Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 32


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 DOPO queste cose, e questa fedeltà, Sennacherib, re degli Assiri, venne, ed entrò in Giuda, e pose campo sopra le città forti, e deliberò di sforzarle, per ridurle sotto la sua ubbidienza.1 Dopo queste, e simili opere di giustizia, Sennacherib re degli Assiri si mosse, ed entrato sulle terre di Giuda, assediò le città forti per espugnarle.
2 Ed Ezechia, veduto che Sennacherib era venuto, e ch’egli volgeva la faccia contro a Gerusalemme, per combatterla;2 Lo che vedendo Ezechia, viene a dire, che Sennacherib si avvicinavo e che tutto l'impeto della guerra si rivolgeva contro Gerusalemme.
3 si consigliò co’ suoi principali ufficiali, e co’ suoi uomini di valore, di turar le acque delle fonti ch’erano fuor della città; ed essi gli prestarono aiuto.3 Tenuto consiglio co' suoi' grandi, e cogli uomini più valorosi, ed essendo concorsi tutti nel parere di turare le sorgive della fontana, che eran fuori della città.
4 Ed un gran popolo si adunò, e turarono tutte le fonti, e il torrente che si spande per mezzo la contrada, dicendo: Perchè i re degli Assiri, venendo, troverebbero essi copia d’acque?4 Raunò grandissimo numero di gente, e turarono tutte le fontane e il ruscello, che scorreva per il territorio dicendo: Affinchè venendo i re degli Assiri non trovin copia di acque.
5 Egli prese eziandio animo di ristorar tutte le mura rotte, e le alzò fino alle torri; e di fuori edificò un altro muro. Egli fortificò ancora Millo, nella Città di Davide; e fece far dardi e scudi in gran quantità.5 Egli parimente usando ogni diligenza riparò tuttala muraglia, che era rovinata, e vi fabbricò sopra delle torri, e un altro muro al di fuori; e restaurò Mello nella città di David, e fece armi di ogni sorta, e scudi:
6 Ed ordinò capitani di guerra sopra il popolo, e li adunò appresso di sè nella piazza della porta della città, e li confortò, dicendo:6 E nominò i comandanti dell'esercito, e gli adunò tutti quanti sulla piazza della porta della città, e parlò al loro cuore, dicendo:
7 Prendete animo, e fortificatevi; non temiate, e non vi spaventate per lo re degli Assiri, nè per tutta la moltitudine che è con lui; perciocchè con noi v’è uno maggiore che con lui.7 Operate da forti, e fatevi animo: non temete, e non abbiate paura del re degli Assiri, né di tutta quella moltitudine, che vien con lui: perocché molti più sono dalla parte nostra, che dalla sua.
8 Con lui è il braccio della carne; ma con noi è il Signore Iddio nostro, per aiutarci, e per combatter le nostre battaglie. E il popolo si rassicurò in su le parole di Ezechia, re di Giuda8 Egli ha seco un braccio di carne: con noi sta il Signore Dio nostro, che è nostro aiuto, e combatte per noi. E il popolo a queste parole di Ezechia re di Giuda prese coraggio.
9 Dopo questo, Sennacherib, re degli Assiri, essendo sopra Lachis con tutte le forze del suo imperio, mandò i suoi servitori in Gerusalemme ad Ezechia, re di Giuda, ed a tutti i Giudei ch’erano in Gerusalemme per dir loro:9 Dopo che tali cose furon fatte, Sennacherib re degli Assiri (il quale con tutto il suo esercito assediava Lachis) spedì suoi messi ad Ezechia re di Giuda, e a tutto il popolo, che era nella città, i quali dissero:
10 Così ha detto Sennacherib, re degli Assiri: In che vi confidate voi, per dimorare in Gerusalemme nell’assedio?10 Queste cose dice Sennacherib re degli Assiri: su quale speranza ve ne state voi chiusi in Gerusalemme?
11 Ezechia non vi seduce egli, per ridurvi a morir di fame e di sete, dicendo: Il Signore Iddio nostro ci salverà dalla mano del re degli Assiri?11 V'inganna forse Ezechia per farvi morire di fame, e di sete, assicurandovi, che il Signore Dio vostri vi libererà dalle mani del re degli Assiri?
12 Non ha esso Ezechia tolti via gli alti luoghi, e gli altari di esso Signore, e detto a Giuda e a Gerusalemme: Adorate solo davanti ad un Altare, e fate sopra esso ardere i vostri sacrificii?12 Non è egli queir Ezechia, che distrusse i suoi luoghi eccelsi, e gli altari, e intimò, e disse a quelli di Giuda, e di Gerusalemme: Dinanzi ad un solo altare adorerete, e sopra di questo brucerete l'incenso?
