Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 23


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 Allora il re mandò a raunare appresso di sè tutti gli Anziani di Giuda e di Gerusalemme.1 E renunciarono al re quello ch' ella avea detto. Il quale mandò; e raunaronsi gli antichi di Giuda e di Ierusalem.
2 E il re salì nella Casa del Signore, con tutti gli uomini principali di Giuda, e tutti gli abitanti di Gerusalemme, ed i sacerdoti, ed i profeti, e tutto il popolo, dal minore al maggiore; ed egli lesse, in lor presenza, tutte le parole del libro del Patto, il quale era stato trovato nella Casa del Signore.2 E ascendeo il re al tempio del Signore, e con esso lui tutti gli uomini di Giuda, e tutti coloro che abitavano in Ierusalem, i sacerdoti e i profeti e tutto il popolo dal piccolo insino al grande; e lesse intendendo tutti, (la legge e) tutte le parole del libro del patto, il quale fu trovato nella casa di Dio.
3 E il re stette in piè sopra la pila, e fece patto davanti al Signore, promettendo di camminare dietro al Signore, e di osservare i suoi comandamenti, e le sue testimonianze, ed i suoi statuti, con tutto il cuore, e con tutta l’anima, per mettere ad effetto le parole del Patto scritte in quel libro. E tutto il popolo se ne stette a quel Patto3 E stette il re sopra uno grado; e fece patto col Signore, che . osserverebbono i suoi comandamenti e osservanze, in tutto il cuore e con tutta l'anima, e susciterebbono le parole di questo patto, le quali erano scritte in quello libro; e consentì il popolo al patto.
4 E il re comandò al sommo Sacerdote Hilchia, ed a’ sacerdoti del secondo ordine, ed a’ guardiani della soglia, che portassero fuor del Tempio del Signore tutti gli arredi ch’erano stati fatti per Baal, e per lo bosco, e per tutto l’esercito del cielo. Ed egli li bruciò fuor di Gerusalemme, nelle campagne di Chidron, e portò la polvere di essi in Betel;4 E il re comandò ad Elcia pontefice, e ai sacerdoti del secondo ordine e ai portieri, che gittassono fuori del tempio del Signore tutte le vasa che aveano fatte a Baal, nel bosco, e a tutta la milizia del cielo; e arserle fuori di Ierusalem nella valle di Cedron, e la polvere di loro gittarono in Betel.
5 e sterminò i Camari, i quali i re di Giuda aveano ordinati, e i quali aveano fatti profumi negli alti luoghi, nelle città di Giuda, e ne’ contorni di Gerusalemme; sterminò eziandio quelli che facevano profumi a Baal, al sole, alla luna, ed ai pianeti, ed a tutto l’esercito del cielo.5 E discacciò via gl' indovini, i quali i re di Giuda aveano posti negli luoghi alti per le città di Giuda, dintorno a Ierusalem, a fare sacrificii, e tutti quelli che offerivano incenso a Baal e al sole e alla luna e a' dodici segni e a tutta la milizia del cielo.
6 Fece ancora portar via il bosco fuor della Casa del Signore, alla valle di Chidron, fuor di Gerusalemme, e l’arse in essa, e lo ridusse in polvere, la quale egli gittò sopra le sepolture de’ figliuoli del popolo.6 E fece trarre su della casa di Dio il bosco fuori di Ierusalem nella valle di Cedron, e ivi l'arse, e recollo in polvere, e gittollo sopra le sepolture del popolo.
7 Poi disfece le case de’ cinedi, che erano nella Casa del Signore, nelle quali le donne tessevano delle cortine per lo bosco.7 E anco disfece le caselline degli effeminati, le quali erano nella casa di Dio, per le quali le femine faceano quasi come caselline di bosco.
8 Oltre a ciò, fece venir tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, e contaminò gli alti luoghi, ne’ quali que’ sacerdoti aveano fatti profumi, da Gheba fino in Beerseba; e disfece gli alti luoghi delle porte, e quello ancora ch’era all’entrata della porta di Giosuè, capitano della città, ch’era a man sinistra della porta della città.8 E raunò tutti i sacerdoti delle città di Giuda; e disfece tutti i luoghi alti, dove gli sacerdoti sacrificavano, di Gabaa insino a Bersabee; e disfece gli altari dell' entrata dell' uscio di Iosuè principe della città, lo quale era alla sinistra porta della città.
