Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 35


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DIODATIVULGATA
1 OR Giosia fece la Pasqua al Signore in Gerusalemme; e quella fu scannata nel quartodecimo giorno del primo mese.1 Fecit autem Josias in Jerusalem Phase Domino, quod immolatum est quartadecima die mensis primi :
2 Ed egli costituì i sacerdoti ne’ loro ufficii; e li confortò al servigio della Casa del Signore.2 et constituit sacerdotes in officiis suis, hortatusque est eos ut ministrarent in domo Domini :
3 E disse a’ Leviti, che ammaestravano tutto Israele, ed erano consacrati al Signore: Lasciate pur l’Arca santa nella Casa, la quale Salomone, figliuolo di Davide, re d’Israele, ha edificata; voi non avete più a portarla in su le spalle; ora servite al Signore Iddio vostro ed al suo popolo Israele.3 Levitis quoque, ad quorum eruditionem omnis Israël sanctificabatur Domino, locutus est : Ponite arcam in sanctuario templi, quod ædificavit Salomon filius David rex Israël, nequaquam enim eam ultra portabitis : nunc autem ministrate Domino Deo vestro, et populo ejus Israël.
4 E disponetevi per le case vostre paterne, secondo i vostri spartimenti, come Davide, re d’Israele, e Salomone, suo figliuolo, hanno ordinato per iscritto.4 Et præparate vos per domos et cognationes vestras in divisionibus singulorum, sicut præcepit David rex Israël, et descripsit Salomon filius ejus.
5 E state nel luogo santo, per ministrare a’ vostri fratelli del popolo, divisi per case paterne; e ad una parte delle case paterne de’ Leviti;5 Et ministrate in sanctuario per familias turmasque Leviticas,
6 e scannate la Pasqua; e dopo esservi santificati, apparecchiatela a’ vostri fratelli; acciocchè la facciano secondo la parola del Signore, data per Mosè.6 et sanctificati immolate Phase : fratres etiam vestros, ut possint juxta verba quæ locutus est Dominus in manu Moysi facere, præparate.
7 E Giosia presentò al comun popolo, che si trovò quivi, del minuto bestiame, agnelli, e capretti, in numero di trentamila, tutti per la Pasqua; e tremila buoi; i quali erano delle facoltà proprie del re.7 Dedit præterea Josias omni populo qui ibi fuerat inventus in solemnitate Phase, agnos et hædos de gregibus et reliqui pecoris triginta millia, boum quoque tria millia : hæc de regis universa substantia.
8 I suoi principali ufficiali fecero anch’essi liberalmente presenti al popolo, a’ sacerdoti, ed a’ Leviti. Ed Hilchia, e Zaccaria, e Iehiel, conduttori della Casa di Dio, donarono a’ sacerdoti, per la Pasqua, duemila seicento tra agnelli e capretti, e trecento buoi.8 Duces quoque ejus sponte quod voverant, obtulerunt, tam populo quam sacerdotibus et Levitis. Porro Helcias, et Zacharias, et Jahiel principes domus Domini dederunt sacerdotibus ad faciendum Phase pecora commixtim duo millia sexcenta, et boves trecentos.
9 E Conania, e Semaia, e Natanael, suoi fratelli, ed Hasabia, e Ieiel, e Iozabad, capi de’ Leviti, presentarono a’ Leviti, per la Pasqua, cinquemila tra agnelli e capretti, e cinquecento buoi.9 Chonenias autem, et Semeias, etiam Nathanaël fratres ejus, necnon Hasabias, et Jehiel, et Jozabad principes Levitarum, dederunt ceteris Levitis ad celebrandum Phase quinque millia pecorum, et boves quingentos.
10 Così, essendo il servigio apprestato, i sacerdoti stettero vacando al loro ufficio; ed i Leviti, a’ Loro spartimenti, secondo il comandamento del re.10 Præparatumque est ministerium, et steterunt sacerdotes in officio suo : Levitæ quoque in turmis, juxta regis imperium.
11 Poi la Pasqua fu scannata; e i sacerdoti ricevendo il sangue dalle mani di coloro che scannavano, lo spandevano; ed i Leviti scorticavano gli animali.11 Et immolatum est Phase : asperseruntque sacerdotes manu sua sanguinem, et Levitæ detraxerunt pelles holocaustorum :
12 E, dandoli al comun popolo, diviso per case paterne, levavano l’olocausto, per offerirlo al Signore, secondo ch’è scritto nel libro di Mosè. Il simigliante facevano ancora dei buoi.12 et separaverunt ea ut darent per domos et familias singulorum, et offerrentur Domino, sicut scriptum est in libro Moysi : de bobus quoque fecerunt similiter.
13 E poi cossero la Pasqua al fuoco, secondo ch’è ordinatò; ma cossero le altre vivande consacrate in caldaie, ed in pentole, ed in pignatte; e le mandarono prestamente a tutto il comun popolo.13 Et assaverunt Phase super ignem, juxta quod in lege scriptum est : pacificas vero hostias coxerunt in lebetibus, et cacabis, et ollis, et festinato distribuerunt universæ plebi :
14 E poi essi apparecchiarono per sè e per li sacerdoti; perciocchè i sacerdoti, figliuoli d’Aaronne, furono occupati infino alla notte in offerir gli olocausti ed i grassi; perciò, i Leviti apparecchiarono per sè, e per li sacerdoti, figliuoli d’Aaronne.14 sibi autem et sacerdotibus postea paraverunt, nam in oblatione holocaustorum et adipum usque ad noctem sacerdotes fuerunt occupati, unde Levitæ sibi et sacerdotibus filiis Aaron paraverunt novissimis.
