Scrutatio

Giovedi, 8 maggio 2025 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Secondus Machabaeorum 13


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Anno centesimo quadragesimo nono, cognovit Judas Antiochum Eupatorem venire cum multitudine adversus Judæam,1 Nel centesimo e quadragesimo nono anno, intese Giuda come Antioco (di) Eupatore veniva con grande esèrcito contro Giudea.
2 et cum eo Lysiam procuratorem et præpositum negotiorum, secum habentem peditum centum decem millia, et equitum quinque millia, et elephantos viginti duos, currus cum falcibus trecentos.2 E con lui eravi Lisia, procuratore e proposito delli officii, avente con esso cento e dieci milia uomini da piede, e dei cavalieri cinque milia, e ventidue elefanti, e trecento carri falcati.
3 Commiscuit autem se illis et Menelaus : et cum multa fallacia deprecabatur Antiochum, non pro patriæ salute, sed sperans se constitui in principatum.3 Con quali etiam accostossi Menelao, il quale con molta fallacia deprecava Antioco, non per la salute della patria, ma sperando di pervenire al principato.
4 Sed Rex regum suscitavit animos Antiochi in peccatorem : et suggerente Lysia hunc esse causam omnium malorum, jussit (ut eis est consuetudo) apprehensum in eodem loco necari.4 Ma il re de' re suscitò l'animo di Antioco contra il peccatore; e persuadendo Lisia, questo essere cagione di tutti i mali, comandò, come egli è di sua consuetudine, che preso fusse ucciso in quel medesimo luogo.
5 Erat autem in eodem loco turris quinquaginta cubitorum, aggestum undique habens cineris : hæc prospectum habebat in præceps.5 Onde era in quello medesimo luogo uno monticello d'ogni lato di cenere; guardando questo, era uno grande precipizio.
6 Inde in cinerem dejici jussit sacrilegum, omnibus eum propellentibus ad interitum.6 Di che comandò che il detto sacrilego fusse gittato giù di quindi nella cenere, constringendolo tutti all' interito.
7 Et tali lege prævaricatorem legis contigit mori, nec terræ dari Menelaum.7 E convenne esser morto tale prevaricatore di tale legge, e alla terra non esser dato Menelao (il qual fue senza sepultura).
8 Et quidem satis juste : nam quia multa erga aram Dei delicta commisit, cujus ignis et cinis erat sanctus : ipse in cineris morte damnatus est.
8 E certo questo fu fatto molto giustamente; imperò ch' egli avea commesso molti delitti verso l'ara di Dio, la cui cenere e fuoco era santo, egli fu dannato nella morte della cenere.
9 Sed rex mente effrenatus veniebat, nequiorem se patre suo Judæis ostensurus.9 Ma il re, isfrenato di mente, veniasi dimostrando alli Giudei più iniquo del suo padre.
10 Quibus Judas cognitis, præcepit populo ut die ac nocte Dominum invocarent, quo, sicut semper, et nunc adjuvaret eos,10 Le quali cose conosciute ch' egli ebbe Giuda, comandò al popolo, che dì e notte invocasseno il Signore, sì come sempre li avea aiutati, così etiam al presente gli aiutasse,
11 quippe qui lege, et patria, sanctoque templo privari vererentur : ac populum, qui nuper paululum respirasset, ne sineret blasphemis rursus nationibus subdi.11 come temeano d' essere privati della legge e della patria e del templo santo; ed etiam il popolo, che in breve avea un poco respirato, non permettesse esser più soggiogato alle blasfemie delle nazioni.
12 Omnibus itaque simul id facientibus, et petentibus a Domino misericordiam cum fletu et jejuniis, per triduum continuum prostratis, hortatus est eos Judas ut se præpararent.12 Di che tutti insieme facendo questo, e con pianto e digiuni per tre giorni continuamente a terra. gittati domandando la misericordia dal Signore, confortolli Giuda che si apparecchiasseno.
13 Ipse vero cum senioribus cogitavit priusquam rex admoveret exercitum ad Judæam et obtineret civitatem, exire, et Domini judicio committere exitum rei.13 Ma egli con li antiqui sì imaginò di uscire fuori prima che il re movesse l' esèrcito contra Giudea, e che soggiogasse le città, e raccomandare l'esito della cosa al giudicio del Signore Iddio.