9 Or quei sacerdoti degli alti luoghi non salivano più all’Altare del Signore, in Gerusalemme; ma pur mangiavano de’ pani azzimi, per mezzo i lor fratelli.9 Ma per questo i sacerdoti de' luoghi alti non ascendeano nella casa di Dio, [in Ierusalem] ma mangiavano l'azzimo nel mezzo de' fratelli loro.
10 Contaminò eziandio Tofet, ch’era nella valle de’ figliuoli di Hinnom; acciocchè niuno vi facesse più passare il suo figliuolo, o la sua figliuola, per lo fuoco, a Molec.10 E anco disfece Tofet, il quale era nella valle del figliuolo di Ennom, acciò che niuno consecrasze suo figliuolo ovvero figliuola per fuoco a Moloc.
11 Tolse ancora via i cavalli, che i re di Giuda aveano rizzati al sole, dall’entrata della Casa del Signore, fino alla stanza di Netanmelec, eunuco, la quale era in Parvarim; e bruciò col fuoco i carri del sole.11 E tolse via i cavalli, i quali i re di Giuda aveano dati al sole, nella entrata del tempio di Dio presso alla esedra di Natanmelec eunuco, il quale era in Farurim; il carro del sole arse nel fuoco.
12 Il re disfece ancora gli altari ch’erano sopra il tetto della sala di Achaz, i quali i re di Giuda aveano fatti; disfece parimente gli altari che Manasse avea fatti ne’ due Cortili della Casa del Signore, e toltili di là, li stritolò, e ne gittò la polvere nel torrente di Chidron.12 E gli altari i quali erano sopra i tetti della casa di Acaz, i quali aveano fatti i re di Giuda, e gli altri che avea fatti Manasse in due case del tempio [di Dio], disfece il re; e corse indi, e sparse la cenere di loro nel fiume Cedron.
13 Oltre a ciò, il re contaminò gli alti luoghi, ch’erano dirimpetto a Gerusalemme, da man destra del monte della corruzione, i quali Salomone re d’Israele avea edificati ad Astoret, abbominazione de’ Sidonii; ed a Chemos, abbominazione de’ Moabiti; ed a Milcom, abbominazione de’ figliuoli di Ammon;13 E i luoghi alti, i quali erano in Ierusalem dalla parte diritta del monte della offensione, i quali edificò Salomone re d'Israel ad Astarot idolo dei Sidoni, e a Camos offensione di Moab, e a Melcom abominazione de' figliuoli di Ammon, il re guastò.
14 e spezzò le statue, e tagliò i boschi, ed empiè d’ossa d’uomini i luoghi dove quegli erano.14 E le statue ispezzò, e tagliò i boschi, e riempì i luoghi di loro d'ossa di morti.
15 Disfece eziandio l’altare ch’era in Betel, e l’alto luogo ch’avea fatto Geroboamo, figliuolo di Nebat, col quale egli avea fatto peccare Israele; egli disfece e l’altare, e l’alto luogo, e lo ridusse in polvere: ed arse il bosco.15 E ancora l'altare, il quale era in Betel, e l'altezza ch' avea fatta Ieroboam figliuolo di Nabat, il quale fece peccare Israel, e l'altare eccelso di quella disfece e arse, e ritornogli in polvere; e arse il bosco.
16 Or Giosia, rivoltosi, vide le sepolture ch’erano quivi nel monte; e mandò a torre le ossa di quelle sepolture, e le arse sopra quell’altare, e lo contaminò; secondo la parola del Signore, la quale l’uomo di Dio avea predicata, quando egli annunziò queste cose.16 E voltatosi Iosia vidde ivi sepolture le quali erano nel monte; mandò, e tolse l'ossa delle sepolture, e arsele sopra quello altare, e sozzollo secondo la parola di Dio, la quale parlò l' uomo di Dio, il quale avea predette queste parole.
