Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Genesi 24


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 OR Abrahamo, essendo vecchio ed attempato, ed avendolo il Signore benedetto in ogni cosa,1 Abramo era vecchio, avanzato negli anni, e il Signore lo aveva benedetto in ogni cosa.
2 disse ad un suo servitore, ch’era il più vecchio di casa sua, il quale avea il governo di tutte le cose sue: Deh! metti la tua mano sotto la mia coscia;2 Allora Abramo disse al suo servo, il più anziano della sua casa, che amministrava tutti i suoi beni: "Metti la tua mano sotto il femore mio,
3 ed io ti farò giurar per lo Signore Iddio del cielo, ed Iddio della terra, che tu non prenderai al mio figliuolo moglie delle figliuole de’ Cananei, fra’ quali io dimoro.3 e io ti farò giurare per il Signore, Dio del cielo e della terra, che tu non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali io abito,
4 Ma che tu andrai al mio paese, ed al mio parentado, e di esso prenderai moglie al mio figliuolo Isacco.4 ma che andrai al mio paese e alla mia parentela a prendere una moglie per il figlio mio Isacco".
5 E quel servitore gli disse: Forse non aggradirà a quella donna di venir dietro a me in questo paese; mi converrà egli del tutto rimenare il tuo figliuolo nel paese onde tu sei uscito?5 Gli disse il servo: "Può darsi che quella donna non si senta di seguirmi in questo paese; dovrò forse ricondurre tuo figlio alla terra donde sei tu uscito?".
6 Ed Abrahamo gli disse: Guardati che tu non rimeni là il mio figliuolo.6 Gli rispose Abramo: "Guardati dal ricondurre colà il mio figliolo!
7 Il Signore Iddio del cielo, il qual mi ha preso di casa di mio padre, e del mio natio paese, e mi ha parlato, e mi ha giurato, dicendo: Io darò alla tua progenie questo paese; esso manderà l’Angelo suo davanti a te, e tu prenderai di là moglie al mio figliuolo.7 Il Signore, Dio del cielo e della terra, che mi ha tolto dalla casa di mio padre e dalla terra dei miei padri, colui che mi ha parlato e mi ha giurato dicendo: "Alla tua discendenza darò questo paese", egli stesso manderà il suo angelo davanti a te, cosicché tu possa prendere di là una moglie per il mio figliolo.
8 E se non aggrada alla donna di venir dietro a te, tu sarai sciolto di questo giuramento che io ti fo fare; sol non rimenar là il mio figliuolo.8 Che se la donna non si sentirà di seguirti, allora sarai libero dal giuramento fatto a mio favore; soltanto non devi ricondurre colà il mio figliolo".
9 E il servitore pose la sua mano sotto la coscia di Abrahamo, suo signore, e gli giurò intorno a quest’affare9 Allora il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli prestò giuramento riguardo a questo affare.
10 E il servitore prese dieci cammelli, di quei del suo signore, e si partì, portando seco di ogni sorta di beni del suo signore; e, messosi in viaggio, andò in Mesopotamia, alla città di Nahor.10 Poi il servo prese dieci cammelli del suo padrone e, provvisto di ogni sorta di cose preziose del suo padrone, si mise in viaggio e andò nel paese dei due fiumi, alla città di Nacor.
11 E, fatti posare in su le ginocchia i cammelli fuor della città, presso ad un pozzo d’acqua, in su la sera, al tempo ch’escono fuori quelle che vanno ad attigner l’acqua, disse:11 Fece inginocchiare i cammelli fuori della città, presso il pozzo d'acqua, nell'ora della sera, l'ora in cui sogliono uscire le donne ad attingere.
12 O Signore Iddio di Abrahamo mio signore, dammi, ti prego, ch’io scontri oggi buono incontro; ed usa benignità inverso Abrahamo mio signore.12 Poi disse: "Signore, Dio del mio signore Abramo, dammi fortuna quest'oggi, te ne prego, e usa benevolenza verso il mio signore Abramo!
13 Ecco, io mi fermerò presso alla fonte d’acqua, e le figliuole della gente della città usciranno per attigner dell’acqua.13 Ecco, io mi metto ritto presso la fonte dell'acqua, mentre le figlie degli uomini della città escono per attingere acqua.
