Qoelet 6

DIODATI	NEW JERUSALEM
1 VI è un male che io ho veduto sotto il sole, ed è frequente fra gli uomini;	1 I see another evil under the sun, which goes hard with people:
2 cioè: che vi è tal uomo, a cui Iddio ha date ricchezze, e facoltà, e gloria, talchè nulla manca all’anima sua, di tutto ciò ch’egli può desiderare; e pure Iddio non gli dà il potere di mangiarne, anzi uno strano le mangia. Questo è vanità, ed una mala doglia.	2 suppose someone has received from God riches, property, honours -- nothing at al left to wish for; butGod does not give the chance to enjoy them, and some stranger enjoys them. This is futile, and grievoussuffering too.
3 Avvegnachè alcuno generi cento figliuoli, e viva molti anni, talchè il tempo della sua vita sia grande, se l’anima sua non è saziata di bene, e se non ha pur sepoltura, io dico che la condizione di un abortivo è migliore che la sua.	3 Or take someone who has had a hundred children and lived for many years, and, having reached oldage, has never enjoyed the good things of life and has not even got a tomb; it seems to me, a still-born child ishappier.
4 Perciocchè quell’abortivo è venuto in vano, e se ne va nelle tenebre, e il suo nome è coperto di tenebre.	4 In futility it came, into darkness it departs, and in darkness will its name be buried.
5 Ed avvegnachè non abbia veduto il sole, nè avuto alcun conoscimento, pure ha più riposo di quell’altro.	5 It has never so much as seen or known the sun; al the same, it wil rest more easily than that person,
6 Il quale, benchè egli vivesse duemila anni, se non gode del bene, che vantaggio ne ha egli? non vanno essi tutti in un medesimo luogo?	6 who would never have known the good things of life, even by living a thousand years twice over. Do wenot al go to the same place in the end?
7 Tutta la fatica dell’uomo è per la sua bocca; e pur l’anima sua non è giammai sazia.	7 Al toil is for the mouth, yet the appetite is never satisfied.
8 Perciocchè, qual vantaggio ha il savio sopra lo stolto? qual vantaggio ha il povero intendente? di camminare davanti a’ viventi.	8 What advantage has the wise over the fool? And what of the pauper who knows how to behave insociety?
9 Meglio è il veder con gli occhi, che andar vagando qua e là con l’anima. Anche questo è vanità, e tormento di spirito.	9 Better the object seen than the sting of desire: for the latter too is futile and chasing after the wind.
10 Già fu posto nome all’uomo ciò ch’egli è; ed egli è noto ch’esso nome fu Adamo; ed egli non può litigar con colui che è più forte di lui	10 What has been is already defined -- we know what people are: They cannot bring to justice one who isstronger than themselves.
11 Quando vi son cose assai, esse accrescono la vanità; e che vantaggio ne ha l’uomo?	11 The more we say, the more futile it is: what good can we derive from it?
12 Perciocchè, chi sa qual cosa sia buona all’uomo in questa vita, tutti i giorni della vita della sua vanità, i quali egli passa come un’ombra? imperocchè, chi dichiarerà all’uomo ciò che sarà dopo lui sotto il sole?	12 And who knows what is best for someone during life, during the days of futile life which are spent like ashadow? Who can tel anyone what wil happen after him under the sun?