17 E il re disse: Quale è quel monumento che io veggo? E la gente della città gli disse: È la sepoltura dell’uomo di Dio, che venne di Giuda, ed annunziò queste cose che tu hai fatte, contro all’altare di Betel.17 E disse: che titulo è quello il quale veggio? E li cittadini di quella città gli respuosono: quello sì è il sepolcro dell' uomo di Dio, il quale venne di Giuda, e predisse queste cose, le quali tu hai fatte sopra l'altare di Betel.
18 Ed egli disse: Lasciatela stare, niuno muova le ossa di esso. Così furono conservate le ossa di esso, insieme con le ossa del profeta, ch’era venuto di Samaria.18 E disse lasciatelo istare, e persona non muova l'ossa sue. E rimaseno le sue ossa non toccate con esso l'ossa de' profeti, li quali vennero di Samaria.
19 Giosia tolse eziandio via tutte le case degli alti luoghi, ch’erano nelle città di Samaria, le quali i re d’Israele aveano fatte per dispettare il Signore; e fece loro interamente come avea fatto in Betel.19 E sopra questo, tutti i tempii delli luoghi alti della città di Samaria, i quali aveano fatti i re d' Israel a provocare il Signore, Iosia tolse via; e fece loro secondo tutte l' opere, le quali avea fatte in Betel.
20 E sacrificò sopra gli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi; ch’erano quivi; ed arse ossa d’uomini sopra quelli. Poi se ne ritornò in Gerusalemme.20 E uccise tutti i sacerdoti delli luoghi alti, i quali erano ivi sopra gli altari; e l'ossa degli uomini arse sopra quelli. E ritornò in Ierusalem.
21 Allora il re comandò a tutto il popolo, dicendo: Fate la Pasqua al Signore Iddio vostro, secondo ch’è scritto in questo libro del Patto.21 E comandò a tutto il popolo, dicendo: fatte Fase al vostro Signore Iddio, secondo che è scritto nel libro di questo patto.
22 Perciocchè dal tempo de’ Giudici che aveano giudicato Israele, nè in tutto il tempo dei re d’Israele e di Giuda, non era stata celebrata tal Pasqua,22 E cotale Fase non fu fatta dal tempo dei giudici i quali giudicarono Israel, e in tutto il tempo de' re d' Israel e de' re di Giuda,
23 qual fu quella che fu celebrata al Signore in Gerusalemme, l’anno diciottesimo del re Giosia.23 quale quello che fu fatto nell'ottavo decimo anno di losia al Signore in Ierusalem.
24 Giosia tolse eziandio via quelli che aveano lo spirito di Pitone, e gl’indovini, e le statue, e gl’idoli, e tutte le abbominazioni che si vedevano nel paese di Giuda, ed in Gerusalemme; per mettere ad effetto le parole della Legge, scritte nel libro che il sacerdote Hilchia avea trovato nella Casa del Signore24 E i pitoni, e quelli ch' erano profeti degli idoli, e le immondizie le quali il re d' Israel avea fatte nella terra di Giuda e in Ierusalem, tolse via Iosia, per fare quello che dicea la legge, la quale era scritta nel libro, il quale Elcia sacerdote trovò nel tempio di Dio.
25 E davanti a lui non vi era stato re alcuno pari a lui, che si fosse convertito al Signore con tutto il suo cuore, e con tutta l’anima sua, e con tutto il suo maggior potere, secondo tutta la Legge di Mosè; e dopo lui non n’è surto alcuno pari.25 Non fu re dinanzi da lui, somigliante a lui, il quale ritornasse (a lui cioè) a Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima sua e con tutta la virtù sua, secondo tutta la legge di Moisè; e anco dopo lui non fu simile a lui.
26 Ma pure il Signore non si stolse dall’ardore della sua grande ira; perciocchè l’ira sua era accesa contro a Giuda, per tutti i dispetti che Manasse gli avea fatti.26 Ma per tutto ciò il Signore non ritornò dall'ira del suo grave furore, per lo quale egli era irato di grande ira [contro a Giuda], per le provocazioni delle quali Manasse l' avea provocato.
