Scrutatio

Martedi, 13 maggio 2025 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Iudici 16


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BIBBIA VOLGARESAGRADA BIBLIA
1 E andossene Sansone in Gaza, e videvi una femina peccatrice; e andando dentro, istette con lei.1 Sansão foi a Gaza, onde viu uma mulher meretriz, e foi procurá-la.
2 La quale cosa avendo udito i Filistei, e crescesse loro la voce (e il nome) cioè che fosse entrato Sansone nella cittade, sì lo attorniarono, ponendo le guardie nella porta della cittade, e quivi alla porta tutta notte aspettando ch' egli venisse, chetamente, acciò che fatta la mattina, vegnendo alla porta, sì l'uccidessono.2 E a notícia correu pela cidade: Sansão está aqui. Puseram-se de emboscada nos arredores durante toda a noite, junto às portas da cidade, e ficaram quietos toda a noite, dizendo: Ao romper do dia, matá-lo-emos.
3 Ma Sansone sì dormì insino a mezza notte; e poi levandosi suso, (e vegnendo alla porta) sì pigliò amendue le porte con gli sogliari (e con i gangheri) e con li chiavistelli; e postele in su le spalle, portolle suso in su la cima del monte che è verso Ebron.3 Sansão dormiu até a meia-noite. E levantando-se pela meia-noite tomou os batentes da porta de Gaza, com os seus postes, arrancou-os juntamente com o ferrolho, pô-los sobre os ombros e levou-os até o alto da montanha que está defronte de Hebron.
4 E dopo questo, sì amò una femina, la quale abitava nella valle di Sorec, e avea nome Dalila.4 Depois disto, enamorou-se de uma mulher que habitava no vale de Sorec, chamada Dalila.
5 E vennero a Dalila tutti i principi de' Filistei, e sì le dissero: fa che tu inganni Sansone e sappi da lui onde hae tanta fortezza, e come noi il potessimo vincere, e legato affligerlo; la quale cosa se tu la farai, ciascuno di noi daremo a te mille e cento grossi d'argento.5 Os príncipes dos filisteus foram ter com ela e disseram-lhe: Procura seduzi-lo e vê se descobres de onde lhe vem sua força e como o poderemos vencer, a fim de o amarrarmos para dominá-lo. Se fizeres isto, dar-te-emos cada um de nós mil e cem moedas de prata.
6 E favellò Dalila a Sansone, e disse: pregoti che tu mi dichi, dove e in che luogo stae questa tua grandissima fortezza, e che è quella cosa che, essendo tu legato con essa, tu non potresti rompere?6 Dalila disse a Sansão: Dize-me, de onde vem tua força? E de que modo se precisaria ligar-te para que fosses dominado?
7 Alla quale respuose Sansone: se io sarò legato con sette funi di nervo, che non siano ancora secche, ma siano umide, sarò infermo (e debile), come gli altri uomini.7 Sansão respondeu-lhe: Se me amarrassem com sete cordas de nervos ainda frescas e úmidas, eu me tornaria tão fraco como qualquer homem.
8 E recaronle li principi de' Filistei sette funi di nervo, sì come avea detto; con le quali funi (dormendo egli) sì lo legò Dalila,8 Os príncipes dos filisteus trouxeram a Dalila sete cordas de nervos bem frescas e úmidas, com as quais ela o ligou.
9 istando in casa dentro nascosti gli agguati degli uomini, e dentro dalla camera aspettando la fine (e quello che di ciò intervenisse). E, legato che l'ebbe, Dalila sì gridò (e disse): Sansone, Sansone, i Filistei ti sono adosso. Il quale (desedandosi) sì rompette questi legami, sì come romperebbe uno altro uomo uno filo di stoppa torto con lo sputo, quando sente la fiamma del fuoco (e il caldo); e non fu (saputo nè) conosciuto, in che istesse la sua grandissima fortezza.9 Ora, estando eles de emboscada no quarto, ela gritou: Sansão, os filisteus vêm contra ti! E ele rompeu as cordas com se rompe um cordão de estopa, mal se lhe chega o fogo. Assim, permaneceu oculto o segredo de sua força.
10 E disse Dalila un' altra volta a Sansone: ecco, tu mi hai dileggiata, e non mi hai detto il vero; almeno di' ora a me, che è quella cosa la quale, essendo tu legato con essa, tu non potresti rompere.10 Dalila disse-lhe: Tu zombaste de mim, mentindo-me. Dize-me agora com que se precisaria ligar-te.
11 Alla quale (disse e) respuose Sansone: se io sarò legato con nuove funi, le quali mai non fosseno state adoperate, io sarò infermo (e debile) e somigliante agli altri uomini.11 Se me amarrassem com cordas novas, disse ele, que ainda não tenham servido, eu me tornaria tão fraco como qualquer homem.
