Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Ester 8


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 In quello stesso giorno il re Assuero donò alla regina Ester la casa di Haman, nemico de’ Giudei. E Mardocheo venne davanti al re; perciocchè Ester gli avea dichiarato ciò ch’egli le era.1 E lo re Assuero diede in quello dì alla regina Ester tutte le case d' Aman nemico de' Giudei; e Mardocheo venne in grazia nel cospetto del re. E allora la regina Ester manifestoe che Mardocheo era suo zio.
2 E il re si trasse il suo anello, il quale egli avea tolto ad Haman, e lo diede a Mardocheo. Ed Ester costituì Mardocheo sopra la casa di Haman2 Lo re (udendo questo, e volendolo onorare) die degli l'anello, lo quale avea dato ad Aman; e la regina lo fece signore della casa sua (e delle cose le quali li avea donate).
3 POI Ester parlò di nuovo in presenza del re, e gli si gittò a’ piedi; e piangendo, lo supplicava di far che la malvagità di Haman Agageo, e la sua macchinazione contro a’ Giudei, non avesse effetto.3 E non essendo contenta la regina, (perciò che voleva più grazia), gittossi ai piedi del re, e piagnendo lui pregava dolcemente, che la malizia e le cose pessime e cogitazioni, che Aman avea nella vita sua ordinate contra i Giudei, dovessero essere casse (e vane).
4 E il re stese la verga d’oro verso Ester. Ed Ester si levò, e si tenne in piè davanti al re;4 Allora lo re (udendola e volendole piacere) pigliò la verga dell' oro con la mano, perciò ch' era segno di benignità; e levossi la regina in piedi.
5 e disse: Se così piace al re, e se io ho trovata grazia appo lui, e se la cosa gli pare convenevole, e se io gli sono a grado, scrivasi per rivocar le lettere della macchinazione di Haman, figliuol di Hammedata, Agageo; le quali egli avea scritte per distruggere i Giudei, che sono per tutte le provincie del re.5 E disse allo re: se al re piace, e' prieghi miei non li siano a tedio, e se io hoe trovata grazia nel cospetto vostro, pregovi che facciate scrivere incontanente lettere, nelle quali sia il contrario di quelle che mandò Aman, nemico de' Giudei e loro perseguitatore, i quali avea mandati per tutte le provincie, che tutti fossero incontanente morti.
6 Perciocchè, come potrei io vivere, veggendo il male che avverrebbe al mio popolo? anzi, come potrei io vivere, veggendo la distruzione del mio parentado?6 Come potrei io sostenere (per lo perseguitatore) la morte del popolo mio?
7 E il re Assuero disse alla regina Ester, ed a Mardocheo Giudeo: Ecco, io ho donata ad Ester la casa di Haman, ed egli è stato appiccato al legno; perciocchè egli avea voluto metter la mano sopra i Giudei.7 Allora rispose lo re Assuero alla regina Ester e a Mardocheo Giudeo, e disse: io feci pigliare Aman, e diedi (e concedetti) alla regina ogni sua sostanza, e lui feci impiccare su la croce, perciò ch' egli mise mano nel popolo Giudeo.
8 Or voi scrivete lettere a’ Giudei, nella maniera che vi parrà meglio, a nome del re; e suggellatele con l’anello del re; perciocchè quello ch’è scritto a nome del re, ed è suggellato col suo anello, non si può rivocare.8 Scriverete agli Giudei da mia parte, secondo che voi volete, e col mio sigillo (secreto) sigillate le lettere. E questa era la consuetudine, che le lettere mandate per nome del re, ed erano di questo sigillo sigillate, nessuna persona vi dicesse contra.
9 Ed in quell’istesso tempo, al ventesimoterzo giorno del terzo mese, che è il mese di Sivan, furono scritte lettere, interamente come ordinò Mardocheo, ai Giudei, ed a’ satrapi, ed a’ governatori, ed a’ principi delle provincie, ch’erano dall’India fino in Etiopia, in numero di cenventisette provincie; a ciascuna provincia, secondo la sua maniera di scrivere, e a ciascun popolo, secondo il suo linguaggio; ed a’ Giudei, secondo la lor maniera di scrivere, e secondo il lor linguaggio.9 Fece venire (la regina Mardocheo e) tutti i scrittori del re; questo fu nel terzo mese che si chiamava Siban (cioè giugno) nel vigesimo terzo dì di quello mese; e furono scritte le lettere, le quali Mardocheo mandò a tutti i Giudei, a' prìncipi e giudici e procuratori, i quali erano in cento ventisette provincie dall' India alla Etiopia; e di provincia in provincia, e di popolo in popolo, dovessero scrivere (di loro lingua, cioè) secondo la loro lingua, sì che i Giudei le potessero leggere e udire.