27 Laonde il Signore avea detto: Io torrò via dal mio cospetto anche Giuda, come ho tolto Israele; e rigetterò questa città di Gerusalemme che io avea eletta, e questa Casa della quale io avea detto: Il mio Nome sarà quivi.27 Onde disse il Signore: sì come io ho tolto via dal mio cospetto Israel, così anco torrò Giuda; e getterò via questa città Ierusalem, la quale io elessi, e la casa della quale io dissi: il mio nome sarà ivi.
28 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Giosia, e tutto quello ch’egli fece; queste cose non sono esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda?28 Tutti gli altri fatti di Iosia, e le altre cose che fece, non sono elle scritte nel libro de' fatti del tempo de' re di Giuda?
29 A’ suoi dì, Faraone Neco, re di Egitto, salì contro al re degli Assiri, verso il fiume Eufrate; e il re Giosia andò incontro a lui; e Faraone l’uccise in Meghiddo, come l’ebbe veduto.29 Nel tempo suo ascendeo Faraone Necao, re d'Egitto, contro allo re degli Assirii al fiume Eufrate; e andogli incontro il re Iosia; e vedutolo, fu ucciso in Mageddo.
30 Ed i suoi servitori lo misero morto sopra un carro, e lo condussero da Meghiddo in Gerusalemme, e lo seppellirono nel suo sepolcro. E il popolo del paese prese Gioachaz, figliuolo di Giosia, e l’unse, e lo costituì re, in luogo di suo padre30 E i servi suoi il portarono [morto di Mageddo] in Ierusalem; e repuoserlo nella sepoltura sua. E il popolo della terra tolse Ioacaz figliuolo di Iosia; e unserlo, e fecerlo re per lo padre suo.
31 GIOACHAZ era d’età di ventitre anni, quando cominciò a regnare; e regnò tre mesi in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Hamutal, figliuola di Geremia da Libna.31 Di XXIII anni era Ioacaz quando incominciò a regnare, e tre mesi regnò in Ierusalem. La sua madre ebbe nome Amital, figliuola di Ieremia, di Lobna.
32 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, interamente come aveano fatto i suoi padri.32 E fece male nel cospetto di Dio, secondo tutto quello che aveano fatto i padri suoi.
33 E Faraone Neco l’incarcerò in Ribla, nel paese di Hamat, acciocchè non regnasse più in Gerusalemme; ed impose al paese un’ammenda di cento talenti d’argento, e d’un talento d’oro.33 E Faraone Necao lo vinse in Rebla, la quale era nella terra di Emat, acciò che non regnasse in Ierusalem; e impuose una colta alla terra di C talenti d'ariento, e uno d' oro.
34 Poi Faraone Neco costituì re Eliachim, figliuolo di Giosia, in luogo di Giosia, suo padre; e gli mutò il nome in Gioiachim; e prese Gioachaz, e se ne venne in Egitto, dove Gioachaz morì.34 E fece Faraone Necao Eliacim figliuolo di Iosia re per lo padre suo; e mutò il nome in Ioachim. E tolse Ioacaz, e menollo in Egitto, [ed ivi morì ].
35 Or Gioiachim diede quell’argento e quell’oro a Faraone; ma egli tassò il paese, per pagar que’ danari, secondo il comandamento di Faraone; egli trasse quell’argento, e quell’oro, da ciascuno del popolo del paese, secondo ch’egli era tassato, per darlo a Faraone Neco.35 E Ioachim diede a Faraone l' ariento e l' oro; e comandò a ciascuno per le terre, che fosse dato secondo il comandamento di Faraone; e ciascuno secondo la sua possibilità recò così argento come oro, per dare a Faraone Necao.
36 Gioiachim era d’età vi venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò undici anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Zebudda, figliuola di Pedaia, da Ruma.36 Ed era Ioachim di XXV anni quando incominciò a regnare, e XI anni regnò in Ierusalem; la madre sua ebbe nome Zebida, figliuola di Fadaia, di Ruma.
37 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, interamente come aveano fatto i suoi padri37 E fece male nel cospetto di Dio, secondo come aveano fatto i suoi padri.