; questa è stata la tua usanza fin dalla tua fanciullezza, che tu non hai giammai ascoltata la mia voce.21 Ich habe dir zugeredet, als du dich noch sicher fühltest;
du aber hast gesagt: Ich höre nicht. So hast du es getrieben von Jugend an:
Du hast auf meine Stimme nicht gehört.
22 Il vento si pascerà di tutti i tuoi pastori, ed i tuoi amanti andranno in cattività; allora sarai pure svergognata e confusa, per tutta la tua malvagità.22 All deine Hirten wird der Wind weiden,
deine Freunde müssen fort in die Gefangenschaft.Dann wirst du Schmach und Schande ernten
wegen all deiner Untaten.
23 Tu dimori nel Libano, tu ti annidi sopra i cedri; oh! quanto sarai graziosa, quando ti verranno le doglie del parto; i dolori, come di donna che partorisce!23 Die du auf dem Libanon thronst (Jerusalem),
in Zedern nistest, wie wirst du stöhnen, wenn Wehen über dich kommen,
Schmerzen wie die einer Gebärenden.
24 Come io vivo, dice il Signore, avvegnachè tu, Conia, figliuolo di Gioiachim, re di Giuda, fossi un suggello nella mia man destra, pur te ne divellerò;24 So wahr ich lebe - Spruch des Herrn -, selbst wenn Jojachin, der Sohn Jojakims und König von Juda, ein Siegelring an meiner Rechten wäre, ich risse dich weg.
25 e ti darò in man di quelli che cercano l’anima tua, e in man di quelli de’ quali tu hai spavento, e in man di Nebucadnesar, re di Babilonia, e in man de’ Caldei.25 Ich gebe dich in die Hand derer, die dir nach dem Leben trachten, in die Hand derer, vor denen dir graut, in die Hand Nebukadnezzars, des Königs von Babel, und in die Hand der Chaldäer.
26 E caccerò te, e tua madre che ti ha partorito, in un paese strano, dove non siete nati; e quivi morrete.26 Ich schleudere dich samt deiner Mutter, die dich gebar, in ein anderes Land, in dem ihr nicht geboren seid, und dort werdet ihr sterben.
27 E quant’è al paese, al quale essi hanno l’animo intento, per tornarvi, non vi torneranno.27 In das Land aber, nach dem ihr Herz sehnlich zurückverlangt, werden sie nie wieder kommen. -
28 È quest’uomo Conia un idolo sprezzato, e rotto in pezzi? è egli un vaso, del quale non si fa stima alcuna? perchè dunque sono stati cacciati egli, e la sua progenie, e gettati in un paese, che non conoscono?28 Ist denn dieser Mann Jojachin ein verachtetes, zerschlagenes Gefäß oder ein Gerät, das niemand mehr mag? Warum wird er fortgeschleudert und hingeworfen in ein Land, das er nicht kennt?
29 O paese, o paese, o paese, ascolta la parola del Signore!29 Land, Land, Land, höre das Wort des Herrn!
30 Così ha detto il Signore: Scrivete pure che quest’uomo sarà privo di figliuoli, e sarà uomo che non prospererà a’ suoi dì; e che niuno della sua progenie prospererà, sedendo sopra il trono di Davide, e signoreggiando per l’innanzi sopra Giuda30 So spricht der Herr: Schreibt diesen Mann als kinderlos ein, als Mann, der in seinem Leben kein Glück hat. Denn keinem seiner Nachkommen wird es glücken, sich auf den Thron Davids zu setzen und wieder über Juda zu herrschen.