Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Giobbe 1


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DIODATINOVA VULGATA
1 V’ERA nel paese di Us, un uomo, il cui nome era Giobbe; e quell’uomo era intiero e diritto, e temeva Iddio, e si ritraeva dal male.1 Vir erat in terra Us nomine Iob, et erat vir ille simplex et rectus actimens Deum et recedens a malo.
2 E gli erano nati sette figliuoli, e tre figliuole.2 Natique sunt ei septem filii et tres filiae.
3 E il suo bestiame era di settemila pecore, e di tremila cammelli, e di cinquecento paia di buoi, e di cinquecento asine, con una molto gran famiglia. E quell’uomo era il più grande di tutti gli orientali3 Et fuit possessio eius septem milia ovium et tria milia camelorum, quingentaquoque iuga boum et quingentae asinae ac familia multa nimis; eratque vir illemagnus inter omnes Orientales.
4 Or i suoi figliuoli andavano, e facevano conviti in casa di ciascun di loro, al suo giorno; e mandavano a chiamare le lor tre sorelle, per mangiare, e per bere con loro.4 Et ibant filii eius et faciebant convivium per domos unusquisque in die suo;et mittentes vocabant tres sorores suas, ut comederent et biberent cum eis.
5 E quando aveano compiuta la volta de’ giorni del convito, Giobbe mandava a santificarli; poi si levava la mattina, ed offeriva olocausti, secondo il numero di essi tutti; perciocchè Giobbe diceva: I miei figliuoli avranno forse peccato, ed avranno parlato male di Dio nei cuori loro. Così faceva sempre Giobbe5 Cumque in orbem transissent dies convivii, mittebat ad eos Iob et sanctificabatillos; consurgensque diluculo offerebat holocausta pro singulis. Dicebat enim:“ Ne forte peccaverint filii mei et benedixerint Deo in cordibus suis ”. Sicfaciebat Iob cunctis diebus.
6 Or avvenne un dì, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi dinanzi al Signore; e Satana venne anch’egli per mezzo loro.6 Quadam autem die, cum venissent filii Dei, ut assisterent coram Domino, affuitinter eos etiam Satan.
7 E il Signore disse a Satana: Onde vieni? E Satana rispose al Signore, e disse: Da aggirar la terra, e da passeggiar per essa.7 Cui dixit Dominus: “ Unde venis? ”. Qui respondensait: “ Circuivi terram et perambulavi eam ”.
8 E il Signore disse a Satana: Hai tu posto mente al mio servitore Giobbe? come nella terra non vi è uomo intiero e diritto, e che tema Iddio, e si ritragga dal male, come esso?8 Dixitque Dominus ad eum: “Numquid considerasti servum meum Iob, quod non sit ei similis in terra, homosimplex et rectus ac timens Deum et recedens a malo? ”.
9 E Satana rispose al Signore, e disse: Giobbe teme egli Iddio indarno?9 Cui respondens Satan ait: “ Numquid Iob frustra timet Deum?
10 Non hai tu intorniato, come di un riparo, lui, e la casa sua, ed ogni cosa sua? Tu hai benedetta l’opera delle sue mani, e il suo bestiame è sommamente moltiplicato nella terra.10 Nonne tuvallasti eum ac domum eius universamque substantiam per circuitum, operibusmanuum eius benedixisti, et possessio eius crevit in terra?
11 Ma stendi pur ora la tua mano, e tocca tutte le cose sue, e vedrai se non ti maledice in faccia.11 Sed extendepaululum manum tuam et tange cuncta, quae possidet, nisi in faciem benedixerittibi ”.
12 E il Signore disse a Satana: Ecco, tutto quello ch’egli ha è in mano tua; sol non metter la mano sopra lui. E Satana si partì dal cospetto del Signore12 Dixit ergo Dominus ad Satan: “ Ecce, universa, quae habet, inmanu tua sunt; tantum in eum ne extendas manum tuam ”. Egressusque est Satan afacie Domini.
13 Ed avvenne un dì, mentre i figliuoli e le figliuole di Giobbe mangiavano, e bevevano del vino in casa del lor fratel maggiore,13 Cum autem quadam die filii et filiae eius comederent et biberent vinum indomo fratris sui primogeniti,
14 che un messo venne a Giobbe, e gli disse: I buoi aravano, e le asine pasturavano allato ad essi;14 nuntius venit ad Iob, qui diceret: “ Bovesarabant, et asinae pascebantur iuxta eos;
15 ed i Sabei sono scorsi, e li hanno rapiti, ed hanno messi a fil di spada i servitori; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.15 et irruerunt Sabaei tuleruntque eoset pueros percusserunt gladio, et evasi ego solus, ut nuntiarem tibi ”.
16 Mentre costui parlava ancora, ne venne un altro, che disse: Il fuoco di Dio è caduto dal cielo, e si è appreso al minuto bestiame, ed a’ servitori, e li ha consumati; ed io tutto solvo sono scampato per rapportartelo.16 Cumque adhuc ille loqueretur, venit alter et dixit: “ Ignis Dei cecidit ecaelo et ussit oves puerosque consumpsit, et effugi ego solus, ut nuntiarem tibi”.
17 Mentre costui parlava ancora, ne venne un altro, che disse: De’ Caldei, in tre schiere, sono scorsi sopra i cammelli, e li hanno rapiti, ed hanno messi a fil di spada i servitori; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.17 Sed et illo adhuc loquente, venit alius et dixit: “ Chaldaei fecerunttres turmas et invaserunt camelos et tulerunt eos necnon et pueros percusseruntgladio, et ego fugi solus, ut nuntiarem tibi ”.
18 Mentre costui parlava, ne venne un altro, che disse: I tuoi figliuoli e le tue figliuole mangiavano e bevevano del vino in casa del lor fratel maggiore;18 Adhuc loquebatur ille, et ecce alius intravit et dixit: “ Filiis tuis etfiliabus vescentibus et bibentibus vinum in domo fratris sui primogeniti,
19 ed ecco, un gran vento è venuto di là dal deserto, il quale ha dato ne’ quattro canti della casa, ed ella è caduta sopra i giovani, onde son morti; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo19 repente ventus vehemens irruit a regione deserti et concussit quattuor angulosdomus; quae corruens oppressit liberos tuos, et mortui sunt, et effugi egosolus, ut nuntiarem tibi ”.
20 Allora Giobbe si levò, e stracciò il suo mantello, e si tondè il capo, e si gittò a terra, e adorò.20 Tunc surrexit Iob et scidit vestimenta sua et, tonso capite, corruens interram adoravit
21 E disse: Io sono uscito ignudo del seno di mia madre, ignudo altresì ritornerò là. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il Nome del Signore.21 et dixit:
“ Nudus egressus sum de utero matris meae
et nudus revertar illuc.
Dominus dedit, Dominus abstulit; sicut Domino placuit, ita factum est:
sit nomen Domini benedictum ”.
22 In tutto ciò Giobbe non peccò, e non attribuì a Dio nulla di mal fatto22 In omnibus his non peccavit Iob labiis suis neque stultum quid contra Deumlocutus est.