15 I cantori ancora, figliuoli di Asaf, stavano vacando all’ufficio loro, secondo il comandamento di Davide, e di Asaf, e di Heman, e di Iedutun, veggente del re; e i portinai stavano in ciascuna porta; e non accadde loro rimuoversi dal lor ministerio; perciocchè i Leviti, lor fratelli, apparecchiavano loro.15 Porro cantores filii Asaph stabant in ordine suo, juxta præceptum David, et Asaph, et Heman, et Idithun prophetarum regis : janitores vero per portas singulas observabant, ita ut nec puncto quidem discederent a ministerio : quam ob rem et fratres eorum Levitæ paraverunt eis cibos.
16 Così tutto il servigio del Signore fu in quel dì ordinato, per far la Pasqua, e per offerir gli olocausti sopra l’Altare del Signore, secondo il comandamento del re Giosia.16 Omnis igitur cultura Domini rite completa est in die illa, ut facerent Phase, et offerrent holocausta super altare Domini, juxta præceptum regis Josiæ.
17 Ed i figliuoli d’Israele, che si ritrovarono, celebrarono in quel tempo la Pasqua, e la festa degli Azzimi, per sette giorni.17 Feceruntque filii Israël, qui reperti fuerant ibi, Phase in tempore illo, et solemnitatem azymorum septem diebus.
18 E giammai non era stata celebrata in Israele Pasqua simile a questa, dal tempo del profeta Samuele; e niuno dei re d’Israele celebrò giammai Pasqua tale, qual celebrò Giosia, insieme co’ sacerdoti, e co’ Leviti, e con tutto Giuda ed Israele, che si ritrovò, e con gli abitanti di Gerusalemme.18 Non fuit Phase simile huic in Israël a diebus Samuelis prophetæ : sed nec quisquam de cunctis regibus Israël fecit Phase sicut Josias, sacerdotibus, et Levitis, et omni Judæ et Israël qui repertus fuerat, et habitantibus in Jerusalem.
19 Questa Pasqua fu celebrata l’anno diciottesimo del regno di Giosia19 Octavodecimo anno regni Josiæ hoc Phase celebratum est.
20 DOPO tutte queste cose, quando Giosia ebbe ristabilito l’ordine della Casa del Signore, Neco, re di Egitto, salì per far guerra in Carchemis, in su l’Eufrate; e Giosia gli andò incontro.20 Postquam instauraverat Josias templum, ascendit Nechao rex Ægypti ad pugnandum in Charcamis juxta Euphraten : et processit in occursum ejus Josias.
21 Ma Neco gli mandò messi, a dirgli: Che vi è egli fra me e te, re di Giuda? io non sono oggi salito contro a te; anzi contro alla casa che mi fa guerra; e Iddio mi ha detto che mi affrettassi; resta d’opporti a Dio, il quale è meco; acciocchè egli non ti distrugga.21 At ille, missis ad eum nuntiis, ait : Quid mihi et tibi est, rex Juda ? non adversum te hodie venio, sed contra aliam pugno domum, ad quam me Deus festinato ire præcepit : desine adversum Deum facere, qui mecum est, ne interficiat te.
22 Ma Giosia non si volle storre dal suo proponimento di andare contro ad esso; anzi si travestì per dargli battaglia; e non attese alle parole di Neco, procedenti dalla bocca di Dio; e venne nella campagna di Meghiddo, per dargli battaglia.22 Noluit Josias reverti, sed præparavit contra eum bellum, nec acquievit sermonibus Nechao ex ore Dei : verum perrexit ut dimicaret in campo Mageddo.
23 E gli arcieri tirarono al re Giosia. E il re disse a’ suoi servitori: Toglietemi di qui; perciocchè io son gravemente ferito.23 Ibique vulneratus a sagittariis, dixit pueris suis : Educite me de prælio, quia oppido vulneratus sum.
24 E i suoi servitori lo tolsero d’in sul carro, e lo misero sopra il suo secondo carro, e lo menarono in Gerusalemme; ed egli morì, e fu seppellito nelle sepolture de’ suoi padri. E tutto Giuda e Gerusalemme fecero cordoglio di Giosia.24 Qui transtulerunt eum de curru in alterum currum, qui sequebatur eum more regio, et asportaverunt eum in Jerusalem : mortuusque est, et sepultus in mausoleo patrum suorum, et universus Juda et Jerusalem luxerunt eum.
25 Geremia fece anch’egli de’ lamenti sopra Giosia. E tutti i cantatori e le cantatrici hanno mentovato Giosia ne’ lor lamenti, fino ad oggi; e li hanno dati a cantare ad Israele per istatuto; ed ecco, sono scritti nelle Lamentazioni.25 Jeremias maxime : cujus omnes cantores atque cantatrices, usque in præsentem diem, lamentationes super Josiam replicant, et quasi lex obtinuit in Israël : Ecce scriptum fertur in lamentationibus.
26 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Giosia, e le sue opere pie, secondo quello ch’è scritto nella Legge del Signore,26 Reliqua autem sermonum Josiæ, et misericordiarum ejus, quæ lege præcepta sunt Domini,
27 e i suoi fatti primi ed ultimi; ecco, queste cose sono scritte nel libro dei re d’Israele e di Giuda27 opera quoque illius prima et novissima, scripta sunt in libro regum Juda et Israël.