SCRUTATIO

Sabato, 5 luglio 2025 - Sant´Antonio Maria Zaccaria ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo a Filemone 1


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1 Paulo (apostolo) imprigionato di Iesù Cristo, e Timoteo fratello, a Filemone amato nostro aiutatore,1 Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timoteo, al diletto Filemone e nostro collaboratore,
2 e alla nostra sorore Appia, e al compagno nostro Archippo, e a tutta la compagnia ch' è in casa tua.2 alla sorella Appia, ad Archippo, nostro compagno d'armi, e alla chiesa che si raduna in casa tua;
3 Grazia sia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Iesù Cristo.3 grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e da Gesù Cristo Signore.
4 Referisco grazie a mio Dio, sempre facendo ricordanza di te nelle mie orazioni,4 Ogni volta che mi ricordo di te, nelle mie preghiere ringrazio il mio Dio,
5 avendo udita la tua carità, e la tua fede la qual tu hai nel Signore Iesù Cristo, e in tutti li santi,5 sentendo parlare del tuo amore e della fede che hai verso il Signore Gesù e verso tutti i santi,
6 acciò che la comunanza della tua fede sia (di quello medesimo Dio) in contezza d'ogni bene, il quale è in voi in Iesù Cristo.6 affinché la solidarietà della tua fede sia operante in forza di una più piena conoscenza di tutto il bene che si compie tra noi e per il Cristo.
7 Veramente grande gaudio ebbi e grande consolazione per la tua carità; imperò che l'interiora delli santi ebbero posa per te, fratello.7 Ho provato infatti una gioia profonda e consolazione per il tuo amore, poiché il cuore dei santi è stato ricreato per merito tuo, fratello.
8 Per la qual cosa io abbo grande securità, per Iesù Cristo, di comandare a te quello che sia convenevole di fare.8 Pertanto, benché possa liberamente comandarti in Cristo ciò che devi fare,
9 Adunque, conciosia cosa che sie tale, io Paulo vecchio, e ora imprigionato per Iesù Cristo,9 ti supplico piuttosto in nome dell'amore, io Paolo, vecchio e per di più, ora, prigioniero di Cristo Gesù,
10 pregoti pel mio figliuolo Onesimo, il quale io ingenerai in amore di carità,10 ti supplico per il mio figlio, che ho generato nelle catene, Onesimo,
11 il quale fu inutile a te alcuna fiata, ma ora è utile a me e a te,11 quegli che una volta non ti fu utile, ora invece è utile a te e a me.
12 il qual io mando a te; e tu si lo ricevi, come le mie interiora;12 Te lo rimando, proprio lui, cioè il mio cuore.
13 (ancora ti prego che tu ricevi il mio figliuolo) il quale io vorrei ch' elli dimori meco, acciò che mi serva (in pregione e) nei legami dell' evangelio.13 Desideravo tenerlo con me, perché in tua vece servisse a me incatenato per il vangelo,
14 Ma senza la tua volontà non volsi fare alcuna cosa, nè ritenerlo meco, che mi servisse in tuo luogo.14 ma non ho voluto decidere a tua insaputa, affinché la tua opera buona non sia imposta, ma spontanea.
15 E forse per la ventura si partì a tempo da te; chè tu eternalmente avessi [lui],15 Probabilmente ti è stato sottratto per un breve periodo di tempo, affinché poi tu lo potessi riavere per sempre,
16 non solamente come tuo servo, ma come tuo fratello carissimo (poi ch' io l' ho battezzato); chè se io [l' ho] per il mio fratello, molto maggiormente e tu il dèi avere eziandio, secondo Dio e secondo la carne.16 non già come schiavo, ma più che schiavo, fratello a me carissimo e, a maggior ragione, a te secondo il mondo e secondo il Signore.
17 Se adunque me hai per compagno, ricevilo come me.17 Se dunque mi ritieni tuo amico, accoglilo come fossi io stesso!
18 E se egli ti fece alcuno dispiacere, ovver se egli ti dee dare alcuna cosa, ogni cosa computa a me (e io voglio essere tenuto a te per lui).18 Se poi ti avesse danneggiato o ti deve qualche cosa, mettilo sul mio conto.
19 Io Paolo scrissi questo colla mia mano; e io renderò queste cose, perchè non dico che te medesimo dea dare a me.19 Io, Paolo, scrivo ciò di mio proprio pugno: pagherò io personalmente. Ma non ti dico che devi a me anche te stesso.
20 Così, fratello. Io ti voglio lucrare e usare per il Signore (nostro); sazia le mie interiora in Cristo.20 Sì, fratello! Che io possa servirmi di te nel Signore. Ricrea il mio cuore in Cristo.
21 Avendo confidanza della tua obbedienza (con securità) scrissi a te (questa epistola), sapendo che tu farai di queste cose quello ch' io ne dico.21 Ti scrivo perché ho fiducia nella tua docilità, sapendo che farai più di quanto chiedo.
22 Simigliantemente ti dico che tu apparecchi a me albergo; chè (per certo) abbo speranza, che per le vostre orazioni io sarò dato a voi (e uscito di pregione).22 Preparami inoltre un alloggio, perché spero, grazie alle vostre preghiere, di esservi restituito.
23 Saluta te, in Cristo Iesù, Epafra ch' è mio compagno in pregione,23 Ti salutano Epafra, mio compagno di prigione in Cristo Gesù,
24 e Marco e Aristarco e Demas e Luca, li quali son miei aiutatori.24 Marco, Aristarco, Dema, Luca, miei collaboratori.
25 La grazia del nostro Signore Iesù Cristo sia col spirito vostro. Amen.25 La grazia del Signore Gesù Cristo sia col vostro spirito.