13 Non sapete voi quello che io ed i miei padri abbiam fatto a tutti i popoli de’ paesi? gl’iddii delle genti dei paesi hanno eglino giammai potuto salvare il lor paese dalla mia mano?13 Non sapete forse voi quello, che io, e i padri miei abbiam fatto a tutti i popoli della terra? Furon eglino da tanto gli dei delle genti, e di tutti i paesi, che potesser liberare dalle mie mani il loro paese?
14 Quale, d’infra tutti gl’iddii di quelle genti che i miei padri hanno distrutte, ha potuto salvare il suo popolo dalla mia mano, che l’Iddio vostro ve ne possa salvare?14 Qual è tragli dei tutti delle nazioni sterminate da' padri miei, che abbia potuto liberare il suo popolo dalle mie mani, onde possa anche sottrarvi a questa mia mano il Dio vostro?
15 Ora dunque Ezechia non v’inganni, e non vi seduca in questa maniera; e voi non gli prestate fede; perciocchè poichè alcun dio d’alcuna gente, o regno, non ha potuto salvare il suo popolo dalla mia mano, nè dalla mano de’ miei padri, quanto meno vi salverà l’Iddio vostro dalla mia mano?15 Badate adunque, che Ezechia non vi seduca, o con vane lusinghe vi gabbi, e non gli credete. Perocché se verun dio di tutte le genti, e reami non potè salvare il suo popolo dalla mia mano, e dalle mani de' padri miei, per conseguenza nemmeno il Dio vostro dalla mia mano potrà salvarvi.
16 Ed i servitori di esso dissero ancora molte altre cose contro al Signore Iddio, e contro ad Ezechia, suo servitore.16 E molte altre cose dissero i servi di Sennacherib contro il Signore Dio,e in biasimo di Ezechia suo servo.
17 Sennacherib scrisse oltre a ciò lettere, per ischernire il Signore Iddio di Israele, e per parlar contro a lui in questa maniera: Siccome gl’iddii delle genti de’ paesi non hanno salvati i lor popoli dalla mia mano, così anche l’Iddio di Ezechia non salverà il suo.17 Ed egli scrisse eziandio lettere piene di bestemmie contro il Signore Dio d'Israele, e disse di lui: Siccome gli dei delle altre genti non poteron liberare i popoli loro dalle mie mani; così il Dio di Ezechia non potrà salvare il suo popolo da questa mano.
18 Quei servitori gridarono ancora ad alta voce, in lingua giudaica, al popolo di Gerusalemme, ch’era in su le mura, per ispaventarlo, e per conturbarlo; per prendere in questa maniera la città.18 É oltre a ciò ad altissima voce in lingua Ebrea sgridava il popolo, che stava sulle mura di Gerusalemme, per isbigottirlo, e così prendere la città.
19 E parlarono dell’Iddio di Gerusalemme, come degl’iddii de’ popoli della terra, che sono opera di mani d’uomini.19 E parlava del Dio di Gerusalemme, come degli dei delle nazioni della terra, lavori di mano d'uomo.
20 Allora il re Ezechia, e il profeta Isaia, figliuolo d’Amos, fecero orazione per queste cose, e gridarono verso il cielo.20 Fecer pertanto orazione Ezechia re, e Isaia figliuolo di Amos profeta contro questo bestemmiatore, e alzarono al cielo le loro voci.
21 E il Signore mandò un Angelo, il quale distrusse ogni valente uomo, ed ogni capo e capitano ch’era nel campo del re degli Assiri; laonde egli se ne ritornò svergognato al suo paese. Ed essendo entrato nella casa de’ suoi dii, di quelli che erano usciti delle sue interiora, l’uccisero quivi con la spada.21 E il Signore mandò un Angelo, il quale uccise tutti gli uomini forti, e valorosi, e il capo dell'esercito del re degli Assiri, il quale se ne tornò svergognato al suo paese. Ed essendo entrato nella casa del suo dio, i suoi proprj figliuoli lo ucciser di spada.
22 Così il Signore salvò Ezechia, e gli abitanti di Gerusalemme, dalla mano di Sennacherib, re degli Assiri, e dalla mano d’ogni altro; e li sollevò d’ogn’intorno.22 Così il Signore salvò Ezechia, egli abitanti di Gerusalemme dalle mani di Sennacherib re degli Assiri, e dalle mani di tutti gli altri, e diede loro la pace da tutte parti.