12 Con le quali funi sì lo legò un' altra volta Dalila. E legato che l' ebbe, sì gridò, essendo gli agguati degli uomini dietro al letto (cioè di quella cosa ov' era Sansone), e dicendo Dalila: Sansone, Sansone, ecco i Filistei ti sono adosso. Il quale (distendendosi) sì ruppe tutti questi legami, siccome ei fossero fili di tela.12 Dalila tomou, pois, cordas novas, amarrou-o com elas e gritou: Sansão, os filisteus vêm contra ti! Ora, estavam eles de emboscada no quarto, mas Sansão rompeu como se fossem um fio as cordas que lhe amarravam os braços.
13 E disse Dalila un' altra volta a Sansone: perchè pure m' inganni insino a qui, e sempre mai mi di' (bugia e) falso? Mostrami (pregoti) con che tu dèi essere legato. E disse Sansone: sette crini del [mio] capo legherai forte con uno legame di panno e uno grosso aguto (e sarò con esso forte legato intorno intorno), e poi sì conficcherai in terra; e sarò infermo (e debole come gli altri uomini).13 Até ao presente, disse-lhe Dalila, só tens zombado de mim e só me tens dito mentiras. Dize-me com que será preciso amarrar-te. Bastará, respondeu Sansão, que teças as sete tranças de minha cabeça com a urdidura do teu tear.
14 La quale cosà avendo fatta Dalila, sì disse: o Sansone, Sansone, i Filistei ti sono adosso. Il quale, levandosi suso dal sonno, sì trasse fuori l' aguto insieme co' capelli e con lo legame del panno.14 Ela fixou-as com o torno do tear, e gritou: Sansão, os filisteus vêm contra ti! Ele, despertando do sono, arrancou o torno do tear com os liços.
15 E dissegli Dalila: come di' tu che m' ami, conciosia cosa che l'animo tuo non sia con meco? (cioè che non ti fidi tu di me) Bene tre volte m'hai mentito, e non m' hai voluto dire in che (istà o) sia la tua grandissima fortezza.15 Dalila disse-lhe: Como podes dizer que me amas, se o teu coração não está comigo? Eis já três vezes que me enganas, e não me queres dizer onde reside a tua força.
16 Molestandolo molto spesso, e per ispazio di molti di continuamente dicendogli questo, e non lasciandolo istare punto (nè in pace nè) in riposo, vennegli meno l'anima, e fu affaticata quasi insino alla morte.16 Ela o importunava cada dia com suas perguntas, instando com ele e molestando-o de tal sorte, que ele sentiu com isso uma impaciência mortal.
17 E allora discoprendole (e dicendole) la verità del fatto, sì le disse: sappi che ferro non fu posto giammai in su il capo mio, imperò ch' io sono Nazareo, cioè sacrato a Dio, insino ch' io uscìo del ventre della madre mia: (onde sappi che) se il capo mio sarà raso, si partirà da me la mia fortezza, e verrò meno, e sarò come gli altri nomini.17 E Sansão acabou por confiar-lhe o seu segredo: Sobre minha cabeça, disse ele, nunca passou a navalha, porque sou nazareno de Deus desde o seio de minha mãe. Se me for rapada a cabeça, a minha força me abandonará e serei então fraco como qualquer homem.
18 E veggendo Dalila che Sansone le avea (detto e) confessato tutto l'animo suo (e la verità), mandò a' principi de' Filistei, e comandò loro: venite suso ancora un' altra volta, imperciò che ora Sansone si m' ha (detto la verità e) aperto il cuore suo. I quali si andarono suso, portando i denari ch' aveano promesso a Dalila.18 Dalila sentiu que ele lhe tinha aberto todo o seu coração; e mandou dizer aos príncipes dos filisteus: Subi agora; porque ele me abriu todo o seu coração. E os príncipes dos filisteus foram ter com ela, levando o dinheiro em suas mãos.
19 E Dalila si 'I fece addormentare sopra (il grembo e) le ginocchia sue, e in sul petto riposare il suo capo (cioè di Sansone). E chiamò il barbiere, e sì gli rase sette crini (de' capegli del capo suo), e cominciollo a mandarlo via, e cacciollo da sè; e incontanente si partì da sè la sua fortezza (cioè lo Spirito santo).19 Dalila fez que seu marido adormecesse nos seus joelhos, e chamando um homem, mandou-lhe que rapasse as sete tranças de sua cabeça. Ela começou a dominá-lo, pois sua força o deixou.
20 E disse (Dalila a Sansone): Sansone, i Filistei ti sono adosso. Il quale levandosi suso, disse nell' animo suo io uscirò fuori come ho fatto l'altre volte, e sì mi difenderò, non sapendo che Iddio si fosse partito da lui.20 E disse: Sansão, os filisteus vêm contra ti! Despertando ele do sono, disse consigo mesmo: Desembaraçar-me-ei deles como das outras vezes e me livrarei. Ignorava Sansão que o Senhor se tinha retirado dele.