14 Avvenga adunque, che la fanciulla, la quale, dicendole io: Deh! abbassa la tua secchia, acciocchè io bea; mi dirà: Bevi, ed anche darò a bere a’ tuoi cammelli; essa sia quella che tu hai preparata ad Isacco, tuo servitore; ed in ciò conoscerò che tu avrai usata benignità verso il mio signore.14 Ebbene, la giovinetta alla quale dirò: "Abbassa, per favore, la tua anfora e lasciami bere" e quella dirà: "Bevi, e anche ai tuoi cammelli darò da bere", sarà quella che tu hai destinato al tuo servo, a Isacco; e da questo conoscerò che tu hai usato benevolenza al mio signore".
15 Ed avvenne che, avanti ch’egli avesse finito di parlare, ecco Rebecca, figliuola di Betuel, figliuol di Milca, moglie di Nahor, fratello di Abrahamo, usciva fuori, avendo la sua secchia in su la spalla.15 Ora egli non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca, che era nata a Betuèl, figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l'anfora sulla sua spalla.
16 E la fanciulla era di molto bello aspetto, vergine, ed uomo alcuno non l’avea conosciuta. Ed ella scese alla fonte, ed empiè la sua secchia, e se ne ritornava.16 La giovinetta era assai avvenente d'aspetto, era vergine e non aveva conosciuto alcun uomo. Essa scese alla sorgente, riempì l'anfora e risalì.
17 E quel servitore le corse incontro, e le disse: Deh! dammi a bere un poco d’acqua della tua secchia.17 Il servo allora le corse incontro e disse: "Fammi sorbire, per favore, un po' d'acqua dalla tua anfora!".
18 Ed ella disse: Bevi, signor mio. E prestamente, calatasi la secchia in mano, gli diè da bere.18 Rispose: "Bevi, signor mio!". Si affrettò a calare la sua anfora sulla mano e lo fece bere.
19 E, dopo avergli dato da bere a sufficienza, disse: Io ne attignerò eziandio per li tuoi cammelli, finchè abbiano bevuto a sufficienza.19 Dopo che ella finì di farlo bere, disse: "Anche per i tuoi cammelli attingerò, finché abbiano bevuto abbastanza".
20 E prestamente votò la sua secchia nell’abbeveratoio, e corse di nuovo al pozzo per attignere; e attinse per tutti i cammelli di esso.20 E presto vuotò l'anfora nell'abbeveratoio, poi corse di nuovo ad attingere al pozzo, e attinse per tutti i cammelli di lui.
21 E quell’uomo stupiva di lei, stando tacito a considerare se il Signore avea fatto prosperare il suo viaggio, o no.21 Intanto quell'uomo la contemplava in silenzio, in attesa di conoscere se il Signore avesse o no fatto riuscire il suo viaggio.
22 E quando i cammelli ebber finito di bere, quell’uomo prese un monile d’oro, di peso d’un mezzo siclo, e gliel mise disopra al naso; e un par di maniglie d’oro di peso di dieci sicli, e gliele mise in su le mani.22 Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell'uomo prese un anello d'oro, del peso di mezzo siclo, e lo pose alle sue narici e due braccialetti alle braccia, del peso di dieci sicli d'oro;
23 E le disse: Di chi sei tu figliuola? deh! dichiaramelo. Evvi in casa di tuo padre luogo per albergarci?23 poi disse: "Di chi sei figlia? Dimmelo, per favore. C'è posto per noi in casa di tuo padre, per passarvi la notte?".
24 Ed ella rispose: Io son figliuola di Betuel, figliuolo di Milca; il quale ella partorì a Nahor.24 Gli rispose: "Io sono figlia di Betuèl, il figlio di Milca, ch'essa partorì a Nacor".
25 Gli disse ancora: E’ vi è strame e pastura assai appo noi, ed anche luogo da albergarvi.25 Soggiunse: "C'è strame e paglia in quantità da noi, e anche posto per passare la notte".
26 E quell’uomo s’inchinò, e adorò il Signore.26 Allora quell'uomo si prostrò, adorò il Signore
27 E disse: Benedetto sia il Signore Iddio di Abrahamo mio signore, il qual non ha dismessa la sua benignità e lealtà inverso il mio signore; e quant’è a me, il Signore mi ha condotto per la diritta via in casa de’ fratelli del mio signore.27 e disse: "Sia benedetto il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha cessato di usare benevolenza e fedeltà verso il mio signore! Quanto a me, il Signore mi ha guidato per via, fino alla casa dei fratelli del mio signore!".