23 E molti portavano offerte al Signore in Gerusalemme, e cose preziose ad Ezechia, re di Giuda. E dopo queste cose, egli fu innalzato appresso tutte le nazioni23 E molti eziandio portavan vittime,e offerivano sagrifizj al Signore in Gerusalemme, e doni ad Ezechia re di Giuda, il quale da indi in poi divenne famoso presso tutte le genti.
24 IN que’ giorni, Ezechia infermò fino alla morte; ma egli fece orazione al Signore; ed esso gli parlò, e gli diede un segno.24 In quel tempo Ezechia si ammalò mortalmente, e fece orazione al Signore, il quale lo esaudì, e gliene diede un segno.
25 Ma Ezechia non fu riconoscente del beneficio ricevuto; perciocchè il suo cuore s’innalzò; laonde vi fu indegnazione contro a lui, contro a Giuda, e contro a Gerusalemme.25 Ma egli non corrispose ai benefizj, che avea ricevuti, perchè il suo cuore si inalberò: e si accese l'ira contro di lui, e contro Giuda, e Gerusalemme.
26 Ma pure Ezechia, con gli abitanti di Gerusalemme, si umiliò di ciò che il suo cuore si era innalzato; e per ciò l’indegnazione del Signore non venne sopra loro al tempo d’Ezechia.26 Ma dipoi si umiliò dell'essersi insuperbito in cuor suo tanto egli, come gli abitatori di Gerusalemme: e per questo l'ira del Signore non piombò sopra di loro, fino che visse Ezechia.
27 Ezechia dunque ebbe grandissime ricchezze e gloria; e si fece de’ tesori d’argento, e d’oro, e di pietre preziose, e d’aromati, e di scudi, e d’ogni sorta di cari arredi.27 Ed Ezechia fu ricco, e di gran nome, e si adunò girandi tesori di argento, e di oro, e di pietre preziose, e di aromi, e d'armi d'ogni genere, a di vasi di gran pregio:
28 Fece ancora de’ magazzini per l’entrata del grano, e del vino, e dell’olio; e delle stalle, per ogni sorta di grosso bestiame; e delle mandre presso di quelle.28 E de' maggazzini di grano, e di vino, e di olio, e delle stalle di ogni specie giumenti, e ovili di pecore.
29 Si fece eziandio delle città; ed acquistò molto bestiame, minuto e grosso; perciocchè Iddio gli avea date grandissime ricchezze.29 Ed egli edificò delle città: perocché aveva innumerabili greggi di pecore, perchè il Signore gli avea date stragrandi ricchezze.
30 Ezechia fu eziandio quello che turò la fonte alta delle acque di Ghihon, e condusse quell’acqua per diritto sotto terra, dall’Occidente alla città di Davide. Ed Ezechia prosperò in tutte le sue opere.30 Questi è quell'Ezechia, che turò la fontana superiore delle acque di Gihon, e le fece correre sotto terra verso ponente nella città di David. Egli riuscì felicemente in tutto quello, che intraprese.
31 E in questo stato, essendo lui con gli ambasciatori de’ principi di Babilonia, i quali aveano mandato a lui per informarsi del miracolo ch’era avvenuto in terra, Iddio lo lasciò, per far prova di lui, per conoscer tutto ciò ch’egli avea nel cuor suo.31 Con tutto ciò Dio per far prova di lui, e per far conoscere tutto quello, ch'egli aveva nel cuore, lo abbandonò alllorchè gli furon mandati quegli ambasciadori principi di Babilonia ad informarsi da lui del prodigio, che era avvenuto sopra la terra.
32 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Ezechia, e le sue pie opere; ecco, queste cose sono scritte nella visione del profeta Isaia, figliuolo di Amos, e nel libro dei re di Giuda, e d’Israele.32 Il rimanente poi delle geste di Ezechia, e le sue buone opere sono scritte nella visione d'Isaia figliuolo di Amos profeta, e nel libro dei re di Giuda, e d'Israele,
33 Poi Ezechia giacque co’ suoi padri, e fu seppellito nel più alto delle sepolture de’ figliuoli di Davide. E tutto Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, gli fecero onore alla sua morte. E Manasse, suo figliuolo, regnò in luogo suo33 Ed Ezechia si addormentò co' padri suoi, e fu sepolto sopra i sepolcri de' figliuoli di David: e tutto Giuda celebrò i suoi funerali con tutti gli abitanti di Gerusalemme: e Manasse suo figliuolo gli succedette nel regno.