14 Dans itaque potestatem omnium Deo mundi creatori, et exhortatus suos ut fortiter dimicarent, et usque ad mortem pro legibus, templo, civitate, patria, et civibus starent, circa Modin exercitum constituit.14 E dando la potestà di tutti a Iddio creatore del mondo, confortò li suoi che combattessero (ardita e) fortemente, e che stessero fermi insino alla morte. per la legge e per il tempio e per la città e patria e per li cittadini, e ordinò l'esèrcito appresso di Modin.
15 Et dato signo suis Dei victoriæ, juvenibus fortissimis electis nocte aggressus aulam regiam, in castris interfecit viros quatuor millia, et maximum elephantorum cum his qui superpositi fuerant :15 E dato il segno della vittoria di Dio alli suoi fortissimi eletti giovani, di notte assaltata la corte regia, nelli alloggiamenti uccise quattro milia, e il maggiore delli elefanti con quelli che erano sopra posti a quello.
16 summoque metu ac perturbatione hostium castra replentes, rebus prospere gestis, abierunt.16 Riempiendo li alloggiamenti di sommo spavento e di perturbazione de' nimici, subseguendoli le cose prospere, si partirono.
17 Hoc autem factum est die illucescente, adjuvante eum Domini protectione.17 Questo adunqne fu fatto incominciando a risplendere il giorno, aitante lui la divina defensione.
18 Sed rex, accepto gustu audaciæ Judæorum, arte difficultatem locorum tentabat :18 Ma il re conosciuta la esperienza (e notizia) della audacia de' Giudei, con (ingegni e) arte tentata la difficoltà de' luoghi,
19 et Bethsuræ, quæ erat Judæorum præsidium munitum, castra admovebat : sed fugabatur, impingebat, minorabatur.19 moveva l'esercito verso Betsura, la quale era uno luogo (fortificato e fornito) di munizione de' Giudei; ma egli era scacciato, dandoli la fuga; era isforzato, e sminuiva d' ogni ora il suo esèrcito.
20 His autem qui intus erant, Judas necessaria mittebat.20 Onde Giuda mandava le cose necessarie a quelli ch' erano dentro.
21 Enuntiavit autem mysteria hostibus Rhodocus quidam de judaico exercitu, qui requisitus comprehensus est, et conclusus.21 Poscia uno dell' esèrcito de' Giudei, chiamato Rodoco, significò li secreti alli inimici; il quale, richiesto, fu pigliato e rinchiuso.
22 Iterum rex sermonem habuit ad eos qui erant in Bethsuris : dextram dedit, accepit, abiit :22 Un'altra volta il re fece il parlare a quelli ch' erano in Betsura; detteli la pace, e ricevelli, e partissi.
23 commisit cum Juda, superatus est.
Ut autem cognovit rebellasse Philippum Antiochiæ, qui relictus erat super negotia, mente consternatus, Judæos deprecans, subditusque eis, jurat de omnibus quibus justum visum est : et reconciliatus obtulit sacrificium, honoravit templum, et munera posuit.
23 Combattendo con Giuda, e' fu vinto. Ma poscia ch' egli intese come Filippo di Antiochia, il qual era rimasto sopra le faccende, avea rebellato, spaventato di mente, deprecando li Giudei, giurolli di esserli suddito a tutte le cose che paiono esser giuste; e riconciliato offerse il sacrificio, e onorò il tempio, e puose li doni.
24 Machabæum amplexatus est, et fecit eum a Ptolemaide usque ad Gerrenos ducem et principem.24 Abbracciò Maccabeo, e fecelo duce e principe da Tolemaide insino a' Gerreni.
25 Ut autem venit Ptolemaidam, graviter ferebant Ptolemenses amicitiæ conventionem, indignantes ne forte fœdus irrumperent.25 Onde venuto a Tolemaida, isdegnati li Tolomesi gravemente tolleravano la convenzione della amicizia, che per avventura non rompessero il patto.
26 Tunc ascendit Lysias tribunal, et exposuit rationem, et populum sedavit, regressusque est Antiochiam : et hoc modo regis profectio et reditus processit.26 Allora Lisia salitte sopra il tribunale, ed espose la ragione (della contratta amicizia), e pacificato il popolo, ritornossi in Antiochia; e a questo mcdo procedette l'andare e ritornare del re.