28 E la fanciulla corse, e rapportò quelle cose in casa di sua madre28 La giovinetta corse a raccontare alla casa di sua madre tutte queste cose.
29 Or Rebecca avea un fratello, il cui nome era Labano; costui corse fuori a quell’uomo, alla fonte.29 Or Rebecca aveva un fratello di nome Làbano. Anche Làbano corse fuori da quell'uomo alla sorgente.
30 Come adunque egli ebbe veduto quel monile, e quelle maniglie nelle mani della sua sorella; e come ebbe intese le parole di Rebecca sua sorella, che dicea: Quell’uomo mi ha così parlato; egli se ne venne a quell’uomo; ed ecco, egli se ne stava presso de’ cammelli, appresso alla fonte.30 Quando infatti ebbe visto il pendente e i braccialetti sulle braccia di sua sorella e quand'ebbe udito le parole di Rebecca, sua sorella, che diceva: "Così mi ha parlato quell'uomo", venne da quell'uomo, ed eccolo che se ne stava in piedi, presso i cammelli vicino alla sorgente.
31 Ed egli gli disse: Entra, benedetto dal Signore; perchè te ne stai fuori? io ho pure apparecchiata la casa, e il luogo per i cammelli.31 Gli disse: "Vieni, o benedetto dal Signore! Perché te ne stai fermo, fuori, mentre io ho preparato la casa e il posto per i cammelli?".
32 E quell’uomo entrò dentro la casa, e Labano scaricò i cammelli, e diede loro dello strame e della pastura; parimente recò dell’acqua per lavare i piedi a quell’uomo, ed a quelli che erano con lui.32 Allora l'uomo entrò in casa e quello tolse il basto ai cammelli, fornì strame e foraggio ai cammelli e acqua per lavare i piedi di lui e i piedi degli uomini ch'erano con lui.
33 Poi gli fu posto avanti da mangiare; ma egli disse: Io non mangerò, finchè io non abbia detto ciò che ho da dire. Ed esso gli disse: Parla.33 Poi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse: "Non mangerò, finché non avrò detto le parole che io ho da dire!". Gli risposero: "Di' pure!".
34 Ed egli disse: Io son servitore di Abrahamo.34 Disse allora: "Io sono servo di Abramo.
35 Ora, il Signore ha grandemente benedetto il mio signore, ed egli è divenuto grande; e il Signore gli ha dato pecore, e buoi, ed oro, ed argento, e servi, e serve, e cammelli, ed asini.35 Il Signore ha molto benedetto il mio padrone, che è diventato potente; gli ha dato greggi e armenti, argento e oro, schiavi e schiave, cammelli e asini.
36 E Sara, moglie del mio signore, dopo esser divenuta vecchia gli ha partorito un figliuolo, al quale egli ha dato tutto ciò ch’egli ha.36 Poi Sara, la moglie del mio padrone, ha partorito un figlio al mio signore, quando ormai era vecchio, ed egli ha dato a lui tutti i suoi beni.
37 E il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: Non prender moglie al mio figliuolo delle figliuole de’ Cananei, nel cui paese io dimoro.37 Il mio signore mi ha fatto giurare in questi termini: "Non devi prendere per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito;
38 Anzi, va’ alla casa di mio padre, ed alla mia nazione, e prendi moglie al mio figliuolo.38 ma andrai alla casa di mio padre, alla mia famiglia, a prendere una moglie per il figlio mio".
39 Ed io ho detto al mio signore: Forse quella donna non vorrà venirmi dietro.39 Io dissi al mio padrone: "Può darsi che la donna non mi segua".
40 Ed egli mi ha detto: Il Signore, nel cui cospetto io son camminato, manderà il suo Angelo teco, e prospererà il tuo viaggio, e tu prenderai moglie al mio figliuolo, della mia nazione, e della casa di mio padre.40 Mi rispose: "Il Signore, alla cui presenza io cammino continuamente, manderà teco il suo angelo e farà riuscire il tuo viaggio, cosicché tu possa prendere una moglie per il mio figliolo dalla mia famiglia e dalla casa di mio padre.
