Scrutatio

Venerdi, 16 maggio 2025 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Marco 3


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 E un'altra fiata Iesù entrò nella sinagoga; e qui era uno uomo avente la mano secca.1 Entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata,
2 E (li Farisei) tenevano cura, se egli il sanasse nel giorno del sabhato, acciò accusassero quello.2 e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
3 Ed egli disse all' uomo avente la mano secca: lèvati in mezzo.3 Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!».
4 E disse a quelli: è lecito nel giorno del sabbato a fare bene, ovvero male? è lecito a salvare l'anima, ovvero ucciderla? E loro tacevano.4 Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano.
5 E con isdegno guardando quelli, contristato sopra la cecità de' loro cuori, disse all' uomo: istendi la tua mano. Ed egli la estese, e fu restituita sana la mano di quello uomo.5 E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
6 Onde usciti fuori li Farisei, incontanente facevano consiglio con gli Erodiani contro di lui, a qual modo uccidessero lui.6 E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
7 Ma Iesù con li suoi discepoli vennero al mare; e da Galilea e Iudea seguillo molta turba,7 Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea
8 ed etiam da Ierusalem e da Idumea, oltre il Giordano; e quelli ch' erano dintorno a Tiro e Sidonia, una grande moltitudine, vedendo quello lui faceva, vennero a lui.8 e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
9 Onde Iesù disse alli suoi discepoli, che dovessero conducere la navicella per amore della turba, acciò non lo comprimessero.9 Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.
10 Imperò ch' egli sanava molti, per modo che si gittavano sopra lui, acciò che il toccassero, tutti quelli ch' erano impiagati.10 Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
11 E vedendo [lui], li spiriti immondi gittavansi a terra, e gridavano dicendo:11 Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!».
12 Tu sei figliuolo di Dio. Ma egli grandemente gli minacciava, che non dovessero manifestare chi era.12 Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
13 Ed egli salendo nel monte, chiamò a sè quelli ch' esso volse; li quali vennero a lui.13 Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui.
14 E fece che vi fussero li dodici con quello, e acciò che mandasse loro a predicare.14 Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare
15 Alli quali dette la potestà di sanare le infermità, e di scacciare le demonia.15 con il potere di scacciare i demòni.
16 E a Simone pose nome Pietro.16 Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro,
17 E chiamò Iacobo di Zebedeo, e Ioanne suo fratello, alli quali impose li loro nomi BOANERGES che vuol dire Figliuoli del tuono.17 poi Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè «figli del tuono»;
18 Ed etiam chiamò Andrea, Filippo e Bartolomeo e Matteo e Tomaso e Iacobo di Alfeo e Taddeo e Simone Cananeo,18 e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo
19 e Iuda Iscariote, il quale il traditte.19 e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
20 E loro vengono a casa; e ancora raunossi la turba, per modo che non potevano nè etiam manducare il pane.20 Entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
21 E quando i suoi ebbero udito, vennero a tenerlo; e loro dicevano, come egli è ritornato in furore.21 Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
22 Eli Scribi, li quali erano discesi da Jerusalem, dicevano ch' egli ha Belzebù, e come nel principe de' demonii scaccia le demonia.22 Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
23 E Jesù, chiamati quelli, dicevali in parabole: in qual modo può satana scacciare satana?23 Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana?
24 E se in sè dividerassi il regno, non potrà stare fermo quel regno.24 Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi;
25 E se si dividerà la casa in sè stessa, non potrà quella casa stare ferma.25 se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi.
26 E se il diavolo si lieva contra sè medesimo, è diviso intra sè, e non potrà durare, anzi mancherà.26 Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
27 Niuno può, ben ch' entrato nella casa, fracassare le masserizie del forte, se prima non lega il forte; e allora ruberà la casa sua.27 Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
28 In verità vi dico, che sarà perdonato li peccati alli figliuoli dell' uomo, e le blasfemie con quali hanno biastemato.28 In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno;
29 Ed egli che arà biastemato nel Spirito santo, non avrà rimessione in eterno; ma sarà degno dell' eterno delitto.29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
30 Imperò che dicevano: egli ha il spirito immondo.30 Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
31 Ed ecco che vennero la sua madre e fratelli; li quali, stanti di fuori, madoronlo a chiamare.31 Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
32 Onde dintorno a lui sedeva la turba, e si li dicono: ecco che la madre tuta e li fratelli tuoi sono di fuori, e ti cercano32 Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
33 Ed egli rispose dicendo: qual è la madre mia, e li fratelli miei?33 Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
34 E riguardando quelli che sedevano dintorno a lui, disse: ecco che questi sono la mia madre e li miei fratelli.34 Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
35 Imperò che chi farà la volontà di Dio, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre.35 Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».