Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Levitico 6


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:1 Il Signore parlò a Mosè, dicendo:
2 Quando alcuno avrà peccato, e commesso misfatto contro al Signore, avendo mentito al suo prossimo intorno a deposito, o a roba rimessagli nelle mani, o a cosa rapita; ovvero, avendo fatta fraude al suo prossimo;2 « Chi ha peccato e, disprezzando il Signore, ha negato al suo prossimo il deposito confidato alla sua onestà, o ha estorto con violenza qualche cosa, o frodato,
3 ovvero anche, avendo trovata alcuna cosa perduta, e avendo mentito intorno ad essa, e giurato falsamente; e in qualunque altra cosa, di tutte quelle, le quali l’uomo suol fare, peccando in esse;3 o, trovata una cosa perduta, la nega con la giunta del giuramento, o avrà fatta qualche altra di quelle cose nelle quali sogliono gli uomini peccare,
4 quando adunque alcuno avrà peccato, e sarà caduto in colpa, restituisca la cosa ch’egli avrà rapita o fraudata; o il deposito che gli sarà stato dato in guardia, o la cosa perduta che egli avrà trovata.4 convinto del delitto,
5 Ovvero qualunque altra cosa, della quale egli abbia giurato falsamente; restituiscane il capitale, e sopraggiungavi il quinto; e dialo a colui al quale appartiene, nel giorno stesso del sacrificio per la sua colpa.5 restituirà per intero al padrone a cui ha fatto il danno tutto quello che ha preso con frode e un quinto di più;
6 E adduca al Signore, per sacrificio per la sua colpa, un montone senza difetto, del prezzo che tu l’avrai tassato per la colpa; e menilo al sacerdote.6 inoltre offrirà pel suo peccato un ariete senza macchia preso dal gregge, secondo l'estimazione e la misura del delitto, e lo darà al sacerdote,
7 E faccia il sacerdote il purgamento per esso, nel cospetto del Signore, e gli sarà perdonato; qualunque cosa egli abbia fatta di tutte quelle, le quali si soglion fare, onde l’uomo cade in colpa7 il quale pregherà per lui dinanzi al Signore, e cosi gli sarà perdonata qualunque cosa egli, peccando, abbia fatta ».
8 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:8 Il Signore parlò a Mosè, dicendo:
9 Comanda ad Aaronne e ai suoi figliuoli, dicendo: Quest’è la legge dell’olocausto: Stia esso olocausto sopra il fuoco acceso che sarà sopra l’Altare, tutta la notte, fino alla mattina; e arda il fuoco dell’Altare sopra esso del continuo.9 « Dà quest'ordine ad Aronne e ai suoi figli e di' loro: Questa è la legge dell'olocausto: esso brucerà sull'altare tutta la notte fino al mattino, e il fuoco sarà preso dall'altare stesso.
10 E vestasi il sacerdote il suo vestimento di lino, e vesta la sua carne delle mutande line; e levi le ceneri, nelle quali il fuoco avrà ridotto l’olocausto, consumandolo sopra l’Altare; e mettale allato all’Altare.10 Il sacerdote, indossata la tunica e i calzoni di lino, caverà le ceneri in cui il fuoco divoratore ha ridotto l'olocausto, e messele accanto all'altare,
11 Poi spogli i suoi vestimenti, e vestane degli altri, e porti la cenere fuor del campo in luogo mondo.11 si spoglierà delle prime vesti, e, indossatene altre, porterà le ceneri fuori del campo, procurando che si consumino fino all'ultima favilla in luogo mondissimo.
12 E sia il fuoco che sarà sopra l’Altare, tenuto del continuo acceso in esso; non lascisi giammai spegnere; e accenda il sacerdote ogni mattina delle legne sopra esso, e dispongavi gli olocausti sopra, e bruci sopra esso i grassi de’ sacrificii da render grazie.12 Il fuoco arderà semprò sopra l'altare, e il sacerdote lo manterrà, ponendo ogni giorno al mattino delle legna sulle quali poserà l'olocausto e brucerà il grasso delle ostie pacifiche.
13 Arda il fuoco del continuo sopra l’Altare; non lascisi giammai spegnere13 Questo è il fuoco perpetuo che non mancherà mai sull'altare.
14 Ora, quest’è la legge dell’offerta di panatica. Offeriscala uno de’ figliuoli di Aaronne, nel cospetto del Signore, davanti all’Altare.14 Questa è la legge del sacrifizio e delle libazioni che i figli d'Aronne offriranno dinanzi al Signore e dinanzi all'altare.