41 Allora sarai sciolto del giuramento che io ti fo fare; quando sarai andato alla mia nazione, se essi non te l’avranno voluta dare, allora sarai sciolto del giuramento che io ti fo fare.41 Solo allora sarai esente dalla mia maledizione, quando sarai andato alla mia famiglia; anche se non te la daranno, sarai esente dalla mia maledizione".
42 Essendo adunque oggi giunto alla fonte, io dissi: Signore Iddio di Abrahamo mio signore, se pur ti piace prosperare il viaggio che io ho impreso;42 Così oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: "Signore, Dio del mio padrone Abramo, di grazia, se tu stai per far riuscire il viaggio che sto facendo,
43 ecco, io mi fermerò presso a questa fontana di acqua; avvenga adunque, che la vergine che uscirà per attignere, la quale, dicendole io: Deh! dammi da bere un poco d’acqua della tua secchia;43 ecco, io mi metto ritto presso la fonte d'acqua; ebbene, la giovane che uscirà ad attingere, alla quale io dirò: Fammi bere, per favore, un po' d'acqua dalla tua anfora',
44 mi dirà: Bevi pure; ed anche attignerò per i tuoi cammelli; essa sia la moglie che il Signore ha preparata al figliuolo del mio signore.44 e che mi dirà: 'Bevi tu e anche per i tuoi cammelli io attingerò', sarà quella la moglie che il Signore ha destinato al figliolo del mio padrone".
45 Avanti che io avessi finito di parlare fra me stesso, ecco, Rebecca uscì fuori, avendo la sua secchia in su la spalla; e scese alla fontana, ed attinse. Ed io le dissi: Deh! dammi da bere.45 Io non avevo ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca uscire con l'anfora sulla sua spalla; discese alla fonte, attinse ed io le dissi: "Fammi bere, per favore!".
46 Ed ella, calatasi prestamente la sua secchia d’addosso, mi disse: Bevi; ed anche darò da bere a’ tuoi cammelli. Ed io bevvi, ed ella diede ancora da bere a’ cammelli.46 Subito essa calò giù la sua anfora e disse: "Bevi; e anche ai tuoi cammelli darò da bere!". Così io bevvi ed essa diede da bere anche ai cammelli.
47 Ed io la domandai, e le dissi: Di chi sei tu figliuola? Ed ella mi disse: Io son figliuola di Betuel, figliuolo di Nahor, il quale Milca gli partorì. Allora io le posi quel monile disopra al naso, e quelle maniglie in su le mani.47 Allora io la interrogai e le dissi: "Di chi sei figlia?". Mi rispose: "Sono figlia di Betuèl, figlio di Nacor, che Milca gli partorì". Allora io le ho posto il pendente alle narici e i braccialetti alle braccia.
48 E m’inchinai, e adorai il Signore, e benedissi il Signore Iddio d’Abrahamo mio signore, il quale mi avea, per la vera via, condotto a prendere al figliuolo del mio signore la figliuola del fratello di esso.48 Poi mi prostrai, adorai e benedissi il Signore Dio del mio padrone Abramo, il quale mi ha guidato per la via giusta a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio signore.
49 Ora dunque, se voi volete usar benignità e lealtà verso il mio signore, significatemelo; se no, fatemelo assapere, ed io mi rivolgerò a destra o a sinistra.49 Ed ora, se intendete usare benevolenza e fedeltà verso il mio signore, fatemelo sapere; e se no, fatemelo pure sapere, perché io mi rivolga a destra o a sinistra".
50 E Labano e Betuel risposero, e dissero: Questa cosa è proceduta dal Signore; noi non possiamo dirti nè mal nè bene.50 Allora Làbano e Betuèl risposero e dissero: "E' dal Signore che la cosa procede; non possiamo parlarti né in male né in bene.
51 Ecco Rebecca al tuo comando; prendila, e vattene; e sia moglie del figliuol del tuo signore, siccome il Signore ne ha parlato.51 Ecco Rebecca davanti a te; prendila e va', e sia la moglie del figlio del tuo signore, così come ha parlato il Signore".
52 E quando il servitore di Abrahamo ebbe udite le lor parole, s’inchinò a terra, e adorò il Signore.52 Quando il servo di Abramo ebbe udito le loro parole, si prostrò a terra, adorando il Signore.