21 Il quale avendo preso i Filistei, incontanente sì gli cavarono gli occhii, e sì lo menarono in Gaza legato con le catene; e mettendolo in carcere, sì gli facevano (menare il molino e) macinare.21 E os filisteus, tomando-o, furaram-lhe os olhos e levaram-no a Gaza ligado com uma dupla cadeia de bronze, e ali meteram-no na prisão, fazendo-o girar a mó.
22 E dopo questo i capegli del capo suo avean già cominciato a crescere.22 Entretanto, os seus cabelos recomeçavam a crescer.
23 E tutti quanti i principi de' Filistei sì si raunarono insieme, acciò che facessono offerte magnifiche e sacrifizio a Dagon iddio loro, e mangiassero, dicendo: il dio nostro sì ha messo nelle nostre mani Sansone nostro nemico.23 Ora, os príncipes dos filisteus reuniram-se para oferecer um grande sacrifício a Dagon, seu deus, e celebrar uma festa. Nosso deus, diziam eles, entregou-nos Sansão nosso inimigo.
24 La quale cosa vedendo ancora il popolo, sì lodava il dio suo, e quelle parole medesime dicea, cioè il dio nostro signore sì ha dato (e messo) nelle nostre mani l'avversario nostro, il quale guastò la terra nostra, e molti uccise di noi.24 Também o povo, vendo isso, louvava o seu deus, dizendo: O nosso deus entregou-nos o nosso inimigo, aquele que devastava nossa terra e matava tantos dos nossos.
25 E rallegrandosi per conviti, e avendo già mangiato, comandarono (i principi) che fosse chiamato (e menato a loro) Sansone, che giuocasse lì dinanzi a loro; e fecero stare lui tra due colonne.25 E estando eles de coração alegre, exclamaram: Mandai vir Sansão para nos divertir! Tiraram-no da prisão, e Sansão teve que dançar diante deles. Tendo sido colocado entre as colunas,
26 Il quale (cioè Sansone) sì disse al garzone che il menava: lasciami, e fa sì ch' io tocchi le colonne, alle quali tutte queste cose s' appoggiano, acciò ch' io mi possa uno poco appoggiare, e riposare sopra loro (appoggiandomi).26 Sansão disse ao jovem que o conduzia pela mão: Deixa que eu toque as colunas que sustêm o templo, e que me apóie a elas.
27 E in quello punto sì era piena la casa di uomini e di femine, e sì v'erano tutti quanti i principi de' Filistei, e ancora in sul tetto e del solaio si aspettavano bene tre milia persone, tra maschii e femine, per vedere giuocare Sansone.27 Ora, o templo estava repleto de homens e mulheres, e estavam ali todos os príncipes dos filisteus; havia cerca de três mil pessoas, homens e mulheres, que do teto olhavam o prisioneiro dançar.
28 E chiamato Iddio Signore, si disse Sansone: Signore Iddio, ricòrdati di me, e rendimi la mia fortezza di prima, Iddio mio, acciò ch' io mi vendichi de' miei nemici; e per due occhii, ch' io ho perduti, solamente mi dà una vendetta.28 Sansão, porém, invocando o Senhor, disse: Senhor Javé, rogo-vos que vos lembreis de mim. Dai-me, ó Deus, ainda esta vez, força para vingar-me dos filisteus pela perda de meus olhos.
29 E Sansone pigliando amendue le colonne, alle quali s' appoggiava la casa, e tenendo l' una con la mano ritta, e l' altra con la mano manca29 Abraçando então as duas colunas centrais sobre as quais repousava todo o edifício, pegou numa com a mão direita e noutra com a mão esquerda, e gritou:
30 sì disse: muoia l' anima mia insieme colli Filistei. E scorlando fortemente le colonne, cadde tutta la casa sopra tutti i principi e sopra tutta l'altra moltitudine che quivi era; e molto più ne uccise morendo, che non avea morti innanzi, vivo.30 Morra eu com os filisteus! Dizendo isso, sacudiu com todas as suas forças o edifício, que ruiu sobre os príncipes e sobre todo o povo reunido. Desse modo, matou pela sua própria morte muito mais homens do que os que matara em toda a sua vida.
31 E vegnendo giuso i fratelli suoi e tutto il suo parentado, tolsono il corpo suo, e sì lo sotterrarono tra Saraa ed Estaol nella spelonca di Manue suo padre. E giudicò (e resse) Israel venti anni.31 Então desceram a Gaza os seus irmãos e toda a sua família paterna, tomaram-no, e tendo voltado, sepultaram-no no túmulo de seu pai, entre Sorea e Estaol. Sansão fora juiz em Israel durante vinte anos.