15 E levine una menata del fior di farina, e dell’olio di essa offerta, insieme con tutto, l’incenso che sarà sopra l’offerta, e faccia bruciar sopra l’Altare la ricordanza di essa, in odor soave, al Signore.15 Il sacerdote, preso un pugno di fior di farina intrisa con olio e tutto l'incenso che v'è sopra, brucerà il tutto sull'altare in memoria di odore soavissimo al Signore:
16 E mangino Aaronne e i suoi figliuoli il rimanente di essa; mangisi in azzimi, in luogo sacro, nel Cortile del Tabernacolo della convenenza.16 la farina che rimane la mangerà Aronne coi suoi figli, la mangerà senza lievito, nel luogo santo, nell'atrio del Tabernacolo.
17 Non cuocasi con lievito; io l’ho data loro per lor parte dell’offerte che mi son fatte per fuoco. E cosa santissima, come il sacrificio per lo peccato, e per la colpa.17 Questa, farina, non deve fermentare, perche parte di essa è offerta in olocausto al Signore; e deve essere cosa sacrosanta, come l'offerta per il peccato e per il delitto:
18 Ogni maschio, d’infra i figliuoli di Aaronne, può mangiare quello, per istatuto perpetuo, per le vostre età, dell’offerte che si fanno per fuoco al Signore. Chiunque toccherà quelle cose sia santo.18 me mangeranno soltanto i maschi della stirpe di Aronne. Questa sarà una legge eterna per i sacrifizi del Signore in tutte le vostre generazioni: chiunque toccherà queste cose sarà santificato ».
19 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:19 Il Signore parlò a Mosè, dicendo:
20 Quest’è l’offerta, che Aaronne e i suoi figliuoli hanno sempre da offerire al Signore, nel giorno che alcun di loro sarà unto, cioè: un’offerta di panatica d’un decimo d’un efa di fior di farina, per offerta perpetua; la metà la mattina, e l’altra metà la sera.20 Questa, è l'oblazioue che Aronne e i suoi figli devono fare al Signore nel giorno della, loro unzione. Offriranno in sacrifizio sempiterno la decima parte di un efi di fior di farina: una metà al mattino e l'altra metà alla, sera.
21 Apparecchisi con olio in su la teglia; portala così cotta in su la teglia; e offerisci, per soave odore al Signore, quella offerta cotta in pezzi.21 Tal farina, mescolata con olio, sarà fritta nella padella, offerta calda, in odore soavissimo al Signore,
22 E faccia il Sacerdote, che sarà unto in luogo di Aaronne, d’infra i suoi figliuoli, quella offerta per istatuto perpetuo; brucisi tutta intera al Signore.22 dal sacerdote che sarà legittimamente succeduto a suo padre, e brucerà tutto sull'altare,
23 E, generalmente, ogni offerta di panatica del Sacerdote brucisi interamente; non mangisene nulla23 perchè ogni sacrifizio dei sacerdoti dovrà esser consumato nel fuoco e nessuno potrà mangiarne ».
24 Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:24 Il Signore parlò a Mosè, dicendo:
25 Parla ad Aaronne e a’ suoi figliuoli, dicendo: Quest’è la legge del sacrificio per lo peccato: Scannisi il sacrificio per lo peccato davanti al Signore, nell’istesso luogo dove si scannano gli olocausti; è cosa santissima.25 « Di' ad Aronne e ai suoi figli: Questa è la legge dell'ostia per il peccato: essa verrà immolata davanti al Signore, nel luogo dove si offre l'olocausto. Essendo cosa sacrosanta,
26 Mangilo il sacerdote che farà quel sacrificio per lo peccato; mangisi in luogo santo, nel Cortile del Tabernacolo della convenenza.26 il sacerdote che la offre la mungerà, nel luogo santo, nell'atrio del Tabernacolo,
27 Chiunque toccherà la carne di esso sia santo; e se sprizza del sangue di esso sopra alcun vestimento, lavisi quello sopra che sarà sprizzato, in luogo santo.27 e tutto quello che toccherà la carne di essa sarà santificato. Se del sangue di essa ne schizza sopra una veste, questa sarà lavata nel luogo santo.
28 E spezzisi il vaso di terra, nel quel sarà stato cotto; che se pure è stato cotto in un vaso di rame, strebbisi quello, e sciacquisi con acqua.28 Il vaso in cui è stata cotta, se di terra, sarà spezzato, se di rame, sarà strofinato bene e risciacquato.
29 Ogni maschio d’infra i sacerdoti ne potrà mangiare; è cosa santissima.29 Ogni maschio di stirpe sacerdotale mangerà delle carni di essa, perchè è cosa sacrosanta.
30 Ma non mangisi di alcun sacrificio per lo peccato, del cui sangue si deve portar nel Tabernacolo della convenenza, per far purgamento di peccato, nel Santuario; brucisi col fuoco30 Però l'ostia immolata per il peccato, il sangue della quale vien portato nel Tabernacolo della, testimonianza per fare l'espiazione del santuario, non sarà mangiata, ma verrà consumata nel fuoco.