53 Poi quel servitore trasse fuori vasellamenti d’argento e d’oro, e vestimenti; e li diede a Rebecca; ed al fratello, ed alla madre di essa donò cose preziose53 Poi il servo tirò fuori oggetti di argento e oggetti d'oro e vesti e li diede a Rebecca; cose preziose donò pure al fratello e alla madre di lei.
54 E poi mangiarono e bevvero, egli, e gli uomini ch’erano con lui, ed albergarono quivi quella notte; e la mattina seguente, essendosi levati, egli disse: Rimandatemi al mio signore.54 Poi mangiarono e bevvero egli e gli uomini che erano con lui, e passarono la notte. Alzatisi alla mattina, egli disse: "Lasciatemi andare dal mio signore!".
55 E il fratello e la madre di Rebecca dissero: Rimanga la fanciulla con noi alcuni giorni, almeno dieci; poi tu te ne andrai.55 Ma il fratello di lei e la madre dissero: "Rimanga la giovinetta con noi qualche giorno o una diecina di giorni, dopo te ne andrai".
56 Ed egli disse loro: Non mi ritardate, poichè il Signore ha fatto prosperare il mio viaggio: datemi commiato, acciocchè io me ne vada al mio signore.56 Rispose loro: "Non trattenetemi, perché il Signore ha fatto riuscire il mio viaggio. Lasciatemi partire, affinché io possa andare dal mio signore!".
57 Ed essi dissero: Chiamiamo la fanciulla, e domandiamone lei stessa.57 Dissero allora: "Chiamiamo la giovinetta per chiedere la sua opinione".
58 Chiamarono adunque Rebecca, e le dissero: Vuoi tu andar con quest’uomo? Ed ella rispose: Sì, io vi andrò.58 Chiamarono Rebecca e le dissero: "Vuoi forse partire con quest'uomo?". Essa rispose: "Partirò!".
59 Così mandarono Rebecca, lor sorella, e la sua balia, col servitore di Abrahamo, e con la sua gente.59 Allora essi lasciarono partire Rebecca con la sua balia, insieme col servo di Abramo e i suoi uomini.
60 E benedissero Rebecca, e le dissero: Tu sei nostra sorella: moltiplica in mille migliaia; e possegga la tua progenie la porta de’ suoi nemici.60 Benedissero Rebecca e le dissero: "O tu, sorella nostra, diventa migliaia di miriadi, e la tua stirpe conquisti la porta dei tuoi nemici!"
61 E Rebecca si levò, insieme con le sue serventi, e montarono sopra i cammelli, e andarono dietro a quell’uomo. E quel servitore prese Rebecca, e se ne andò61 Così Rebecca e le sue ancelle si levarono, montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. E il servo prese con sé Rebecca e partì.
62 Or Isacco se ne ritornava di verso il Pozzo del Vivente che mi vede; perciocchè egli abitava nella contrada del mezzodì.62 Intanto Isacco era venuto nel deserto di Lacai-Roi; abitava infatti nel territorio del Negheb.
63 Ed era uscito fuori per fare orazione alla campagna, in sul far della sera. E, alzati gli occhi, riguardò, ed ecco de’ cammelli che venivano.63 Isacco uscì, sul far della sera, per divagarsi, quand'ecco, alzando gli occhi, vide venire dei cammelli.
64 Rebecca alzò anch’essa gli occhi, e vide Isacco, e si gittò giù d’in sul cammello.64 Alzò gli occhi anche Rebecca e vide Isacco e subito scivolò giù dal cammello.
65 Perciocchè avendo detto a quel servitore: Chi è quell’uomo che ci cammina incontro nel campo? egli le avea detto: Egli è il mio signore. E prese un velo, e se ne coprì.65 Domandò al servo: "Chi è quell'uomo che viene attraverso la steppa, incontro a noi?". Il servo rispose: "E' il mio signore!". Allora essa prese il velo e si coprì.
66 E il servitore raccontò ad Isacco tutte le cose ch’egli avea fatte.66 Poi il servo raccontò ad Isacco tutte le cose che aveva fatto.
67 E Isacco menò Rebecca nel padiglione di Sara, sua madre; e la prese, ed ella divenne sua moglie, ed egli l’amò. E Isacco si consolò dopo la morte di sua madre67 E Isacco introdusse Rebecca nella tenda ch'era stata di Sara sua madre; poi si prese Rebecca in moglie e l'amò. Così Isacco si consolò dopo la morte della madre sua.