10 Mardocheo adunque scrisse lettere a nome del re Assuero, e le suggellò con l’anello del re, e le mandò per corrieri a cavallo, che cavalcano dromedari, muli corsieri, nati di cavalle;10 E queste lettere, le quali erano mandate da parte del re, del suo sigillo (secreto) erano sigillate; e furono mandate per corrieri, e quelli andarono ?sì forte, che per ogni provincia furono innanzi a quelli ch' avea mandati Aman.
11 il cui tenore era: Che il re concedeva ai Giudei ch’erano in ciascuna città, di raunarsi, e di stare alla difesa della lor vita, per distruggere, per uccidere, e per isterminare ogni moltitudine di gente armata di qualunque popolo, o provincia, che li assalisse; insieme co’ piccoli figliuoli, e le mogli; e per predar le loro spoglie;11 Nelle lettere (si conteneva, e) comandava il re, che tutti i Giudei in ogni provincia sua si radunassero insieme, e stessero a udire la loro liberazione; e tutti i nimici colle donne e coi figliuoli dovessero uccidere, e le loro case dovessero tutte. guastare.
12 e ciò in un medesimo giorno, per tutte le provincie del re Assuero, cioè, nel tredicesimo giorno del duodecimo mese, che è il mese di Adar.12 Lo giorno che si doveano raunare (in ogni parte e) per tutte le provincie a fare le vendette loro, sì fu il terzo decimo d: del mese che si chiamava Adar (cioè marzo).
13 In quelle lettere si conteneva ancora, che si bandisse un decreto per ciascuna provincia, sì che fosse palese a tutti i popoli: Che i Giudei stessero presti per quel giorno, per vendicarsi de’ lor nemici.13 La sentenza delle lettere fu questa, che in ogni provincia e terra, là dove lo re Assuero avea signoria, fosse manifesto, cioè che tutti i Giudei fossero (nel giorno ordinato) armati, e prendessero vendetta de' loro nimici.
14 Così i corrieri, cavalcando dromedari, e muli corsieri, si misero in cammino, affrettati, e sollecitati per lo comandamento del re. Il decreto fu eziandio bandito in Susan, stanza reale14 E questi corrieri annunciarono per tutte le provincie, come ch' era in queste lettere, [e che] lo re avea fatto porre nella città di Susa e con sigillo pendente, e questo era suo comandamento.
15 E Mardocheo uscì d’innanzi al re, con un vestimento reale di color violato e bianco, e con una gran corona d’oro, e con un ammanto di bisso e di scarlatto; e la città di Susan ne giubilò, e se ne rallegrò.15 Mardocheo era in tanta grazia del re, che l' avea vestito di vestimento regale cremisino e di celestro, e avealo coronato della corona dell' oro (sì come era usanza) e coperto di panno di seta rosato. E udendo questo la gente, che Mardocheo avea tanto onore, tutti si rallegrarono.
16 E per li Giudei vi fu serenità, e allegrezza, e letizia, ed onore.16 E a Giudei parea che fosse nata una luce (la quale loro avesse tratto di molte tenebre); e grande letizia, onore e festa
17 Parimente, in ciascuna provincia, ed in ciascuna città, dovunque la parola del re e il suo decreto pervenne, vi fu allegrezza e letizia per li Giudei, conviti, e giorni lieti; e molti d’infra i popoli della terra si facevano Giudei; perciocchè lo spavento de’ Giudei era caduto sopra loro17 era a tutte le città e popoli e provincie alle quali venia il comandamento del re; imperciò istavano sempre in giuochi e in allegrezza, e faceano grandi desinari e conviti con grande festa; intanto che (vedendo) molti di altre nazioni si congiunsero alle cerimonie de' Giudei. E udendo i nemici loro fare a' Giudei tanta allegrezza, grande paura a loro entrava (e sospetto).