Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 12


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DIODATINOVA VULGATA
1 L’ANNO settimo di Iehu, Gioas cominciò a regnare, e regnò quarant’anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Sibia, da Beerseba.1 Septemque annorum erat Ioas, cum regnare coepisset.
2 E Gioas fece quello che piace al Signore, tutto il tempo che il sacerdote Gioiada l’ammaestrò.2 Anno septimo Iehu regnavit Ioas; quadraginta annis regnavit in Ierusalem. Nomen matris eius Sebia de Bersabee.
3 Nondimeno gli alti luoghi non furono tolti; il popolo sacrificava ancora, e faceva profumi negli altri luoghi3 Fecitque Ioas rectum coram Domino cunctis diebus, quibus docuit eum Ioiada sacerdos.
4 E Gioas disse a’ sacerdoti: Prendano i sacerdoti tutti i danari consecrati che son portati nella Casa del Signore, i danari di chiunque passa fra gli annoverati, i danari per le persone, secondo l’estimazione di ciascuno; prendano eziandio, ciascuno dal suo conoscente, tutti i danari che viene in cuore a ciascuno di portar nella Casa del Signore.4 Verumtamen excelsa non abstulit; adhuc populus immolabat et adolebat in excelsis.
5 E ne ristorino le rotture della Casa del Signore, dovunque se ne troverà alcuna.5 Dixitque Ioas ad sacerdotes: “ Omnem pecuniam sanctorum, quae illata fuerit in templum Domini a praetereuntibus, quae offertur pro pretio animae, et quam sponte et arbitrio cordis sui inferunt in templum Domini,
6 Ma nell’anno ventesimoterzo del re Gioas, i sacerdoti non aveano ancora ristorate le rotture della Casa del Signore.6 accipiant illam singuli sacerdotes a notis suis et instaurent sartatecta domus, si quid necessarium viderint instauratione ”.
7 Laonde il re Gioas chiamò il sacerdote Gioiada, e gli altri sacerdoti, e disse loro: Perchè non ristorate voi le rotture della Casa? Ora dunque non prendete più danari da’ vostri conoscenti; anzi, lasciateli per ristorare le rotture della Casa.7 Igitur usque ad vicesimum tertium annum regis Ioas non instauraverunt sacerdotes sartatecta templi.
8 Ed i sacerdoti acconsentirono di non prender più danari dal popolo, ed altresì di non avere a ristorare le rotture della Casa.8 Vocavitque rex Ioas Ioiada pontificem et sacerdotes dicens eis: “ Quare sartatecta non instauratis templi? Nolite ergo amplius accipere pecuniam a notis vestris, sed ad instaurationem templi reddite eam ”.
9 E il sacerdote Gioiada prese una cassa, e nel coperchio di essa fece un buco; e la mise presso all’Altare dal lato destro, quando si entra nella Casa del Signore; ed i sacerdoti che stavano alla guardia della soglia della Casa vi mettevano dentro tutti i danari ch’erano portati nella Casa del Signore.9 Acquieveruntque sacerdotes ultra non accipere pecuniam a populo nec instaurare sartatecta domus.
10 E quando vedevano che vi erano danari assai nella cassa, lo scrivano del re, e il sommo sacerdote, venivano, e dopo aver contati i danari che si trovavano nella Casa del Signore, il legavano in sacchetti.10 Et tulit Ioiada pontifex gazophylacium unum aperuitque foramen desuper et posuit illud iuxta altare ad dexteram ingredientium domum Domini; mittebantque in eo sacerdotes, qui custodiebant ostia, omnem pecuniam, quae deferebatur ad templum Domini.
