Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Genesi 26


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 OR vi fu fame nel paese, oltre alla prima fame ch’era stata al tempo di Abrahamo. E Isacco se ne andò ad Abimelecco, re de’ Filistei, in Gherar.1 Fatta si è la fame sopra la terra, dopo quella sterilità ch' era venuta ne'dì d'Abraam. Andò Isaac ad Abimelec, re de' Palestini, in Gerara.
2 E il Signore gli apparve, e gli disse: Non iscendere in Egitto; dimora nel paese che io ti dirò.2 E apparì lui lo Signore, e disse: non andare in Egitto, ma ripòsati nella terra la quale io ti dirò.
3 Dimora in questo paese, ed io sarò teco, e ti benedirò; perciocchè io darò a te, ed alla tua progenie, tutti questi paesi; ed atterrò ciò che io ho giurato ad Abrahamo tuo padre.3 E pellegrina in quella, ed io sarò teco e be nedicerò a te. In verità a te e al seme tuo darò tutte queste generazioni, e compieroe lo giuramento ch' io promisi ad Abraam tuo padre.
4 E moltiplicherò la tua progenie, talchè sarà come le stelle del cielo; e darò alla tua progenie tutti questi paesi; e tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie.4 E moltiplicherò lo seme tuo siccome le stelle del cielo; e darò a quelli che esciranno di te, drieto a te, queste generazioni; e saranno benedette nel seme tuo tutte le genti della terra.
5 Perciocchè Abrahamo ubbidì alla mia voce ed osservò ciò che io gli avea imposto di osservare, i miei comandamenti, i miei statuti, e le mie leggi5 Imperciò che ubbidi Abraam alla voce mia, e obbedì i prieghi e i comandamenti miei, e le cose sacre e le leggi guardoe.
6 E Isacco adunque dimorò in Gherar.6 Adunque stette Isaac in Gerara.
7 E le genti del luogo lo domandarono della sua moglie. Ed egli disse: Ella è mia sorella; perciocchè egli temeva di dire: Ella è mia moglie; che talora le genti del luogo non l’uccidessero per cagion di Rebecca; perciocchè ella era di bell’aspetto.7 Al quale conciosia cosa che fosse domandato dagli uomini di quello luogo sopra la moglie sua, rispuose: mia sorocchia è. Ed in verità egli temeva di confessare ch' ella fosse accompagnata a lui in matrimonio, reputante che (per la vergogna e con coperta ira) eglino l'uccidessero per la bellezza di lei.
8 Or avvenne che, dopo ch’egli fu dimorato quivi alquanti giorni, Abimelecco, re de’ Filistei, riguardando per la finestra, vide Isacco, che scherzava con Rebecca, sua moglie.8 Conciosia cosa che trapassassero molti dì, e stesse quivi, ragguardante Abimelec, Re de' Palestini, per una fenestra, vedde lui giacere con Rebecca sua moglie.
9 E Abimelecco chiamò Isacco, e gli disse: Ecco, costei è pur tua moglie; come adunque hai tu detto: Ell’è mia sorella? E Isacco gli disse: Perciocchè io diceva: E’ mi convien guardare che io non muoia per cagion d’essa.9 E fattolosi venire a se, disse: cosa vera è, che sia la tua moglie; perchè dicesti bugia, ch' ella fosse tua sorocchia? Rispuose: io temetti, acciò ch' io non morissi per lei.
10 E Abimelecco gli disse: Che cosa è questo che tu ci hai fatto? per poco alcuno del popolo si sarebbe giaciuto con la tua moglie, e così tu ci avresti fatto venire addosso una gran colpa.10 E disse Abimelec: perchè imponesti a noi? poteva usare niuno del popolo con la moglie tua; e avevi menato sopra di noi grande peccato. E co mandò ad ogni popolo, dicente:
11 E Abimelecco fece un comandamento a tutto il popolo, dicendo: Chiunque toccherà quest’uomo, o la sua moglie, del tutto sarà fatto morire11 Colui che toccherà la moglie di questo uomo, di morte morrà.
12 E Isacco seminò in quel paese; e quell’anno trovò cento per uno. E il Signore lo benedisse.12 Istette adunque Isaac in questa terra, e seminò, e trovoe in quello anno cento doppii; e bene disse lui lo Signore.
13 E quell’uomo divenne grande, e andò del continuo crescendo, finchè fu sommamente accresciuto.13 E fatto è ricchissimo uomo; e andava facendo pro' molto, e crebbe in tanto, che molto grandissimo fatto è.
14 Ed avea gregge di minuto bestiame, ed armenti di grosso, e molta famiglia; e perciò i Filistei lo invidiavano.14 Ebbe delle possessioni e delle pecore, ed armenta e molte famiglie. E per queste cose mossi da invidia a lui i Palestini,
15 Laonde turarono, ed empierono di terra tutti i pozzi che i servitori di suo padre aveano cavati al tempo di Abrahamo.15 tutti i pozzi ch’aveano cavato i servi d'Abraam, padre suo, in quello tempo guastarono implendoli di terra,
16 E Abimelecco disse ad Isacco: Partiti da noi; perciocchè tu sei divenuto molto più possente di noi.16 intanto ch' egli medesimo Abimelec disse ad Isaac: partiti da noi, imperciò che tu sei fatto molto più potente di noi.