11 Poi davano que’ danari contati in mano a coloro che aveano la cura del lavoro, ch’erano costituiti sopra la Casa del Signore; ed essi li spendevano in legnaiuoli e fabbricatori, che lavoravano nella Casa del Signore;11 Cumque viderent multam pecuniam esse in gazophylacio, ascendebat scriba regis et pontifex, colligebantque et numerabant pecuniam, quae inveniebatur in domo Domini,
12 ed in muratori, ed in iscarpellini; e per comperar legnami, e pietre tagliate, per ristorar le rotture della Casa del Signore, ed in tutto ciò che occorreva per ristorar la Casa.12 et dabant eam iuxta numerum atque mensuram in manu opificum, qui operibus praepositi erant in domo Domini; ipsique impendebant eam in fabris lignorum et in structoribus, qui operabantur in domo Domini,
13 Altro non si faceva di que’ danari ch’erano portati nella Casa del Signore, nè vasellamenti d’argento, per la Casa del Signore, nè forcelle, nè bacini, nè trombe, nè alcun altro strumento d’oro o di argento.13 et in caementariis et in his, qui caedebant saxa, et ut emerent ligna et lapides de lapicidinis, ut instaurarentur sartatecta domus Domini, et pro universis, quae indigebant expensa ad muniendam domum.
14 Anzi erano dati a coloro che aveano la cura dell’opera, i quali con essi ristoravano la Casa del Signore.14 Verumtamen non fiebant pelves argenteae templi Domini et cultri et paterae et tubae, omne vas aureum et argenteum, de pecunia, quae inferebatur in templum Domini;
15 E non si faceva render contro a quegli uomini, nelle cui mani si davano que’ danari, per darli a quelli che lavoravano all’opera; perciocchè essi lo facevano lealmente.15 opificibus enim dabatur, ut instauraretur templum Domini.
16 I danari per la colpa, e i danari per lo peccato, non erano portati dentro alla Casa del Signore; quegli erano per li sacerdoti16 Et non fiebat ratio his hominibus, qui accipiebant pecuniam, ut distribuerent eam operariis; illi enim in fide agebant.
17 Allora Hazael, re di Siria, salì, e guerreggiò contro a Gat, e la prese; poi voltò la faccia, per salire contro a Gerusalemme.17 Pecuniam vero pro delicto et pecuniam pro peccatis non inferebatur in templum Domini, quia sacerdotum erat.
18 Ma Gioas, re di Giuda, prese tutte le cose consacrate, che Giosafat, Gioram, ed Achazia, suoi padri, re di Giuda, aveano consacrate, e anche quelle che egli stesso avea consacrate, e tutto l’oro che si trovò ne’ tesori della Casa del Signore, e della casa del re; e mandò tutto ciò ad Hazael, re di Siria; ed egli si dipartì da Gerusalemme.18 Tunc ascendit Hazael rex Syriae et pugnabat contra Geth; cepitque eam et direxit faciem suam, ut ascenderet in Ierusalem.
19 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Gioas, e tutto ciò ch’egli fece; queste cose non sono esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda?19 Quam ob rem tulit Ioas rex Iudae omnia sanctificata, quae consecraverant Iosaphat et Ioram et Ochozias patres eius reges Iudae, et quae ipse obtulerat, et universum aurum, quod inveniri potuit in thesauris templi Domini et in palatio regis, misitque Hazaeli regi Syriae; et recessit ab Ierusalem.
20 Ora i suoi servitori si levarono, e fecero una congiura, e percossero Gioas nella casa di Millo, nella scesa di Silla.20 Reliqua autem gestorum Ioas et universa, quae fecit, nonne haec scripta sunt in libro annalium regum Iudae?
21 Iozacar, figliuolo di Simat, e Iozabad, figliuolo di Somer, suoi servitori, lo percossero; ed egli morì, e fu seppellito, co’ suoi padri, nella Città di Davide. Ed Amasia, suo figliuolo, regnò in luogo suo21 Surrexerunt autem servi eius et coniuraverunt inter se percusseruntque Ioas in domo Mello in descensu Sella.
22 Iozachar namque filius Semath et Iozabad filius Somer servi eius percusserunt eum, et mortuus est; et sepelierunt eum cum patribus suis in civitate David. Regnavitque Amasias filius eius pro eo.