17 Isacco adunque si partì di là, e tese i padiglioni nella Valle di Gherar, e dimorò quivi.17 Ed egli, dipartentesi acciò che venisse al torrente Gerara ed abitasse quivi,
18 E Isacco cavò di nuovo i pozzi d’acqua, che erano stati cavati al tempo di Abrahamo, suo padre, i quali i Filistei aveano turati dopo la morte di Abrahamo; e pose loro gli stessi nomi che suo padre avea lor posti.18 un'altra volta cavò altri pozzi i quali aveano cavati i servi del padre suo Abraam, i quali, esso morto, aveano guasti i Filistei; e chiamò loro per quelli medesimi nomi, per li quali innanzi lo padre gli avea chiamati.
19 E i servitori d’Isacco cavarono in quella valle, e trovarono quivi un pozzo d’acqua viva.19 E cavarono nel torrente, e trovarono l'acqua viva.
20 Ma i pastori di Gherar contesero co’ pastori d’Isacco, dicendo: Quest’acqua è nostra. Ed esso nominò quel pozzo Esec; perciocchè essi ne aveano mossa briga con lui.20 Ma quivi fu contenzione tra i pastori di Gerara contro i pastori d'Isaac, dicendo: nostra è l'acqua. Per la quale cosa lo nome del pozzo, per quello che n'era intervenuto, chiamò CALUNNIA.
21 Poi cavarono un altro pozzo, e per quello ancora contesero; laonde Isacco nominò quel pozzo Sitna.21 E cavàronne un altro; e per quello in verità si sono azzuffati, e chiamò quello INIMISTÀ.
22 Allora egli si tramutò di là, e cavò un altro pozzo, per lo quale non contesero; ed egli nominò quel pozzo Rehobot; e disse: Ora ci ha pure il Signore allargati, essendo noi moltiplicati in questo paese.22 E partitosi quindi, cavò un altro pozzo, per lo quale non contendèro: adunque chiamò lo nome di quello LARGHEZZA, dicendo: ora ci adilatoe noi il Signore, e fece crescere sopra la terra.
23 Poi di là salì in Beerseba.23 E partissi di quello luogo, e andonne in Bersabea.
24 E il Signore gli apparve in quella stessa notte, e gli disse: Io son l’Iddio di Abrahamo, tuo padre; non temere; perciocchè io son teco, e ti benedirò, e moltiplicherò la tua progenie, per amor di Abrahamo mio servitore.24 Dove gli apparì lo Signore in quella notte, dicendo: io sono Iddio d'Abraam padre tuo; non temere, per ciò ch' io sono teco, e benedicerò te, e moltiplicherò lo seme tuo per lo servo mio Abraam.
25 Ed egli edificò quivi un altare, ed invocò il Nome del Signore, e tese quivi i suoi padiglioni; e i suoi servitori cavarono quivi un pozzo25 Adunque edificò quivi l'altare al Signore; e chiamato qui lo nome del Signore, istese quivi lo tabernacolo; e comandò a' servi suoi, che cavassero lo pozzo.
26 E Abimelecco andò a lui da Gherar, insieme con Ahuzat suo famigliare, e con Picol capo del suo esercito.26 Al quale luogo essendo eglino venuti da Gerara Abimelec e Ocozat amico suo e Ficol duca di cavalieri,
27 E Isacco disse loro: Perchè siete voi venuti a me, poichè mi odiate, e mi avete mandato via d’appresso a voi?27 favelló a loro Isaac: perchè veniste voi a me, uomo il quale avete odiato, e cacciasti da voi?
28 Ed essi dissero: Noi abbiamo chiaramente veduto che il Signore è teco; laonde abbiamo detto: Siavi ora giuramento fra noi; fra noi e te, e facciamo lega teco:28 Li quali rispuosero: noi vediamo con te essere lo Signore Iddio, ed imperciò: ecco, dicemmo, sia giuramento intra noi, e facciamo patto,
29 Se giammai tu ci fai alcun male; come ancora noi non ti abbiamo toccato; e non ti abbiam fatto se non bene, e ti abbiamo rimandato in pace; tu che ora sei benedetto dal Signore.29 che tu non facci a noi punto di male, siccome noi niuna cosa delle tue toccammo, nè facemmo niuna cosa che ti offendesse, ma con pace lasciammo lo fatto per la benedizione del Signore.
30 Ed egli fece loro un convito; ed essi mangiarono e bevvero.30 E fece adunque loro lo convito; e dopo lo cibo e il beveraggio,
31 E, levatisi la mattina seguente a buon’ora, giurarono l’uno all’altro. Poi Isacco li accommiatò; ed essi si partirono da lui amichevolmente.31 levandosi la mattina, giurarono, e lasciarono Isaac pacificamente nel luogo suo.
32 In quell’istesso giorno, i servitori d’Isacco vennero, e gli fecero rapporto di un pozzo che aveano cavato; e gli dissero: Noi abbiam trovato dell’acqua.32 Ma ecco che in quel dì vennero li servi d'Isaac, annunzianti a lui del pozzo ch' eglino aveano cavato, e dicenti: noi abbiamo trovata l'acqua.
33 Ed egli pose nome a quel pozzo Siba; perciò quella città è stata nominata Beerseba fino ad oggi33 Donde appellò lui ABBONDANZA; ed il nome alla città imposto è BERSABEA insino al presente die.
34 Or Esaù, essendo d’età di quarant’anni, prese per moglie Iudit, figliuola di Beeri Hitteo; e Basmat, figliuola di Elon Hitteo.34 Ma Esaù di xL anni menò due moglie, Iudit figliuola di Beeri Eteo, e Basemat figliuola di Elon di quello medesimo luogo.
35 Ed esse furono cagione di amaritudine d’animo a Isacco ed a Rebecca35 Le quali amendue aveano offeso l'animo d'Isaac e di Rebecca.